"Scuole paritarie e nidi calabresi al collasso finanziario per le inefficienze della Regione"

"Nel mentre l'assessore regionale al Lavoro e politiche sociali Federica Roccisano sottoscrive a Roma, un accordo di partenariato con 'Save the Children', finalizzato al contrasto della povertà educativa in Calabria, la Sezione Uil scuole paritarie e private della provincia di Reggio Calabria - com riportato in una nota da essa stessa diffusa - segnala che, pur avendo inoltrato già dal mese di settembre le segnalazioni sulle gravi inefficienze e sul totale pressapochismo della Regione Calabria nell’erogazione dei contributi statali per le scuole paritarie e dei finanziamenti regionali per i nidi d’infanzia, alla data odierna gli uffici regionali non hanno ancora provveduto ad inviare un solo euro delle risorse assegnate. Mentre tutte le altre Regioni hanno da tempo erogato tutte le risorse finanziarie attribuite, alle scuole paritarie con decreto interministeriale del 25 novembre 2014, la Regione Calabria assegnataria di 5.327.344 euro, pur avendo ricevuto tali somme sin dal 28 aprile 2015 (iscritte in Bilancio regionale il 21/05/2015) solo l‘8 settembre scorso ha disposto l’erogazione di un parziale acconto. Ciò in contrasto con quanto concordato con l’apposita convenzione stipulata con l’Ufficio scolastico Regionale con la quale la stessa Regione Calabria si era impegnata ad adottare il provvedimento di ripartizione delle risorse entro 30 giorni dalla data di iscrizione in Bilancio regionale e tutto ciò pur conoscendo, all'epoca della stipula della convenzione, i limiti imposti alle Regioni dal patto di stabilità. Di fatto siamo giunti all’inizio dell’anno scolastico 2015/2016, mentre i fondi riguardano il 2013/2014, per apprendere che la Regione Calabria ha disposto, solo nei primi giorni di settembre, l’erogazione di un acconto di 2.500.000 euro, sostanzialmente, meno del 50 % delle risorse assegnate a favore delle 400 scuole paritarie. Nel solito linguaggio politichese, con un apposito comunicato stampa, la Regione Calabria sottolineava a settembre che 'pur nelle difficoltà di bilancio è stato deciso un intervento motivato dalla consapevolezza delle condizioni di difficoltà in cui opera questo settore' come se l’erogazione di queste somme fosse una concessione e non una precisa incombenza della Regione, tenuto conto che le somme sono in Bilancio regionale da parecchio tempo, quale assegnazione di risorse dello Stato; fondamentalmente un incasso che doveva trovare contropartita in un correlativo obbligo di versamento". "Sono trascorsi oltre due mesi da quell’annuncio, ma le scuole paritarie calabresi - si legge nel comunicato della UIL Scuola - non hanno ancora ricevuto le somme promesse e con esse migliaia di lavoratori delle scuole paritarie restano ancora in attesa del pagamento di alcuni stipendi arretrati. Da contatti con i competenti Uffici Regionali risulta essere stato predisposto il provvedimento di ripartizione dei finanziamenti, ma non emessi i mandati di pagamento che sono ancora fermi presso gli uffici della Ragioneria Regionale, con la motivazione della  difficoltà all’erogazione per il superamento del limite del patto di stabilità. Ciò significa che, allo stato, non sarebbe possibile neanche procedere all’erogazione parziale delle somme dovute alle scuole paritarie, diversamente da come era stato annunciato a settembre dalla Giunta Regionale. Probabilmente ciò è dovuto alla circostanza che nel frattempo sono state erogate dalla Regione risorse ad altri creditori, con sforamento rispetto alla somma impegnata e a danno delle scuole paritarie, pur se le stesse costituiscono una consistente quota del sistema educativo calabrese.  Le scuole paritarie hanno bisogno di azioni concrete e di risorse immediate, sono stanche di osservare che la politica regionale si proponga con proclami, accordi e partenariati che puntualmente disattende nella concreta azione quotidiana necessari per contrastare con i fatti i fattori determinanti la povertà educativa. Servono azioni immediate e non solo buone intenzioni di circostanza che ci vengono propinate dall’assessore di turno. La politica deve smetterla di nutrirsi di proclami e annunci, limitandosi a indire conferenze stampa solo quando le azioni sono concrete e realizzate. A quando il concreto invio delle somme dovute alle scuole paritarie? E a quando l’erogazione delle somme residue? L’assessore Roccisano vuole motivare alle scuole paritarie e alle migliaia di insegnanti ed educatori, che in esse prestano la loro opera educativa, le ulteriori ragioni dei ritardi e del mancato pagamento delle risorse assegnate dallo Stato? Attendiamo lumi in tal senso!  Sul fronte dei contributi finalizzati alla realizzazione di nidi d’infanzia, inerenti l’Avviso Pubblico emanato dalla Regione Calabria del 2011, con graduatoria definitiva nel 2013, le cose non vanno meglio, tenuto conto che l’avviso prevedeva che le attività individuate nel programma di intervento di ciascun soggetto attuatore dovevano concludersi in soli sei mesi. Difatti il bando obbligava i soggetti privati, assegnatari di finanziamento, al rispetto di un cronoprogramma di soli sei mesi, per realizzare in toto l’intervento previsto comprensivo di tutte le fasi: progettazione, costruzione e avvio del nido d’infanzia. Di contro, paradossalmente, la Regione Calabria ha impiegato ben due anni per definire la sola graduatoria e in seguito alla firma delle relative convenzioni, pur avendo i soggetti privati rispettato i vincoli temporali, la Regione non ha adempiuto ai propri impegni contrattuali, non erogando i finanziamenti assegnati agli aggiudicatari e creando le condizioni opposte a quelle per le quali era stato originariamente emanato lo stesso avviso pubblico: cioè far chiudere i nidi d’infanzia che negli ultimi quattro anni, dal 2011 ad oggi, sono stati avviati dagli organismi sociali. Tali inefficienze politiche, amministrative e finanziarie hanno condotto le scuole paritarie e i nidi della Regione Calabria al collasso finanziario. I gestori sino ad oggi, con mille difficoltà, hanno sostenuto le anticipazioni, avviato le attività, mantenuto in esistenza i servizi educativi; ma oggi rischiano di non avere più le risorse per continuare a sostenere tali attività, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro di insegnanti ed educatori che prestano le loro attività soprattutto nei servizi per l’infanzia e compromettendo irreversibilmente anche gli investimenti finanziari sostenuti sino ad ora". "In questi ultimi anni - è scritto nel documento dell'organizzazione sindacale - gli Enti gestori non sanno mai nulla di certo e gli Uffici Regionali rimpallano sempre le responsabilità con i precedenti funzionari o non sono in grado di dare concrete prospettive in termini temporali, in una perfetta tecnica dello scaricabarile. L'incertezza genera dipendenza, per cui chi chiede la disponibilità dei finanziamenti necessariamente è vincolato a coloro che gestiscono i flussi finanziari. Si tratta di un mondo capovolto, secondo cui chi è titolare di un diritto è costretto a chiedere il favore a chi è preposto al funzionamento del meccanismo. Questo arbitrio garantisce alle burocrazie e alle logge di potere di alcune associazioni di categoria un enorme potere di interposizione, che permette loro di usufruire di ampi privilegi. E così le scuole paritarie ed i nidi non sanno mai il quanto e il quando, anche se tutti i mesi devono retribuire gli stipendi ai dipendenti e far fronte alle spese di gestione. I lavoratori del sistema educativo dell’infanzia e i gestori sono delusi, preoccupati e assieme alla sezione della Uil scuola paritaria e privata di Reggio Calabria intendono rimanere vigili affinché venga rimesso in moto e garantito il sistema educativo della Calabria, puntando su competenza, snellimento delle procedure burocratiche, autonomia, libertà di educazione, merito ed innovazione. Oggi è sempre più difficile creare posti di lavoro, soprattutto nell’ambito dei servizi per l’infanzia, gli organismi del privato sociale che vogliono avviare processi che implementino la valenza educativa dei servizi per la prima infanzia, che affrontino il tema della conciliazione tra famiglia e lavoro, che sostengano e affianchino le famiglie sui temi dell’educazione, sviluppando processi di apprendimento per favorire il benessere e la crescita dei bambini, sono ostacolati dalle incapacità amministrative dei settori regionali di riferimento e scoraggiati dal porre in atto iniziative di sostegno alla crescita dei servizi per l’infanzia in un sistema integrato della Regione Calabria che stenta ancora a decollare". "Si attendono immediate risposte con la speranza che l’assessore all'istruzione e alle Politiche sociali, Federica Roccisano, abbia la consapevolezza - è l'auspicio conclusivo della UIL Scuola Sezione paritaria e privata di Reggio Calaria - che la svolta per la nuova giunta e una nuova chance per i bambini calabresi passano proprio dal suo assessorato". 

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