Redazione

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Scossa di terremoto al largo della costa calabrese

Un sisma di magnitudo ML 2.0 è stato localizzato alle 6,21 di oggi nelle acque del mar Tirreno meridionale, al largo della costa calabrese.

Rilevata dai sismografi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ad una profondità di 100 chilometri, la scossa non è stata avvertita sulla terraferma.

Il terremoto ha avuto origine in un tratto di mare compreso tra Rosarno e Gioia Tauro con coordinate geografiche (lat, lon) 38.51, 15.54.

Un evento analogo era stato registrato nella stessa zona il 5 gennaio scorso.

 

Fabrizia, incendio in un'abitazione di un commerciante

I Vigili del Fuoco di Vibo Valentia unitamente a quelli del distaccamento di Serra san Bruno con due squadre e quattro automezzi sono impegnati a domare le fiamme divampate in un appartamento disabitato di Fabrizia di proprietà di un commerciante. Secondo quanto si è potuto apprendere le fiamme, le cui cause sono in corso di accertamento, avrebbero incominciato ad interessare l'abitazione intorno alle 7,30 di questa mattina. Subito l'allarme e l'intervento dei pompieri di Serra a cui si sono aggiunti quelli di Vibo Valentia. La situazione sarebbe sotto controllo e non ci sarebbero danni alle persone.

Fabrizia, successo per Frozen e la Befana

Evento riuscitissimo, quello de L'Epifania nel regno di Frozen" a Fabrizia,che con grande entusiasmo è stato  organizzato dal comitato “Sei di Fabrizia sé”, formato dalle  sorelle Tassone. La manifestazione è stata caratterizzata da un’atmosfera da sogno,  grazie alle ragazze dell'associazione "Hacuna Matata" che hanno animato alla grande il pomeriggio,  immergendo i partecipanti nel mondo fatato della Walt Disney, grazie ai personaggi del cartone animato "Frozen",Elsa, Anna e Olaf.

Con spettacoli e balletti sono riusciti a scaldare l'atmosfera nonostante la temperatura gelida, ma soprattutto i cuori di grandi e piccini; oltre a loro anche la Befana e le sue aiutanti hanno coinvolto tutti a ritmo di  tarantelle,poi le calze piene di giochini che tramite la Befana, i genitori hanno potuto regalare ai propri bambini,che emozionati dalla sorpresa, rimanevano incantati. Svuotati anche i banchetti allestiti con il pane fatto in casa, "la pitta chjina" e  del  vino, e quello dei gustossimi waffel. 

Il comitato “Sei di Fabrizia sé” ringrazia in primis  l'associazione  “Hacuna Matata”,  le ragazze che facevano la parte della Befana e delle aiutanti, i ragazzi che con tamburelli e organetti che hanno fatto ballare tutti, e tutti coloro che si sono prestati «a darci una mano d'aiuto in questi giorni con i preparativi,.... E soprattutto grazie ai bambini che sono stati i veri e propri protagonisti dell'evento».

Cavallaro replica a Costa dopo i dati del Sole 24 Ore: "Riflettere sulla politica comunale"

«Il sindaco di Vibo Valentia continua a dissentire sulla autenticità dei dati riportati dall’indagine de Il Sole 24 Ore che relegano Vibo Valentia  nel ruolo di fanalino di coda delle province italiane.

Non intende farsene una ragione e conferma, sostanzialmente, il suo dissenso in ordine al sistema utilizzato dagli esperti del quotidiano di Confindustria per confezionare la bocciatura della complessiva condizione di vivibilità  della provincia.

Elio Costa non si rassegna e spiega che il verdetto riguarda tutto il territorio provinciale e non solo il comune di Vibo Valentia». Lo afferma in una nota il segretario generale della Cisal Franco Cavallaro che stigmatizza il dissenso del sindaco di Vibo Valentia Elio Costa in riferimento alla bocciatura di Vibo quale una delle province meno vivibili d’Italia.

«Il giudizio, a suo parere, sembrerebbe venir fuori dall’ apporto fatto registrare da tutti i cinquanta comuni della cintura, da Acquaro a Zungri,

In realtà tenta di dribblare con arte i guai di Vibo Valentia che quotidianamente gli vengono segnalati dall’accurato impegno dell’informazione locale e rivolge la sua attenzione solo ed esclusivamente all’obiettivo di rientro dal debito per uscire fuori dal dissesto che rappresenta, indubbiamente, l’obiettivo centrale del recupero della normalità della politica amministrativa di Palazzo Luigi Razza, sicuro momento guida per tutto il territorio della provincia».

«Se avesse prestato la più adeguata attenzione a quanto giornalmente suggerito dagli organi di stampa – prosegue Cavallaro - che hanno saputo trovare sempre il garbo più attendibile, fatta salva qualche strigliata d’obbligo, di porgere con capacità e intelligenza le più evidenti criticità che travagliano la vita della città, probabilmente, non saremmo stati oggi a disquisire della infelice conduzione di un capoluogo di provincia che fatica a ritrovare la strada del recupero più pieno.

Ma abbiamo preso atto che è difficile che Elio Costa dialoghi con costanza con l’informazione.

Le bacchettate, talvolta sonore, spesso lo lasciano indifferente ed il suo silenzio agevola la convinzione che le sue difficoltà a gestire la cosa pubblica non sono poche».

Non c’è chi non sia convinto secondo Cavallaro che «il muro eretto tra il Palazzo ( l’Amministrazione comunale) e la Piazza ( i cittadini) è sempre più alto. Le lettere dei cittadini agli amministratori comunali per denunciare un disservizio e che un tempo erano consistenti oggi non si leggono più perché evidentemente la denuncia  svolta dall’informazione locale è più che sufficiente per avviare all’indirizzo dell’Amministrazione attiva un’opera di sensibilizzazione sui problemi più assillanti e spesso anche avvilenti che tormentano la vita di tutti i giorni.

Altro aspetto importante: è difficile, vuoi anche per l’assenza di un vero e proprio, oltre che indispensabile, ufficio comunicazione,  che il Comune assuma proprie iniziative pubbliche di dialogo con i cittadini, le altre istituzioni, le associazioni, le professioni, il sindacato, le forze emergenti, per avviare momenti  di studio sui problemi più scottanti e su progetti programmatici, avvalendosi della notevole  esperienza di professionisti operanti in aree eterogenee.

E tutto questo porta a dire che Palazzo Luigi Razza non si è certo distinto per la promozione di iniziative di riflessione e confronto sullo stato di salute della città».  

Quest’ultima soffrirebbe «la pochezza della cultura della partecipazione nonostante goda della spinta propulsiva del Sistema bibliotecario e della ritrovata attività della Biblioteca comunale, delle  associazioni e delle professioni.        

Il progetto elettorale sulla “città che vorrei” non può non puntare sulla inderogabile necessità di stabilire un dialogo tra il Palazzo e la Piazza che passa dalla individuazione dei problemi prioritari e alla loro soluzione sulla base di una rivisitazione del sistema di fare politica amministrativa.

Tante le cose La denuncia di tutti i giorni è che tante cose non sono state fatte e non stiamo qui ad elencarle. Eppure il cittadino ha sempre pagato i suoi diritti. Ma sono tante le disfunzioni che aiutano a capire che la riforma nel Palazzo tarda a realizzarsi». 

Basterebbe ricordare «ad esempio, che la struttura comunale continua a soffrire il rapporto tra dirigenti e personale, emerso di recente nella affollata assemblea svoltasi nella sala del consiglio comunale.

D’altra parte la conferma giunge dal fatto che il confronto e le determinazioni della delegazione trattante sulle rivendicazioni e  sui vecchi e mai superati disagi dell’apparato comunale stentano ad essere superati.

La meritocrazia – dicono a Palazzo Luigi Razza -  appartiene al passato: non c’è più ombra. L’appartenenza continua ad alimentare divisioni e il personale non vede soddisfatte le proprie legittime aspirazioni nonostante i tantissimi sacrifici e gli sforzi compiuti per rendere dignitoso il servizio pubblico.

 

Un appello al Palazzo ? Il 2017 può rappresentare l’anno della speranza per i vibonesi che chiedono a chi li amministra di promuovere una inversione di tendenza in direzione di una politica del servizio che dia risposte giuste ed attese a chi ha il diritto di guardare ad un futuro più adeguato ai bisogni di tutti».     

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