Bruxelles: blitz della polizia, 21 arresti. Salah ancora in fuga

Sale a 21 il bilancio delle persone fermate dalla polizia a Bruxelles. Dopo i 16 arresti compiuti nelle operazioni di ieri notte, le forze dell'ordine hanno stretto le manette attorno ai polsi ad altri 5 presunti terroristi islamici. L'attività di polizia è, quindi, andata avanti anche nel corso della giornata odierna. In queste ore, sono in corso gli interrogatori dei 21 arrestati. Nella capitale belga, anche, oggi, il livello di allerta è al massimo, anche perché, nonostante gli sforzi compiuti dalla polizia nelle ultime ore, Salah Abdeslam, uno degli attentatori di Parigi, non è ancora stato catturato.

 

Bruxelles, si cercano due uomini con una bomba

Bruxelles è una citta fantasma, blindata, con le strade ed i locali vuoti. Quella che si respira nella capitale belga, è un'atmosfera irreale. Tra la gente la paura è tanta. Il primo ministro Charles Michel ha invitato la popolazione alla massima prudenza in ragione del "rischio di attentati simile a Parigi". "Si tratta - ha precisato Michel - di una minaccia di attentati in vari luoghi commessi da più persone". In una città, praticamente paralizzata, gli investigatori starebbero cercando almeno due uomini, di cui uno trasporterebbe una bomba del tipo di quelle utilizzate dai kamikaze che si sono fatti esplodere a Parigi. A darne notizia è stato il sito del giornale Le Soir, secondo il quale sarebbe stata, proprio, questa informazione ad indurre l'antiterrorismo ad elevare al massimo il livello di allerta. Intanto, dopo il sequestro di esplosivo e "prodotti chimici" effettuato venerdì notte nel quartiere di Molenbeek, ieri le forze speciali della polizia federale hanno fermato a Bruxelles quattro persone che viaggiavano su un'auto.

Attentati a Parigi: anche i ragazzi di Serra sognano un mondo di pace

Le forti emozioni suscitate dagli attentati terroristici commessi nella terribile serata di venerdì scorso a Parigi hanno indotto anche un gruppo di ragazzi del gruppo di catechismo della chiesa di Spinetto, a Serra San Bruno, accompagnati dalle loro catechiste, a compiere un gesto simbolico per testimoniare il desiderio di vivere in un mondo senza il veleno del sangue che scorre copioso a causa dell'odio bestiale. E' con questo animo che nel pomeriggio di oggi i ragazzi, insieme alle catechiste, si sono recati al Calvario e disegnato con i ceri il simbolo della pace. 

 

Parigi: scontro a fuoco tra polizia e terroristi, un morto

Non e` ancora chiaro se la vittima sia un poliziotto o un terrorista. Quel che e` certo e` che c'è almeno un morto nell'operazione che la polizia francese ha condotto questa notte nel quartiere di Saint-Denis. Il blitz e` scattato verso le 4,30 ed e` culminato in un lugno conflitto a fuoco con alcuni terroristi, tra i quali uno degli attentatori di Parigi, barricati nel loro covo. Lo scontro sarebbe stato particolarmente cruento, oltre al morto, infatti, ci sarebbero alcuni feriti tra le fila della gendarmeria.

Terrorismo: la Calabria è in allerta. Prefetture di Vibo e Cosenza intensificano i controlli

Sale il livello di rischio sul territorio calabrese dopo gli attacchi al cuore della Francia rivendicati dall’Isis. A seguito delle disposizioni del ministero dell’Interno le prefetture hanno svolto delle riunioni del comitato per l’ordine e la sicurezza (e ne stanno programmando di nuove) miranti proprio a perfezionare i controlli. Alta la vigilanza a Vibo Valentia, anche per effetto degli sbarchi che si verificano al porto: il prefetto Giovanni Bruno conferma l’attenzione per l’ordine e valuta ogni elemento. A Cosenza, il prefetto Gianfranco Tomao prende in considerazione la possibilità di impiegare l’esercito per sorvegliare tutto il territorio provinciale e, in particolare, i potenziali obiettivi dei terroristi. L’allerta riguarda soprattutto i luoghi frequentati da un ampio pubblico: nel mirino potrebbero esserci le chiese o le scuole. Fra i cittadini comincia a serpeggiare l’incertezza tipica delle situazioni in cui il pericolo è percepito come reale.

 

  • Published in Cronaca

Terroristi islamici in un carcere calabrese inneggiano alla strage di Parigi

Hanno goduto: grida di giubilo, di bestiale soddisfazione. E' stata questa la reazione, riferiscono dall'interno del penitenziario, che hanno esibito senza ritegno quattro terroristi islamici rinchiusi nel braccio ad essi riservato nella casa di reclusione di Rossano Calabro. Nella struttura ci sono complessivamente ventuno soggetti, tra i quali diversi affiliati ad Al Qaeda, che sono accusati di essere parte integrante di cellule attive consacrate al fondamentalismo. "Viva la Francia libera", le parole con cui hanno salutato l'atto di guerra che, nella loro folle interpretazione, ha contribuito a liberare Parigi dalla presenza dei miscredenti. Il carcere calabrese è inserito nella lista degli "obiettivi a rischio" e per questo i consueti controlli video mediante le telecamere di sorveglianza sono adesso accompagnati da un servizio capillare di vigilanza affidato ad uomini addestrati, e muniti di armi, per osservare nel dettaglio ciò che accade attorno all'area.   

 

 

 

 

Attentati a Parigi: forse in Italia uno dei terroristi, si cerca una Seat nera

"Si prega di voler ricercare un'autovettura Seat Ibiza di colore nero, targa GUT 18053 con probabile ingresso a Ventimiglia. Possibile collegamento con gli attentati in Francia". Questo il contenuto di una nota trasmessa, alle autorita` italiane, dal servizio di cooperazione internazionale di polizia. Sulla scorta delle informazioni ricevute, la polizia stradale ha tempestivamente avviato le ricerche della Seat Ibiza in questione, allertando " tutte le pattuglie in servizio sulle autostrade del Piemonte e sulla tangenziale di Torino". Alla guida del veicolo ci sarebbe un 32enne francese che le autorità francesi sospettano possa essere coinvolto negli attentati terroristici compiuti venerdi` sera a Parigi. Allo stato, pero` pare non ci sia alcuna certezza in merito alla presenza dell' auto in Italia. La segnalazione, infatti, sarebbe stata inviata a tutte le polizie dei paesi confinanti con la Francia.

Attentati Parigi, il Castello Murat di Pizzo stasera rimane al buio: “Colpita tutta l’umanità”

“Il Castello Murat di Pizzo rimarrà spento stasera. Al buio. Perché buio è l’animo di ognuno di noi, il giorno dopo di uno degli attentati più cruenti avvenuti su territorio europeo. Non ne facciamo una questione geografica. Nè religiosa. Ieri, 13 novembre 2015 non è stata colpita la Francia, non è stata colpita l'Europa. È stata colpita la nostra umanità. Tutta. Interamente”. I ragazzi della Cooperativa Kairos e il Comune di Pizzo, sgomenti,  scelgono questo modo per esprimere immenso cordoglio.

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