San Nicola da Crissa si prepara per la festa del SS.Rosario - Il programma

Tutto pronto in vista della festa in onore della Madonna del Santissimo Rosario che, come da tradizione, sarà celebrata a San Nicola da Crissa l'ultima domenica di luglio.

I festeggiamenti, religiosi e civili, si svolgeranno nel corso della settimana che va dal 23 al 29 luglio.

La festa, molto sentita dai sannicolesi, richiama nel piccolo borgo numerosi fedeli provenienti dai paesi limitrofi.

Il programma della celebrazione è stato predisposto dalla Confraternita del Santissimo Rosario, sotto la guida del priore Vito Carnovale e del parroco Padre Michele Cordiano.

Per quanto riguarda l’aspetto religioso, è prevesto un settenario, con la celebrazione della messa solenne, ogni sera alle ore 18:30, presso la chiesa del Santissimo Rosario.

Domenica 31 luglio alle 18, sarà la volta della messa, in programma nella parrocchia Maria Santissima Annunziata.

A seguire, oltre 200 confratelli, porteranno la statua della Vergine in processione per le vie del paese.

La giornata di domenica si concluderà, quindi, con il canto della litania, durante il quale, a significare la superiorità della Madonna, i confratelli alzeranno a braccia la statua della Vergine del Santissimo Rosario.  

Venerdì 27, da segnalare, inoltre, il VI° Raduno delle Confraternite cui, oltre alle confraternite della diocesi di Mileto- Nicotera-Tropea, prenderanno parte anche quelle di Serra San Bruno, Melicuccà e Rosarno.

Per quanto riguarda il programma civile, da lunedì 23 a venerdi 27, la festa sarà scandita dal karaoke, in compagnia della Beethoven band.

Per sabato 28 è invece previsto lo spettacolo di musica popolare del gruppo “Le muse del mediterraneo”.

Infine, la serata di domenica 29, sarà allietata dal concerto del complesso bandistico Città di Capistrano.

San Nicola da Crissa, un messa per ricordare i 5 morti dell'esplosione dell' 11 ottobre del 1959

Era la sera dell'11 ottobre del 1959, quando la festa della Madonna del SS.Rosario, una delle feste più importanti del piccolo borgo vibonese che portava in paese migliaia di persone atratte dallo spettacolo pirotecnico organizzato dalla Confraternita, uno dei più suggestivi all'epoca, si trasformò in tragedia. Durante i festeggiamenti, mentre venivano sparati i fuochi d'artificio, qualcosa andò storto. Uno dei mortai anziché esplodere in aria, cadde al suolo e deflagrò su un cumulo di ghiaia. I frammenti di pietrisco si trasformarono in micidiali proiettili per il pubblico che stava assistendo allo spettacolo. Numerosi furono i feriti e 5  le vittime: Pasquale Martino, la moglie Antonia La Face, Tommaso Marchese , Stefano Galati e Gregorio Costa. L'episodio ebbe ampia eco, al punto da essere raccontato attraverso una copertina del Domenica del Corriere. Da quel giorno, per non dimenticare le vittime della tragedia, non furono più fatti esplodere i fuochi d'artificio, in onore della Madonna del SS.Rosario. In occasione del cinquantesimo anniversario della sciagura, l'amministrizione comunale ha elevato un monumento commemorativo. Come ogni anno, la Confraternita del SS.Rosario durante il mese di ottobre affida le anime delle cinque vittime alla Madonna. In particolare, alle 18,30 di martedì 11 ottobre, nella chiesa del SS. Rosario sarà celebrata una messa in ricordo delle vittime.

La strage di San Nicola ed il miracolo di san Bruno

Eh ne è passato di tempo, tanto, ben 56 anni, ma il ricordo è ancora qui, fresco! 11 ottobre 1959, San Nicola da Crissa, una festa patronale non proprio come tante, quella dedicata alla Madonna del Rosario organizzata dall’omonima Congrega in concorrenza a quella del SS. Crocifisso. Io, bambino di dieci anni c’ero! Io che seguivo il mio caro papà a tutte le feste del circondario, da Brognaturo a Palermiti, da Chiaravalle a Cardinale a Torre di Ruggiero, a Soriano per ascoltare bella e buona musica, quella eseguita dalle famose bande ed orchestre pugliesi: Squinzano, Francavilla Fontana, Ostuni, Bari ed altre. La festa di San Nicola da Crissa, era un po’ diversa dalle altre, si sapeva della concorrenza tra le due Congreghe, un po’ come quella di Serra San Bruno tra le Confraternite di Spinetto e Terravecchia che festeggiavano lo stesso giorno, 15 agosto, in contemporanea all’insegna della gara, a chi faceva di più e meglio. Ma a San Nicola c’era qualcosa di più e gli adulti lo sentivano e non volevano mancare. Da Serra quella sera ne arrivammo in tanti, giovani e meno giovani. Tutti allegri, ben contenti di poter trascorrere un sabato da sballo, allora! Chi poteva immaginare l’esito finale! A conclusione del concerto bandistico, mezzanotte, comincia lo spettacolo pirotecnico: una gara, un concorso tra due ditte di fuochi artificiali, sulla strada, praticamente in mezzo alla gente. Dopo i primi botti, quelle che in gergo chiamavano “palle baresi” mi pare, una di queste, troppo carica evidentemente, non è riuscita ad esplodere nell’aria ma sotto pressione è tornata indietro andando a deflagrare sulla strada, in mezzo alle migliaia di gente. L’inferno! Non voglio descrivere oltre, ancora oggi mi tormenta quel che ho visto. Una guerra in una notte d’autunno, il ritorno alla guerra da poco conclusa: cinque morti, centocinquanta feriti. Eravamo in tanti i Serresi, tutti illesi, tranne qualche ferita da niente! Qualcuno dei miei compaesani, al ritorno, raccontò, di aver visto tra quelle migliaia di povera gente, un vecchio coperto con un saio bianco. Il giorno dopo tutti a ringraziare il nostro san Bruno!

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