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Trasversale delle Serre, è arrivato il guard rail

Fonti autorevolissime mi hanno assicurato di aver visto con i loro propri occhi un autocarro trasportare dei guard rail destinati alla Trasversale delle Serre, tratto Gagliato – Argusto. Ricapitoliamo. Da anni giace inutilizzato un pezzo di strada perfettamente completo, ma chiuso esattamente dove dovrebbe innestarsi con quel bel regalo che ci fece Soriero optando per un ridicolo svincolo supplementare di Argusto, paese senz’auto. Non ce lo dimentichiamo, ragazzi! Finalmente fecero lo svincolo di Gagliato; anch’esso perfettamente inutile, in quanto chiuso; anzi misero i cartelli, e poi li oscurarono. Arrivò, nel cuore dell’estate, Oliverio, e gli rifilarono che mancava il guard rail. Un altro avrebbe risposto con imperiosità: “Mettecelo”; invece Oliverio salutò, e via. Passarono i mesi, e finalmente l’Anas dovette confessare che il tratto non è collaudato, perché il collaudatore ha detto che qualcosa non va ai piloni. L’Anas passa dalla reticenza alle bufale, e tira fuori un’insalata di chiacchiere.

Ora che il guard rail è arrivato, delle due è l’una:

ipotesi 1: il guard rail viene collocato, e la strada si apre con il collaudo;

ipotesi 2: il guard rail viene collocato, e la strada non si apre; nella seconda ipotesi, gatta, e che gatta, ci cova!

Hic Rhodus, hic salta, cioè, vedremo. Un corollario: se mai si aprirà la strada, nessuno si sogni di inaugurare un cavolo, né fanfare né benedizioni né discorsone del tipo “Lo sviluppo è avviato” né autorità civili, militari e religiose: apritela di notte, e, dopo quarant’anni di menzogne, vergognatevi.

 

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Censore e Maida (PD) dispensano ottimismo per il completamento della Trasversale delle Serre

"Il puntuale e scrupoloso lavoro continua a produrre frutti sperati: esprimiamo, perciò, compiacimento per gli impegni concretizzatesi oggi e che vanno in una direzione ben precisa: il completamento di un’opera da cui dipende l’affrancamento e, quindi, anche lo sviluppo e la competitività di una vasta area dell’entroterra calabrese". E’ quanto affermano in una nota il Deputato del Partito Democratico Bruno Censore e il dirigente del Pd, già sindaco di Chiaravalle Centrale Pino Maida. "Non possiamo esimerci dall’esprimere grandissima soddisfazione dinanzi all’avvio dei lavori per l’installazione dei guardrail sul tratto di Trasversale delle Serre Argusto-Gagliato, con contestuale rinforzo strutturale del viadotto 'Gagliato'. Purtroppo – proseguono – niente e nessuno possono celare i ritardi e le inettitudini di chi avrebbe dovuto, già anni or sono, consegnare un'opera pubblica che ha rischiato di diventare il simbolo dell'abbandono al quale è stato lasciato per molto, moltissimo tempo il territorio calabrese, ma adesso – osservano Censore e Maida - i calabresi possono prendere atto che in Calabria la discontinuità rispetto al recente passato si sta manifestando in maniera tangibile e si sta riversando anche su quell'importante opera infrastrutturale qual è la Trasversale delle Serre. Oltre alla legittima soddisfazione, dunque, rivolgiamo un sentito ringraziamento al Capo Compartimento della Viabilità dell'Anas per la Calabria, l’ingegnere Vincenzo Marzi, e al Presidente della Regione Mario Oliverio che, sul caso di specie, basti ricordare il recente stanziamento dei 14 milioni e 400mila euro finalizzati al superamento del Colle Scornari, sta dimostrando, con i fatti, la volontà di muoversi lungo una direttrice chiara e tangibile, in virtù della quale la crescita della nostra terra non è intesa come una mera enunciazione propagandistica. Alle parole, insomma, come testimoniano gli accadimenti che hanno seguito il sopralluogo effettuato ad agosto stanno seguendo i fatti: restiamo convinti – concludono Bruno Censore e Pino Maida - che il lavoro per la costruzione di quest'opera, avviato con passione e responsabilità diversi anni addietro e supportato dalla passione di Sindaci, tra cui spicca quello di Torre Ruggero Giuseppe Pitaro, e altri amministratori locali sarà portato a termine anche e soprattutto grazie al lavoro della Regione Calabria e del Governo Renzi, che lo ricordiamo, con il Piano pluriennale Anas 2015-2019, ha stanziato 349 milioni di euro per il completamento dell’attesa opera, dando così grande impulso al sogno sul quale per molti anni le popolazioni delle aree interne della Calabria hanno poggiato la loro ambizione di svincolarsi da un atavico isolamento". 

 

   

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La Trasversale delle attese: e ora il tratto Serra-Soverato è tornato uno slalom

Prima i lavori a Cardinale, poi quelli in località Sorbia di Chiaravalle. Gli indispensabili interventi atti a rendere fruibile la viabilità catanzarese si traducono, in questa stagione autunnale, in evidenti disagi per chi dall’area delle Serre deve raggiungere – per motivi di lavoro, di studio o di salute - la città capoluogo di regione. Restringendo il campo, per percorrere il tratto compreso fra Serra San Bruno e Soverato si è costretti ad uno slalom d’altri tempi. In sostanza, bisogna arrivare fino al bivio di Montecucco, “tagliare” il territorio di Torre Ruggiero e transitare dentro Chiaravalle (oppure viaggiare lungo la strada posta alle spalle dell’ex nosocomio “San Biagio” e rientrare). In pratica, oggi, la Trasversale delle Serre non è utilizzabile. È un po' come essere tornati indietro di qualche anno, quando il “minutaggio” era maggiore e la sicurezza minore. Si tratta chiaramente di una situazione temporanea dettata da circostanze precise e da esigenze di miglioramento. Il risultato, però, è nel frattempo quello di complicare la vita degli automobilisti che, anziché con lunghi rettilinei, si trovano a fare i conti con tornanti e carreggiate ristrette. Lo sviluppo, dunque, deve ancora attendere.

 

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Trasversale delle Serre, De Raffele: “Già disattesi gli impegni presi da Oliverio”

"È venuto a spiegarci di aver messo il mondo sottosopra, di aver dato una scossa decisiva, di aver prodotto risultati tangibili. E, invece, come in tanti avevamo sospettato, quella di Mario Oliverio sulla Trasversale delle Serre si è rivelata l’ennesima passerella, buona sola per dare un filo di fiato a quegli ingenui proseliti che credono ciecamente a parole che non sono confortate dai fatti”. Il presidente del consiglio comunale di Serra San Bruno Giuseppe De Raffele non esita a chiamare alle sue responsabilità chi aveva “illuso” la popolazione del comprensorio circa gli immediati passi in avanti per il completamento di un’infrastruttura essenziale per lo sviluppo della parte centrale della Calabria, le cui origini risalgono a diversi decenni addietro, e mette in evidenza l’aspetto, a suo dire propagandistico, della vicenda. “Il presidente della giunta regionale, che per l’occasione era accompagnato dal suo collega di partito Bruno Censore – rileva De Raffele - è venuto a bacchettarci spiegandoci che, grazie alla sua efficacissima e rapida azione, l’Anas si era messa sull’attenti e che per fine settembre il tratto Argusto-Gagliato sarebbe stato aperto al traffico. Ovviamente niente di tutto questo è accaduto, ma ormai abbiamo imparato che quando si ha a che fare con Oliverio il tempo assume una dimensione relativa. Ci auguriamo almeno che questa importante arteria che, collegando l’area tirrenica con quella jonica passando per le Serre, può spezzare l’isolamento in cui versano le zone interne non faccia la fine del suo esecutivo, ovvero quella di essere prima realizzata a metà, poi stravolta senza logica e infine azzoppata nei margini di manovra dei suoi vertici. A riprova del brutto rapporto che il governatore ha con le date – continua De Raffele - vorrei ricordare che i cittadini serresi sono ancora in attesa del sopralluogo di Oliverio, con annesso miracolo sulla funzionalità, all’ospedale ‘San Bruno’, promesso con enfasi diversi mesi addietro dal censoriano presidente della commissione Sanità Michele Mirabello. Forse – è la conclusione -  il governatore dovrebbe dedicarsi un po’ di meno alle Feste dell’Unità e un po’ di più al territorio, che non può attendere l’eterna ricerca degli equilibri nel Pd. Un concetto, questo, che non vorremmo fosse difficile da comprendere per chi, a quasi un anno dal suo insediamento, si ritrova ingarbugliato nella tela che ha egli stesso tessuto”.

 

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Chiuso per lavori tratto della Trasversale delle Serre: ecco le deviazioni

È con l’ordinanza n. 229/2015 “SS 713 Trasversale delle Serre - Lavori di costruzione dei tronchi IV e IV bis. Chiusura al traffico della SS 173 tra il km 31+170 (svincolo di Chiaravalle – Argusto) alla prog. Km 32+130 (via Sorbia)” che l’Anas ha interdetto il traffico nel tratto interessato da domani (21 ottobre) al 2 dicembre. “A motivo dell’interruzione del tratto di strada – si legge nel documento – il traffico veicolare diretto (o proveniente) verso il comprensorio delle Serre Vibonesi verrà deviato come segue: 

- Il traffico leggero in uscita dalla statale SS 713 dallo svincolo di Chiaravalle – Argusto sulla strada comunale denominata ‘Sorbia’ di competenza dell’amministrazione comunale di Chiaravalle;

- Il traffico pesante proveniente dalla SS 182 a campo Gagliato dovrà immettersi prima SP 144 ‘Campo Gagliato’ – S. Vito sullo Jonio’ che verrà percorsa dal km 0+000 al km 4+900, poi sulla SP 171/2 ‘Bivio Palermiti – Chiaravalle’ che verrà percorsa dal km 17+500 al km 21+700 per poi rimettersi nuovamente sulla SS 182”.

 

 

 

La Trasversale delle Serre non è la "Strada dritta"

Parafrasando una nota battuta attribuita a von Schirach, “quando sento parlare di ‘Trasversale delle Serre’ mi viene da mettere mano alla pistola”. A distanza di quasi mezzo secolo, esattamente 49 anni, da quando venne redatto il primo documento nel quale se ne parlava ufficialmente, la “Trasversale” viene, ancora, utilizzata per formulare promesse cui nessuno crede più. Si spera almeno che, qualora un giorno dovesse essere completata, nessuno osi presentarsi con le forbici in mano per tagliare nastri inaugurali. Al contrario, per sfuggire alla vergogna, la scelta più saggia sarebbe aprirla al transito di notte. Quella della “Trasversale” è, infatti, la storia di un’opera tenuta nel limbo, una storia che rappresenta, per certi versi, il paradigma di come vanno le cose nel nostro Paese. A far montare l’indignazione, il raffronto con opere ben più imponenti costruite a tempo di record, in anni in cui le tecnologie non erano certo quelle di oggi. Una in particolare, suscita insieme orgoglio e sdegno. Orgoglio per la rapidità con cui è stata realizzata, sdegno se la si accosta alle infinite vicissitudini della “Trasversale”. L’A1, meglio nota come “Autostrada del sole”, che collega Milano a Napoli, ha una storia molto diversa da quella della “Trasversale”. Una storia raccontata, nel 2011, da Francesco Pinto, in “La strada dritta”, un bel libro sospeso tra saggio e romanzo. I cantieri per la sua realizzazione vennero aperti il 19 maggio 1956. Prima, però, l’amministratore della Società autostrade, Felice Cova, insieme ad un gruppo d’ingegneri, era volato negli Stati Uniti per studiare le autostrade americane. Una volta realizzato il progetto c’era da trovare i soldi. Un’incombenza cui pensò l’Iri che, investendo 272 miliardi di lire, rese possibile la costruzione dell’opera che avrebbe rivoluzionato l’Italia. Eppure, non mancarono i bastian contrari, quanti sostenevano che si trattava di uno spreco, di un’opera superflua, inutile in un Paese in cui le automobili in circolazione erano ancora pochissime. Discorsi miopi che si sentono ripetere ancora oggi ogniqualvolta si pensa di progettare grandi opere destinate a migliorare il presente ed anticipare il futuro. Per fortuna l’Italia di quegli anni era meno pusillanime dell’attuale ed i lavori per l’edificazione della prima autostrada italiana del dopoguerra presero il via, in barba ai menagramo. Così, dopo appena, due anni, nel 1958, l’allora capo del Governo Amintore Fanfani inaugurava il primo tratto da Milano a Parma. Per il completamento del tratto successivo si dovette attendere poco più di un anno. Conoscitore dei vizi italici, nel timore che i fondi fossero insufficienti, Cova aveva fatto avviare i lavori sia da Nord che da Sud. Così, nel 1959 venne aperto al traffico il tratto compreso tra Napoli e Capua. L’anno successivo gli automobilisti potevano viaggiare comodamente da Bologna a Firenze; mentre nel 1962 venne terminata la Roma - Napoli. Domenica 4 ottobre 1964, dopo il completamento della Chiusi – Orvieto, nel giorno di San Francesco, patrono d’Italia, il presidente del consiglio Aldo Moro inaugurava l’intero percorso. Il 9 dello stesso mese, la “Settimana Incom”, scriveva: “I maggiori tecnici del mondo, che l’hanno giudicata un capolavoro d’ingegneria stradale, ce la invidiano”. Non si trattava di un esagerazione. Per costruire l’opera, progettata e realizzata interamente da italiani, era stato necessario sfidare la natura, costruendo 38 gallerie e 853 tra viadotti e ponti. Una dimostrazione che quando c’è la volontà politica non esistono ostacoli insormontabili. Nel discorso inaugurale, Aldo Moro, aveva detto “non siamo un popolo in decadenza […]. E’, la nostra, una società viva, che si trasforma, che cerca nuovi equilibri economici, sociali e politici”. Un’Italia completamente diversa dall’attuale, dove non si riesce neppure a tappare le buche, figurarsi a completare la “Trasversale”.

 

 

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Trasversale delle Serre, Censore: "Sbloccati i lavori sul tratto catanzarese, in arrivo 180 milioni"

"A seguito dell'ispezione sulla Trasversale delle Serre insieme al presidente Oliverio iniziano a vedersi i primi risultati: sono stati sbloccati i lavori sul tratto catanzarese del congiungimento Torre Ruggiero-Chiaravalle ed è stata garantita dai vertici nazionali dell'Anas l'ultimazione in tempi ragionevolmenti brevi del tratto Argusto-Gagliato”. Lo dichiara il deputato del Pd Bruno Censore che fornisce i dettagli del passo in avanti per il completamento dell’infrastruttura che collega l’area tirrenica con quella jonica passando per il comprensorio serrese. “È stato annunciato lo stanziamento di 180 milioni di euro – puntualizza l’esponente democratico - dopo l'incontro tra il ministro delle Infrastrutture Delrio e il presidente della Regione. A chi parlava di inutili passerelle – è la stilettata politica - rispondiamo con l'impegno costante e fatti tangibili per lo sviluppo del nostro territorio e della Calabria”.

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Opere incompiute, la Regione istituisce un “gruppo di lavoro tecnico”

La giunta regionale si è riunita sotto la presidenza del presidente Mario Oliverio con l'assistenza del degretario generale Ennio Apicella. Su proposta del presidente Oliverio, è stato approvato un disegno di legge che prevede l'istituzione dell'Elenco delle associazioni di volontariato della Protezione Civile, dando, così, attuazione alla Direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 2012. L'iscrizione all'Elenco, subordinata alla verifica dei necessari requisiti di accesso, costituisce presupposto necessario per l'attivazione e l'impiego della stessa organizzazione da parte delle autorità locali di protezione civile, anche ai fini dell'applicazione dei benefici della legge n.194/2001. Le associazioni che saranno iscritte verranno interessate ai programmi formativi della Protezione civile, al fine di consentire la migliore qualificazione e l'efficienza operativa in caso di disastri naturali. Continua,così, l'azione della giunta, volta a migliorare le condizioni di operatività della Protezione Civile regionale. La giunta ha, anche, deciso di erogare 2 milioni e mezzo di euro, come quota parte, a favore delle circa 400 scuole paritarie. Pur nelle difficoltà di bilancio, è stato deciso un intervento motivato dalla consapevolezza delle condizioni di difficoltà in cui opera questo settore, chiamato a surrogare la non adeguata offerta di un sistema pubblico, non sempre agevolato dalla domanda, sopratutto per quanto riguarda il sistema delle scuole dell'infanzia e primaria. L'auspicio della giunta è che l'intervento deliberato possa consentire un più sereno avvio dell'attività. Su proposta dell'assessore alle Infrastrutture Roberto Musmanno, è stato approvato il Bando sulle scuole innovative. Si tratta di un programma nazionale inserito nel decreto "la buona scuola". Il Miur ha emesso un Decreto con cui ripartisce le risorse a livello nazionale, assegnando 12,5 milioni alla Calabria. La Regione, entro il prossimo 15 ottobre, dovrà inviare al massimo 5 proposte selezionate a seguito di manifestazione d'interesse. Ai criteri fissati dal ministero, la Giunta ha aggiunto specifici requisiti legati alla sostenibilità ambientale dell'iniziativa e alla riduzione del consumo di suolo, privilegiando interventi di demolizione e ricostruzione. È stato anche deliberato di costituire un gruppo di lavoro tecnico per affrontare il problema delle opere incompiute in Calabria che, come è stato rilevato nei mesi scorsi anche dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in Calabria sono 92. Relativamente alle opere incompiute, nelle settimane scorse, il presidente Oliverio ha avviato una serie di sopralluoghi, a cominciare dalla Trasversale delle Serre, annunciando altrettanti sopralluoghi sulle grandi dighe, ad iniziare da quella del "Menta" e del "Metramo" che il governatore, accompagnato dall'assessore Musmanno, visiterà nei prossimi giorni. Si tratta di opere per le quali sono stati spesi centinaia di milioni e che rimangono inutilizzate perchè incomplete.

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