Trasversale delle Serre, De Raffele: “Già disattesi gli impegni presi da Oliverio”

"È venuto a spiegarci di aver messo il mondo sottosopra, di aver dato una scossa decisiva, di aver prodotto risultati tangibili. E, invece, come in tanti avevamo sospettato, quella di Mario Oliverio sulla Trasversale delle Serre si è rivelata l’ennesima passerella, buona sola per dare un filo di fiato a quegli ingenui proseliti che credono ciecamente a parole che non sono confortate dai fatti”. Il presidente del consiglio comunale di Serra San Bruno Giuseppe De Raffele non esita a chiamare alle sue responsabilità chi aveva “illuso” la popolazione del comprensorio circa gli immediati passi in avanti per il completamento di un’infrastruttura essenziale per lo sviluppo della parte centrale della Calabria, le cui origini risalgono a diversi decenni addietro, e mette in evidenza l’aspetto, a suo dire propagandistico, della vicenda. “Il presidente della giunta regionale, che per l’occasione era accompagnato dal suo collega di partito Bruno Censore – rileva De Raffele - è venuto a bacchettarci spiegandoci che, grazie alla sua efficacissima e rapida azione, l’Anas si era messa sull’attenti e che per fine settembre il tratto Argusto-Gagliato sarebbe stato aperto al traffico. Ovviamente niente di tutto questo è accaduto, ma ormai abbiamo imparato che quando si ha a che fare con Oliverio il tempo assume una dimensione relativa. Ci auguriamo almeno che questa importante arteria che, collegando l’area tirrenica con quella jonica passando per le Serre, può spezzare l’isolamento in cui versano le zone interne non faccia la fine del suo esecutivo, ovvero quella di essere prima realizzata a metà, poi stravolta senza logica e infine azzoppata nei margini di manovra dei suoi vertici. A riprova del brutto rapporto che il governatore ha con le date – continua De Raffele - vorrei ricordare che i cittadini serresi sono ancora in attesa del sopralluogo di Oliverio, con annesso miracolo sulla funzionalità, all’ospedale ‘San Bruno’, promesso con enfasi diversi mesi addietro dal censoriano presidente della commissione Sanità Michele Mirabello. Forse – è la conclusione -  il governatore dovrebbe dedicarsi un po’ di meno alle Feste dell’Unità e un po’ di più al territorio, che non può attendere l’eterna ricerca degli equilibri nel Pd. Un concetto, questo, che non vorremmo fosse difficile da comprendere per chi, a quasi un anno dal suo insediamento, si ritrova ingarbugliato nella tela che ha egli stesso tessuto”.

 

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