Controlli nel Vibonese: sanzioni e denunce

Proseguono i controlli della polizia durante il fine settimana per contrastare la criminalità diffusa e vigilare sulla movida in tutto il Vibonese.

In particolare, lo scorso fine settimana i controlli si sono concentrati nell’area di Pizzo, dove gli agenti hanno identificato 400 persone, controllato 173 veicoli e rilevato 4 violazioni al Codice della strada, una delle quali ha portato al ritiro di una patente di guida.

Nel dettaglio, nei pressi del centro storico del borgo di Murat è stato sanzionato un parcheggiatore abusivo.  

Un’altra persona, invece, è stata denunciata dopo essere stata trovata in possesso di 40 grammi di marijuana e di materiale per il confezionamento.

Inoltre, gli uomini della Squadra mobile e della Squadra volante sono intervenuti a Vibo Valentia, per sedare una lite sorta fra due avventori di un ristorante. Nel corso della contesa, scaturita da futili motivi, uno dei due avrebbe sferrato uno schiaffo all’altro, ricevendo calci e pugni che gli hanno provocato ferite che il locale pronto soccorso ha giudicato guaribili in 5 giorni.

L’intervento dei poliziotti ha permesso di accertare quanto accaduto e di evitare che la situazione degenerasse, soprattutto in ragione della presenza di amici del ferito, giunti sul posto per avere spiegazioni dall’altro litigante, con l’evidente possibilità di una escalation di violenza.

Sentiti i testimoni e acquisite le immagini dell’impianto di videosorveglianza, la Squadra mobile ha inoltrato l’esito degli accertamenti all’autorità giudiziaria.

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Beni per 1,3 milioni di euro sequestrati a narcotrafficante originario del Vibonese

I finanzieri dei Comandi provinciali di Catanzaro e Bologna, coordinati dalla Procura Distrettuale di Catanzaro, hanno dato esecuzione a un provvedimento di sequestro disposto dal Tribunale catanzarese nell’ambito del procedimento di prevenzione instaurato nei confronti di un noto narcotrafficante internazionale originario del Vibonese, ma da tempo residente in provincia di Bologna.

Il destinatario della misura, coinvolto in vari procedimenti penali per l’importazione in Italia di ingenti carichi di sostanze stupefacenti provenienti dal Sudamerica, ha già riportato condanne pesantissime ed attualmente si trova in carcere per espiare una condanna che si concluderà nel 2045.
Il decreto, emesso nell’ambito del procedimento di prevenzione, scaturisce, quindi, da una preventiva valutazione del profilo criminale dell’interessato, considerato  soggetto connotato da pericolosità sociale “qualificata”, come stabilito dal Codice antimafia.

Contestualmente, da approfondite indagini economico-patrimoniali - svolte dagli specialisti dei Nuclei di polizia economico-finanziaria di Catanzaro e Bologna, è stato possibile accertare un’evidente sproporzione tra il valore del patrimonio accumulato nel tempo e le fonti di reddito lecite riconducibili al destinatario del provvedimento. Pertanto, alla luce delle risultanze investigative sono  stati sottoposti a sequestro: un appezzamento di terreno in provincia di Vibo Valentia e due fabbricati di pregio a Bologna, per un valore stimato di 1 milione e 300 mila euro.

Nel 2014, un analogo provvedimento di confisca, emesso dall’autorità giudiziaria felsinea che aveva attinto beni colpiti dall’odierno provvedimento, era stato annullato dalla Corte di cassazione che, accogliendo le doglianze dell’interessato, aveva sancito la competenza della Procura della Repubblica di Catanzaro.

Manufatti abusivi in area sottoposta a vincolo idrogeologico: una denuncia nel Vibonese

I carabinieri forestale della Stazione di Polia(Vv), durante un controllo effettuato in località Baccolopane del comune di Filadelfia, hanno denunciato una persona, ritenuta responsabile di aver realizzato un magazzino, una platea e tre muri in cemento armato, senza le necessarie autorizzazioni.

Come se non bastasse, le opere sarebbero state edificate senza il nulla osta inerente il vincolo idrogeologico, nonostante la località “Baccolopane” ricada
in un'area sottoposta a vincolo.

Il vincolo idrogeologico tutela le aree che, per effetto di interventi quali ad esempio disboscamenti o movimenti di terreno, possono subire denudazioni, perdere la stabilità o turbare il regime delle acque.

La costruzione di opere in tali ambiti può, quindi, essere all'origine di frane o smottamenti, con conseguente pericolo per l’intera comunità.

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Banconote false, un arresto a Soriano

I carabinieri della Stazione di Soriano Calabro e dello Squadrone eliportato Cacciatori sono stati impegnati in una serie di controlli preventivi nel territorio delle Serre vibonesi.

Nel corso di una perquisizione è stata rinvenuta una mazzetta da settanta banconote da 5 euro, mai circolate, perfettamente identiche a quelle aventi corso legale, eccezion fatta per il numero di serie uguale per tutte. Inoltre, nello stesso accertamento è stata scoperta una decina di chili di giochi pirotecnici detenuti senza le previste autorizzazioni.

Inevitabile, quindi, l’arresto del possessore del materiale rinvenuto, il quale, al termine delle formalità di rito, è stato posto ai domiciliari.

La Procura della Repubblica di Vibo Valentia, che ha aperto un fascicolo sul caso, ha disposto accertamenti al fine di tracciare la provenienza delle banconote e l'entità della diffusione nel  territorio Vibonese, considerato che potrebbe trattarsi di un episodio tutt'altro che isolato.

Controlli nel Vibonese: ritirato un fucile da caccia e sequestrato un coltello

Un fucile da caccia, con relative munizioni, è stato ritirato nei giorni scorsi, ad un uomo residente nella frazione Scaliti di Filandari. Il provvedimento è stato disposto, in seguito ad alcune irregolarità riscontrate dai poliziotti della Questura di Vibo Valentia durante una perquisizione domiciliare.

Inoltre, nel corso di un servizio di controllo effettuato nel centro urbano del capoluogo di provincia, gli agenti hanno sorpreso un 19enne in possesso di un coltello a serramanico e di alcune dosi di marijuana.

Il giovane, pertanto, oltre ad essere stato denunciato per porto abusivo d’arma da taglio e stato segnalato al prefetto per il possesso della marijuana.

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Sorpreso con 55 chili di materiale pirotecnico, uomo arrestato nel Vibonese

I poliziotti della Squadra amministrativa della Questura di Vibo Valentia, in occasione della festa di san Filippo d’Agira, che si sarebbe dovuta svolgere nella frazione Favelloni di Cessaniti, hanno arrestato un uomo ritenuto responsabile dei reati di trasporto, detenzione e alterazione di prodotti esplodenti, ricettazione e inosservanza degli ordini impartiti dall’autorità.

In particolare, nel corso del sopralluogo con la ditta incaricata dello spettacolo pirotecnico, gli agenti hanno riconosciuto una persona destinataria del divieto di detenzione armi, munizioni ed esplosivi.

Ritenendo che l’uomo potesse trasportare illegittimamente materiale esplosivo, gli agenti lo hanno inseguito fino ad un casolare di campagna, sorprendendolo mentre scaricava dal mezzo imballi di cartone. Dai controlli è emerso che le scatole contenevano 55 chili di materiale pirotecnico per uso professionale, connotato da elevato potenziale di rischio, che è stato messo in sicurezza con l’ausilio degli artificieri del Nucleo regionale di Catanzaro e successivamente inventariato, catalogato e sequestrato.

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Controlli nel Vibonese, una denuncia nelle Preserre

Nella mattinata di venerdì scorso, nella zona delle Preserre Vibonesi, nel corso di servizi volti al contrasto del traffico di armi e stupefacenti, la polizia ha denunciato un uomo che durante una perquisizione è stato trovato in possesso di munizionamento e di due artifizi artigianali sprovvisti di marchio.

Nella stessa giornata, un’altra persona è stata segnalata alla locale Prefettura, perché trovata in possesso di marijuana.

Sabato sera, invece, i controlli si sono concentrati nel capoluogo di provincia, dove i poliziotti hanno identificato 50 persone e controllato 4 veicoli.

I controlli sono stati estesi ad un locale del centro, dove sono state riscontrate alcune irregolarità relative alla disciplina dei contratti di assunzione lavorativa.

Inoltre, al temine della serata, un giovane ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine in seguito ad una lite scoppiata per futili motivi, che ha coinvolto altri 3 ragazzi, subito identificati dalla Squadra mobile e dalla Squadra volante.

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Rapine nel Vibonese, tre arresti

Questa mattina i carabinieri della Compagnia di Tropea, coordinati dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, hanno dato esecuzione a un provvedimento cautelare in carcere nei confronti di tre rosarnesi sospettati di essere gli autori di 9 rapine a mano armata.

Le indagini hanno fatto luce su un presunto gruppo criminale costituito da persone di Rosarno, una delle quali ritenuta contigua alla locale struttura ndranghetistica, che avrebbe agito nel comprensorio nicoterese.

La banda, tra marzo e novembre 2020, utilizzando armi semiautomatiche e passamontagna, ha messo a segno nove rapine aggravate, dando  dimostrazione di aggressività attraverso l’esplosione di colpi d’arma da fuoco. Il gruppo selezionava le vittime attraverso uno studio degli spostamenti che quest’ultime effettuavano per ragioni lavorative tra Rosarno e Nicotera. Infatti, 8 delle 9 rapine sono state compiute ai danni di autotrasportatori.

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