Smaltimento illecito di rifiuti, sequestrato impianto di depurazione. Denunciate due persone

Un impianto di depurazione di acque reflue industriali e stato posto sotto sequestro dai militari del Nipaf di Cosenza, Nucleo di Polizia Ambientale e Forestale Carabinieri, coadiuvati dalle Stazioni Forestale Carabinieri di Spezzano Sila e Castrovillari, nel comune di Spezzano Albanese lungo la SS 19.

Durante le indagini è emerso che l’impianto, utilizzato da una ditta alimentare, era privo delle autorizzazioni allo scarico previste dalla normativa, risultate scadute nel 2014. Durante il controllo i militari hanno accertato, inoltre, l’illecito smaltimento dei fanghi di depurazione industriale prodotti,  oltre alla presenza nelle vasche di depurazione di oltre 80 metri cubi di rifiuti liquidi speciali.

L’indagine, coordinata al Procuratore Capo Eugenio Facciolla, ha portato al sequestro dell’impianto e alla denuncia di due imprenditori, ovvero il legale rappresentante della ditta e il gestore dell’impianto di depurazione. I due sono accusati di “gestione illecita di rifiuti” e “scarico di reflui industriali senza la prescritta autorizzazione”.

Attingevano acqua da fiumi e torrenti, 32 persone sanzionate

Durante un controllo finalizzato a contrastare l’abusivo approvvigionamento di acqua pubblica, i carabinieri forestali delle Stazioni di Spezzano Sila, Acri e Aprigliano hanno accertato numerose violazioni.

I militari hanno, infatti, elevato 32 sanzioni, per un importo di circa 25 mila euro. I controlli condotti nei comuni di Celico e Spezzano Sila hanno permesso di riscontrare l’impiego di motopompe che, attraverso alcune condutture, convogliavano l’acqua dai torrenti (Rosario – Mucone – Miglianò – Ponticelli) ad appezzamenti di terreno.

 Ad Aprigliano, invece, era stata attivata una motopompa che pescava in un laghetto di raccolta del fiume Savuto.

 Ad Acri è stato, infine, rinvenuto un vero e proprio sistema di captazione e derivazione di acque pubbliche superficiali. In particolare, attraverso vasche drenanti e tubazioni l’acqua veniva captata da una sorgente attigua al torrente Pierantonio e convogliata fino al centro abitato più a valle in varie abitazioni.

Dopo aver accertato le violazioni, i carabinieri forestali hanno proceduto ad elevare sanzione amministrativa, per violazione alle norme sulle utilizzazioni delle acque pubbliche, essendo i trasgressori privi delle autorizzazioni previste.

Rubavano legna in un bosco, misura cautelare per due persone

I carabinieri forestali della Stazione di Rossano, Spezzano Sila e Corigliano hanno eseguito due misure cautelari con obbligo di presentazione alla p.g. al 45enne G.T ed al 30enne G.R., entrambi già noti alle forze dell’ordine.

Ai due, originari di Rossano, è stato contestato il reato di furto di legna aggravato e continuato in concorso.

L’ordinanza cautelare è stata emessa dal gip del tribunale di Castrovillari, Teresa Reggio su richiesta del pubblico ministero Angela Continisio.

In diverse occasioni, G.T. e G.R. sono stati immortalati nei video girati dalle telecamere dei militarti, mentre, in un bosco di proprietà della Regione Calabria ubicato in località “Patire – Campì” di Rossano, erano intenti a tagliare e caricare legna su furistrada.

La tecnica era piuttosto collaudata e consisteva nel taglio abusivo di uno o più alberi e nel successivo depezzamento sul posto. La legna veniva caricata su un fuoristrada e quindi trafugata.

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I carabinieri forestale sequestrano una cava e due automezzi

I carabinieri forestali della Stazione di Castrovillari hanno posto sotto sequestro una cava dismessa in località “Simeone” nel comune di Spezzano Albanese.

Durante un'attività di controllo, i militari hanno accertato all’interno della cava la presenza di persone che, con l’ausilio di due mezzi, un escavatore e un autocarro, stavano prelevando materiale inerte.

Le indagini hanno permesso di scoprire che l’attività di estrazione era effettuata senza alcun tipo di autorizzazione e che la documentazione esibita dai responsabili aveva come oggetto lavori di altra natura e in altro luogo.

I carabinieri forestali hanno, quindi, proceduto al sequestro preventivo dell’area e di due automezzi rinvenuti sul posto.

Contestualmente sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria il proprietario di una ditta edile e l’autista dei mezzi.

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