Duplice omicidio a Davoli, fermato l'ex convivente della donna uccisa

Svolta nelle indagini per il duplice omicidio avvenuto ieri a Davoli Superiore (per leggere la notizia clicca qui), nel quale hanno perso la vita Francesca Petrolini, di 53 anni e Rocco Bava, di 43 anni, originario di Simbario.

I carabinieri della Compagnia di Soverato e del Comando provinciale hanno, infatti, fermato il cognato della donna, G.G., di 67 anni.

Dopo essere rimasta vedova, Francesca Petrolini, aveva allacciato una relazione con il fratello del marito.

Rintracciato a casa di un amico, a Davoli, G.C. è stato portato in caserma per essere sottoposto ad interrogatorio.

Notizia in aggiornamento

 

Duplice omicidio a Davoli, 43enne di Simbario ucciso insieme alla compagna

Duplice omicidio in pieno centro storico a Davoli Superiore (Cz), dove una coppia è stata uccisa a colpi di pistola in una tabaccheria.
 
Le vittime sono la titolare dell' esercizio commerciale, Francesca Petrolini, di 53 anni ed il compagno, Rocco Bava, di 43 anni, originario di Simbario in provincia di Vibo Valentia, dove gestiva un autolavaggio.
 
La donna è deceduta sul colpo; Bava, invece, è morto mentre i sanitari tentavano di prestargli soccorso.

Sul posto sono intervenuti carabinieri della locale Stazione e della Compagnia di Soverato, che hanno avviato le indagini per cercare di far luce sull'accaduto.

Davoli, sopralluogo di Tansi sui luoghi dell'alluvione

Sopralluogo del capo della protezione civile regionale, Carlo Tansi, oggi a Davoli, sui luoghi dell'alluvione del 6 ottobre scorso.

Accompagnato dal sindaco, Giuseppe Papaleo, Tansi ha voluto verificare personalmente il disastro provocato dall'esondazione del torrente “Roella”.

Una fiumara apparentemente innocua cui è bastata una notte di intensi temporali per mettere in ginocchio un intero quartiere. Case allagate, scantinati invasi dal fango, mobilia ed elettrodomestici distrutti o inutilizzabili, cancelli divelti, finestre sfondate: questo lo scenario che ancora oggi si presenta nel centro jonico, dove i cittadini e l'amministrazione comunale adesso sono alle prese con la conta dei danni.

Una residente, in lacrime, ha raccontato i momenti drammatici vissuti la notte dell'alluvione, chiedendo interventi immediati a sostegno della popolazione locale.

Carlo Tansi ha ribadito la sua posizione sul tema della prevenzione: “Noi interveniamo nell'emergenza, ma non ci sarebbe emergenza se gli enti preposti agissero con responsabilità”. Non crede, dunque, alle teorie delle “bombe d'acqua” o della “fatalità” il capo delle protezione civile regionale, secondo cui “bisogna darsi da fare prima del danno”. C'è poi da “semplificare e annullare la confusione sulle competenze, a cominciare da chi deve avere compiti specifici sulla pulizia degli alvei fluviali”.

Un tema particolarmente “caldo” a Davoli, proprio perché il sindaco già in estate aveva sollecitato un intervento della Regione sul torrente “Roella”, invaso da arbusti e canneti. Intervento successivamente programmato da “Calabria Verde”, dopo continui solleciti, per la fine di ottobre. Evidentemente, troppo tardi.

Tansi ha elogiato l'operato del sindaco Papaleo per quanto ha fatto sia durante la notte dell'alluvione che nei giorni seguenti e ha invitato i cittadini a predisporre tutta la documentazione necessaria per richiedere il rimborso dei danni subiti. 

SS 106, a settembre i primi lavori urgenti di messa in sicurezza tra Davoli e Guardavalle

Inizieranno nel prossimo mese di settembre 2018 i primi lavori di adeguamento e messa in sicurezza della Statale 106 nel tratto catanzarese compreso tra  Davoli e Guardavalle. Lo ha annunciato il responsabile territoriale di Anas, Giuseppe Ferrara, illustrando, unitamente al segretario territoriale, Fiore Laugelli, il cronoprogramma degli interventi nella sede dell'Unione dei Comuni a Isca sullo Ionio.  Le opere più urgenti riguarderanno piccoli ampliamenti della sede stradale finalizzati alla messa a norma delle corsie, su specifici punti critici già individuati, e l'ammodernamento della segnaletica orizzontale e verticale. Non saranno necessari espropri, in quanto si lavorerà su proprietà Anas. Gli interventi sono stati inseriti nell'ambito dell'Accordo Quadro, già finanziato, per la pavimentazione della 106. Esaurita questa prima fase, partirà un secondo livello di azioni a medio termine (2019/2020). Un terzo livello, più a lungo termine, necessiterà di apposite risorse da reperire in seguito a interlocuzioni con i ministeri interessati con l'obiettivo di raddoppiare i ponti, realizzare passerelle a sbalzo, progettare complanari, regimentare gli accessi distinguendo le diverse esigenze del traffico locale. “Il Governo - ha affermato la senatrice Vono - in seguito all'incontro della scorsa settimana dei parlamentari calabresi con il ministro Danilo Toninelli - pone la massima attenzione sulle infrastrutture della Calabria. In questo momento è urgente mettere in sicurezza questo tratto di strada, in un'ottica di interesse collettivo e comprensoriale. Sarà importante la collaborazione dei sindaci, al fine di condividere le esigenze del territorio con l'avvio di progettualità più celeri. Le amministrazioni comunali sono state, pertanto, invitate a predisporre con i propri uffici tutti gli elaborati tecnici necessari al fine di ottimizzare i tempi e migliorare le azioni già preventivate”. 

Chiaravalle Centrale tra i quaranta comuni dell’Autorità idrica regionale

C’è anche Chiaravalle Centrale tra i quaranta comuni che andranno a comporre l’assemblea della nuova Autorità idrica della Calabria (Aic).

La città delle Preserre è stata eletta in seno all’authority che avrà  funzioni direttive e di controllo su tutto il servizio idrico integrato regionale. Una presenza  frutto di “un preciso accordo territoriale per rappresentare gli interessi di tutto il Basso Jonio catanzarese” ha commentato il sindaco, Mimmo Donato, che ha avuto dalla sua parte l’appoggio fondamentale, strategico e necessario, dei suoi omologhi di Soverato (Ernesto Alecci) e Davoli (Giuseppe Papaleo).

Tre comuni che, in senso positivo, hanno fatto “cartello”, conquistando l’ambito posto di rappresentanza in assemblea.

“L’Aic – ha spiegato il sindaco di Chiaravalle - prenderà il posto degli ambiti territoriali ottimali e si occuperà di sovrintendere tutto il sistema idrico, depurazione compresa. Il nostro ruolo, come sindaci eletti e membri dell’assemblea, sarà importante perché avremo modo di intervenire su tutte le funzioni di programmazione, organizzazione e controllo sull’attività di gestione del servizio idrico integrato, nel rispetto delle determinazioni adottate dall’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico”.

L’Autorità idrica della Calabria è stata istituita con Legge regionale 18 maggio 2017, n. 18 Disposizioni per l’organizzazione del servizio idrico integrato, pubblicata sul Burc n. 48 del 18 maggio 2017. E’ l’ente di governo dell’ambito territoriale ottimale per il servizio idrico integrato, nel territorio comprendente l’intera circoscrizione regionale.

L’Aic è un ente pubblico, rappresentativo della Città metropolitana di Reggio Calabria e dei Comuni della Calabria, e effettua  l’esercizio delle competenze spettanti agli enti locali in materia di gestione delle risorse idriche.7

Droga nascosta in bagno, in manette il figlio del boss

Un 28enne di Davoli, Francesco Procopio, è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio si sostanza stupefacente.

Il giovane, figlio di Fiorito, attualmente in carcere e ritenuto ai vertici della cosca di 'ndrangheta "Sia-Procopio-Tripodi", nonostante fosse ai domiciliari con il braccialetto elettronico, è stato trovato in possesso di 30 grammi di cocaina, suddivisa in 5 ovuli, 8 grammi di sostanza da taglio e un bilancino di precisione.

L’arresto è stato effettuato in flagranza di reato dai carabinieri della Compagnia di Soverato che, nel corso di una perquisizione domiciliare, hanno rinvenuto lo stupefacente nascosto in un borsello, custodito nella specchiera del bagno.

Il materiale è stato sequestrato mentre Procopio, al termine delle formalità di rito, è stato nuovamente messo ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.

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Controlli nel soveratese, arresti e denunce

I carabinieri della Compagnia di Soverato hanno eseguito un controllo straordinario del territorio, finalizzato alla prevenzione ed al contrasto dei reati predatori e dello spaccio di sostanze stupefacenti.

In particolare, a Davoli, nel corso di una perquisizione domiciliare, è stato tratto in arresto, in flagranza di reato, C.G., 24enne del posto, poiché trovato in possesso di 20 grammi di marijuana, materiale per il confezionamento, un bilancino di precisione e 800 euro in banconote di vario taglio.

Per lo stesso reato è stato arrestato, anche, G.A., 37enne di Soverato, sorpreso con 70 grammi di marijuana occultata negli slip e sotto il materasso della stanza da letto.

Lo stupefacente è stato sottoposto a sequestro e verrà inviato presso il L.A.S.S. (Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti), per le analisi qualitative di rito, mentre l'uomo è stato posto ai dimiciliari.

Inoltre, quattro pregiudicati siciliani, tutti residenti nella provincia di Siracusa, sono stati deferiti in stato di libertà, per commercio di prodotti contraffatti e ricettazione, poiché sorpresi a Davoli, mentre cercavano di vendere prodotti sanitari contraffatti e di provenienza delittuosa.

A Torre di Ruggiero e Cardinale due persone sono state deferite, invece, per omessa custodia di armi, con conseguente sequestro di tre fucili da caccia calibro 12 e relativo munizionamento.

Segnalati, infine, alla Prefettura di Catanzaro 3 ragazzi, che nel corso di controlli alla circolazione stradale, sono stati trovati in possesso di oltre 10 grammi di marijuana.

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Davoli, sequestrati 5 quintali di fuochi pirotecnici

Nel corso di un controllo effettuato in un’armeria di Davoli, gli agenti del Nucleo regionale artificieri della Questura di Catanzaro hanno posto sotto sequestro 72 imballi contenenti complessivamente 500 chilogrammi di fuochi pirotecnici.

La quantità di materiale presente nell'esercizio e nell'annesso deposito è risultata essere in eccesso, rispetto al limite prescritto dalla licenza di Pubblica sicurezza.

Inoltre, alcuni prodotti esplosivi erano privi dell’obbligatoria registrazione ed omologazione CE.

Irregolarità sono state rilevate, anche, in ordine alla tenuta dei registri di carico e scarico.

In virtù delle violazioni riscontrate, gli agenti hanno denunciato all'Autorità giudiziaria il titolare dell’esercizio.

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