A Cardinale e Torre di Ruggiero l'edizione 2023 della “Città della nocciola”

Saranno i comuni di Cardinale e Torre di Ruggiero, nella provincia di Catanzaro, storicamente vocati alla produzione corilicola, ad ospitare la diciannovesima edizione dell’assise nazionale di “Città della nocciola”.

Dall’1 al 3 dicembre 2023, a confronto esperti di primissimo piano, il mondo delle università, rappresentanti istituzionali nazionali, amministratori locali e produttori, per un dibattito a tutto campo sulla realtà della nocciola in Italia.

Previsto un focus sull’esperienza del progetto “Borgo della nocciola”, avviato dall’amministrazione comunale di Cardinale ed assurto a caso studio.

L’evento è organizzato da Tonda di Calabria bio, Gal “Serre Calabresi”, Comuni di Cardinale e Torre di Ruggiero, con la collaborazione in particolare dell’Associazione nazionale “Città della Nocciola”.

A Cardinale convegno sulle proprietà salutari e le potenzialità per il turismo esperienziale della nocciola Tonda di Calabria bio

Rappresenterà un'occasione per esplorare le straordinarie tradizioni, le proprietà salutistiche, le prospettive scientifiche della nocciola Tonda di Calabria bio, le opportunità per lo sviluppo turistico ad essa legate, il convegno che si terrà giovedì 24 agosto alle ore 18, presso la Fattoria didattica Rotiroti a Cardinale (Cz).

Interverranno: Carmine Lupia, direttore del Conservatorio etnobotanico di Castelluccio Superiore (Pz) e di Sersale (Cz), che si soffermerà sugli aspetti tradizionali e culturali relativi alla nocciola, tratteggiando un affascinante quadro storico dalle origini ad oggi; Giosuè Costa, professore di Chimica degli alimenti presso l'Università di Catanzaro, relazionerà sul ruolo dei nutraceutici nella salute umana e approfondirà le proprietà salutari della nocciola Tonda Calabrese; Stefano Alcaro, professore di Chimica farmaceutica dell'Università di Catanzaro e presidente del Centro di ricerca Crisea, fornirà dettagli sulla ricerca scientifica finanziata dal progetto “Borgo della nocciola” del Comune di Cardinale, nel cui ambito  il Centro Crisea condurrà uno studio sulla nocciola Tonda Calabrese, per ampliare le conoscenze relativamente alle potenziali applicazioni in campo nutraceutico.

Sulle proprietà benefiche per la salute di questa prelibatezza e sul ruolo fondamentale per promuovere il turismo esperienziale, relazionerà Rosario D’Acunto, presidente Associazione nazionale “Citta della nocciola” e presidente nazionale Assotes (Associazione professionale operatori per il turismo rsperienziale). Tra le nuove destinazioni legate ai territori della nocciola italiana si soffermerà, in particolare, sul caso studio di Cardinale e della Nocciola bio di Calabria.

Le conclusioni dei lavori, saranno affidate ad Alberto Statti, presidente di Confagricoltura Calabria.

Saranno presenti anche i sindaci dei due territori di produzione della Tonda calabrese, Danilo Staglianò di Cardinale e Vito Roti di Torre di Ruggiero. In rappresentanza del settore corilicolo interverrà Giuseppe Rotiroti, presidente dell’Associazione dei produttori Tonda di Calabria bio e del Consorzio di valorizzazione e tutela nocciola di Calabria, due realtà che negli ultimi anni, con la caparbietà dei loro soci, tanto hanno fatto e stanno facendo per il rilancio del territorio e di un prodotto di elevata qualità.

Gal “Serre Calabresi”, pronti i disciplinari Pat per quattro prodotti agroalimentari di nicchia

La nocciola Tonda calabrese, il mostacciolo di Badolato, il miele di Amaroni e il carciofino selvatico di Santa Caterina sono solo i primi prodotti di un paniere di prodotti di nicchia caratterizzanti l’area del Gal “Serre calabresi”, per i quali sono stati redatti dei disciplinari Pat (Prodotti Agroalimentari Tradizionali). Per altri otto, ha informato il presidente del Gal, si procederà dopo l’estate. Iniziative, queste, intraprese nell’ambito del progetto di cooperazione “Terre di Calabria”, finalizzato alla promozione del territorio e delle risorse agroalimentari. Ma l’azione di promozione proseguirà, ha spiegato ancora, grazie all’intervenuta assegnazione di nuove risorse pari a circa 160 mila euro e finalizzate a un progetto per la promozione, lo sviluppo del territorio, dei prodotti tipici e delle micro-filiere.

Gli incontri che hanno portato, rispettivamente, a Cardinale, Badolato, Amaroni e Santa Caterina, hanno rappresentato un momento di confronto e di condivisione con le realtà locali, a partire da istituzioni, dai produttori e dagli operatori economici, ma anche con custodi della memoria della tradizione, dalle quali sono state accolte le istanze e le osservazioni. Negli incontri pubblici sono state presentate, infatti, proposte di disciplinari, “le migliori bozze”, frutto di ricerca e indagine sul territorio, elaborati dall’esperto Nicola Gallinaro, coadiuvato da Giulia Lazzarini, e per l’attività sul campo dai rilevatori Raffaele Campagna e Salvatore Vispetri.

I disciplinari rappresentano il primo livello di riconoscimento delle produzioni, legate ad aree geografiche limitate, ed offrono garanzie al consumatore in termini di qualità, di tipicità, di specifici metodi tradizionali di produzione e lavorazione. Sono anche un’opportunità di maggiore visibilità dei prodotti e quindi conferiscono con il riconoscimento Pat, un valore aggiunto che si traduce in maggiore attrattività d’investimento per gli operatori economici e d’acquisto per i consumatori. Conclusa questa prima fase, si lavorerà da parte del Gal all’elaborazione finale, affinché i disciplinari possano essere inclusi in un apposito elenco, istituito dal Ministero dell’Agricoltura, previo passaggio dalla Regione.

La nocciola “Tonda calabrese”

«Finalmente abbiamo un documento che descrive quello che facciamo da anni», questo il commento di Domenico Martelli, vicepresidente  del Consorzio Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria  che ha accolto la presentazione del disciplinare, ringraziando il Gal “Serre Calabresi”, per il sostegno costante e valido. Un primo passo in termini di riconoscimento della nocciola prodotta nell’areale di Cardinale e Torre di Ruggiero, in attesa del completamento dell’iter per l’Igp, come evidenziato dall’esperto Nicola Gallinaro. Una nocciola introdotta nel territorio nel 1700 e che oggi con le sue piante connota il paesaggio.

Marziale Battaglia ha evidenziato: come la nocciola “Tonda calabrese”, assieme al miele di Amaroni rappresenti un prodotto di punta del territorio del Gal, i passi da giganti compiuti negli ultimi dieci anni dal Consorzio Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria.

Ha ricordato l’esperienza positiva del connubio tra la nocciola Tonda calabrese ed il miele di Amaroni per dare vita ad un prodotto trasformato quale il “No&Mi”, che è stato testato per due anni con la collaborazione dell’Istituto alberghiero di Soverato ed il pastry chef Paolo Caridi. Una futura commercializzazione potrebbe rappresentare una nuova opportunità di sviluppo.

La nocciola dagli anni Cinquanta in poi, ha osservato Piero Martelli presidente onorario del Consorzio, ha rappresentato una fonte di economia per le famiglie. Ha evidenziato la necessità di una produzione corilicola al passo con i tempi per resistere alle leggi del mercato, e su questo i produttori hanno investito molto in termini di attrezzature, meccanizzazione e molti dei quali hanno puntato sulla coltivazione biologica.

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Cardinale, Danilo Staglianò, per questa nuova iniziativa del Gal che valorizza un prodotto del territorio, al quale la sua amministrazione ha riconosciuto uno spazio rilevante nell’indirizzo politico. Significativo, in tal senso, il progetto “Borgo della nocciola”, finanziato dalla Regione Calabria, in corso di realizzazione che consentirà di realizzare interventi di riqualificazione urbanistica, di accoglienza turistica, iniziative culturali, attività di ricerca sulla proprietà nutraceutiche della nocciola e valorizzazione dei territori con specifici percorsi. Nell’ottica di valorizzazione del territorio, concorrono a quest’azione i finanziamenti del Gal per il recupero di antiche fontane e per la realizzazione di percorsi di trekking.

Il mostacciolo di Badolato

Il presidente del Gal, Marziale Battaglia, ha posto in evidenza: le potenzialità di un borgo capace di attrarre turisti stranieri, che si distingue per tradizioni, suggestive quelle del periodo pasquale; le potenzialità del turismo, dell’enogastronomia locale, quale opportunità di sviluppo e di lavoro, creando nuove professioni. Nell’ottica di nuovi sbocchi economici si inserisce la proposta di disciplinare, presentata nella sala consiliare.

Il vicesindaco Ernesto Menniti ha espresso il proprio apprezzamento per l’iniziativa del Gal con l’auspicio che possano esserne realizzate altre. Ha espresso poi la disponibilità dell’Amministrazione comunale a procedere con l’iter per il riconoscimento Deco.

Presente anche il consigliere Vincenzo Varano che ha espresso il suo plauso.

I dettagli tecnici del disciplinare sono state esposte dall’esperto Nicola Gallinaro. Ha sottolineato come la stesura dello stesso sia stata anche l’opportunità per riscoprire il territorio. Il disciplinare offrirà al mostacciolo di Badolato un sigillo di garanzia, rendendo il prodotto più attrattivo da un punto di vista commerciale e conferirà maggiore visibilità.

Da Guerino Nisticò, dell’Associazione “Riviera e Borghi degli Angeli” la soddisfazione perché si è destata l’attenzione su un prodotto antico ed autentico, perché il disciplinare segnerà un passaggio importante.

Da Gregorio Muzzì del Gal, in evidenza l’importanza dell’approccio e della partecipazione dal basso, del confronto, perché ogni prodotto racconta una storia, l’opportunità del disciplinare per riscoprire un prodotto che si stava perdendo.

Parole di apprezzamento anche dall’operatore turistico Eugenio Mosca e dal presidente della Proloco, Pietro Piroso.

Il miele di Amaroni

Se la produzione del miele affonda le sue origini nella preistoria, ad Amaroni fonti storiche attestano quest’attività  come presente già nel 1800.

Dal 2005, Amaroni, fa parte di “Città del Miele”, un’associazione che unisce, in tutta Italia, i diversi luoghi e le realtà che raccontano la storia, la natura, le tradizioni e i sapori legati ai mieli italiani.
Lo stesso Comune di Amaroni ha creato un marchio collettivo e un brand “Amaroni Mieli. I buoni di Calabria”, a disposizione di tutti gli apicultori. Nel 2013 il Comune ha istituito il marchio Deco.

Nel territorio opera dal 2007 l’Associazione Ama.M.I, che unisce dodici aziende di Amaroni, dotate di attrezzatura all’avanguardia.

Lieto di accogliere questa nuova iniziativa da parte del Gal si è dichiarato il sindaco Luigi Ruggiero, che ha evidenziato le potenzialità dell’agricoltura che può dare una buona fonte di reddito e come possa essere strumento per contrastare lo spopolamento.

Nell’intervento di Marziale Battaglia: il miele come la nocciola, prodotto di punta dell’area del Gal, che negli ultimi anni, con l’impegno costante dei produttori, ha conquistato sempre più la ribalta nazionale con premi e riconoscimenti.

Gallinaro, nel descriverne le caratteristiche tecniche, si è soffermato sull’ulteriore forza che potrà derivare dal marchio Pat, valorizzando qualità, storia ed identità, in attesa di avere, quando i tempi saranno maturi, anche forme di tutela più importanti, in termini di marchi.

La serata si è arricchita con gli interventi degli operatori del settore, in particolare Giuseppe Olivadoti, presidente di Ama.Mi (Amaroni Miele Italiano) e Carlo Bova, vicepresidente di Ama.Mi e responsabile provinciale di Aprocal. Tra gli interventi anche quello del vicesindaco Teresa Lagrotteria e di Gregorio Muzzì del Gal.

Il carciofino selvatico prodotto a Santa Caterina

I calanchi di Santa Caterina sullo Ionio sono l'areale del carciofino selvatico, che alcuni giovani intraprendenti hanno deciso di valorizzare con la loro idea d’impresa. Non solo, essendo l’operazione di mondatura particolarmente difficile ed usurante per le spine che lo ricoprono, hanno investito nella sperimentazione di attrezzature meccaniche per la lavorazione del prodotto. Un’operazione che potrebbe cambiare prospettiva ed indotto.

«La comunità di Santa Caterina è molto affezionata a questo prodotto che appartiene alla vita sociale» ha osservato l’imprenditore e consigliere comunale delegato all’agricoltura, Raffaele Dolce.

«La mondatura del carciofino selvatico è stato da sempre un rituale che coinvolgeva famiglie e vicinati, negli spiazzi e nei vicoli del paese» ha aggiunto, raccontando l’esperienza di un’impresa avviata cinque anni fa e la potenzialità strategica di un pianta che non necessita di essere irrigata ed è semipermanente. «Santa Caterina – ha dichiarato – potrebbe divenire un distretto del carciofino selvatico».

Il presidente Battaglia, ha evidenziato come il Gal non abbia solo un prodotto identitario e come l’eccellenza dei vari prodotti possa ottenere un prezzo più remunerativo se inseriti in una filiera, se un buon prodotto viene lavorato e trasformato.

Gallinario si è soffermato, oltre che sulle caratteristiche del disciplinare, sulla visione di futuro ampia che connota il Gal, grazie ad un lavoro di dialogo e di crescita comune con il territorio. Ha osservato come accanto al carciofino selvatico che è un prodotto incredibile, possa essere valorizzato anche l’olio nel quale si conserva.

Gregorio Muzzì ha posto l’accento sul valore di un lavoro di concertazione che parte dal basso, dell’ascoltare la gente, di raccoglierne i suggerimenti per capire le prospettive di un disciplinare. Ha lodato, in tal senso l’intuizione del Dipartimento dell’Assessorato all’Agricoltura, di coinvolgere tutti i Gal Calabresi nel progetto “Terre di Calabria”.

A questi interventi si sono aggiunte le riflessioni dello scultore e filologo Antonio Tropiano, di esperti del settore agricolo quale Francesco Quaranta e di ristoratori locali.

La Tonda di Calabria bio, all’Expo Fata di Villaggio Mancuso a Taverna

La nocciola Tonda di Calabria bio, presente nei giorni scorsi all’Expo Fata, presso il Villaggio Mancuso di Taverna, ospitata, assieme ad altri prodotti, in uno degli stand di Confagricoltura.

La fiera, alla prima edizione, finalizzata alla promozione delle risorse turistiche ed agricolo-ambientali della Calabria centrale, è stata organizzata dalla Fondazione "Eugenio Mancuso", in collaborazione con la Camera di Commercio Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, organizzazioni di categoria del settore agricolo e con il patrocinio del Consiglio regionale.

Un evento che punta ad avere respiro regionale e nazionale e a divenire un appuntamento fisso, al quale Giuseppe Rotiroti, presidente del Consorzio Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria e dell’Associazione dei produttori Tonda di Calabria bio ha ritenuto «importante esserci, in quanto opportunità per dare risalto ai prodotti che eccellono per qualità, produzione e rappresentativi della nostra regione, in quanto occasione per fare rete con le altre realtà produttive presenti. Una modalità corale e collettiva di promuovere le risorse di un ampio territorio».

«Abbiamo creduto molto nel lavoro costante di crescita nel settore corilicolo che stanno ponendo in essere il Consorzio di Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria ed i produttori di Tonda bio – ha osservato Walter Placida, presidente provinciale di Confagricoltura. – Con la presenza all’Expo Fata si è voluto contribuire a dare continuità a questo impegno. Confagricoltura tiene a creare opportunità per le proprie aziende iscritte», da qui la determinazione di sostenere i costi dei dieci stand nei quali sono state ospitate.

«L’Expo Fata – ha ancora osservato Placida – è un evento nel quale abbiamo creduto sin dall’inizio, insieme alla Fondazione “Eugenio Mancuso”. L’auspicio è che possa crescere ed acquisire sempre maggiore rilevanza».

Nocciole e miele di Calabria, una sinergia vincente per le aree interne

Identità dei territori e sviluppo, questo il filo conduttore di un workshop tenutosi ad Amaroni e dedicato a nocciola e miele. Un incontro promosso dal Gal “Serre Calabresi”, quale sostegno alla formazione professionale e quale strumento di acquisizione di competenze.

Nocciola e miele, un connubio che rappresenta una forte azione di due territori che rivendicano la loro peculiarità di aree rurali, un’unione dalla quale possono giungere importanti opportunità di sviluppo, nell’intervento del vicesindaco di Amaroni, Teresa Lagrotteria.

Una sinergia che può aiutare a ritagliare e rafforzare l’identità in un contesto di globalizzazione. Una strategia vincente sperimentata con il progetto “No&Mi” e la realizzazione di un prodotto finito, in attesa della fase della produzione e della commercializzazione.

Un connubio che ha voluto celebrare anche l’apicultore, Carlo Bova, con un prodotto che unisce in vasetto miele di acacia e Tonda di Calabria bio, il quale ha osservato come questo frutto in guscio rappresenti «un ottimo prodotto che va acquisendo una buona fetta di mercato».

La nocciola, una risorsa agroalimentare che punta all’Igp, e che con le potenzialità di sviluppo che negli anni ha dimostrato di possedere, grazie all’impegno costante dei produttori, può contrastare l’abbandono delle aree interne, nell’intervento dell’esperto di marketing ed amministratore del Comune di Cardinale, Massimo Rotiroti, il quale si è soffermato anche sugli interventi previsti dal progetto integrato di sviluppo “Borgo della nocciola”, predisposto dal suo stesso Comune.

La Tonda calabrese, una nocciola, a prodotto crudo essiccato, molto dolce, dal grande profumo e di croccantezza media, queste alcune delle caratteristiche delineate da Irma Brizi, direttore dell’Associazione nazionale “Città della Nocciola” e panel leader, la quale è intervenuta sulle caratteristiche organolettiche e sulle proprietà nutrizionali.

Ha portato la sua «testimonianza entusiasta», la chef internazionale Nadia Christina Tappen di recente nominata ambasciatrice nel mondo della Tonda calabrese dall’Amministrazione comunale di Cardinale. Una varietà di nocciola con lusinghieri sbocchi in pasticceria. «La vera sfida è utilizzarla al meglio nei piatti salati», e lei l’ha accolta, proponendo preparazioni che hanno deliziato i palati, destando molto interesse, in ristoranti pluristellati del Nord Europa. La Tonda di Calabria bio si connota ancora per il suo pregiato olio, che può essere utilizzato anche per friggere. Interessante, inoltre, l’impiego in cucina della nocciola a crudo.

L’agronomo Tommaso Gullì si è soffermato sulle pratiche agronomiche da porre in essere nella gestione di un noccioleto, che «per la produzione sostenibile in termini qualitativi e quantitativi del nocciolo rappresentano un punto importante ai fini di mantenere gli impianti produttivi nel tempo». Ciò anche in considerazione del cambiamento climatico che viviamo quotidianamente, con riferimento al nocciolo così come per tutte le altre colture.

Cardinale, assemblea ordinaria dei soci in occasione dei quindici anni della costituzione del Consorzio valorizzazione e tutela nocciola di Calabria

La dinamicità della realtà della nocciola che si pone sempre nuovi obiettivi, dalla tradizione del passato alla prospettiva di un futuro che vuole dare linfa al territorio e creare nuove opportunità.

È quanto emerso nel corso dell’Assemblea ordinaria dei soci del Consorzio Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria, che è coincisa con i quindici anni di attività dello stesso.

«Quindici anni - ha esposto il presidente Giuseppe Rotiroti - duranti i quali la produzione corilicola locale, dopo un periodo di abbandono, ha ricevuto un nuovo e costante impulso. Ad oggi il 90% della produzione è meccanizzata, l’asciugatura della frutta in guscio avviene tramite magazzini di stoccaggio con essiccatoio. Negli ultimi anni sono stati impiantati una cinquantina di ettari di nuovi noccioleti, manifestazione di quanto i soci del Consorzio credano nelle potenzialità della nocciola per lo sviluppo del territorio. La trasformazione non avviene in loco, ma l’impegno è massimo affinché ciò possa avvenire nel più breve tempo possibile».

«Gran parte della produzione è biologica, ˗ ha evidenziato ancora Rotiroti, che è presidente anche dell’Associazione dei produttori Tonda di Calabria bio ˗ indice di quanto i produttori tengano a raggiungere un prodotto di sempre maggiore qualità».

Tra i punti all’ordine del giorno: l’approvazione del bilancio 2022, dal quale sono emersi gli investimenti da parte del Consorzio per migliorare coltura e produzione e la delibera da parte del Consorzio per ripartire con l’iter per l’ottenimento del marchio Igp.

«Il marchio di indicazione geografica protetta – ha spiegato il divulgatore dell’Arsac, Antonio Clasadonte ˗ è distintivo del prodotto nell’intera Unione europea. I requisiti per ottenerlo ci sono».

Ha evidenziato la storicità del prodotto, la coltura del quale è stata introdotta nel territorio dai Filangieri, la commercializzazione del prodotto che avveniva da metà anni Settanta con la Cooperativa Ancinal-Bruca. Una coltura che risulta, nei decenni precedenti, in indagini di geografia antropica. Il Consorzio è al lavoro per predisporre tutta la documentazione da inoltrare alla Regione con la richiesta e, previo suo parere favorevole, al Ministero dell’Agricoltura.

I soci sono fiduciosi e determinati, anche in considerazione del fatto che la nocciola Tonda calabrese nei scorsi mesi ha ricevuto l’attenzione dell’Università di Milano e dell’Università di Torino, tramite il progetto “Valtifru 4.0”, finanziato dal Miur, per la valorizzazione delle filiere tipiche di frutta a guscio, che registra come parte attiva anche l’Arsac. Nel 2020 la cultivar è stata iscritta dal Mipaaf nel registro nazionale delle varietà di fruttiferi locali come risorsa regionale di biodiversità da tutelare.

L’occasione dell’assemblea è valsa per i soci quale confronto e per il taglio della torta per celebrare i quindici anni trascorsi dalla costituzione del Consorzio.

Cardinale, presentato il “Borgo della nocciola”

A Cardinale, centro dell’entroterra catanzarese, sempre maggiore rilevanza acquisisce la valorizzazione della nocciola come strumento di sviluppo e rilancio del territorio.

Un nuovo importante impulso in questa direzione giunge con il via al progetto “Borgo della nocciola”, finanziato con un importo di un milione e mezzo di euro dal bando “Borghi” della Regione Calabria.

I dettagli del progetto integrato per la valorizzazione turistico-culturale e produttiva del territorio di Cardinale sono stati illustrati in un incontro pubblico, alla presenza di amministratori del comprensorio, rappresentanti istituzionali provinciali e regionali.

Cinque le linee di intervento: la prima a carattere edilizio-architettonico che assorbe la gran parte del finanziamento e riguarda il restyling del centro storico, con il rifacimento della pavimentazione, il rifacimento e il potenziamento dell’illuminazione; la seconda riguarda la realizzazione di itinerari turistici tra noccioleti ed aziende agricole, mediante il ripristino del fondo dei sentieri e dei percorsi, la sistemazione di aree verdi nei pressi di fontane, cartellonistica e punti hotpost wi-fi a
supporto della fruizione turistica dei percorsi con segnalazione degli elementi di interesse produttivo, culturale, sociale; la terza riguarda la realizzazione della Casa della nocciola, che sarà ubicata in una struttura già esistente e che, come info-point, sarà destinata all'accoglienza, alla divulgazione turistica, culturale e produttiva del territorio; la quarta, ed è una scelta sicuramente distintiva per il Comune di Cardinale, riguarda la realizzazione del Nocciolab per lo svolgimento di attività di ricerca scientifica finalizzata all’identificazione delle caratteristiche organolettiche e delle potenziali proprietà nutraceutiche della nocciola Tonda calabrese, tanto più a produzione biologica; ed infine spazio ad attività culturali ed artistiche. Così come esposto dal responsabile unico del procedimento, Antonio Nisticò, dai progettisti e direttori dei lavori, Francesco Rotiroti e Massimiliano Cozza D’Onofrio. Riguardo l’attività di ricerca è intervenuto Stefano Alcaro, presidente pro-tempore dell’Associazione Crisea.

Un progetto sul quale l’amministrazione comunale di Cardinale punta molto e che amplifica il raggio di azione di altri progetti che saranno realizzati per la valorizzazione del territorio e con i quali si integra, perseguendo la volontà di creare opportunità per la comunità locale, come dichiarato dal sindaco Danilo Staglianò, dal vicesindaco Marco Maiolo, dall’assessore Massimo Rotiroti e dal consigliere Giosuè Costa che ha moderato l’incontro.

Un importante passo per dare risalto ad una coltura identitaria presente a Cardinale sin dal 1700 e ad un prodotto di grande qualità. Si punta molto ancora sul turismo esperienziale e nell’ambito del medesimo progetto sarà realizzata una pubblicazione, frutto di una ricerca etnobotanica che coinvolgerà la popolazione locale. Sarà condotta sulle piante di nocciolo e sulle piante edibili della Valle dell’Ancinale. «Gli ecosistemi generati da un noccioleto, rappresentano una comunità vegetale costituita da più specie» ha edotto Carmine Lupia, direttore del Conservatorio Etnobotanico di Castelluccio Superiore (Pz) e Sersale (Cz).

«La nocciola nel nostro territorio rappresenta un indotto, crea economia. Per tale motivo -  ha evidenziato Giuseppe Rotiroti, presidente del Consorzio Valorizzazione Tutela Nocciola di Calabria e dell’Associazione dei produttori Tonda di Calabria bio – il nostro plauso va innanzitutto agli agricoltori, a tutti coloro che ogni giorno curano i terreni, le piante e ci consegnano questo prodotto d’eccellenza. La loro opera preserva, inoltre, il territorio dagli incendi e dagli smottamenti. Negli anni ’70 nel nostro territorio venivano prodotti circa 17 mila quintali di nocciole all’anno. Con i proventi di questa coltura le famiglie hanno fatto studiare i loro figli all’università, hanno arredato le loro case o comprato l’auto. Questo per dare il senso di quanto la nocciola ha significato per la nostra comunità. Il valore di un quintale di nocciole era pari ad una pensione di oggi. Il nostro grazie come produttori va all’Amministrazione comunale di Cardinale, all’Amministrazione comunale di Torre di Ruggiero, alle istituzioni provinciali e regionali che ci sono sempre vicine. Ci stiamo impegnando per aumentare la qualità e la quantità della nostra produzione».

Gal Serre Calabresi: a Soverato l’evento “No&Mi” celebra l’eccellenza di nocciola e miele

Il connubio tra due prodotti di eccellenza dell’area del Gal “Serre Calabresi”, dà vita ad un prodotto di elevata e pregiata qualità “No&Mi”, protagonista il 16 dicembre di un evento che per il secondo anno consecutivo si terrà a Soverato. In primo piano la nocciola Tonda di Calabria bio e Ama.Mi (Amaroni Miele Italiano).

Il gusto si fa ambasciatore, così, della promozione del territorio, per coinvolgere una più ampia platea. Si consolidano sinergie con la città di Soverato, centro propulsivo del turismo del comprensorio e con l’Istituto professionale di Stato servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera (Ipsseoa) dello stesso centro ionico, istituzione scolastica socia del Gal Serre Calabresi.

L’appuntamento si arricchisce, anche della partecipazione dei Comuni di Cardinale e Torre di Ruggiero, territori di produzione della Tonda di Calabria bio, di Amaroni e del Consorzio valorizzazione e tutela nocciola di Calabria. L’evento s’inserisce anche nel contesto della giornata nazionale dedicata alla nocciola italiana, promossa dall’Associazione “Città della nocciola”, che come ricorrenza invernale ricade nel mese di dicembre. È sostenuto anche da “Amaroni mieli. I buoni di Calabria”, il marchio collettivo di titolarità del Comune di Amaroni.

È finanziato dal Gal Serre Calabresi con la misura 19.3 di cooperazione interterritoriale a titolarità regionale “Terre di Calabria”.

La manifestazione prenderà il via alle ore 10, con lo show cooking “Nocciola e Miele” che si terrà presso l’Istituto alberghiero.

Alle ore 15 la tavola rotonda “No&Mi un eccellente connubio tra due prodotti del nostro territorio”. Si terrà nella sala consiliare del Palazzo di Città. I lavori saranno coordinati dal presidente del Gal “Serre Calabresi”, Marziale Battaglia.

Prenderanno parte anche il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, il consigliere regionale Ernesto Alecci ed esperti del settore che spiegheranno le tecniche di produzione. I lavori saranno conclusi dall’intervento dell’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo. A seguire alle ore 17 la degustazione promozionale del “No&Mi” su corso Umberto I.

Un appuntamento, al quale non mancare, che come lo scorso anno, ha come obiettivo di continuare a dare risalto, anche mediante l’assaggio, ad un prodotto già apprezzato in contesti di caratura nazionale quale il Vinitaly, il Salone del Gusto e il Festival del Peperoncino di Diamante nella nostra regione.

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