Eseguito un doppio espianto di cornea all’ospedale di Lamezia

Un doppio espianto di cornea è stato eseguito a Lamezia Terme dall’équipe addetta agli espianti e donazioni, composta dai dottori Tancredi Perricelli, rianimatore responsabile del Coordinamento per le donazioni d’organo, Francesco Muraca, oculista che ha eseguito l’intervento dell’espianto e l’infermiere professionale Vincenzo Italia, diretti dal dottor Stylianos Glyronakis, direttore f.f. dell’unità operativa complessa Anestesia e Rianimazione del nosocomio lametino. 

L’espianto è avvenuto grazie al consenso alla donazione delle cornee, prestato dai suoi familiari, di un paziente deceduto nel reparto di Rianimazione del Presidio ospedaliero “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme. Un gesto di grande generosità che ha permesso di ridare la vista a chi l’aveva purtroppo perduta.

Si tratta di ulteriori e significativi segnali di rinnovata attenzione verso la tematica della donazione di organi e tessuti a scopo di trapianto nell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro. 

A riprova della sensibilità nei confronti della donazione degli organi, il direttore generale dell’Asp di Catanzaro, dottor Giuseppe Perri, nel 2016 ha istituito il gruppo di coordinamento donazioni e prelievi di organo, composto dai sopra citati medici dell’Ospedale Civile di Lamezia Terme che, da subito, si è attivato in sinergia con il Centro regionale Trapianti, diretto dal dottor Pellegrino Mancini.

Il trapianto di organi e tessuti è una risorsa straordinaria della medicina moderna che consente alle persone di recuperare un’ottima qualità di vita, altrimenti gravemente pregiudicata, sia dal punto di vista sociale che familiare, permettendo una conduzione normale delle attività quotidiane altrimenti altamente compromesse.

Sanità, Scalzo: “Rivedere il decreto di riordino della rete ospedaliera”

“La difesa dell'ospedale ‘San Giovanni Paolo II’ di Lamezia Terme è un'esigenza diffusamente avvertita dalla comunità. La riorganizzazione della rete ospedaliera, così come disegnata dal decreto 30 dell'Ufficio del Commissario, richiede un intervento di modifica sia nel merito, sia nel metodo, e non può prescindere da una condivisione delle scelte con chi è espressione del territorio e della volontà democratica della comunità lametina e regionale”. Lo dichiara il consigliere regionale Antonio Scalzo (PD) che in proposito rileva: “è necessaria l'immediata sospensione del decreto e la contestuale apertura di un tavolo di discussione, che veda coinvolte forze politiche, sociali e operatori del settore”. L’esponente politico aggiunge: “va certamente in questa direzione il forte messaggio partito dalle due iniziative che si sono svolte negli ultimi giorni a Lamezia, che hanno visto un'ampia partecipazione non solo politica e istituzionale, ma anche dei cittadini, delle parti sociali, degli operatori della sanità e delle più autorevoli espressioni della società civile e della Chiesa. Le esigenze manifestate con chiarezza e determinazione al Teatro Umberto da sindaci, amministratori locali, operatori della sanità e sostenute dal presidente Oliverio, sono state ribadite in piazza e vanno oltre gli steccati ideologici e le divisioni politiche”. “È in gioco il ruolo dell'ospedale – conclude Scalzo – e dell'offerta di servizi sanitari a favore dei cittadini. Una così ampia condivisione non può che indurre la struttura commissariale a rivedere il decreto 30, prendendo atto della volontà dell'intera comunità di salvaguardare l'ospedale di Lamezia, attribuendo a questa struttura la funzione che le spetta, sia nell'ambito del comprensorio lametino, sia nella più ampia visione dell'offerta della futura azienda integrata ‘Dulbecco’. Queste esigenze saranno portate e sostenute in Consiglio regionale, che dovrà affrontare il tema della sanità e adottare i provvedimenti necessari”.

All'ospedale di Lamezia interventi tecnici per il risparmio energetico

Nel presidio ospedaliero di Lamezia Terme sono stati completati i lavori di installazione di un gruppo elettrogeno da 800 KVA in parallelo con quello esistente e di tre quadri tre quadri di scambio automatici/manuali rete/gruppo elettrogeno per consentire, nel caso di malfunzionamenti, eventuali manovre in sicurezza da parte di personale addetto. Già dall'ormai lontano 2010 L'Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro ha dato inizio agli adeguamenti degli impianti elettrici, piuttosto datati, delle strutture Sanitarie di propria competenza. Gli interventi puntano alla messa in sicurezza degli impianti per garantire la continuità elettrica e scongiurare disservizi all'utenza e al personale, nonché al risparmio energetico. L'Ufficio tecnico dell’ASP, guidato dall’Arch. Carlo Nisticò, coadiuvato da validi collaboratori, ha portato avanti una politica mirata soprattutto al rispetto delle norme di sicurezza e a garantire servizi efficienti. Uno degli ultimi lavori di notevole importanza è quello relativo all’installazione di 2 cogeneratori. Queste macchine oltre che a produrre energia elettrica (660 KW), producono energia termica (720 KW). L’energia elettrica prodotta verrà utilizzata con scambio sul posto, quella termica invece sarà utilizzata ad integrazione dell’acqua sanitaria e dell’acqua termica di riscaldamento del POLT. Con l’installazione di altre apparecchiature particolari, (un assorbitore ed una torre evaporativa), c’è la possibilità di trasformare l’energia termica prodotta, ad integrazione dell’impianto di climatizzazione. “In ogni caso - dichiara l’arch. Nisticò - tutti gli interventi realizzati ad oggi, incideranno sicuramente sul risparmio energetico”. “L’attività dell’ufficio tecnico aziendale – dice ancora - proseguirà comunque nel solco della messa in sicurezza in tutte le strutture sanitarie dislocate sull’intero territorio di competenza con l’auspicio che la Regione Calabria metterà a disposizione le risorse necessarie all’ormai datate strutture esistenti”. Tutti i lavori sono stati realizzati e portati a termine grazie alla generale collaborazione. Il dottor Nisticò rivolge “un ringraziamento particolare alle ditte esterne aggiudicatarie dei lavori, ai tecnici elettricisti, idraulici, conduttori di caldaie, gas medicali, rappresentanti dell’Ufficio tecnico dell’ASP e operatori medici e paramedici che hanno partecipato fattivamente e per tutta la durata dei lavori, facendo sì che l’interruzione di energia elettrica non sia stata fonte di problemi per l’erogazione dei servizi sanitari”. Il dirigente rivolge, inoltre, “un ulteriore plauso alla Direzione sanitaria del POLT per la collaborazione e per l’intermediazione offerta, necessaria tra il POLT, il PET 118 e le altre strutture ospedaliere pre allertate durante tale interruzione”.

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