Sanità, Scalzo: “Rivedere il decreto di riordino della rete ospedaliera”

“La difesa dell'ospedale ‘San Giovanni Paolo II’ di Lamezia Terme è un'esigenza diffusamente avvertita dalla comunità. La riorganizzazione della rete ospedaliera, così come disegnata dal decreto 30 dell'Ufficio del Commissario, richiede un intervento di modifica sia nel merito, sia nel metodo, e non può prescindere da una condivisione delle scelte con chi è espressione del territorio e della volontà democratica della comunità lametina e regionale”. Lo dichiara il consigliere regionale Antonio Scalzo (PD) che in proposito rileva: “è necessaria l'immediata sospensione del decreto e la contestuale apertura di un tavolo di discussione, che veda coinvolte forze politiche, sociali e operatori del settore”. L’esponente politico aggiunge: “va certamente in questa direzione il forte messaggio partito dalle due iniziative che si sono svolte negli ultimi giorni a Lamezia, che hanno visto un'ampia partecipazione non solo politica e istituzionale, ma anche dei cittadini, delle parti sociali, degli operatori della sanità e delle più autorevoli espressioni della società civile e della Chiesa. Le esigenze manifestate con chiarezza e determinazione al Teatro Umberto da sindaci, amministratori locali, operatori della sanità e sostenute dal presidente Oliverio, sono state ribadite in piazza e vanno oltre gli steccati ideologici e le divisioni politiche”. “È in gioco il ruolo dell'ospedale – conclude Scalzo – e dell'offerta di servizi sanitari a favore dei cittadini. Una così ampia condivisione non può che indurre la struttura commissariale a rivedere il decreto 30, prendendo atto della volontà dell'intera comunità di salvaguardare l'ospedale di Lamezia, attribuendo a questa struttura la funzione che le spetta, sia nell'ambito del comprensorio lametino, sia nella più ampia visione dell'offerta della futura azienda integrata ‘Dulbecco’. Queste esigenze saranno portate e sostenute in Consiglio regionale, che dovrà affrontare il tema della sanità e adottare i provvedimenti necessari”.

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