Recupero e riqualificazione delle fontane storiche nei 26 comuni del Parco delle Serre

Il Parco Naturale Regionale delle Serre, nell’ottica della riqualificazione dei centri storici appartenenti ai comuni che fanno parte del perimetro dell’Area protetta della Regione Calabria, mette in campo una nuova sfida di civiltà. Più in particolare, il personale di “Conservazione e manutenzione” del progetto “Natura e turismo”, nato dalla collaborazione con l’Azienda Calabria Lavoro, si occuperà di interventi di ripristino e valorizzazione delle fontane storiche e di particolare interesse artistico dislocate sul territorio dei 26 comuni che fanno parte del Parco delle Serre, ricompresi nelle province di Vibo Valentia, Catanzaro e Reggio Calabria. Un progetto ambizioso attraverso il quale l’Ente regionale vuole da un lato creare un percorso di riqualificazione e riscoperta di fontane storiche ed artistiche custodite tra i vicoli dei centri storici e dall’altro effettuare una valorizzazione per trasformare le fonti d’acqua di grande rilevanza artistica anche in meta di un originale itinerario turistico per inerpicarsi e scoprire, dietro ogni angolo, una sorgente dove l’acqua torna a zampillare. Le fontane storiche, infatti, sono incredibilmente affascinanti e racchiudono la storia e l’anima del centro storico del quale ne narrano la vitalità. Una fontana storica, specialmente se in pietra, ha l’importante funzione di valorizzare la piazza in cui è costruita, rendendo unico e caratteristico l'impianto dell’arredo urbano di origine antica.  Gli interventi avranno come mira: pulitura delle superfici in pietra e dell'intonaco dallo spesso strato di sporco e delle sedimentazioni calcaree; trattamento biocida e asportazione della vegetazione infestante; consolidamento delle superfici disgregate; revisione delle murature e delle stuccature e rifacimento di quelle deteriorate; trattamento delle parti metalliche; revisione estetica di tutte le superfici; eventuale applicazione di un protettivo con funzione idrorepellente; eventuale impermeabilizzazione delle vasche. L'obiettivo del progetto messo in campo dal Parco delle Serre è salvare le fontane dal degrado attraverso interventi mirati ma rispettosi delle caratteristiche originarie, dei materiali antichi e della funzionalità degli impianti.

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Parco delle Serre, la nomina del presidente potrebbe slittare

Cominciano a profilarsi scenari diversi rispetto a quanto farebbero intendere le indicazioni “ufficiali” sul Parco delle Serre. Quando il 31 marzo fu sostituito Salvatore Carchidi con Tonino Errigo, ciò avvenne durante una seduta di giunta regionale convocata  per approvare il “Piano operativo di razionalizzazione”. A ciò va aggiunto il fatto che, nella seduta del consiglio regionale del 21 aprile, il vicepresidente ed assessore al Bilancio Vincenzo Ciconte ha spiegato che per le società “in house providing” e per quelle controllate sono previste misure di contenimento delle spese per il personale e per il funzionamento. Simili provvedimenti riguardano le fondazioni, gli enti strumentali e gli enti vigilati. Questo generale contesto, unito ai contenuti della Legge di stabilità regionale (che prevede per il Parco delle Serre una dotazione finanziaria di 120 mila euro per il 2015, 100 mila euro per il 2016 e 80 mila euro per il 2017), lascia presumere una “stretta” destinata a lasciare il segno. Considerando l’esiguità degli importi, che non garantiscono nemmeno il pagamento degli stipendi dei dipendenti (altra cosa sono quelli dei 50 operai trasferiti dall’Afor che, invece, vengono erogati non attingendo al contributo ordinario), non è fuorviante ipotizzare un prolungamento della gestione di Errigo, che il decreto a firma del presidente Oliverio – che si deduce sia nato dall’esigenza di risparmi di spesa, visto che non ci sono altri riferimenti - fissava in un massimo di 6 mesi. Le spettanze del presidente non avrebbero infatti la relativa copertura finanziaria. Quindi l’individuazione del presidente potrebbe attendere, nonostante l’avvio delle procedure effettuato lo scorso 24 febbraio quando l’ufficio di presidenza di palazzo Campanella aveva approvato la delibera n. 9 avente ad oggetto “Legge regionale 4 agosto 1995 n. 39 – Nomine di competenza del consiglio regionale”.

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Parco delle Serre, segnali di smantellamento

Niente da fare. Il Consiglio regionale non modifica la Legge di Stabilità in riferimento alla dotazione finanziaria del Parco delle Serre, che ora comincia seriamente a temere per il suo futuro. Confermate le previsioni a “scalare” di 120 mila euro per il 2015, 100 mila euro per il 2016 e 80 mila euro per il 2017. Cifre assolutamente insufficienti per coprire i costi del personale e, dunque, per espletare con serenità i compiti affidati. Rimane la possibilità di partecipare ai progetti della Comunità europea, ma il segnale partito da palazzo Campanella e, ancor prima, dai vertici della giunta regionale, è sin troppo chiaro. Le risorse sono esigue – per come è stato ribadito nel corso del dibattito – ma l’Ente di tutela ambientale è stato oggetto di una scelta precisa e sembra destinato a stringere la cinghia fino a rendersi, di fatto, superfluo. Tirare a campare, che poi in questo momento pare addirittura lo scenario più ottimista, senza essere produttivo non avrebbe alcun senso se non quello di crearsi l’appellativo di ennesimo Ente inutile e quindi da chiudere. Ci aveva provato timidamente Michele Mirabello a presentare un emendamento, comunque dalle ambizioni assai limitate, subito ritirato e trasformato in ordine del giorno, strumento il cui valore è conosciuto dagli addetti ai lavori: poco o niente. Colpa anche dell’embargo imposto dalla maggioranza di centrosinistra che ha impedito modifiche significative all’impostazione del bilancio, fatta eccezione per i 3 milioni di euro assegnati a sostegno dell’abbattimento delle tasse di ancoraggio del porto di Gioia Tauro. Si apre pertanto una nuova stagione di stenti, che rischia di privare l’area montana di quello che poteva essere il motore dello sviluppo sostenibile.

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Il Parco delle Serre verso la chiusura?

Tempi duri, anzi durissimi per il Parco delle Serre. Le scelte del nuovo governo regionale sembrano punire l’ente di tutela ambientale, privandolo dei fondi necessari per espletare i suoi compiti. Se, infatti, la dotazione finanziaria per il 2014 era stata di 300 mila euro, un vistoso calo è previsto per il prossimo triennio con il ritorno alle cifre degli ultimi frangenti della gestione di Agazio Loiero. Sfogliando la Tabella C allegata alla Legge di Stabilità regionale, che sarà in discussione martedì a palazzo Campanella, si notano scelte eloquenti. Alla voce “Istituzione del Parco delle Serre” seguono numeri da far paura: sono previsti 120 mila euro per il 2015, 100 mila euro per il 2016 e 80 mila euro per il 2017. Un crollo verticale, quindi, tale da far presumere una corrispondente diminuzione delle attività fino alla scomparsa delle stesse. Perché quei soldi, di certo, non basteranno nemmeno per pagare il personale e gli organi politico-amministrativi. A meno che non si decida in fase di assestamento di rimpinguare il relativo capitolo di bilancio, rinnegando le decisioni che al momento paiono di una chiarezza lampante, la sorte per il Parco sarà segnata. Eppure qualcosa si stava muovendo: diversi sono stati i progetti portanti a compimento e i segni di quel lavoro sono riscontrabili semplicemente osservando i centri storici o le aree di interesse naturalistico dei paesi ricadenti nell’area del Parco. C’è, dunque, la ventata di novità annunciata da Mario Oliverio: peccato che le notizie per il territorio non ispirino proprio brindisi e festeggiamenti.

 

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Presidenza Parco delle Serre, riaperti i termini per la presentazione delle domande

L’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, su proposta del presidente Antonio Scalzo, ha dato mandato al settore Segreteria Assemblea e Affari generali, affinché proceda con la riapertura dei termini di presentazione delle candidature per le nomine di competenza del parlamentino calabrese. Fra queste c’è anche quella relativa alla Presidenza del Parco delle Serre. Ci sarà tempo da oggi e per i prossimi 15 giorni per candidarsi secondo le modalità illustrate sul sito istituzionale dell’Assemblea (www.consiglioregionale.calabria.it). La decisione è stata assunta in seguito a una valutazione di opportunità, alla luce del problema di ordine tecnico (verificatosi il 9 aprile scorso, giorno di scadenza dei bandi) alla casella di posta elettronica certificata a cui dovevano essere trasmesse le domande. Al fine di garantire la partecipazione a tutti gli interessati, si è ritenuto di procedere con la riapertura dei termini consentendo così di reiterare l’invio della Pec a quanti non fossero eventualmente riusciti a farlo il 9 aprile. “Il nostro obiettivo – spiega il presidente Scalzo – è quello di dare l’opportunità di candidarsi a coloro i quali siano in possesso dei requisiti previsti dalla legge e porre rimedio all’esclusione di quanti non siano riusciti a produrre, per un problema imputabile al sistema informatico, tutta la documentazione. Al contempo, riteniamo sia questo il modo migliore per assicurare le più ampie modalità di trasparenza e pubblicità alla procedura”.

 

Carchidi: "Il Parco delle Serre trasformato da scatola vuota a splendida realtà"

“Era una scatola vuota che andava riempita di contenuti”. E “così è stato, a dispetto del contributo ordinario di soli 87 mila euro avuti nel 2010 e di 150 mila nel 2011”. Salvatore Carchidi traccia un bilancio più che positivo della gestione commissariale del Parco Naturale Regionale delle Serre, racconta le difficoltà incontrate a causa della scarsa dotazione finanziaria e dell’esiguità delle risorse umane avute inizialmente a disposizione, spiega come è cambiato l’approccio ai problemi e alle possibilità di sviluppo. “Una vera rivoluzione rispetto al passato, quando il contributo ordinario era addirittura di 500 mila euro” sostiene Carchidi che ricorda come, durante la prima uscita pubblica del convegno di Nardodipace, l’allora governatore Giuseppe Scopelliti parlò di “ultima spiaggia”. Perché il Parco rischiava di chiudere i battenti se non avesse prodotto qualcosa di “utile per la collettività”. L’ex commissario si dimostra fiero del suo operato, dell’aver trasformato quell’ente che rischiava di essere meno che un carrozzone in una “fonte di occasioni di crescita culturale, sociale ed economica”. Partita il 17 dicembre 2010, l’esperienza di Carchidi si è contraddistinta in avvio per la conduzione in porto di due progetti ereditati, riguardanti la costruzione delle sede del Parco e il restyling del portale web ed è proseguita con il “Ripristino area verde (ex vivaio Rosasella)”, che prima era “caratterizzata dall’incuria e che oggi rappresenta un centro di educazione ambientale visitato dalle scolaresche”. L’azione amministrativa è entrata nel vivo con la “realizzazione del sentiero naturalistico Archiforo” e con il passaggio di “50 operai idraulico-forestali al Parco grazie all’impegno dell’onorevole Nazzareno Salerno”. E’ stato poi utilizzato sia nel 2012 sia nel 2013 personale in mobilità. Circa 20 esperti hanno prestato la loro professionalità nell’ambito del progetto comunitario “2BParks”. Angitola FISH2O è invece il progetto di monitoraggio scientifico interamente finanziato dal fondo europeo per la pesca. Il progetto comunitario FA.RE.NA.IT ha coinvolto le scuole del Parco in iniziative di educazione ambientali. E’ stato inoltre realizzato un impianto fotovoltaico che soddisfa il 60% del fabbisogno energetico del Parco. Importante è stato anche il mantenimento in servizio degli ex operai di Eurocoop. Successo ha avuto il campus estivo “Tuffati nel Parco”. Concretizzato un concorso per la realizzazione di eco-presepi ed ideata una giornata dedicata all’educazione ambientale “Puliamo il mondo”. Da sottolineare anche il concorso fotografico “Scatti dal Parco” e la contestuale mostra aperta al pubblico. Avviata la valorizzazione della foresta Prasto, concessa alla gestione del Parco dal Comune di Gerocarne. C’è stata poi l’attività di controllo dei cinghiali presenti nel Parco e il loro censimento per evitare danni all’agricoltura. Col progetto “Natura e turismo” sono stati avviati 49 tirocini retribuiti per altrettante figure professionali. “La riqualificazione e la pulizia straordinaria di alcune aree di Serra San Bruno è stata una grande sfida di civiltà che il Parco delle Serre ha messo in campo – precisa Carchidi - eliminando i disagi causati dall’abbandono di carte, immondizia e quant’altro possa nuocere alle bellezze architettoniche del centro storico serrese, per restituirlo al decoro e all’immagine che merita. Stessa azione è stata intrapresa presso tutti i Comuni che hanno stipulato un’apposita convenzione con il Parco”. Anche per il 2015 il Parco Naturale Regionale delle Serre ha dato avvio al progetto riguardante i “soggetti disoccupati percettori di ammortizzatori sociali in deroga in condizioni di svantaggio e di marginalità sociale anche per attività socialmente utile e di pubblica utilità”, fornendo a ben 50 disoccupati una integrazione reddituale con contestuale formazione, e nel contempo migliorando i servizi offerti al territorio, quali decoro e cura del verde e ogni tipo di servizio offerto a cittadini e turisti in vista della prossima stagione estiva. “Sono contento – afferma Carchidi – di aver dato un contributo, insieme al direttore Francesco Pititto, allo sviluppo sostenibile dell’area del Parco, vincendo una scommessa nella quale pochi credevano. Oggi quei detrattori sono costretti a ricredersi – conclude l’ex commissario – e a prendere atto della costruzione di una splendida realtà che può diventare il futuro di questa parte della Calabria. Ho dedicato tempo, impegno e passione al Parco e spiace rilevare di essere stato sostituito senza una specifica motivazione. Mi auguro, ad ogni modo, che questo Ente possa crescere ancora e rispondere alle aspettative dei cittadini”.

 

Parco delle Serre: "la drammatica situazione " dei percettori di ammortizzatori sociali in deroga

Si è tenuto nei giorni scorsi, presso la sede del Parco Naturale Regionale delle Serre, un incontro tra rappresentanti sindacali e lavoratori percettori di ammortizzatori sociali in deroga attivi presso l’Ente. Al termine della riunione, il cui oggetto è stata “la drammatica situazione in cui versano i lavoratori e le rispettive famiglie”, i lavoratori hanno vergato il comunicato stampa che segue. “ La riunione, chiesta proprio dai lavoratori, è stata caratterizzata da stati d’animo che vanno dalla rassegnazione, quasi disperazione, alla rabbia con cui alcuni hanno voluto esporre il proprio pensiero in maniera chiara e diretta. Di fronte a questo i rappresentanti sindacali hanno, in maniera altrettanto chiara, espresso il loro punto di vista. Nonostante un quadro sicuramente poco rassicurante che né è risultato i lavoratori non vogliono arrendersi alla precarietà del momento. Erano presenti per le sigle sindacali Battista Platì, Rinaldo Tedesco e Mimmo Giordano per la CGIL, e Pino Garrì insieme a Fabio Blandino per la CISL. Per concertare future iniziative i lavoratori hanno scelto dei rappresentanti all’interno del proprio gruppo i quali dovranno interfacciarsi con i vari enti e sindacati. Tra questi Francesco Angilletta, Marco Barillari, Vincenzo Mammone e Antonio Papa. I lavoratori insieme ringraziano la presenza e la vicinanza dei rappresentanti sindacali presenti, ma non possono fare a meno di gridare le proprie paure. Perché è appunto di paure che si tratta. Paura di dover abbandonare la terra tanto amata, paura per la serenità delle proprie famiglie, paura di crearsi una famiglia, paura di come arrivare alla pensione. Paure esistenziali insomma. Tutta gente che si sente delusa da una politica che sempre promette ma raramente risponde. Una delusione che fa spingere alcuni ad ipotizzare un proprio movimento politico forte di un bacino, quello degli percettori di ammortizzatori sociali in deroga, che effettivamente presenta numeri importanti. Fatto sta che bisogna trovare una seria alternativa a questa situazione precaria ancor più accentuata dalla forte disuguaglianza che esiste sul nostro territorio. Disuguaglianza tra pochi che hanno tanto e tanti che hanno cosi poco da non arrivare alla seconda settimana del mese. Persone che rischiano di far aumentare quei numeri già spaventosi che raccontano di centinaia di migliaia di calabresi che se ne sono andati negli ultimi anni. I lavoratori vogliono, per l’amore verso questo territorio, riporre ancora un’ultima volta le loro speranze nella neoeletta governance della Calabria. Assessore Guccione, Vicepresidente Ciconte, Presidente Oliverio… Vi chiediamo pubblicamente un incontro ed un impegno, di far riprendere alla Calabria quella importanza e quella bellezza che storicamente questo territorio ha sempre avuto. E questo risultato lo si può ottenere solo con i Calabresi”.

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Parco delle Serre, si è insediato Tonino Errigo

Si è insediato stamattina, accolto dal predecessore Salvatore Carchidi e dal direttore Francesco Pititto, il nuovo commissario del Parco delle Serre, Tonino Errigo. Già segretario della Comunità montana delle Serre e dirigente di Calabria Verde, Errigo rimarrà in carica fino all’espletamento delle procedure per la nomina del nuovo presidente e comunque per la durata massima di 6 mesi. Oltre ad esercitare i poteri gestionali, secondo quanto prevede il decreto di nomina siglato dal presidente della giunta regionale Mario Oliverio, avrà “il compito di predisporre una ricognizione delle attività in corso, della situazione patrimoniale, finanziaria, organizzativa e gestionale e di portare a compimento senza ritardo i programmi e le azioni in corso”.

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