Covid: Serra San Bruno avrà un centro vaccinale

"Ieri mattina il Commissario dell’Asp Maria Bernardi ha incontrato il sindaco di Serra San Bruno Alfredo Barillari. E’ stata l’occasione per fare il punto sulla campagna di vaccinazione anti-Covid, con l’obiettivo di intraprendere ulteriori iniziative comuni finalizzate ad imprimere una maggiore accelerazione alle somministrazioni. Entrambi, nel corso del cordiale colloquio, hanno concordato sulla necessità di attivare un centro vaccinale stabile presso il Comune di Serra San Bruno. Il sindaco Barillari, nel confermare la sua collaborazione, ha voluto manifestare il suo apprezzamento a tutti gli operatori sanitari per l’impegno e lo spirito di abnegazione che stanno dimostrando nel contrastare la pandemia. Dal canto suo, il commissario Maria Bernardi, nel ribadire l’importanza di mantenere un sempre più proficuo rapporto di collaborazione con tutti i Sindaci che rappresentano i principali riferimenti istituzionali per i cittadini, ha voluto dare atto al sindaco di Serra della sua propositiva e fattiva disponibilità per la soluzione dei problemi che interessano la sanità vibonese".

È quanto si legge in una nota dell'Asp di Vibo Valentia.

Covid: in Calabria ci saranno tre nuovi hub vaccinali

Saranno istituiti nuovi hub vaccinali ad alta capacità a Catanzaro, Corigliano Rossano e Siderno.

 È quanto è emerso nel corso della riunione dell'Unità di crisi regionale per l'emergenza covid-19, che si è svolta questa mattina nella Cittadella regionale “Jole Santelli”.

Al vertice, oltre al presidente della Regione, Nino Spirlì, e al commissario della Sanità, Guido Longo, hanno partecipato anche i commissari delle aziende provinciali e ospedaliere della Calabria.

Per il funzionamento dei nuovi hub «è in itinere – riporta il verbale della riunione – la definizione di una convenzione con la Croce rossa italiana, che fornirà il personale medico e infermieristico necessario».

«Sono in corso – è scritto ancora – interlocuzioni con le associazioni di categoria dei farmacisti e degli odontoiatri per l’eventuale sottoscrizione di protocolli di intesa per l’impiego di ulteriori forze da mettere in campo».

Durante il vertice è stato inoltre evidenziato un incremento dei centri di vaccinazione per le prenotazioni sulla Piattaforma di Poste italiane.

 Il presidente Spirlì ha chiesto a tutti gli interlocutori un «cambio di marcia» a partire dalla «registrazione puntale in Piattaforma di tutte le dosi effettivamente somministrate».

 Per il capo della Giunta regionale, «è necessario comprendere quali siano le cause di uno squilibrio di dati tra le dosi ricevute, quelle conservate e le somministrazioni effettuate».

Vaccino Covid, Spirlì: "Dati in crescita, la Calabria è la prima regione d’Italia ad aver vaccinato tutti gli ospiti delle Rsa"

«La Calabria è la prima regione d’Italia ad aver vaccinato con la prima e seconda dose tutti gli ospiti delle Rsa ed è una delle tre regioni ad aver iniziato la vaccinazione dei fragili».

È quanto dichiara il presidente della Regione, Nino Spirlì, al termine della riunione di ieri– che si è svolta nella Cittadella “Jole Santelli” – con i capigruppo e i consiglieri di maggioranza in Consiglio regionale Antonio De Caprio (Fi), Filippo Pietropaolo (Fdi), Filippo Mancuso (Lega), Giacomo Crinò (Cdl) e Carlo Paris del Misto.

Durante l’incontro - cui ha partecipato anche l’assessore regionale Fausto Orsomarso - sono stati esaminati i dati aggiornati delle vaccinazioni in Calabria. A fronte di 418.140 dosi richieste, la Regione Calabria ha ricevuto finora 321.040 dosi, per un totale di 254.418 somministrazioni effettuate. Tra queste, 173.348 sono state le prime somministrazioni e 81.070 le vaccinazioni di richiamo. Le prenotazioni effettuate sono state finora 54.060.

«È stato – sottolinea Spirlì – un ottimo confronto. Fortunatamente, i dati delle ultime ore cominciano a essere non solo confortanti, ma anche più che soddisfacenti. Sulla quantità si è arrivati a un 79% di copertura tra le dosi ricevute e le dosi effettuate. Dobbiamo cominciare a sottolineare quanto di buono la Calabria sta facendo, nelle Rsa e per i fragili. Fermo restando che tutto dipende dalla disponibilità di vaccini».

«La percentuale dei vaccini che riceviamo – spiega ancora il presidente – è quella che ci spetta secondo la prima ripartizione, che era stata fatta ai tempi del commissario Arcuri. Ci auguriamo che, con il lavoro del generale Figliuolo, questa ripartizione possa cambiare, non solo nei quantitativi, ma anche in percentuale».

«Ci siamo occupati anche di altri temi che riguardano l’organizzazione dell’attività regionale e abbiamo fissato un nuovo appuntamento per la prossima settimana. Per altre necessità o urgenze – conclude Spirlì –, siamo comunque pronti a riunirci in qualsiasi momento».

 

 

Covid, Graziano (UdC): “Fare chiarezza sui furbetti del vaccino”

«Si scrive “Altri” ma si legge “furbetti”. O almeno questa è la sensazione che suscita quando nel grafico della somministrazione dei vaccini in Calabria si vedono cifre e diciture stranissime. Si scopre, ad esempio, che in tre mesi nella nostra regione sono stati vaccinati solo poco più 9.000 tra docenti e personale scolastico (su un totale di 46.350), che siamo ancora indietro nel completare l’immunizzazione degli over 80 e delle persone fragili e che la fascia d’età compresa tra i 70 e gli 80 anni è ancora quasi a quota zero. Tutto questo, invece, a fronte di un’altra parte di popolazione calabrese, che conta ben 52.796 persone, che è stata vaccinata e non si capisce a che titolo. Chi sono? Perché hanno avuto massima priorità addirittura sul personale sanitario, scolastico e sulle persone fragili?».  

È quanto evidenzia il presidente del Gruppo consiliare UdC in Consiglio regionale nonché componente della Commissione regionale Sanità, Giuseppe Graziano, che a proposito ha chiesto una verifica al Commissario ad acta per la Sanità in Calabria, Guido Longo.

«Al momento – continua Graziano – sappiamo solo che buona parte di questi 52.796 vaccinati nella categoria “Altri” gravitano nella provincia di Cosenza. Non vogliamo conoscere la loro carta d’identità ma quantomeno capire a quali categorie prioritarie appartengano. Dal momento che ogni giorno sentiamo il lamento dei sindaci che chiedono la somministrazione dei vaccini per la popolazione anziana e che, puntualmente, gli viene risposto che non ci sono dosi. Allora c’è qualcosa che non torna. Perché se si è riusciti a trovare ben 52mila dosi di siero dell’immunità al Covid-19 per una generica categoria “Altri” non capisco perché non si trovino anche quelle per il richiamo destinate a migliaia di persone anziane che rischiano la vita a causa del virus».  

 

«Sia chiaro – precisa Graziano – più gente si vaccina in questo momento, meglio è per tutti. È giusto, però, seguire delle priorità ed evitare che i “furbetti” abbiano la meglio anche in una situazione del genere. Altra cosa, la linea di precedenza è gusto che venga dettata dalle autorità sanitarie senza lasciare in mano ad altri enti il compito di decidere chi e come vaccinare. Altrimenti il rischio reale è che categorie vulnerabili o altamente a rischio, come il personale sanitario, le forze dell’ordine o il personale scolastico passino in subordine rispetto ad altre categorie che magari in questo momento, cosa ancora più assurda, stanno lavorando in smart-working e non hanno contatto con il pubblico. Si faccia chiarezza – conclude Graziano -  e si diano indicazioni chiare per evitare che la gente entri ancor di più nella spirale sfiducia nei confronti della campagna di vaccinazione. In questo momento sarebbe una catastrofe».

 

Vaccino Covid, Di Natale (IriC): "In Calabria regna l'approssimazione"

"Se la Calabria è l'ultima regione d'Italia per percentuale di dosi somministrate, con una misera percentuale del 76,3%, un motivo ci sarà e, sebbene qualcuno prosegua nell'asserire che va tutto bene, la campagna di vaccinazione nella nostra regione presenta troppe zone d'ombra motivo per cui, con interrogazione a risposta scritta, ho chiesto ufficialmente alla Giunta Regionale di avere dei chiarimenti sulle modalità di condotta della gestione delle dosi di vaccino, e di conoscere quali siano i reali criteri di distribuzione".

Lo afferma il Segretario-Questore dell'assemblea regionale, Graziano Di Natale, facendo sue le perplessità di sindaci, addetti ai lavori e cittadini, disorientati dalla gestione delle vaccinazioni nella Provincia di Cosenza, ed in particolar modo nel distretto del Tirreno Cosentino.

"Apprendo -spiega Di Natale, senza voler alimentare allarmismi- che in Provincia di Cosenza sono arrivate circa diecimila dosi Pfizer, e che soltanto 1800 sarebbero dilazionate da Amantea a Tortora dove la richiesta sarebbe, invece, di circa 2500 fiale per soggetti in attesa della seconda dose. Sebbene sembrerebbero in arrivo altre fiale 'Moderna', sono assolutamente convinto che non si possa gestire con approssimazione qualcosa di così delicato. Lo scetticismo dei cittadini è tanto. I sindaci non sanno più a che Santo appellarsi per avere i vaccini, e perdono tempo a stilare date e calendari per poi rinviare
perché non hanno certezze".

Come se quanto sopra elencato non bastasse, il Vicepresidente della commissione regionale contro la 'ndrangheta così prosegue: "Tantissime seconde dosi verranno somministrate oltre la soglia dei 21 giorni indicati, altri soggetti fragili, attendono ancora di ricevere la prima. Tutto ciò attesta una gestione fallimentare, al momento, da parte di chi dovrebbe fare e non fa".

Il consigliere regionale, eletto tra le fila dell'opposizione, denuncia, inoltre, clamorosamente: "Sembrerebbe che i vaccini, consegnati alle Aziende sanitarie provinciali, sarebbero di egual numero per tutti. Qualora venisse confermato questo modus operandi evincerebbe chiaramente che la Provincia di Cosenza, più popolosa delle altre, sarebbe clamorosamente penalizzata. Chiedo alla giunta regionale di chiarire questo aspetto fondamentale, e di farlo immediatamente".

Di Natale lancia l'ennesimo appello: "Tutto ciò è inammissibile. Siamo all'anno zero. La campagna di immunizzazione doveva essere gestita in maniera differente, con meticolosità e trasparenza invece, mio malgrado, non funziona nulla. Auspico che, per vaccinare i cittadini, non si concretizzi una pacchiana
e deleteria situazione dove chi arriva per ultimo alloggia male. I Calabresi, i territori  -conclude- pretendono risposte concrete, e chi deve darle, farebbe bene a farlo nel minor tempo possibile".

Figliuolo al centro vaccini di Catanzaro. Spirlì: "Hub notevole"

«Sarà un centro vaccinale notevole». Lo ha detto il presidente della Regione, Nino Spirlì, al termine del sopralluogo che ha condotto con il commissario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo e il capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, al polo fieristico di Catanzaro Lido, dove sorgerà l’hub vaccinale del territorio catanzarese.

«Qui, da subito, con l’aiuto del generale Figliuolo e dell’ingegner Curcio – ha spiegato Spirlì –, potranno essere montate circa 30 postazioni. Si tratta di una struttura che servirà l’utenza di tutto il territorio dell’Asp di Catanzaro. Sono convinto che, nelle prossime settimane, la nostra campagna vaccinale, che sta già producendo numeri eccellenti, migliorerà sempre di più».

«Ci sono grandi potenzialità – ha detto il generale Figliuolo – per fare hub vaccinali in Calabria. Ne faremo quattro, il primo sarà a Catanzaro, in quest’area fieristica che il sindaco Abramo ha gentilmente reso disponibile. C’è la struttura, l’infostruttura, la parte logistica che rivestiremo con gli assetti capacitivi, sanitari e tecnici. Accelereremo sulla somministrazione dei vaccini costruendo questi grandi hub e facendo arrivare le dosi necessarie in tempo. Il prossimo 29 marzo, arriveranno in Italia un milione di vaccini Pfizer, 1,3 di Astrazeneca e oltre 500mila di Moderna. Reperiremo, inoltre, medici e infermieri con apposite convenzioni».

«Stiamo lavorando bene con tutte le Regioni. Oggi – ha affermato Curcio – siamo qui in piena sintonia e armonia a supportare le attività della Calabria. Nel rispetto delle competenze di ognuno, dobbiamo continuare a lavorare insieme».

Presenti al sopralluogo anche il prefetto di Catanzaro, Maria Teresa Cucinotta, il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, e il sottosegretario di Stato per il Sud e la coesione territoriale, Dalila Nesci. A rappresentare l’Asp di Catanzaro, i componenti della commissione prefettizia Luisa Latella, Salvatore Gullì e Carmelo Musolino.

Nel corso di un breve incontro, è stato ribadito che la Calabria è in perfetta linea con l’evoluzione del piano vaccinale nazionale.

Figliuolo a Cosenza, Spirlì: "Campagna vaccinale ottima"

«I numeri reali sono quelli analizzati stamattina al tavolo del confronto con il generale Figliuolo e l’ingegnere Curcio, che ringrazio per l’attenzione che stanno dimostrando alla nostra regione».

Lo ha dichiarato il presidente della Regione, Nino Spirlì, in occasione della visita di stamattina al presidio vaccinale della Difesa di Cosenza con il commissario straordinario per l’emergenza covid, generale Francesco Paolo Figliuolo e il capo della Protezione civile nazionale, ingegner Fabrizio Curcio.

«I numeri – ha aggiunto Spirlì – sono quelli che riconoscono alla Calabria di aver fatto un ottimo lavoro per la campagna vaccinale: 83mila ultra 80enni vaccinati, su 130mila, sono un eccellente risultato che smentisce i dati forniti in questi giorni da diversi organi d’informazione. È chiaro che non possiamo ricostruire in quattro mesi un sistema sanitario che è stato distrutto in 30 anni. Noi, comunque, continueremo a lavorare pancia a terra, senza nessuna polemica».

Spirlì, Figliuolo e Curcio sono stati accolti dal direttore del presidio, colonnello medico Michele Ricci, e dall’ufficiale coordinatore regionale della Calabria per l’attività Covid, colonnello medico Alfonso Zizza.

«Non c’è nessun problema di distribuzione – ha affermato il generale Figliuolo –, i vaccini arrivano. Bisogna tener conto che sono appaltati, per questo mese, 7,2 milioni di dosi: siamo in linea con le aspettative. Era previsto che arrivassero 15 milioni e 690mila vaccini, mentre chiuderemo con 14,2 milioni, che è sopra la stima iniziale. Dal prossimo mese incrementeremo».

«La seconda dose per gli anziani c’è, la struttura commissariale – ha aggiunto il generale – fa il bilanciamento e, quando i “sensori” dei territori  – a iniziare dalla Protezione civile, dai sindaci e dal presidente della Regione - ne facciano richiesta, siamo in condizione di inviare immediatamente le dosi per supplire a eventuali carenze per le seconde vaccinazioni. Siamo in linea con la programmazione, dobbiamo solo aumentare il numero degli hub vaccinali, implementarli col personale medico e renderli operativi».

«Uno dei temi principali del Piano vaccinale – ha dichiarato il capo della Prociv Curcio – è il rapporto tra le autorità centrali e le Regioni. Il nostro lavoro è quello di coordinarci con i territori. Ieri, la Conferenza delle Regioni ha dato l’ok a un documento congiunto che fornisce alcune indicazioni utili per la costituzione di alcuni hub particolari. Noi dobbiamo anche trasmettere il lavoro che stiamo facendo, che è quello di operare insieme. Confrontarsi non significa necessariamente che ci sono problemi, le questioni sono note, ma stiamo lavorando in sinergia. Voglio mandare, inoltre, un messaggio a tutti i volontari, perché sono persone che si mettono a disposizione della comunità».

Alla ricognizione erano presenti anche il prefetto di Cosenza, Cinzia Guercio, il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, il commissario dell’Asp di Cosenza, Vincenzo La Regina, il direttore amministrativo dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, Laura Coppola, e il referente del piano vaccinale dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, Roberto Pellegrino.

Nel corso del sopralluogo all’interno del presidio è stata riscontrata la necessità di arruolare altri medici e infermieri per migliorare ancor di più la campagna vaccinale a Cosenza.

Covid, Figliuolo e Curcio in Calabria per la ricognizione nei centri vaccinali

Il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, ha accolto nella Cittadella regionale “Jole Santelli” di Catanzaro il commissario per l’emergenza covid, generale Francesco Paolo Figliuolo, e il capo del dipartimento di Protezione civile nazionale, ingegner Fabrizio Curcio.
 
Dalla sede della Regione partirà il tour di monitoraggio della campagna vaccinale calabrese. Sono previste visite in diversi centri di somministrazione della regione.
 
 
Ad accogliere Figliuolo e Curcio, oltre al presidente Spirlì, anche il commissario alla Sanità regionale, Guido Longo, il prefetto di Catanzaro, Maria Teresa Cucinotta e il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo.

Prima dell’avvio della ricognizione, si è svolta una riunione operativa nel corso della quale è stato evidenziato che i dati calabresi sono in linea con la media vaccinale nazionale.

 «Ogni sera – ha detto Spirlì – la Calabria viene frustata dai media per un lavoro che, in realtà, qui sta dando buoni risultati. In questa regione, il 75,5% di vaccinati vale più dell’80% di altri territori, perché partiamo da una sanità devastata da anni di incuria e abbandoni, anche da parte dei governi che si sono succeduti».

 

 

     

 

 

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