‘Ndrangheta. Estorsioni e acquisizioni di terreni a basso costo: arrestati vertici cosca Alvaro

I carabinieri del Comando provinciale su ordine della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria - Direzione Distrettuale Antimafia hanno tratto in  arresto, in esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria, 4 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso ed estorsione aggravata dal metodo mafioso. Le indagini, avviate dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri reggini sin dal ottobre 2015 e che si sono avvalse anche delle propalazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia, hanno permesso di acclarare l’appartenenza di uno degli indagati, con ruolo di vertice, ad un’associazione di tipo ‘ndranghetista nella sua articolazione territoriale denominata cosca Alvaro di Sinopoli ramo “carni ‘i cani” nonché di far luce sul “sistema della guardiania”, diffusamente applicato dalla criminalità organizzata nei territori di “competenza”, quale “tassa” extra ordinem nei confronti di chi a qualsiasi titolo disponga di possidenze potenzialmente produttive di reddito. In taluni  casi, anche grazie alla collaborazione di alcune vittime dell’attività estorsiva, è stata accertata finanche la “spoliazione” della proprietà subita dalle stesse, costrette a vendere i propri fondi a prezzi notevolmente inferiori a quelli di mercato. Nella circostanza, sono stati sottoposti a sequestro preventivo i fondi illecitamente sottratti, ritenuti prodotto di attività estorsiva, per una superficie complessiva di oltre 55 ettari, per un valore stimato in 1,5 milioni di euro. In manette sono finiti Nicola Alvaro, 70enne di Sinopoli, (già detenuto a Lanciano); Grazia Violi, 68enne di San Procopio; Antonio Alvaro, 46enne di Sinopoli e Natale cutrì, 48enne di Taurianova. 

 

 

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