MISTERO: la donna delle Serre e la processione degli spiriti

Teresina – usiamo un nome di fantasia  - è una donna  davvero speciale. Nei suoi occhi c’è l’incrocio del cielo con  la terra e i personaggi inquieti che popolano le sue visioni portano i nomi di molti battesimi vissuti in un paese dell’entroterra vibonese. L’altalena sul tiglio, spinta dal vento, ha appena smesso di dondolare e il braciere è ancora acceso quando, seduta sul letto,  con le mani si accarezza le ginocchia doloranti per l’artrite. E’ sera, a breve la civetta diventerà padrona della montagna, e Teresina ha appena finito di dire il rosario. La cena è frugale, quasi come quella dei monaci dall’abito bianco, la notte da queste parti è lunga più del giorno e bisogna affrontarla tra una medicina e l’altra. Alcune volte, poi, quando il tempo è distratto dall’oscurità e il sonno s’interrompe di colpo, il cuore della donna rallenta sotto i colpi dell’affanno e il suo sguardo fotografa la scia dei defunti che solcano il paese e che si avviano in processione verso il bosco bisbigliando preghiere. Il corteo è illuminato dalle fiammelle tremule delle candele portate dagli stessi spiriti purganti. La visione assume la forma di una “turva” (orda), partecipata ed intesa. Passata, col sollievo negli occhi, può tornare a dormire, ma consapevole che vederla non è un bene e che le sfere dei vivi e dei morti non devo entrare in contatto diretto. Ma questo non è l’unico momento in cui Teresina ha punti di relazione con l’altro mondo. Alcune volte accade al lutto di qualche defunto, quando – accompagnata da qualcuno – l’anziana va a casa a fare visita al trapassato. Da qualche tempo riesce ad andarci di rado a causa delle precarie condizioni di salute ma il suo arrivo è quasi auspicato dalle persone che vogliono assistere ad un evento particolare. Durante le preghiere si sente una strana tensione, qualcosa d’irreale e Teresina incomincia a tremare, a contrarsi e a cadere in uno stato di torpore che la induce a pronunciare parole da interpretare mentre vede arrivare le anime del purgatorio. Molte volte, dopo “l’incontro”, deve essere riaccompagnata a casa perché stremata dalla nuova esperienza. Ma cosa accade? I gruppi sono due: “gli scundaturi” e le anime cattive. I primi sono degli spiriti fanno scudo a Teresina, che la stringono tra se per proteggerla dai secondi che invece, proprio perché riesce a vederli, vorrebbero fargli del male. S’instaura una sorta di lotta tra i due gruppi che verte sulla visione della donna. Da qui nasce lo strano fenomeno riferito anche da molti, di lei che si stringe e si contorce e dice parole che poi non si ricorda di aver pronunciato. Dopo la battaglia, durante la quale tra silenzio o voce non ha facoltà di scelta, viene riaccompagnata a casa perché distrutta dalla fatica. Ma perché proprio Teresina? Da sempre è solita pregare tutto il giorno con orari e porzioni meticolose. La mattina prega per i morti, il pomeriggio per vivi. Tra i morti prega sia per coloro i quali si serba il ricordo e sia per i dimenticati. Prega molto e per tutti e ogni volta che assaggia un cibo prelibato: «Lo dedico in suffragio alle anime dei “beati  morti”».

 

 

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