Arrestato Zangari per l'omicidio di Bruno Lacaria

Bruno Lacaria, il commercialista scomparso l’8 febbraio scorso da Spadola è stato ucciso.

A compiere il delitto sarebbe stato il suo compare d’anello e amico, Giuseppe Zangari di 46 anni con il quale era stato avvistato nei momenti antecedenti la scomparsa.

Zangari, dopo essersi presentato spontaneamente presso la Stazione dei Carabinieri di Serra San Bruno, avrebbe chiesto di parlare con l'ufficiale che indaga sulla morte di Lacaria, e che mai era stato del tutto convinto dalle dichiarazioni precedenti date dallo stesso, e avrebbe confessato l'omicidio davanti al Pm Filomena Aliberti della Procura di Vibo Valentia ed al Capitano dei carabinieri Mattia Ivano Losciale, comandante della Compagnia di Serra San Bruno. Per uccidere, avrebbe usato un'arma impropria.

Sarebbero state proprio le sue ammissioni a portare, ieri pomeriggio, al rinvenimento del cadavere di Lacaria. Dopo il ritrovamento Zangari è stato riportato in Caserma e riascoltato per cercare di capire i motivi che hanno portato al gesto.

Zangari, il giorno successivo alla scomparsa del commercialista spadolese, aveva raccontato di essere stato vittima di un tentato omicidio quando due persone sotto la minaccia delle armi lo avevano costretto a bere un potente pesticida. I verbali dei suo interrogatori erano stati secretati. Ora il colpo di scena della confessione. Bisogna comprendere il movente e sopratutto se l’omicidio possa essere scaturito in seguito ad una lite degenerata. Giuseppe Zangari è difeso dall'avvocato Enzo Galeota.

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