Alla scoperta di un'eccellenza calabrese, il Kiwi

Il Rotary club di Lamezia Terme, presieduto da Giuseppe Senese, ha organizzato, in collaborazione con l’azienda Inderst, un incontro conoscitivo su un'eccellenza locale: il kiwi. Nella piana lametina, infatti, è presente un'importante realtà produttiva che, grazie al favorevole microclima, favorisce un prodotto di altissima qualità, esportato in tutto il mondo.  

 L’iniziativa si è caratterizzata per la visita guidata all'impianto di produzione di Kiwi dell'azienda agricola Feudo del Pesipe a Maida, dove i rotariani di Lamezia Terme, Cosenza, Vibo Valentia, Catanzaro e Soverato, hanno avuto la possibilità di scoprire le caratteristiche produttive del frutto, di cui esistono ben 54 specie. A illustrare nel dettaglio le caratteristiche botaniche e organolettiche dei kiwi  è stato Rodolfo Inderst.

 In particolare, Inderst ha spiegato che “il nome di “kiwi”, abbreviativo di “Kiwifruit”, ha origine dal fatto che i primi ad esportare e far conoscere su larga scala i frutti di questa pianta furono i neozelandesi, che gli diedero il nome del loro simbolo nazionale che è “Il Kiwi”, uccello dalle piume sottili e dal becco lungo. La pianta del kiwi è stata importata in Europa, da alcuni missionari, alla fine del 18° secolo, mentre nel 1904, in Nuova Zelanda, parte la sua diffusione ai fini produttivi e, poi, commerciali in tutto il mondo.

 Oggi il kiwi viene prodotto in Italia, Francia, Spagna e Grecia. In Italia la produzione avviene in Emilia Romagna, Veneto, Piemonte, Lazio, Calabria, Basilicata, Campania e Marche.

 In Calabria, in particolare, la prima produzione risale al 1971, con un campo sperimentale realizzato dall'azienda agricola di Carlo Inderst a Rosarno. Produzione che, dal 1986 ad oggi, si è estesa anche nelle piane di Gioia Tauro, Lamezia Terme e Sibari.

 

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