Frà Ignazio Toraldo di Francia: "Salvate l'ospedale di Tropea"

“Il commissario straordinario per l’emergenza sanitaria Massimo Scura ed il presidente della giunta regionale Mario Oliverio non possono non rimuovere, immediatamente, tutte le criticità che impediscono all’ospedale di Tropea di dare risposte adeguate e rassicuranti a tutti i pazienti che giornalmente hanno bisogno delle prestazioni sanitarie del presidio ospedaliero tropeano”. La denuncia - appello è di Frà  Ignazio Toraldo di Francia, Cappellano professo della Delegazione Granpriorale del Sovrano Militare Ordine di Malta di Tropea. “Ove non ne fossero convinti abbiano l’amabilità di rendersi conto personalmente attraverso una visita alla struttura. E’ giunto, infatti, il momento di dare una forte spallata alla cultura del pressapochismo e delle enunciazioni accogliendo il vibrante e motivato appello che proviene spesso dal cittadino che in fase di emergenza è impedito, spesso per ovvie ragioni, a portarsi altrove per trovare la più adeguata assistenza. La sanità, a Tropea, inutile nasconderlo, vive da anni un immenso disagio dovuto soprattutto alla spoliazione dei servizi ospedalieri, dettati dalla spending review, che hanno finito coll’ingenerare una forte e ormai consolidata sfiducia nei cittadini, soprattutto negli anziani e nelle fasce più deboli. La politica del risparmio della spesa ha reso sempre più precaria la funzione dell’ospedale che non riesce più a garantire i servizi esistenti”. Frà Ignazio Toraldo di Francia che segue da sempre e con grande attenzione, per conto della Delegazione del Smom, il cammino della struttura ospedaliera spiega, poi,  che “il ridimensionamento delle unità operative e quindi dei servizi essenziali ha ridotto l’attività del nosocomio che fa fatica ad offrire alla gente le prestazioni più immediate in caso di emergenza. Una condizione complessiva che non solo produce allarme nella popolazione locale quanto si riflette anche sul piano della più complessiva offerta turistica, nel senso che i vacanzieri che non si sentono garantiti  su una possibile emergenza sanitaria incominciano a desistere dall’idea di trascorrere le ferie a Tropea e dintorni.  Il ridimensionamento nel servizio di Oncologia, che forse rappresenta il fiore all’occhiello della sanità tropeana, ha dell’assurdo. Le risposte fornite fino ad oggi dal servizio se da una parte hanno alimentato la speranza per molti ammalati affetti da patologie tumorali, dall’altra hanno accresciuto la seria preoccupazione di veder ridotta l’attività in un settore di estrema delicatezza. E’ una condizione, questa, intollerabile. Bisogna dire basta alla cultura delle chiacchiere ed affrontare concretamente i problemi legati a ripristinare una buona sanità per Tropea e dintorni. Non ci sono scuse per nessuno. La Regione Calabria deve mettere la sanità tropeana in testa alle proprie iniziative garantendo i livelli essenziali di assistenza. Questo territorio continua a pagare caramente il prezzo di uno stato di abbandono della struttura sanitaria  e della indifferenza di chi è preposto a garantire il più adeguato servizio”. Per Frà Ignazio Toraldo di Francia “Necessita avviare un tavolo di confronto con la Regione Calabria per affrontare con più severo impegno la problematica del riordino delle rete ospedaliera, che deve tenere conto dei bisogni del nostro territorio, nella logica della pari dignità e del diritto alla salute dei cittadini. Facciamo nostra anche la denuncia del presidente dell’Ordine dei medici,  dottor Antonino Maglia, sulla ventilata ed  indiscriminata chiusura di postazioni di Continuità Assistenziale.  La chiusura determinerebbe disservizi, disagi e precarietà nella assistenza di Continuità Assistenziale con grave ricaduta non soltanto in termini di offerte di salute ma anche nell’ingolfare i presidi ospedalieri anch’essi provati per le scarse  risorse professionali”.

 

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