Poliziotti aggrediti da un giovane ubriaco

Un giovane, alterato dai fumi dell'alcol, ha aggredito i componenti di una pattuglia della Polizia Stradale intervenuti per fermarlo nella sua azione di danneggiamento di parecchie automobili parcheggiate lungo le vie di Catanzaro Lido. Due agenti hanno avuto la necessità di sottoporsi a cure mediche: uno guarirà in due settimane, l'altro in una settimana. A denunciare l'accaduto è Sergio Riga, che guida la segreteria provinciale del Sindacato autonomo di Polizia (Sap).  "I miei colleghi - riferisce- hanno preso calci e pugni, ancora una volta sono finiti in ospedale. Tutto questo perché non abbiamo mezzi adeguati e soprattutto non abbiamo regole di ingaggio. L'operatore, se interviene rischia soltanto in prima persona e ogni anno contiamo 6.000 feriti nella sola Polizia di Stato. Per fermare questo ventisettenne è stato necessario l'intervento anche di una pattuglia della Guardia di Finanza e la collaborazione di uno dei suoi genitori che, per fortuna, ha capito e compreso la problematica che stavano affrontando i poliziotti. Successivamente tutto si è risolto con l'arrivo dell'ambulanza e con un trattamento sanitario obbligatorio, ma i miei colleghi hanno avuto la peggio. Non è facile trattare con queste persone perché, magari, soffrono di precedenti patologie e un intervento un po' energico, pur nel rispetto della legge, rischia di causare danni di cui poi sono chiamati a rendere conto gli agenti". "D'altro canto - sottolinea il rappresentante sindacale - una persona in evidente stato di alterazione sviluppa una forza che non è facile fermare, anche se ad intervenire sono più operatori. La Polizia Stradale non ha in dotazione neppure i manganelli. Noi chiediamo regole semplici e chiare. Invece in questo bailamme prospera il partito dell'anti polizia e degli allergici alle divise: immaginate cosa sarebbe successo sul circuito mediatico se questo ragazzo fosse rimasto ferito o anche peggio. Quando invece in ospedale ci finiscono i poliziotti nessuno si indigna. E' ora di dire basta".

Leave a comment

Make sure you enter all the required information, indicated by an asterisk (*). HTML code is not allowed.