Contratti decentrati, Guccione polemico con la Giunta regionale: “Contraddizioni e assenza di discontinuità”

“C’è da rimanere perplessi per come la Giunta regionale ha inteso rispondere alla mia interrogazione sui contratti decentrati della dirigenza regionale. Piuttosto che contraddire le mie eccezioni, ha preferito giustificare stizzosamente il suo operato sul piano dell'esigenza politica e sull'obbligo che aveva di intervenire in materia. Lo ha fatto peraltro male, dimostrando la consistenza e la verosimiglianza dei miei dubbi”. Lo afferma il consigliere regionale Carlo Guccione, secondo il quale “gli interventi della Giunta, così come proposti dall'assessore al ramo, si sono resi indispensabili per adempiere a superiori prescrizioni (MEF) ovvero obblighi normativi (d.lgs. 165/2000)-convenzionali (CCNL). L’interrogazione ha messo in rilievo che una parte dei provvedimenti erano segnati da una discrezionalità dubbia che fa sospettare favoritismi per parenti e affini. Il problema – spiega l’esponente del PD - non è quello di aver fatto ciò che non poteva essere evitato. Il problema è un altro. Riguarda il rispetto dei canoni legislativi e la ragionevolezza economica, prerogative non rintracciabili nelle delibere, tutt'altro: atteso che non riconosce come certi e obiettivi gli elementi presi a calcolo della retribuzione di risultato dei dirigenti e ciò nonostante, delle due procedure in atto, una (Simot) è costosissima e inadeguata. Come, infatti, è stato riassunto nella interrogazione, le delibere 480 e 487, entrambe del 24 novembre 2015, hanno presentato, rispettivamente, vizi insanabili (che rendono nulle alcune clausole) e rilevanti inopportunità che generano peraltro responsabilità di tipo erariale, sulle quali la Corte dei conti farà certamente luce. Quanto alla valutazione delle performance, la nota della Giunta regionale si limita a dire che sono risalenti al 2014. Ma il cambiamento annunciato solo a parole sta proprio nel riportare in questo settore trasparenza ed equità senza addebitare al passato le responsabilità considerato anche che è trascorso oltre un anno dalle elezioni. Attendiamo che all’interrogazione venga data celermente una risposta come abbiamo chiesto per iscritto – conclude Guccione - perché in quella sede emergeranno tutte le contraddizioni e la reale volontà di proseguire sulla strada tracciata nel recente passato senza avviare reali discontinuità in un settore strategico come la struttura burocratica della Regione”.

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