Classifica "Qualità della vita", Destra per Reggio: "Falcomatà ha offeso la città"

"Oltre il danno la beffa. Resi pubblici i dati nazionali sulla qualità della vita dei Comuni, che registrano Reggio Calabria come ultimo luogo dove risiedere, dopo ciò, non poteva mancare - scrive in una nota Maria Angela Cuzzola (Destra per Reggio) l’ennesima chiacchiera fuori luogo del giovane sindaco. Non han perso l’occasione, infatti,  per sfruttare ancora una volta la sofferenza, che in questi anni Reggio sta provando, utilizzandola secondo la logica di un torna conto politico, legato solo all’apparenza senza alcun contenuto. Registriamo con profonda amarezza come sia mancato quel buon senso e quella matrice di responsabilità, che avrebbe dovuto indurre il primo cittadino a pronunciare parole di speranza e pacificazione sociale, abbandonando questa puerile pantomima, secondo la quale le non capacità del presente, siano frutto di un passato remoto". In questo momento, il 'Comune della Svolta', appare come un ente - secondo la rappresentante di DpR - incapace di governare il necessario percorso di ripresa dopo il commissariamento, nonostante i debiti siano diminuiti, ma per contro, le tasse siano state notevolmente aumentate. Un Comune oggi, da dove i giovani, quasi fosse ormai un evento naturale, tendono ad allontanarsi, ad abbandonare la città in vista di prospettive di vita migliori, ciò, in netta controtendenza, con quanto invece accaduto negli anni di governo del centro destra, in cui la popolazione residente aumentò, proprio perché la città era divenuta sempre più attrattiva e in via di sviluppo. Dopo aver vessato le famiglie, interrotto i servizi, persi centinaia di milioni di euro destinati ad opere strategiche, aumentato il costo della nettezza urbana, aumentato il degrado cittadino,  quale posto poteva occupare Reggio, governata da certi politicanti rancorosi e autoreferenziali? Lei, sig. Sindaco, ha offeso la Città per almeno due motivi: il primo è che il suo dire non è mai espressione di condivisione dell’intera Comunità cittadina che lei dovrebbe rappresentare, il secondo è che lei, utilizzando strumentalmente il ruolo di primo cittadino, offende  la dignità ed il sentire di tutti coloro - è l'atto d'accusa finale di Maria Angela Cuzzola - che portano  il fardello, da cittadino, dell’ultimo posto in Italia, lo portano quotidianamente sulle loro spalle, ciò nonostante continuando a lavorare, a crescere figli, a credere nelle istituzioni e a  sperare che questa mannaia voluta sulla città finisca".

 

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