Redazione

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Arrestato il sindaco di Riace Mimmo Lucano

I finanzieri del Gruppo di Locri hanno eseguito, alle prime luci dell’alba, un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunaledi Locri, che dispone gli arresti domiciliari nei confronti di Domenico Lucano, sindaco del comune di Riace ed il divieto di dimora per la sua compagna, Tesfahun Lemlem, nell’ambito dell’operazione denominata “Xenia”.

La misura cautelare rappresenta l’epilogo di approfondite indagini, coordinate e dirette dalla Procura della Repubblica di Locri, svolte in merito alla gestione dei finanziamenti erogati dal ministero dell’Interno e dalla Prefettura di Reggio Calabria al comune di Riace, per l’accoglienza dei rifugiati e dei richiedenti asilo politico.

Ulteriori particolari saranno resi noti nel corso della mattinata.

Donna sequestrata nel Vibonese, arrestati tre fratelli

È scattata alle prime luci dell’alba di oggi, l’operazione con la quale i carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia hanno eseguIto tre provvedimenti di custodia cautelare in carcere, a Vibo e Bologna.

Destinatari della misura sarebbero tre fratelli vibobesi, di età compresa tra i 35 ed i 47 anni, ritenuti responsabili del sequestro di persona con lesioni subite da una 40enne di Rombiolo, che lo scorso 22 settembre si era presentata presso l'ospedale di Vibo Valentia con ferite e contusioni su tutto il corpo.

Ai carabinieri, avvertiti dai sanitari del 118, la donna aveva raccontato di essere stata picchiata e rinchiusa in un furgone.

Le accuse mosse, a vario titolo, ai tre arrestati sono: sequestro di persona, lesioni e detenzione illegale di un’arma da fuoco. 

Viabilità nelle Serre, nasce l'aggregazione di cittadini "Combatto"

"Il progressivo processo di isolamento dell'area delle PreSerre, e, più in generale, dell'intero Vibonese, ha finito per determinare il collasso di un complesso di territori che vanno dall'area montana fino al mare, nei quali la gente in preda ad una agonia sistematica, non ha piu la speranza di pensare ad una soluzione, ad un intervento, da parte degli enti istituzionali preposti, incapaci o, addirittura colpevoli del peggioramento delle condizioni socio-economiche di intere popolazioni. Su questi drammi, sull'attuale crisi metastatica è necessario mobilitarsi con iniziative forti anche al limite della legalità, al fine di estirpare le mele marce responsabili dell'incuria, dell'impoverimento dei nostri territori e sperare in una svolta, in un processo di cambiamento che parta dal basso che arrivi al coinvolgimento delle forze sane e sappia rialzare la testa e non essere succube dei poteri forti che hanno affossato migliaia di cittadini".

E' quanto scrive in una nota, l'avvocato Vincenzo Albanese, nel preannunciare la nascita di 'Combatto', "l'aggregazione di cittadini" che, alle 18,30 di giovedì 4 ottobre, si riunirà nella sala giunta del comune di Serra San Bruno, per "una riunione interlocutoria" nel corso della quale si parlerà: "della messa in sicurezza delle Strade provinciali 60 e 67, comprese  tra l'innesto con l'autostrada del Mediterraneo ed il Colle dello Scornari e pertanto prossime al tratto della Trasversale delle Serre in via d'inaugurazione".

"L'aggregazione civica - conclude la nota - ha la finalità d'intraprendere iniziative forti su diversi temi che soffocano lo sviluppo del territorio, ma non porterà alla costituzione di alcun comitato"

 

Lavori per la realizzazione di uno stabilimento balneare senza il parere paesaggistico ambientale, sequestrata area di oltre mille metri quadrati

Un'area di circa mille metri quadrati, sulla quale erano in corso lavori finalizzati alla realizzazione di uno stabilimento balneare, è stata sequestrata in contrada "La Foggia" di Corigliano Calabro,  dai carabinieri forestali della locale Stazione.

In particolare, nel corso di un normale servizio di controllo del territorio, i militari si sono imbattuti in un'attività finalizzata a livellare le dune presenti all’interno della zona a speciale conservazione “Foce del Fiume Crati”.

I lavori, che avrebbero provocato l’alterazione permanente del territorio e la distruzione di un habitat protetto, erano stati avviati in seguito al rilascio dell'apposita concessione demaniale, ma in assenza della preventiva acquisizione del parere paesaggistico ambientale.

I militari hanno, pertanto, proceduto al sequestro del sito ed alla denuncia del proprietario.

 

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