Redazione

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Serra, avviate le attività per migliorare il decoro urbano

L’amministrazione comunale di Serra San Bruno, guidata dal sindaco Luigi Tassone, vuol farsi trovare pronta per accogliere i tanti serresi emigrati, i turisti e i visitatori che, nella stagione estiva, popolano la cittadina dell’entroterra vibonese.

A tal proposito, è stata avviata una capillare attività di pulizia, che riguarderà tutto il paese, da parte degli operai comunali. Sono già state interessate diverse vie cittadine come via Aldo Moro, viale della Pace e la zona del centro storico. 

Inoltre, gli operai in forza al Parco delle Serre interverranno lungo il sentiero “Frassati” e nelle zone, competenti al parco, di Santa Maria del Bosco e della Certosa.

«Siamo intervenuti con largo anticipo – ha affermato l’assessore con delega al Decoro urbano e al verde pubblico Antonio Gallè – perché riteniamo che Serra debba essere presentata agli occhi dei turisti e dei tanti visitatori per quella che realmente rappresenta: una città accogliente e pulita che non ha nulla da invidiare ad altre località. La crescita e lo sviluppo di una cittadina si misura anche dal grado di cura che un'amministrazione dimostra di avere e da quando ci siamo insediati la nostra attenzione di fronte a questi interventi è stata sempre massima e lo continuerà ad essere».

Caulonia: abbandono selvaggio dei rifiuti, pugno di ferro da parte del comune

Pugno di ferro contro chi abbandona i rifiuti lungo le strade comunali. L’amministrazione comunale di Caulonia guidata dal sindaco Caterina Belcastro ha deciso di adottare la linea dura, esprimendo la ferma volontà di perseguire ogni utile iniziativa per contrastare un fenomeno che deturpa l’immagine del paese. 

Più volte è stato accertato l’abbandono selvaggio e il deposito di rifiuti durevoli ed ingombranti, che rappresenta un potenziale rischio igienico sanitario per la salute pubblica e la sicurezza dei cittadini. 

"Tale condotta viene reiteratamente posta in essere anche dai non residenti nel territorio comunale creando notevole disagio oltre all onere di sostenere i relativi costi di smaltimento, che finiscono così per pesare sui cittadini Cauloniesi".

In tal senso la giunta, nella riunione dello scorso 3 maggio, ha deliberato di autorizzare il primo cittadino ad adottare i provvedimenti consequenziali di competenza. Previste per i trasgressori pesanti sanzioni.

"L’amministrazione comunale - si legge in una nota - ricorda, infatti, che tale pratica, oltre che altamente pericolosa, è vietata dalla legge con pene severe". 

Dal sindaco Belcastro, dunque, un appello al senso civico dei cauloniesi e un invito a segnalare in municipio le persone protagoniste di comportamenti scorretti. "Non si tratta di fare la spia – precisa il primo cittadino - ma di fornire un concreto aiuto al Comune per far rispettare le regole del vivere civile".

 

'Ndrangheta, operazione "Thalassa": eseguite sei misure cautelari e sequestrate cinque imprese

La Direzione investigativa antimafia ha eseguito sei misure cautelari emesse dal gip del Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione distrettuale antimafia, nei confronti di altrettante persone accusate di associazione mafiosa ed intestazione fittizia di beni, con l’aggravante di aver agevolato le cosche di ‘ndrangheta “Tegano e Condello”.

Contestualmente, è stato disposto il sequestro di cinque imprese, operanti nel settore dell’edilizia, riconducibili direttamente o direttamente agli indagati.

Maggiori particolari saranno resi noti nel corso della conferenza stampa che si terrà, alle ore 11 odierne, presso il Centro Dia di Reggio Calabria, presieduta dal Procuratore della Repubblica distrettuale,  Gaetano Calogero Paci.

 

Vende smartphone online, ma evade l'Iva per 500 mila euro

I finanzieri del Gruppo di Locri hanno accertato, al termine di una complessa attività ispettiva, un’evasione fiscale per oltre 500 mila euro perpetrata da un commerciante operante nel settore della vendita online di telefonia.

Le investigazioni, supportate da numerosi riscontri contabili, hanno consentito alle fiamme gialle di scoprire la vendita di prodotti ai quali non veniva applicata l’Iva.

Il commerciante acquistava regolarmente i prodotti tecnologici avvalendosi del regime del reverse charge, una modalità di assolvimento dell’Iva derogante le usuali regole che designano il cedente quale soggetto debitore dell’imposta ma, nel caso di inversione contabile, è l’acquirente a dover assolvere l’Iva.

Il controllo fiscale ha permesso ai militari di scoprire il meccanismo che l’imprenditore usava per evadere il fisco: al fine di non applicare l’Iva sulle vendite ai propri clienti faceva indebitamente ricorso, dopo aver acquistato con il sistema del reverse charge, al c.d. “regime del margine”, meccanismo contabile previsto dalla legislazione fiscale per le cessioni di beni usati.

L'illecito, realizzato evitando il pagamento degli oneri fiscali dovuti, ha così permesso di offrire prezzi economicamente più vantaggiosi, a discapito dei soggetti economici che operano nel pieno rispetto delle norme fiscali.

L’attività ispettiva si è conclusa con la segnalazione all’Agenzia delle entrate per il recupero dell’Imposta sul valore aggiunto evasa per circa 500 mila euro, in ordine al fatturato realizzato per oltre 2 milioni di euro negli ultimi cinque anni.

 

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