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Coronavirus, Serra: un'altra persona in quarantena

Un’altra persona è stata posta in quarantena a Serra San Bruno.

Proprio, oggi, infatti, il commissario straordinario Salvatore Guerra ha emesso l’ennesima ordinanza, con la quale ha disposto il provvedimento che avrà validità fino al prossimo 10 aprile.

La misura, che va ad aggiungersi a quelle pubblicate nei giorni scorsi, arriva in un momento di forte preoccupazione, poiché, con i cinque nuovi casi positivi registrati oggi (Per leggere la notizia clicca qui), è salito a 11 il bilancio dei cittadini serresi contagiati dal coronavirus.

Coronavirus, Calabria: 59 nuovi casi, i positivi sono 614

In Calabria ad oggi sono stati effettuati 6693 tamponi.

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 614 (+59 rispetto a ieri), quelle negative sono 6079.

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:

- Catanzaro: 22 in reparto; 11 in rianimazione; 102 in isolamento domiciliare; 4 guariti; 1 deceduto

- Cosenza: 49 in reparto; 3 in rianimazione; 104 in isolamento domiciliare; 1 guarito; 11 deceduti

- Reggio Calabria: 31 in reparto; 4 in rianimazione; 138 in isolamento domiciliare; 7 guariti; 9 deceduti

- Vibo Valentia: 3 in reparto; 1 in rianimazione; 31 in isolamento domiciliare; 1 deceduto

- Crotone: 19 in reparto; 0 in rianimazione; 59 in isolamento domiciliare; 3 deceduto

I soggetti in quarantena volontaria sono 8198, così distribuiti:

- Cosenza: 2203

- Crotone: 1023

- Catanzaro: 1037

- Vibo Valentia: 658

- Reggio Calabria: 3277 Le persone giunte in Calabria che si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 12.227.

Nel conteggio sono compresi anche i due pazienti di Bergamo trasferiti a Catanzaro, mentre non sono compresi i numeri del contagio pervenuti dopo la comunicazione dei dati alla Protezione Civile Nazionale.

Fabrizia, un anno senza il cavaliere Suppa

E’ stato uno dei politici locali più noti, e sicuramente nel momento di estrema emergenza Covid-19 che stiamo vivendo avrebbe detto la sua. E’ trascorso un anno (lunedì 30 marzo) dalla dipartita del Cav. Domenico Suppa (87 anni), politico di origini fabriziesi, ma noto in tutta la provincia per le sue battaglie rivolte allo sviluppo dell’entroterra ed in particolare della fascia montana.

D’ispirazione cattolica ha sempre militato nella Democrazia Cristiana ricoprendo numerose cariche all’interno della formazione politica di cui è stato espressione sin dal suo primo impegno pubblico.

Nel 1979 ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica dal presidente Sandro Pertini e di Ufficiale della Repubblica nel 1993 dal presidente Oscar Luigi Scalfaro, politico di lungo corso è stato componente del Comitato di gestione dell’Usl n. 21 dal 1980 al 1986 impegnandosi in prima linea per l’apertura degli ospedali di Serra San Bruno e Soriano Calabro.

Dal 1995 al 2008, è stato presidente del consiglio provinciale di Vibo valentia e ha per 3 mandati ne ha ricoperto la vicepresidenza. È stato inoltre membro del Consiglio direttivo del Parco delle Serre dal 2008 al 2010.

Sanità nel Vibonese, Tassone: “Nessuno mi metterà il bavaglio, in Procura ci andrò io se necessario”

“Sono rimasto sorpreso nel leggere ricostruzioni che tendono a nascondere i fatti, elaborate da chi non conosce il territorio e non ne comprende le difficoltà”.

Il consigliere regionale Luigi Tassone ribadisce con forza la sua posizione in materia sanitaria e afferma che “nessuno mi metterà il bavaglio”.

“Come consigliere regionale – sostiene – difenderò tutti gli ospedali dell’area centrale della Calabria perché i cittadini non possono essere privati del sacrosanto diritto alla salute. Non ho timore di nessuno perché le mie sono battaglie che volgono all’affermazione di un principio costituzionalmente riconosciuto. Non c’è nessun campanilismo, chi utilizza questo termine non ha compreso che se non fossimo in una situazione di emergenza ci sarebbe stata una rivolta popolare. E non sa o non vuole sapere che le persone non possono attendere oltre un’ora per essere trasferiti dai comuni periferici ad un ospedale in grado di trattarli”.

Tassone chiarisce di far parte di “una classe dirigente responsabile, cosciente dell’emergenza e delle difficoltà” e ribadisce di “essere una persona perbene” e di “non aver paura di chi invoca l’intervento della Procura della Repubblica”. Anzi, “sebbene non sia mio costume tirare in ballo la Magistratura, se dovesse essere nuovamente chiuso il Pronto Soccorso, sarò io a rivolgermi alla Procura per impedire che un diritto costituzionale venga meno”. Il punto, dunque, è che “non si è trattato di un semplice spostamento di anestesisti, ma del venir meno del Pronto Soccorso. Senza anestesisti, infatti, non è possibile gestire nessun tipo di emergenza relativa a casi gravi che dovessero presentarsi, con la conseguenza di non poter intervenire in maniera determinante contro i rischi per la vita delle persone”.

Il consigliere regionale specifica inoltre che “bisogna evitare guerre fra poveri e lavorare per il miglioramento dell’intero Sistema sanitario a “cominciare dal superamento del commissariamento della Sanità in Calabria, dall’assunzione di nuovo personale e dalla dotazione di nuova strumentazione”. “Bisogna velocizzare – aggiunge - i tempi di realizzazione del nuovo ospedale di Vibo Valentia, ma si deve anche comprendere la gravità della situazione attuale garantendo la tutela della salute a tutte le aree territoriali. Mi sono fatto promotore delle questioni relative agli ospedali di Serra San Bruno e Tropea proprio per questo, per esercitare il mandato che mi hanno conferito i cittadini. È giusto che le comunità abbiano voce e facciano sentire la loro voce, chi cerca di metterle a tacere compie una grave violazione, che si aggiunge a quella relativa alla protezione dei diritti. Io – conclude – non arretrerò di un millimetro e voglio dire a chi parla di campagna elettorale, che la mia è appena terminata. Cinque anni sono lunghi e il mio unico interesse è affrontare le questioni che affliggono la comunità”.

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