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Coronavirus, troppe violazioni. La Calabria chiede l'intervento dell'Esercito

"Sono tante le famiglie, i giovani, gli anziani, i bambini calabresi che stanno rinunciando alla propria quotidianità, alla propria libertà per tutelarsi e tutelare chi gli sta intorno da questa emergenza sanitaria. Ma sono ancora troppi coloro che trasgrediscono alle prescrizioni e alle ordinanze imposte sia a livello nazionale che regionale, rappresentando un serio pericolo per la diffusione del virus.

Per questa ragione oggi ho scritto al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e al ministro della Difesa, Lorenzo Guerini chiedendo di inviare sul territorio regionale unità delle forze armate a supporto delle forze dell’ordine che già, con grande sforzo organizzativo e di efficienza stanno garantendo il rispetto delle misure adottate su numerose aree del territorio.

L’obiettivo è quello di garantire un maggiore controllo preventivo e una più intensa attività sanzionatoria, con particolare attenzione a quei comuni dove sono già in vigore particolari misure restrittive".

Lo rende noto Jole Santelli, presidente della Regione Calabria.

Coronavirus: la segreteria nazionale Sim carabinieri chiede il tampone per le forze dell'ordine

«La segreteria nazionale Sim carabinieri, su richiesta della segreteria regionale Calabria, scrive al presidente Santelli e chiede un incontro immediato in merito alla richiesta di effettuare il tampone Covid19 a tutte le forze dell'ordine».

È quanto afferma il segretario nazionale Sim (Sindacato italiano miliari) carabinieri Antonio Aprile che chiede di effettuare il tampone ai militari dell'Arma che operano in Calabria.

«Tale necessità sottintende una misura cautelativa al fine di garantire la giusta serenità agli operatori della Pubblica Sicurezza poiché, essendo in prima linea con il nostro lavoro e nel contatto frequente con le persone a seguito dei diversi controlli per l'emergenza Covid-19, si rischia di diventare portatori asintomatici. In tal caso – sottolinea Aprile - raccogliere i dati che derivano dal test dei tamponi Covid19 è di fondamentale importanza al fine di comprenderne l’andamento del contagio, nonché lo sviluppo del virus in tutta la Regione Calabria. Non si tratterà solo di dati rappresentativi della diffusione del coronavirus, bensì di dati effettivi al fine di prevenire ulteriori contagi.

Di ulteriore importanza è la raccomandazione dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), che consiglia caldamente di sottoporre al test “il maggior numero possibile di persone, perché il coronavirus può essere trasmesso sia dalle persone che presentano sintomi sia dai paucisintomatici, cioè quelli che ne manifestano pochi al punto da essere considerati asintomatici”.

Pertanto, ritengo che sia una misura cautelativa da adottare soprattutto nei casi di frequente esposizione degli operatori della Pubblica Sicurezza».

Coronavirus, nuova ordinanza restrittiva a Trebisacce

l sindaco di Trebisacce, Franco Mundo, ha emesso una nuova ordinanza restrittiva, per arginare ulteriormente la diffusione dell'emergenza Covid-19 nel territorio comunale.
 
Il nuovo atto prevede in primo luogo il divieto di ingresso nel Comune di Trebisacce, se non per comprovate esigenze di lavoro, motivi di salute o di ricongiungimento familiare, limiti alla circolazione, prescrizioni di accesso e d’orario di apertura per gli esercizi pubblici, uffici postali, istituti di credito, divieto di praticare attività sportive nelle strade principali della città e diverse altre misure finalizzate ad agire concretamente al fine di impedire che l’epidemia in corso generi nuovi contagi.
 
Uniti possiamo superare questa emergenza – ha dichiarato il sindaco Franco Mundo - Le libertà che sacrifichiamo oggi sono il combustibile per la fiamma della speranza che arde forte. Dobbiamo affrontare oggi dei sacrifici per stare meglio domani. Nessuna paura ma assoluta consapevolezza della situazione: dobbiamo adottare misure adeguate per cercare di fronteggiare la situazione in atto, senza nasconderci dietro un dito, ma senza lasciarci spaventare: siamo in piena emergenza, ma la possiamo superare se ci atteniamo alle disposizioni. Le misure che abbiamo adottato fin ora non sono state abbastanza incisive perché molti cittadini non hanno compreso la gravità della situazione. Abbiamo registrato molti ingressi in città che non rispondono alle motivazioni previste, traffico in entrata e in uscita, assembramenti di persone che passeggiano in gruppo, oppure si recano tutti i giorni a fare la spesa, senza tenere conto che ogni volta che si esce di casa si mette in pericolo se stessi e gli altri. Tutto ciò non è più tollerabile. Ne va della vita di ognuno di noi. Per questo ho deciso, in accordo con l’Amministrazione comunale, di dare un giro di vite allo stato delle cose. Vieteremo il traffico in entrata se non per comprovate esigenze, ma non solo. Intensificheremo i controlli e provvederemo con le denunce ricordando che l'inosservanza delle ordinanze integra la sanzione prevista dall'art. 650 del codice penale (Inosservanza di un provvedimento di un'autorità) con pena prevista dell'arresto fino a 3 mesi o l'ammenda fino a 206 euro, salvo che non si possa configurare una ipotesi più grave quale quella prevista dall'articolo 452 del codice penale (Delitti colposi contro la salute pubblica) con pena prevista della reclusione da 6 mesi fino a 3 anni. Purtroppo questo è un momento in cui siamo tenuti a sacrificarci tutti, a sacrificare parte della nostra libertà per poter avere un domani in cui tornare ad assaporarla. Con le nostre restrizioni vogliamo mandare nelle case dei cittadini un messaggio di speranza contro la paura: possiamo vincere, sconfiggere il virus, con comportamenti responsabili e consoni alla gravità del momento. Ringrazio tutti coloro che stanno lavorando alacremente per la tutela del nostro territorio, in primo luogo le forze dell’ordine, la polizia locale e le associazioni di volontariato, la cui opera è davvero encomiabile ”.

Coronavirus: violano le misure anti contagio per andare a pescare, denunciati

Hanno violato le misure anti contagio, per andare a pescare.

Per questo motivo, tre persone sono state denunciate dai carabinieri forestale di Corigliano (Cs).

In particolare, i tre sono stati sorpresi mentre erano intenti a pescare nel canale “Stombi”, a Cassano Ionio. 

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