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Coronavirus: "L'esodo è una follia, la Calabria non è in grado di reggere il contagio"

 “Cari calabresi, è una follia. Fermatevi! L’esodo incontrollato porterà all’aumento esponenziale del contagio anche da noi”.
 
A lanciare l’appello è la governatrice calabrese, Jole Santelli che, in un’intervista a La Stampa, manifesta forte preoccupata per l’impatto di un'eventuale diffusione del contagio in Calabria.
 
” È evidente - aggiunge Santelli - che una sanità come quella calabrese, vessata da anni da tagli selvaggi, non è in grado di reggere una situazione di totale emergenza”.
 
“Già il primo decreto sulla zona rossa - dice la governatrice - aveva determinato l’arrivo in Calabria di molte persone provenienti da lì”, ma il decreto di sabato scorso “che non ha previsto contromisure per le regioni del Sud, ha dato il via a un esodo di massa", con la conseguenza che ora “il timore di una diffusione massiva del contagio anche nelle nostre regioni è una possibilità realistica”.

Il rischio concreto è che la sanità calabrese potrebbe non riuscire a far fronte all'emergenza, perchè “sottoposta da anni a piano di rientro, a commissariamento ed infine c’è stato il decreto Calabria”, cosicché “la ‘cura’ ha debilitato fortemente il paziente ‘sanità calabrese’”. 

“Sono stati chiusi ospedali, effettuati tagli molto pesanti – spiega Santelli – non sono state autorizzate assunzioni di personale. Risultato: abbiamo una sanità che già boccheggia per offrire un servizio sufficiente. Fronteggiare un’emergenza che ha portato al collasso una sanità modello come quella lombarda fa venire decisamente i brividi” perché “abbiamo necessità di ulteriori 50 posti letto in Terapia intensiva e 140 posti tra Malattie infettive e Pneuomologia”.

“C'è bisogno - conclude Santelli - di attrezzature e di personale medico e paramedico”.

Coronavirus, Calabria: attivato il censimento sugli arrivi dalle zone a rischio

"È attivo sul sito istituzionale della Regione Calabria una scheda censimento per il monitoraggio dei rischi da Covid-19. È possibile trovarla al seguente link: http://emergenzacovid.regione.calabria.it/

 Invitiamo chiunque arrivi in Calabria, o vi abbia fatto ingresso negli ultimi quattordici giorni, dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico a compilarlo.

 Questo ci permette di creare, nel rispetto della privacy, un database e monitorare il flusso degli arrivi, le località di destinazione e lo stato di salute delle persone interessate".

Lo comunica Jole Santelli, presidente della Regione Calabria.

Alitalia: stop voli su Malpensa. Da Linate si potrà volare ma solo nei confini nazionali

Alitalia ha predisposto un piano di ridimensionamento dei voli da e per gli aeroporti di Milano Linate, Malpensa e Venezia, che si aggiunge alle misure dei giorni scorsi per il calo dei passeggeri dovuto alle misure restrittive.

La compagnia aerea precisa che i provvedimenti sono stati adottati in seguito al Decreto del Presidente del Consiglio odierno con le nuove misure di contenimento della diffusione del Coronavirus (Covid-19).

Nel periodo indicato dal Decreto delle autorità italiane, quindi fino al 3 aprile, la compagnia effettuerà le seguenti modifiche: da Milano Linate verranno operati, da domani, solo collegamenti nazionali, con una riduzione di frequenze sulle rotte servite, mentre le destinazioni internazionali saranno raggiungibili con i voli via Roma Fiumicino; da Milano Malpensa, con decorrenza 9 marzo, sarà sospesa l'attività dopo l'arrivo del volo da New York AZ605, con atterraggio previsto alle 10.40; infine, da Venezia la compagnia continuerà ad operare con un numero minore di frequenze i collegamenti da/per Roma.

I passeggeri coinvolti nelle cancellazioni, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti", potranno modificare gratuitamente le loro prenotazioni sui voli confermati o richiederne rimborso secondo le modalità indicate sul sito alitalia.com.

Coronavirus, Wanda Ferro (FdI): "Bene ordinanza Santelli per controllare diffusione contagio, ora il governo dia risorse per personale e strutture sanitarie calabresi"

“L’esodo verso Sud di cittadini meridionali residenti nelle province della zona rossa, scatenato dall’improvvida diffusione della bozza di decreto sulle misure di contenimento dell’epidemia, sta mettendo a grave rischio una regione come la Calabria che non è attrezzata ad affrontare una grave emergenza sanitaria”.

È quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, che prosegue: “Il sistema sanitario regionale è stato messo in ginocchio da anni di commissariamento e da continui tagli alle risorse che hanno inciso sulla dotazione del personale e sull’efficienza delle strutture, e si regge soprattutto sulla professionalità e sulla dedizione dei medici e degli operatori sanitari. Se gli ospedali della Lombardia e del Veneto sono al collasso, la situazione rischia di diventare drammatica in Calabria se dovesse registrarsi un sensibile aumento dei casi positivi al Covid-19. Bene ha fatto la presidente Jole Santelli ad introdurre tempestivamente, con una ordinanza, misure straordinarie come la quarantena obbligatoria con sorveglianza attiva per chiunque arrivi in Calabria o vi abbia fatto ingresso nelle ultime due settimane, dopo avere soggiornato nelle zone a rischio. La Regione sta facendo tutto ciò che è nelle sue possibilità, ma serve innanzitutto invocare un senso di responsabilità da parte dei cittadini, affinché non mettano in pericolo la salute della popolazione anziana, che in Calabria è numerosa. Il pericolo di contagio non deve essere sottovalutato, chi arriva dalle zone a rischio del Nord deve mettersi in quarantena, e tutti devono rispettare le prescrizioni disposte dall’autorità sanitaria. E’ questo il momento di farsi forza, unirsi e pensare al bene comune. La Calabria è ancora la regione con meno casi accertati, ma questo non può convincere il governo che il problema sia rinviabile. Servono da subito risorse ingenti per attrezzare i nostri ospedali ad affrontare un’epidemia che, secondo gli esperti, non può che espandersi in maniera esponenziale. Serve personale, servono posti letto, servono postazioni attrezzate in terapia intensiva, servono uomini e mezzi per intensificare la sorveglianza, serve poter dare supporto e servizi ai cittadini in quarantena, soprattutto a quelli più deboli. Se non ci faremo trovare impreparati, supereremo l’emergenza e ritroveremo normalità e serenità".

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