Redazione

Redazione

Website URL:

La Fiamma tricolore commemora i martiri delle foibe

Riceviamo pubblichiamo

"Come ormai ogni anno accade, ben prima del 2004 quando il parlamento italiano istituì il “Giorno del Ricordo”, i militanti del Movimento Sociale Fiamma Tricolore si ritroveranno a Villa San Giovanni lunedì 10 febbraio alle ore 18.00 per commemorare i martiri delle Foibe con una fiaccolata presso il monumento ai Caduti di tutte le guerre. Un gesto simbolico per ricordare quei nostri connazionali che vennero massacrati dalle orde slave titine, spesso con la fiera collaborazione dei partigiani comunisti italiani, e gettati nelle cavità del terreno tipiche delle regioni carsiche. Ancora oggi quello delle foibe, e più in generale, il genocidio e l’esodo a cui furono costretti centinaia di migliaia di italiani del confine orientale tenta di essere minimizzato da figli e nipoti dei loro aguzzini. Un massacro iniziato nel 1943 con i ritrovamenti dei primi “infoibati” e proseguito ben oltre la fine della guerra verso quei nostri connazionali che avevano come unica colpa quella di essere italiani. Storia di cui fino a qualche anno fa era vietato parlare in un paese in cui persino un presidente della repubblica si recò a baciare la bara di quel Tito l’aguzzino. Per decenni a molti di quegli assassini rimasti impuniti l’Inps pagò pure la pensione! Nel continuo e sempre più impetuoso tentativo di mistificazione della storia abbiamo addirittura assistito quest’anno al tentativo negazionista dell’Anpi con un convegno al Senato in cui si è cercato di minimizzare il massacro delle foibe ed imputarne ad altri la colpa come se potesse mai esistere una giustificazione ad un qualsiasi genocidio. Questi soggetti, ieri come oggi complici degli assassini titini, propalatori di odio e di menzogne, principali alimenti di cui nutrono le loro menti, altro non fanno che tentare di alimentare divisioni e fratture tra la popolazione ad oltre 70 anni da quegli avvenimenti. Noi continueremo invece ad operare affinche si possa giungere a una memoria condivisa da tutti gli italiani. Compresi quelli di Istria, Fiume e Dalmazia".

Giuseppe Minnella - Federazione Movimento sociale fiamma tricolore di Reggio Calabria

Ricercato da due anni, fermato e arrestato sulla Ss 106

I carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro (Cs) hanno tratto in arresto un cittadino marocchino, E.Y., di 31 anni.

L'uomo, ricercato dal 2018 in seguito ad un provvedimento emesso dall’autorità giudiziaria di Milano, è stato fermato alla guida di una Lancia Y, mentre percorreva la strada statale 106.

Dopo aver inserito le generalità nella banca dati delle forze di polizia, i militari hanno scoperto che il 31enne era ricercato per una condanna in via definitiva per detenzione di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti.

La condanna è stata emessa per un reato compiuto nel 2014, quando E.Y. venne arrestato in flagranza, insieme ad un connazionale, con quasi 2 chili di hashish, materiale per il confezionamento e la pesatura dello stupefacente.

L'uomo è stato, pertanto, tratto in arresto e tradotto in carcere.

Rifiuti edili lasciati nel piazzale di una scuola, una denuncia

Durante un servizio di controllo del territorio, i carabinieri forestale della Stazione di San Giovanni in Fiore (Cs), in collaborazione con i colleghi di San Pietro in Guarano, hanno denunciato il rappresentante di una ditta edile per attività di gestione rifiuti non autorizzata.

In particolare, durante l'attività, i militari hanno scoperto, nel piazzale retrostante una delle scuole di San Giovani in Fiore, un cumulo di rifiuti speciali non pericolosi, quali scarti di demolizione, provenienti dai lavori realizzati per mettere in sicurezza l’edificio.

Una volta effettuati i necessari accertamenti, gli uomini dell'Arma anno constatato che gli scarti non sono stati smaltiti nei tempi previsti dalla normativa ambientale, prefigurando, quindi, uno stoccaggio di rifiuti non autorizzato. 

Alla scoperta dei vitigni autoctoni di Gerace e dei palmenti della Locride

Si svolgerà alle 16.30 di domani (sabato 8 febbraio), presso il Museo Civico di Gerace (Rc), la conferenza sui palmenti della Locride e i vitigni autoctoni di Gerace.

In un momento in cui il turismo enogastronomico è in forte crescita è importante conoscere e valorizzare una delle più importanti tradizioni del territorio calabrese.

L'iniziativa rientra nell'ambito di Passaggi Rupestri nel Mediterraneo, il progetto portato avanti in collaborazione con l'Università di Bologna, nella persona del prof. Adamo Domenico Rombolà, che si propone di valorizzare i territori e contrastare l'abbandono dei luoghi e la progressiva scomparsa delle comunità locali.

Nel corso dell'iniziativa, durante la quale saranno evidenziate le potenzialità inespresse della Locride, sarà proiettando il video sui palmenti, di Antonio Renda e Orlando Sculli.

Al termine della conferenza sarà offerta una degustazione a base di vini prodotti, da Santino Panzera e Orlando Sculli, con uve provenineti da vitigni autoctoni di Gerace conservati in un campo di "salvataggio" nel comune di Ferruzzano.

Subscribe to this RSS feed