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Torna dopo quattro anni la festa di Carnevale a Dinami

Dopo quattro anni di silenzio torna a Dinami la festa del Carnevale. L’appuntamento è per le ore 15 di domenica 7 febbraio in piazza San Rocco da dove si snoderà il corteo di maschere e ballerine. Un gruppo di appassionati ha messo in piedi un programma, sostenuto dall’Amministrazione comunale guidata da Maria Ventrice, che avrà il potere, secondo gli organizzatori, di richiamare la folla delle grandi occasioni. Protagonisti saranno sempre loro le maschere più bizzarre e virtuose che verranno indossate da giovani, bambini e adulti. “Abbiamo rivolto l’invito a partecipare a tutta la popolazione, impegnandoci in un appassionato  porta a porta – ha dichiarato Giovanni Chirico che ha sempre rivestito ruoli di primo piano nelle rappresentazioni artistiche e teatrali – e la disponibilità raccolta lascia intendere che il successo dello  spettacolo popolare è garantito. Ci siamo impegnati a coinvolgere tutta la popolazione per far sì che musica, balli ed allegria diventino il motivo predominante della grande sfilata che partendo da piazza San Rocco attraverserà tutte le vie principali del comune di Dinami fino ad arrivare alla scuola elementare. In questo entusiastico coinvolgimento non poteva mancare l’apporto del parroco don Rocco Suppa che ha offerto tutta la sua disponibilità per invitare soprattutto i giovani a partecipare compatti a questo grande momento di allegria e che riserverà, ovviamente, piacevoli sorprese. Devo ringraziare – ha concluso  Giovanni Chirico - anche chi ha impresso grande passione e arte per l’allestimento del programma ed alludo in maniera particolare a  Marianna Cichello, Giuseppe Cricrì, Gerardo Amelle, Adalgisa Bufalo e Daniela Petullà che stanno seguendo passo per passo l’evolversi del progetto organizzativo”.

La Calabria che scappa: si svuotano Chiaravalle e Dinami. Cresce Reggio

Sono da studiare ed approfondire i dati riguardanti i movimenti di popolazione inseriti fra le pieghe del “Documento di Economia e Finanza della Regione Calabria (DEFR) per gli anni 2016-2018” in discussione lunedì a Palazzo Campanella e concernenti il nuovo millennio. Semplicemente osservando il relativo grafico si coglie subito la sostanza dei numeri: le aree montane vivono un inarrestabile declino, mentre le coste riescono a registrare un lieve incremento di residenti. Sono soprattutto Chiaravalle Centrale, Dinami e San Giovanni in Fiore a subire il calo più netto in termini percentuali, mentre fra le città svetta, in senso positivo, Reggio (a dispetto delle rilevazioni sulla qualità della vita del Sole 24 Ore). Le cifre, però, non vanno solo lette, ma sviscerate e capite tenendo conto di un complesso di fattori che sfuggono alla matematica. La principale causa di emigrazione dei calabresi è senza dubbio l’assenza di lavoro, aggravata dalla perdita di postazioni pubbliche e dei servizi (dunque dai tagli) e dalla crisi economica. Chi si laurea trova spesso la realizzazione professionale solo varcando i confini regionali: la “partenza” delle migliori energie si trasforma nella riduzione delle possibilità di sviluppo alimentando il circuito perverso. La sfiducia nelle Istituzioni, la disgregazione sociale, la carenza infrastrutturale sono problematiche da affrontare con urgenza e da cui dipende il futuro della realtà meridionale, ma la soluzione pare poter essere concretizzata solo nel lungo periodo. Con la precarietà non si costruiscono le famiglie: il modello socio-economico va ripensato, il sistema dei valori deve essere recuperato. Obiettivi, questi ultimi, che nell’epoca della competizione globale possono essere centrati a patto di abbandonare la logica del pretendere l’assistenza (senza rinunciare ai propri diritti) e di acquisire una mentalità incentrata sulla cultura del lavoro e della solidarietà sociale.

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Furto di energia: sequestrata una pasticceria

Una pasticceria è stata posta sotto sequestro a Dinami. I Carabinieri ritengono, infatti, che il titolare, un cinquantacinquenne, avesse allacciato abusivamente alla rete elettrica sia il contatore dell'esercizio commerciale che quello della propria residenza.L'alimentazione sarebbe stata realizzata mediante alcuni cavi sistemati sotto il pavimento e connessi tramite un by-pass installato abusivamente. realizzando un by-pass abusivo attraverso dei fili interrati. Il proprietario risulta indagato per il reato di furto aggravato di energia elettrica.

Anziana aggredita e vittima di una tentata rapina in casa a Dinami

Aggredita e vittima di una tentata rapina commessa da due delinquenti mentre si trovava all'interno della propria abitazione. E' la drammatica esperienza che è stata costretta a vivere una settantanovenne, R. M., di Dinami, in provincia di Vibo Valentia. I criminali, dopo aver fatto ingresso in casa dell'anziana, hanno utilizzato nastro isolante per legarla ad una sedia picchiandola perché aveva detto loro di non avere soldi.  Le lesioni che le hanno procurato sono state tali da rendere necessario il trasporto ed il ricovero presso il reparto di Ortopedia dell'ospedale vibonese "Jazzolino" dove il personale sanitario che l'ha presa in cura ha emesso una prognosi di due settimane. I Carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno, agli ordini del tenente Mattia Ivano Losciale, nel frattempo, hanno avviato le ricerche dei banditi.  

Dinami: Il sindaco Ventrice presenta il bilancio di metà mandato

Riceviamo e pubblichiamo

"Non capita tutti i giorni di poter definire virtuoso un piccolo Comune di poco più di tremila anime,  che gestisce la sua attività politica amministrativa all’insegna dell’impegno, della passione e della speranza per un futuro migliore. Da qualche anno Dinami rappresenta la spinta più eccelsa tra le piccole realtà della provincia vibonese che fronteggiano l’ espandersi della precarietà economica, produttiva ed occupazionale. Sono le idee, l’abnegazione dei suoi amministratori, il contatto con le altre realtà istituzionali a permettere alla giunta guidata da Maria Ventrice di puntare su un percorso capace di garantire una lenta ma progressiva crescita socio culturale ed ambientale. Oggi sono i numeri a parlare. A quasi metà strada del cammino amministrativo, il sindaco Maria Ventrice ricorda che ammonta a oltre due milioni di euro la spesa sostenuta in questi ultimi anni dall’Amministrazione comunale per dare risposte immediate e concrete ai tanti fabbisogni di una popolazione che ormai da anni crede nell’operato di chi si è assunta la guida di Palazzo dell’Orologio per difendere e nello stesso tempo promuovere la dignità e la condizione della popolazione. E non è davvero poco considerata l’esiguità demografica del Comune. L’accesso ai fondi regionali è la sintesi di una spiccata capacità programmatica e progettuale che la giunta Ventrice porta avanti con estrema solerzia e volontà politica riuscendo spesso a rapportarsi  con successo con Enti preposti per il finanziamento di opere. Oggi il comune di Dinami, grazie alla intraprendenza di chi amministra il territorio e agli ottimi contatti, riesce a fare leva su una attività di lavori pubblici non indifferente e che trova ovviamente il pieno consenso della popolazione. Basti pensare, ad esempio, che la realizzazione dell’isola ecologica permetterà, tra qualche settimana, l’avvio ufficiale dei servizi per la raccolta differenziata. Un obiettivo raggiunto con intelligenza e sacrifici, sulla base di una spesa di 200 mila euro, ma che rappresenta una secca e concreta risposta alla domanda dei cittadini che hanno sempre chiesto a gran voce una condizione igienico sanitaria e ambientale adeguata ai tempi. Così come è stata commentata con evidente soddisfazione anche la notizia che il Comune ha smesso di pagare l’acqua alla Sorical, l’ente gestore per conto della Regione Calabria, per la fornitura dell’acqua agli abitanti di Monsoreto.Il rifacimento della rete idrica e la sistemazione dei serbatoi comunali hanno favorito questo tipo di iniziativa. Anche l’arredo urbano di Dinami costituisce un essenziale obiettivo e l’avvio dei lavori per la sistemazione di via Roma, via Pasubio, via IV Novembre, cui si sono aggiunti altri 70 mila euro, per il centro storico,  spiegano quanto sia prioritario l’interesse degli amministratori per rendere sempre più funzionali i collegamenti stradali. E sempre in materia di strade sono stati appaltati i lavori, per l’importo di 130 mila euro, per la realizzazione di strade interpoderali a Melicuccà, Boscoreggio e Monsoreto. Asilo e scuole restano nelle priorità della programmazione comunale. Alcuni fondi regionali (350 mila euro) hanno reso possibile l’avvio dei lavori per l’asilo di Monsoreto e la messa in sicurezza della scuola media di Dinami. La giunta Ventrice mantiene l’occhio vigile anche sul fronte del dissesto idrogeologico per il quale c’è una disponibilità di 400 mila euro per l’appalto dei lavori riguardanti il consolidamento e la messa in sicurezza, rispettivamente, di contrada Sacca Cello di Melicuccà e via De Gasperi di Dinami, mentre risultano già appaltati i lavori,  per un importo di 250 mila euro, di via Don Bosco a Dinami. Va in questa direzione anche un nuovo progetto, per l’importo di 400 mila euro, finanziato dalla Regione Calabria e già appaltato. Quest’ultima si appresta al varo del Centro di Aggregazione Giovanile, un progetto finanziato dal Ministero dell’Interno e che andrà a rappresentare il classico fiore all’occhiello per lo svolgimento dell’attività socio culturale e ambientale dei giovani. Si va anche in direzione della sistemazione del piazzale antistante la chiesa di Santa Marina i cui lavori stanno per essere appaltati per l’importo di 50 mila euro".

Ufficio stampa del sindaco di Dinami, Maria Ventrice

Provincia, la sfida di Di Bella: “Restituiamo le chiavi dei municipi a Renzi”

Non ci sono solo espressioni di solidarietà nei confronti dei dipendenti della provincia di Vibo Valentia che da diversi giorni sono in presidio permanente in piazza Municipio a causa del mancato pagamento degli stipendi. Ci sono idee agguerrite perché il clima sta diventando rovente. La situazione è praticamente imbarazzante perché vede l’Ente Provincia guidato dal presidente Andrea Niglia paralizzato nelle attività. Una situazione che di certo non viene sottovalutata, soprattutto da sindacati e amministratori pubblici, che in diversi modi continuano a manifestare la loro vicinanza ai lavoratori e a pensare alle ipotetiche soluzioni. Tra questi c’è anche il vicesindaco di Dinami Antonino Di Bella il quale esprime preoccupazione per una “situazione che vede importanti ditte della nostra provincia al collasso e altre che di recente sono fallite”  e pertanto si augura che “la disperata situazione che stanno vivendo padri e madri di famiglia non porti a estremi gesti così come si è verificato nei giorni scorsi a Lamezia Terme, dove una esosa cartella di Equitalia ha indotto un imprenditore a togliersi la vita”. La complicata vicenda della provincia di Vibo continua in un certo senso a bloccare anche i comuni per via della stazione unica appaltante e, infatti, secondo quanto afferma Di Bella “la paralisi dell’Ente non ci permette di mandare in appalto alcuni interventi importanti per la nostra comunità rallentando così anche l’economia di per sé già crollata. Così facendo – prosegue – rischiamo di perdere anche i pochi finanziamenti già stanziati ai comuni come quelli inerenti i Piar 2007-2013”. Di Bella punta poi il dito contro i consiglieri regionali e i deputati calabresi “che in questa vicenda risultano completamente assenti”. Di conseguenza propone ai sindaci del vibonese di “organizzare dei pullman nei propri comuni per andare a manifestare davanti Montecitorio e chiedere espressamente ai nostri parlamentari, e in particolare a Renzi, di dirci quale progetto ha per Vibo Valentia”. Il vicesindaco di Dinami, inoltre, qualora non venissero date delle risposte esaustive in merito alla problematica, propone che di “consegnare al presidente del Consiglio Renzi non solo le fasce tricolore ma anche le chiavi dei nostri palazzi municipali”. Di Bella fa appello persino alle massime autorità di governo e in particolare “a sua eccellenza il prefetto Giovanni Bruno, al presidente della regione Calabria Mario Oliverio e al nostro neopresidente della Repubblica Sergio Mattarella affinchè intervengano con tempestività, prima che sia troppo tardi, per la risoluzione di questa triste situazione”. Il numero 2 dell’esecutivo di Dinami  conclude il suo intervento riprendendo le parole dell’arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano e spera in “una stagione in cui rinasca il desiderio di essere cittadini, di capire il valore dell'impegno sociale, di riscoprire la bellezza di lottare per la costruzione di un clima di libertà della polis in cui i diritti di ciascuno siano riconosciuti e i doveri siano assunti da ognuno con responsabilità”.

Intimidazione al sindaco di Stefanaconi: La solidarietà della Cisal e dei sindaci di Pizzo e Dinami

Tanti gli attestati di solidarietà nei confronti del sindaco di Stefanaconi, Salvatore Di Sì, dopo l’intimidazione subita stamattina con l’incendio della sua autovettura. Tra i primi ad esprimere la propria vicinanza, il segretario generale della Cisal, Franco Cavallaro, per il quale “gli amministratori comunali della provincia di Vibo Valentia continuano a pagare un sempre più alto prezzo nel loro quotidiano impegno atto a migliorare la condizione di  vivibilità della popolazione amministrata. Quanto accaduto ad un sindaco di frontiera come Salvatore Di Sì, impegnato ogni giorno ad affrontare gravissimi problemi sociali e inquietanti sfide di legalità, la solidarietà non basta, il governo centrale deve puntare verso l’applicazione di misure più dure. La Cisal con i suoi iscritti è, ancor più di prima, al fianco di Salvatore Di Sì e degli altri rappresentanti delle istituzioni che seriamente e concretamente operano per la tutela e lo sviluppo del territorio vibonese”. Parole di dura condanna per quanto accaduto, anche da parte dei sindaci di Pizzo e Dinami, Gianluca Callipo e Maria Ventrice. Nell’esprimere la solidarietà di tutta la comunità napitina, Callipo ha evidenziato come, “l'ennesimo atto intimidatorio ai danni di un amministratore pubblico conferma che l'allarme criminalità nel Vibonese resta altissimo”. Vicinanza e solidarietà anche nella parole del sindaco di Dinami che giudica “la violenza, in qualsiasi forma di espressione, un attacco alla democrazia”. “Episodi come quello capitato al Sindaco di Stefanaconi – ha concluso Ventrice -  vanno condannati da tutti con fermezza e durezza. Siamo certi che le forze dell’ordine, impegnate nelle indagini, riusciranno ad individuare, al più presto, i responsabili”.

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