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Provincia, la sfida di Di Bella: “Restituiamo le chiavi dei municipi a Renzi”

Non ci sono solo espressioni di solidarietà nei confronti dei dipendenti della provincia di Vibo Valentia che da diversi giorni sono in presidio permanente in piazza Municipio a causa del mancato pagamento degli stipendi. Ci sono idee agguerrite perché il clima sta diventando rovente. La situazione è praticamente imbarazzante perché vede l’Ente Provincia guidato dal presidente Andrea Niglia paralizzato nelle attività. Una situazione che di certo non viene sottovalutata, soprattutto da sindacati e amministratori pubblici, che in diversi modi continuano a manifestare la loro vicinanza ai lavoratori e a pensare alle ipotetiche soluzioni. Tra questi c’è anche il vicesindaco di Dinami Antonino Di Bella il quale esprime preoccupazione per una “situazione che vede importanti ditte della nostra provincia al collasso e altre che di recente sono fallite”  e pertanto si augura che “la disperata situazione che stanno vivendo padri e madri di famiglia non porti a estremi gesti così come si è verificato nei giorni scorsi a Lamezia Terme, dove una esosa cartella di Equitalia ha indotto un imprenditore a togliersi la vita”. La complicata vicenda della provincia di Vibo continua in un certo senso a bloccare anche i comuni per via della stazione unica appaltante e, infatti, secondo quanto afferma Di Bella “la paralisi dell’Ente non ci permette di mandare in appalto alcuni interventi importanti per la nostra comunità rallentando così anche l’economia di per sé già crollata. Così facendo – prosegue – rischiamo di perdere anche i pochi finanziamenti già stanziati ai comuni come quelli inerenti i Piar 2007-2013”. Di Bella punta poi il dito contro i consiglieri regionali e i deputati calabresi “che in questa vicenda risultano completamente assenti”. Di conseguenza propone ai sindaci del vibonese di “organizzare dei pullman nei propri comuni per andare a manifestare davanti Montecitorio e chiedere espressamente ai nostri parlamentari, e in particolare a Renzi, di dirci quale progetto ha per Vibo Valentia”. Il vicesindaco di Dinami, inoltre, qualora non venissero date delle risposte esaustive in merito alla problematica, propone che di “consegnare al presidente del Consiglio Renzi non solo le fasce tricolore ma anche le chiavi dei nostri palazzi municipali”. Di Bella fa appello persino alle massime autorità di governo e in particolare “a sua eccellenza il prefetto Giovanni Bruno, al presidente della regione Calabria Mario Oliverio e al nostro neopresidente della Repubblica Sergio Mattarella affinchè intervengano con tempestività, prima che sia troppo tardi, per la risoluzione di questa triste situazione”. Il numero 2 dell’esecutivo di Dinami  conclude il suo intervento riprendendo le parole dell’arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano e spera in “una stagione in cui rinasca il desiderio di essere cittadini, di capire il valore dell'impegno sociale, di riscoprire la bellezza di lottare per la costruzione di un clima di libertà della polis in cui i diritti di ciascuno siano riconosciuti e i doveri siano assunti da ognuno con responsabilità”.

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