"Sconcertante che la Regione abbia perso 20 milioni di euro destinati all'agricoltura calabrese"

"E’ grave e sconcertante – denuncia Alessandro Nicolò, presidente del Gruppo di Forza Italia alla Regione – apprendere che, malgrado gli annunci propagandistici e il facile ottimismo del governatore Oliverio, al 31 dicembre scorso sono finiti in fumo ben 20 milioni di fondi UE destinati all'agricoltura calabrese dal Psr 2007-2013". "A peggiorare il quadro – aggiunge l’esponente politico – c’è pure uno strascico allarmante: la perdita di tante notevoli risorse del Psr genera un danno ulteriore per le aziende della Calabria, il venir meno della cosiddetta 'quota di compartecipazione' pari a circa 14 milioni di fondi europei. In sostanza, alla perdita dei fondi Psr 2007-2013 bisogna aggiungere questi altri 14 milioni che saranno tagliati sulla prossima programmazione, che peraltro non risulta operativamente ancora neppure partita". Osserva Nicolò: "Avevo centrato bene il problema, rilevando che il governatore Oliverio non ha minimamente criticato il governo 'amico' di Matteo Renzi, per il via libera al colossale import di olio tunisino tax-free, perché neppure la Regione ha le carte in regola con gli agricoltori calabresi. Ma non immaginavo che la situazione fosse arrivata a questi livelli. Volano via d’un colpo 34 milioni di euro e l'ultimo report di Confcooperative ci assegna la 'maglia nera' della peggiore performance del Paese per l’utilizzazione delle risorse europee in agricoltura. Dietro questi risultati rovinosi ci sarebbero, a quanto pare, 'sviste', 'incomunicabilità tra gli uffici', 'sottovalutazioni' e 'disguidi'. Tanti, davvero troppi per una giunta di 'tecnici e professori'". 

 

Iniziativa M5S: venerdì infoday sui fondi europei per agricoltura e turismo

Un modo per accorciare le distanze con l’Europa e dare un’opportunità concreta al nostro territorio. Questo l’obiettivo dell’iniziativa "InfoDay sui Fondi europei". Dopo il focus sulle Pmi, venerdì 6 novembre dalle ore 16.30 alle 19 a Camigliatello Silano sarà dato ampio spazio a due tematiche cardine per la crescita della Calabria: agricoltura e turismo. All'iniziativa, targata Movimento 5 Stelle Europa, prenderanno parte anche le eurodeputate Rosa D'Amato e Laura Ferrara, il deputato Paolo Parentela e l'europrogettista Andrea Boffi. Sede dell'incontro sarà la Proloco cittadina. "L'obiettivo - commentano i portavoce M5S – è quello di permettere a tutti, cittadini, imprenditori e associazioni, di acquisire le nozioni base sui fondi diretti, nella speranza di creare delle nuove opportunità per la Calabria". Troppo spesso progetti importanti vengono abbandonati a causa degli ostacoli burocratici che l'iter di accesso ai fondi indiretti presenta. L'Europa offre però strumenti alternativi, per finanziare idee che potrebbero risultare il giusto volano per la crescita di settori decisivi per il territorio calabrese, senza passare necessariamente dalla farraginosa e ritardataria programmazione regionale. La vocazione naturale della Calabria favorisce le iniziative che puntano, appunto, al settore turistico e a quello legato all'agricoltura. Attraverso una analisi delle opportunità dei finanziamenti comunitari, si porteranno a conoscenza le modalità di accesso ai fondi diretti, quelli erogati cioè dall'Unione europea.

Politici senza idee e passacarte ignoranti, cosi' la Calabria perde i fondi europei

Ottocento milioni di euro, parte seconda Per numerose prove dirette so che Tizio o Caio quando vogliono mi leggono, quando vogliono qualcosa la chiedono; insomma, non è che quello che io scrivo in diversi siti o dico in tv non abbia spettatori e lettori, e anche Illustri Lettori. Ciò premesso, come mai nessuno degli Illustri o meno ha trovato un attimino di tempo per rispondere al mio articoletto sugli ottocento milioni (800.000.000) di euro che la Calabria rischia di perdere? Eh, non dico per dovere, che pure dovrebbero sentire, ma per dispetto, per orgoglio, per vergogna, per bile; sì, proprio per bile, come ironizza pesantemente Archiloco: “cholèn uk echeis”, dice a un nemico che non ha il fegato di replicare. Ragazzi, quante cose farei io, con ottocento milioni; anche con molto meno; quanto lavoro distribuirei, quanti giovani laureati e a spasso metterei a fare qualcosa di utile! Ma non sono presidente di niente, tanto meno di Giunta, non sono vicepresidente di niente, non sono assessore di niente, non sono consigliere regionale, provinciale, comunale di niente; ho delle idee, idee serie e praticabili, mica il canale dell’Istmo o la scuola che combatte la mafia segue cena; ho idee reali e realistiche, e per manifestarle manco mi pago… Già, non sono nemmeno un consulente regionale tipo quelli che nominò Chiaravalloti nell’elenco nel peggio umano; o l’ultima infornata di Oliverio… Attenzione, non sto chiedendo di essere nominato, perché, se lo fossi, non potrei cavarmi il gusto di mandare a farsi benedire (monsignor della Casa, dove sei?) gli inetti e ciarlieri della Regione e di qualsiasi altra diavoleria. A parte che non hanno nessuna intenzione di nominarmi niente e hanno gli amici da sistemare, non ci provino nemmeno. Torniamo agli ottocento. Ripeto che essi soldi non vengono spesi per una sinergia tra politici e funzionari: i funzionari non fanno niente, e i politici non gli fanno nulla fare. Una sinergia perfetta. I politici non hanno idee, i passacarte sono troppo ignoranti e pigri per un progetto o un’iniziativa qualsiasi. Vi prego, rispondetemi, querelatemi, date segni di vita. Magari mi querelassero: farei come la Patente di Pirandello, portando in tribunale i suddetti inutili esseri e ottenendo che debbano rispondere al giudice se non rispondono a me. Sai le risate! Ma è proprio per questo che non mi querelano, i furboni! Con tanti saluti alla Slovacchia o Polonia o chi altri si papperà i nostri ottocento milioni di euro non spesi. No, scusate, settecentonovantotto milioni e mezzo (798.500.000): un milione e mezzo lo devono spendere, è già deciso, per il cimitero di Franco Corbelli. Ottimisti e allegroni, i nostri amici! L’opinione pubblica… buona, quella! Tutti muti, e tutti pronti a votare.

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La Calabria perde i soldi ed i calabresi tacciono

Corre voce che la Calabria rischi di perdere ottocento milioni di fondi europei. Secondo un rapido calcolo, sono euro 53.333,3 periodico, o se preferite 103.000.000 e rotti lire per chilometro quadrato; in termini antropici, quattrocento (400,00) euro a testa per ogni abitante. Dite voi, è una disgrazia cosmica ma tu te la pigli a ridere e ci fai sopra dell’ironia professorale? Beh, ragazzi, manco fosse una novità!  A perdere i fondi europei e nazionali sono stati bravissimi i seguenti signori: di sinistra, A. Guarasci, A. Ferrara, P. Perugini, A. Ferrara di nuovo, B. Dominijanni, F. Principe, R. Olivo, G. Rhodio, D. Veraldi, L. Meduri, A. Loiero, M. Oliverio; di destra (ridete!), G. Nisticò, G. Chiaravalloti, G. B. Caligiuri e G. Scopelliti proseguito in Stasi; oggi li perde Oliverio? Nihil sub sole novi. E tutti i suddetti signori se ne sono fregati rotondissimamente, hanno dormito lo stesso sonni da bimbi; e la popolazione tutta, escluso solo Ulderico Nisticò, non ha mai protestato o eccepito, anzi voti a valanghe, pacche sulle spalle e sorrisi. Di fronte a così inconsistenti eletti ed elettori, volete pure che io mi arrabbi, a rischio di guastarmi il sanissimo fegato?  Sono anni, del resto, che cerco di spiegarvi perché la Regione Calabria non spende i fondi europei; voi non lo volete capire (capireste, ma non volete!), e io ci riprovo:

- da quando Cicco Simonetta commise l’errore di non eliminare Ludovico il Moro e fu il Moro a eliminare lui, cioè dal 1480, gli unici uomini politici calabresi degni di questo nome sono stati Michele Bianchi e Luigi Razza; per il resto, il convento ha passato il cibo che mangiamo;

- ma i fondi europei e di qualsiasi altra stirpe non li devono spendere direttamente i diciamo così politici, bensì funzionari (ridete!) e tecnici: e lasciatemi chiarire che la qualità dei passacarte della Regione è molto, molto inferiore quella dei politici: quanto dire! Essi sono intanto capitati lì per caso o per una delle infinite circostanze che più o meno intuiamo. Essi sono pigri come si conviene a burocrate; e totalmente privi di ogni fantasia e creatività. Essi obbediscono devotamente al primo imperativo della mamma: “Figlio mio, ti raccomando: non firmare mai nemmeno una cartolina illustrata”.

 Per spendere, del resto, servono idee e progetti. Ovvio, dite voi: ma siccome non si spendono, vuol dire che politici e scaldasedie non ne hanno, non gli passano per la mente, non sono dotati di quello che noi dotti chiameremmo sostrato mentale. Sono dei passacarte, dei dattilografi. Eh, ma pensare mica è obbligatorio! Anch’io non so quasi nulla di matematica, e le mie ultime reminiscenze risalgono agli esami di Stato del 1968… Non è colpa mia, facevo un altro mestiere. Ebbene, se mi viene l’uzzolo di sapere qualcosa, che so, di trigonometria, mi onoro di avere dei colleghi e amici di eccezionale valore, e mi faranno la carità di un ripasso. Il mezzemaniche privo di idee, ma furbo, non fa certo così: se chiedesse aiuto, ammetterebbe quello che tutti sappiamo però voi dovete fare finta di ignorare: che è senza idee e senza coraggio. Allora che fa? Non pensa, non stende progetti, rimanda indietro i soldi, e a fine mese si piglia lo stipendio. Lo stipendio, tranquilli, non è mica ladro: solo quello, il mensile, ha consigliato la mamma.  Non provate ad aiutarli, coloro, politici e travetti che siano; soprattutto, non provateci gratis. Ancora ancora, magari, se avete un amico, fatevi nominare consulenti regionali a pagamento, ovviamente esentati da qualsiasi consulenza su qualsiasi argomento; però, se vi pagano, almeno siete inutili ma fate spendere qualche spicciolo. E sono gli unici denari che la Regione sa spendere. Ora che mi sono divertito con uno spruzzo di sarcasmo, non cambia niente, come mai nulla cambiò con di sinistra, A. Guarasci, A. Ferrara, P. Perugini, A. Ferrara di nuovo, B. Dominijanni, F. Principe, R. Olivo, G. Rhodio, D. Veraldi, L. Meduri, A. Loiero, M. Oliverio; di destra, G. Nisticò, G. Chiaravalloti, G. B. Caligiuri e G. Scopelliti proseguito in Stasi; oggi Oliverio.

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La Calabria, i fondi europei e l'incapacita' della politica

 Siamo nel 2015, e la Calabria deve spendere i fondi 2007-13. Credo non ci siano epiteti abbastanza volgari per definire i politicanti e i passacarte che in qualsiasi modo siano responsabili dello scempio, perciò lascio le meritate ingiurie alla fantasia dei lettori. Essa Calabria è, infatti, l’ultima d’Italia e tra le ultimissime d’Europa, e si permette il lusso di rimandare indietro i soldi con cui potrebbe creare lavoro. Cause dell’ignobile comportamento sono nell’evidente incapacità e di farsi venire delle idee, e di stendere un progetto decente in lingua italiana: e figuratevi in straniera! Gli altri fondi, i prossimi, sono quelli 2014-2020; siamo a metà 15, perciò un altro anno e mezzo ce lo siamo giocato tra l’inettitudine di Scopelliti e del centro(destra), e, da novembre, l’inettitudine di Oliverio e centrosinistra, aggravata dai giochetti per la giunta, più manina pendula della magistratura. Siccome la Calabria fa parte dell’Italia, e la perdita dei soldi sarebbe anche un danno nazionale, io, fossi nei panni del governo, manderei un bel commissario ad acta tipo sanità. Tranquilli, non succederà mai. E nemmeno il più banale provvedimento punitivo. Quando Oliverio ha scoperto che per l’agricoltura stanno sparendo più di 200 (duecento) milioni, ha confermato i dirigenti colpevoli: magari con premio di produzione? La sedicente opinione pubblica mostra di non avere, a questo proposito, un’opinione benché minima. Ce l’hanno tutti un parente, un amico alla Regione…

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Commissaria UE avverte la Calabria: "Fondi europei a rischio"

Non lasciano tranquilli i calabresi le parole che sono state pronunciate da Corina Cretu, Commissario UE agli Affari regionali. A denunciarlo è Laura Ferrara, parlamentare europea del Movimento 5 Stelle. La componente dell'Esecutivo europeo, infatti, in merito alla gestione dei programmi operativi di Campania e Calabria, ha avvertito che sarà indispensabile procedere ad una "revisione profonda". "Gli errori del passato e i milioni di euro tornati indietro - è il grido d'allarme della rappresentante M5S - non hanno insegnato niente a questa classe ‪‎politica‬. Se non presentano i programmi corretti in tempi rapidi, sarà impossibile avviare lo stanziamento delle risorse entro la fine dell’anno". La lenta programmazione da parte della Regione guidata da Mario Oliverio mette, dunque, a rischio, il felice esito delle procedure necessarie per stanziare le cifre disponibili. "Se non presentano adesso i programmi - ha avvertito Corina Cretu in occasione della risposta ad una interrogazione orale presentata da Rosa D'Amato, deputata europea del Movimento 5 Stelle - c'è il rischio che perdano i soldi a livello regionale fino alla fine dell'anno". L'auspicio è che il messaggio sia arrivato forte e chiaro alle orecchie dei vertici di Palazzo Alemanni che, in una situazione complicata e difficile come quella vissuta dalla popolazione calabrese, non possono certo permettersi di indugiare oltre. Il denaro direttamente proveniente da Bruxelles rappresenta, come noto, il principale strumento per dare sostanza alle sbandierate idee di rilancio e sviluppo della regione.

D'Agostino ( Oliverio Presidente): "Sui fondi europei ereditiamo una situazione complessa"

“La discussione di oggi sulla programmazione e l’utilizzo delle risorse comunitarie ha messo in evidenza le priorità che dovranno essere affrontate con urgenza per dare un destino diverso alla Calabria”. Lo sostiene il vice presidente del Consiglio regionale Francesco D’Agostino che esprime “ampio apprezzamento per le indicazioni giunte dal confronto in aula sul tema dei fondi  comunitari”. “Ereditiamo  - dichiara D’Agostino - una situazione complessa per quanto riguarda l’utilizzo di queste fondamentali e decisive risorse. Una situazione drammatica che deve indurre il nuovo governo della Calabria a non ripetere per nessun motivo gli errori fatti nel passato. La riflessione a riguardo – sottolinea il Vice Presidente del consiglio regionale - non poteva essere rimandata, e oggi diamo un segnale positivo ad una intera regione e ai suoi cittadini. Nell’immediato, sarà necessario avviare tutte quelle procedure necessarie all’avvio fattivo del programma di interventi 2014/2020. Un programma  - sottolinea ancora Francesco D’Agostino - che dovrà incardinarsi su politiche strategiche e di ampio respiro capaci di ridare linfa vitale ai territori, rimettendo la regione nella sua interezza al centro del progetto complessivo per il Paese. Se politica e burocrazia lavoreranno in sinergia, gli obiettivi diventeranno più facilmente raggiungibili. Ma oggi bisogna essere chiari. Assumiamo una responsabilità politica su questo tema. Una responsabilità che dovrà tradursi in impegno concreto in sede di indirizzo politico e, contestualmente, in sede di controllo”. Conclude D’Agostino: “Il lavoro del Presidente Mario Oliverio, in questa fase, si sta rivelando decisivo per salvare una fetta di risorse contenute nel programma comunitario 2007/2013. Allo stesso tempo, va avviato un percorso partecipato per definire le strategie e gli strumenti da utilizzare per la nuova programmazione”.

Fondi Europei, Oliverio: "La situazione è drammatica"

"Una situazione drammatica, molto difficile, al limite del collasso". Queste le parole usate dal Governatore, Mario Oliverio, per definire la situazione della Calabria sui fondi dell'Unione europea. "In Europa, la Calabria è tra le regioni più in ritardo di sviluppo – ha affernato Oliverio nel corso della seduta odierna del Consiglio regionale – al 31 ottobre scorso, che è la data a cui fanno riferimento tutti i dati ufficiali anteriormente al mio insediamento, la Calabria era tra le ultime nella spesa dei Fondi della Programmazione 2007/2013". Secondo quanto sostenuto dal Governatore, a fine ottobre la Regione aveva speso meno della metà delle risorse del POR FESR, e meno dei due terzi delle risorse del POR FSE. Frecciata finale all'indirizzo della giunta guidata da Scopelliti, "Questa è la situazione –  ha chiosato  Oliverio -  che il governo regionale di questi anni ci ha lasciato in eredità".

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