Attenzione
  • JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 983

Provincia di Vibo, Niglia dichiarato incandidabile dalla Corte di Cassazione. L’Ente nel caos

La difficilissima situazione in cui versa la Provincia di Vibo Valentia si complica ulteriormente per effetto di una sentenza della Corte di Cassazione che sostanzialmente mette fuori gioco il presidente Andrea Niglia. Al pessimo stato della viabilità vibonese, ai problemi dei dipendenti che aspettano gli stipendi, ad una condizione di sviluppo semipermanente, si aggiunge la molto più che vacillante posizione dei vertici politico-amministrativi. La Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso del ministero dell’Interno, ha ribaltato la precedente sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro che aveva indicato come improcedibile la domanda del ministero volta a far dichiarare incandidabili  Andrea Niglia, Milena Grillo, Gennaro Melluso, Massimo Rocco La Gamba e Domenico Marzano, amministratori del disciolto consiglio comunale di Briatico. Il punto, secondo la Cassazione, è che “la misura interdittiva dell’incandidabilità degli amministratori pubblici di enti territoriali, il cui consiglio sia stato sciolto per l’esistenza di ingerenze della criminalità organizzata, opera dal momento in cui sia stata dichiarata con provvedimento definitivo e riguarda il primo turno, ad esso successivo, di ognuna delle tornate elettorali indicate dall’art. 143, comma 11, del d.lgs. n. 267 del 2000 e, quindi, tanto le elezioni regionali, quanto quelle provinciali, comunali e circoscrizionali”. “Si è ritenuto in realtà – sostiene la Corte – che il riferimento cumulativo, e non alternativo, ai turni elettorali elencati deve essere interpretato nel senso che l’incandidabilità si applica per ciascuno di essi che sia indetto dopo la sua definitiva dichiarazione. L’incandidabilità infatti non può operare prima che la sia dichiarazione giurisdizionale sia divenuta definitiva. E dunque deve ritenersi  che l’incandidabilità operi quando, come previsto dalla norma, sia dichiarata con provvedimento definitivo, valendo evidentemente per tutti i turni elettorali successivi che si svolgeranno nella regione nel cui territorio si trova l’ente interessato dallo scioglimento, sebbene nella stessa regione si siano svolti uno o più turni elettorali (di identica o differente tipologia) successivamente allo scioglimento dell’ente ma prima che il provvedimento giurisdizionale dichiarativo dell’incandidabilità abbia assunto il carattere della definitività”. Di conseguenza, la Cassazione, cassando la sentenza impugnata, ha dichiarato Niglia e gli altri amministratori “incandidabili alle elezioni regionali, provinciali, comunali, circoscrizionali, limitatamente al primo turno successivo allo scioglimento del Comune di Briatico”. In altre parole, ad avviso della Corte, Niglia non poteva candidarsi alla presidenza della Provincia di Vibo Valentia. Lo stesso presidente della Provincia ha comunque presentato un controricorso.

Viabilità, Di Bella scuote il Vibonese: “Sindaci e cittadini protestino davanti a Renzi”

“È chiaro che rimanendo qui, nel Vibonese, non otterremo grandi risultati. Dobbiamo andare a Roma, dal premier Renzi, a protestare con veemenza. E lo dobbiamo fare tutti insieme: se ogni sindaco della provincia, il parlamentare e ogni consigliere regionale del territorio porta con sè almeno cento cittadini, allora non potranno più ignorarci”. Il vicesindaco di Dinami Nino Di Bella rafforza il concetto espresso ieri nella riunione svoltasi presso la sede della Provincia ed invita ad una mobilitazione generale in grado di “scuotere le coscienze dei nostri governanti”. L’obiettivo è quello di “risollevare le sorti di un’area abbandonata, colpita tanto dai tagli quanto dal disinteresse”. “La situazione – spiega Di Bella - è drammatica: lo stato della viabilità ormai non consente nemmeno spostamenti in sicurezza, il nuovo decreto di riordino della rete ospedaliera ci penalizza ulteriormente affievolendo il nostro diritto alla salute, i dipendenti della Provincia sono afflitti da immani difficoltà. I politici romani – sostiene – non possono ricordarsi del Vibonese solo nei periodi elettorali. Vengano nei paesi viaggiando sulle nostre strade, si rendano conto della gravità dei problemi. Capiscano che così non si può andare avanti”. “Se davvero hanno un minimo di interesse per questa terra – conclude Di Bella – lo dimostrino. Oppure spariscano ed evitino nuove vergognose prese in giro”.

“Disagi dipendenti Province Vibo e Crotone sono figli delle pasticciate riforme renziane”

“Il caso dei dipendenti della Provincia di Vibo e Crotone è frutto di riforme pasticciate. Purtroppo questo governo s'impegna in riforme più sulla carta che reali e dell'inseguimento del 'titolo giornalistico d'effetto' che sembra essere l'unico traguardo che Renzi insegue lasciando sul campo problemi enormi e grandi contraddizioni”. È quanto afferma la coordinatrice regionale di Forza Italia Jole Santelli. “La legge Delrio – sostiene l’esponente azzurra - è stata fatta in fretta e male ed oggi si paga il dazio di un modo di legiferare fallimentare. Purtroppo tale riforma è fatta anche sulla pelle dei dipendenti che reclamano i loro diritti e non hanno neanche potuto incontrare il premier Renzi che strombazza ipocritamente d'aver abolito le Province”.

Inchiesta "Strada del Mare": finanzieri di Vibo hanno sequestrato i beni di 5 indagati

La Guardia di Finanza del Comando provinciale di Vibo Valentia e del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza ha sequestrato beni, in Calabria e nel Lazio, per un importo complessivo vicino ai 6 milioni di euro, la cui titolarità è riconducibile a cinque indagati nell'ambito dell'inchiesta avviata  sulla realizzazione della "Strada del Mare". Il costo dell'arteria viaria, una delle tante incompiute italiane, ha raggiunto finora i 30 milioni di euro. Le indagini, condotte su input della Procura Repubblica, costituisce una tranche dell'attività investigativa aperta in seguito alla drammatica situazione finanziaria della Provincia di Vibo. Gli inquirenti, nel caso specifico, ritengono che siano stati commessi illeciti nella conduzione delle opere e, più in generale, del contratto. Nell'elenco delle persone finite nel calderone delle indagini figurano ex funzionari dell'Amministrazione Provinciale ed imprenditori ed un imprenditore. Il provvedimento giudiziario ha messo nel mirino immobili, quote societarie, rapporti finanziari. Alle  11.00 di lunedì 7 marzo, il Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, Mario Spagnuolo, illustrerà nel corso di una conferenza stampa, che si terrà presso gli uffici della stessa Procura, i dettagli dell’operazione che ha gia’ condotto all’arresto ed alla denuncia di funzionari pubblici, tecnici ed imprenditori

 

  • Published in Cronaca

Paura alla Provincia di Vibo: sindacalista si sente male durante l'assemblea

Si è sentito male durante un'assemblea che si stava svolgendo presso il palazzo che ospita la Provincia di Vibo Valentia. Il malore accusato da un sindacalista della CGIL ha causato attimi di tensione e spavento. Prestatigli i primi soccorsi, è stato accompagnato all'ospedale "Jazzolino". I medici hanno disposto il ricovero per effettuare gli esami clinico del caso. I partecipanti hanno ritenuto doveroso sospendere la riunione nel corso della quale era i dipendenti erano impegnati a rivendicare il versamento di quattro stipendi arretrati.  

Calabria in tilt per una semplice nevicata: gli antichi vizi di disorganizzazione e superficialità

La prima vera nevicata di questo inverno è andata a toccare uno dei tanti nervi scoperti della Calabria: l’incapacità di fronteggiare fenomeni che dovrebbero rientrare nella normalità e che, invece, a queste latitudini si trasformano quasi in eventi apocalittici. Il ghiaccio che ha coperto l’asfalto nelle zone interne del Vibonese ha paralizzato la circolazione: secondo quanto hanno riferito diversi sindaci, alla Provincia mancava persino il sale da spargere. Nemmeno il tempo di affrontare questa “emergenza” che sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria, nel tratto fra Cosenza nord e Altilia-Grimaldi, si sono  formati chilometri di coda con intere famiglie bloccate per diverse ore al freddo e senza mezzi per ristorarsi. È scoppiata così l’ira degli automobilisti, ma l’Anas – intanto bersagliata dalla solita “accapigliante” politica – ha puntualizzato che chi si è messo alla guida lo ha fatto senza adottare le precauzioni del caso (pneumatici antineve o catene). Da tutto questo l’immagine della nostra regione ne esce ancora una volta devastata: mentre altrove vengono affrontate senza neanche un colpo di tosse nevicate epocali, qui da noi una semplice perturbazione rischia di trasformarsi in tragedia. Di chi le colpe? Sicuramente degli organismi preposti che palesano disorganizzazione ed inefficienze e che non imparano dai numerosi errori che si susseguono da decenni. Ma anche dei cittadini che paiono impossibilitati a scrollarsi di dosso una perdurante superficialità e l’eterno vizio di addossare ogni responsabilità agli altri pretendendo diritti ed agevolazioni senza considerare doveri e impegni. Un potere, e non da poco, i cittadini ce l’hanno: quello di scegliere i propri rappresentanti. Il punto è che pure la selezione della classe dirigente viene effettuata senza approfondita riflessione, ma basandosi sul vecchio sistema della (ri)conoscenza e del favore da restituire. Al di là di risorse e strumenti a disposizione e delle componenti fortuite che determinano le circostanze, i calabresi tendono ad arrendersi alle prime difficoltà rinunciando a combattere per conquistare nuove posizioni. Il vero problema non è allora nella dinamica degli accadimenti, ma nell’approccio mentale rinunciatario di una serie di generazioni senz’anima. Inutile dire che continuando su questa strada non si va da nessuna parte.

  • Published in Diorama

Mezzo centimetro di neve, viabilità Serre nel caos: alla Provincia manca anche il sale

Il sistema viario delle zone interne del Vibonese è nel caos. È bastato qualche fiocco di neve ed il successivo crollo delle temperature e alcune strade sono diventate impercorribili. Mettersi alla guida (anche con appositi pneumatici invernali) è una scelta ad alto rischio: le basse velocità sono d’obbligo, frenare equivale a perdere il controllo della vettura. Stamattina diverse automobili sono rimaste bloccate nella strada che da Serra San Bruno conduce a Mongiana. Le lamentele crescono perché recarsi da Nardodipace, Fabrizia e Mongiana nella cittadina della Certosa è una corsa ad ostacoli. Ma il problema esiste anche in altri territori. Il  sindaco di Arena Antonino Schinella ha infatti inviato una missiva alla Provincia di Vibo Valentia ed alla Prefettura mostrando preoccupazione. “Purtroppo -  ha affermato il primo cittadino – nonostante l’approvazione del Piano neve 2015/2016 adottato con deliberazione n. 10/2016 del presidente della Provincia di Vibo Valentia e sebbene lo stesso preveda il tempestivo spargimento di idoneo materiale salino nei tratti soggetti alla formazione di ghiaccio, nella mattinata odierna è stato constatato che sulla strada provinciale n. 58 gli interventi per fronteggiare regolarmente il fenomeno non sono risultati tempestivi. Anzi – ha sottolineato Schinella – è stato accertato il mancato servizio di salatura antighiaccio che, lungo la sp 58, ha comportato grandi disagi e pericoli per l’incolumità degli automobilisti che transitano sin dall’alba per raggiungere il posto di lavoro. Di conseguenza, considerata la possibilità che si verifichino ulteriori simili fenomeni, si invita la Provincia di Vibo Valentia ad attivare tempestivamente tutte le misure necessarie per evitare che si riverifichino i fatti e le dinamiche di cui sopra”. Secondo notizie che arrivano dalla città capoluogo di provincia, il sale da spargere sulle strade dovrebbe essere disponibile da pomeriggio. Ma è evidente che, fra difficoltà economiche ed un’organizzazione tutt’altro che eccellente, i cittadini abbiano poco da stare tranquilli.

Viabilità, Di Bella attacca “parlamentari e consiglieri regionali di destra e di sinistra”

“Non se ne può proprio più. La situazione della rete viaria dell’intera provincia vibonese è ormai  un dissesto generalizzato, strade diventate impercorribili e di una pericolosità inaudita”. Con questa premessa il vicesindaco di Dinami Nino Di Bella lancia un nuovo appello affinchè “qualcuno” possa intervenire sulla problematica sostituendosi di fatto all’Ente Provincia che versa in una situazione economica a dir poco disastrosa. “Purtroppo la Provincia di Vibo trova serie difficoltà a corrispondere gli stipendi ai propri dipendenti – afferma Di Bella -  e inoltre sono tante le ditte che vantano dei crediti nei confronti dell’ente. Figuriamoci se in queste condizioni si possa riuscire a mettere mano sulla viabilità”. Di conseguenza, l’esponente dell’esecutivo di Dinami sposta l’attenzione verso “i nostri consiglieri regionali e nostri parlamentari vibonesi che continuano a dimostrare di non avere alcun interesse del nostro e loro territorio. Così facendo confermano di avere come interesse principale il potere dimenticando che proprio grazie a questo territorio si trovano ad occupare quelle poltrone”. Per il giovane amministratore “sarebbe il caso di chiedere allo Stato un intervento ‘Salva Vibo’ o, in alternativa, ridare la competenza  all’Anas che forse avrebbe gestito meglio la situazione”. E dopo l’attacco ai politici “di destra e di sinistra” Di Bella si rivolge infine al nuovo prefetto Carmelo Casabona affinchè “prenda a cuore anche questo problema sulla viabilità continuando il lavoro finora svolto dal suo predecessore Giovanni Bruno” al quale augura “un buon proseguimento di carriera per il nuovo incarico avuto”.

Subscribe to this RSS feed