Incendiato un furgone nel reggino, individuato il presunto responsabile

I carabinieri della Stazione di Monasterace hanno notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari a un 27enne del luogo, indagato per danneggiamento seguito da incendio.

L’uomo, a conclusione di un a serrata attività investigativa, i cui esiti sono stati pienamente condivisi dall’Autorità Giudiziaria, è stato individuato quale autore dell’incendio di un furgone di proprietà di un’impresa edile con sede a Polistena.

La vicenda risale al mese di ottobre del 2014, quando, qualcuno si era introdotto in un area di cantiere, sita nel comune di Monasterace, incendiando l’automezzo della ditta, impegnata nei lavori di riqualificazione dell’edificio dell’ex-scuola elementare “Campo Marzo”, da destinare a centro di accoglienza di immigrati extracomunitari richiedenti asilo politico.

 

Discarica comunale sequestrata nel reggino

Il personale della Stazione carabinieri forestale di Melito di Porto Salvo, coordinato dal Gruppo carabinieri di Reggio Calabria, ha sequestrato in località Chianca nel territorio del Comune di Melito di Porto Salvo, la discarica comunale di rifiuti solidi urbani dismessa da anni, dalla quale fuoriuscivano, in modo incontrollato, i liquami di percolazione che, spandendosi nei terreni agricoli circostanti, confluivano poi nel torrente Arcina. L’indagine ha subito messo in luce tutta una serie di problematiche relative alla gestione della discarica, in uso dal comune di Melito di Porto Salvo dal 1991 al 1999, relativamente alla gestione del percolato, ovvero i liquami, fortemente inquinanti, che si formano prevalentemente per la decomposizione della frazione organica dei rifiuti soliti urbani.

Dagli accertamenti eseguiti è risultato che la discarica, di recente, era stata anche interessata da un movimento franoso dei terreni sovrastanti il che, oltre ad aver provocato il danneggiamento della rete di scolo e raccolta del percolato, fa sorgere non pochi interrogativi sulla idoneità del sito per l’allocazione della discarica stessa. I sopralluoghi effettuati dai vertici della Protezione civile della regione Calabria e dai tecnici dell’Agenzia regionale per l’ambiente (ArpaCal), congiuntamente con i tecnici del Comune interessato, hanno inoltre evidenziato la presenza di una vasca di raccolta del percolato ormai piena e quindi non più in grado di contenere il liquame prodotto che, come prescritto dalla normativa, deve essere opportunamente raccolto, trattato e smaltito in impianti autorizzati.

Considerata la situazione, i militari intervenuti hanno posto sotto sequestro penale l’intera area, per un’estensione pari a circa due ettari complessivi, lasciando la facoltà d’uso per le sole operazioni di bonifica e messa in sicurezza. Il sequestro è stato già convalidato dalla competente Autorità giudiziaria. Nell’attesa dei risultati delle analisi su natura e pericolosità dei reflui, il Comune di Melito di Porto Salvo ha disposto il divieto assoluto di coltivazione, pascolo e di qualsiasi altro utilizzo agronomico dei terreni interessato dallo sversamento, nonché la realizzazione, in somma urgenza, delle opere necessarie per canalizzare e raccogliere il percolato.

Le indagini disposte dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria vaglieranno, attraverso l’analisi della corposa documentazione sequestrata, eventuali responsabilità penali ai sensi del testo unico sull’ambiente.

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Armi, droga ed esplosivo: padre e figlio finiscono in manette nel reggino

Un’operazione condotta congiuntamente dai militari del Comando provinciale della Guardia di finanza di Reggio Calabria e dei carabinieri del Nucleo operativo della compagnia di Villa San Giovanni e dello Squadrone eliportato Cacciatori, ha permesso di rinvenire in un terreno ubicato nel comune di Santo Stefano d’Aspromonte, armi, esplosivo e droga. Nel corso delle attività sono stati trovati: due fucili e due pistole con matricola abrasa, una penna-pistola, una doppietta, 205 grammi di gelatina esplosiva e un involucro contenente circa 56 grammi di cocaina.

In dettaglio, i militari hanno rinvenuto in una zona boscosa, ben mimetizzato lungo un sentiero inerpicato che prende l’abbrivio dal terreno oggetto della perquisizione, un panetto di gelatina esplosiva, preservato da una serie di involucri di plastica, che ne rendevano impermeabile il contenuto.

Poco distante, interrato e ricoperto dai rovi, è stato trovato un ulteriore barile di plastica che nascondeva al suo interno la penna pistola, una calibro 38 special, una pistola semi-automatica modificata per poterne consentire l’utilizzo con un diverso munizionamento, un fucile a canne sovrapposte mozzate, una doppietta, un fucile automatico tipo caccia, due passamontagna e oltre 270 munizioni di vario tipo e calibro.

La sostanza stupefacente, occultata all’interno di un barile di plastica collocato nei pressi di una stalla, è stata rinvenuta grazie al fiuto infallibile di Edin, il cane antidroga condotto dai cinofili del Gruppo della guardia di finanza di Reggio Calabria.

Il terreno oggetto della perquisizione è risultato essere nella disponibilità di due persone, M.A. di 66 anni e M.G. di 29, rispettivamente padre e figlio, di cui il primo già destinatario di misura cautelare personale degli arresti domiciliari.

Isuccessivi controlli ispettivi espletati presso le abitazioni di domicilio dei due soggetti hanno permesso di rinvenire un pugnale, un tirapugni ed un manganello telescopico.

Tutto il materiale rinvenuto è stato messo in sicurezza da personale specializzato e sottoposto a sequestro, mentre, su disposizione, Sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Reggio Calabria Giovanni Calamita, di concerto con il Procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni, i due uomini sono stati tratti in arresto e condotti presso la casa circondariale di Arghillà in quanto ritenuti responsabili della detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti e dell’illecita detenzione di armi e materiale esplodente. Sono in corso ulteriori accertamenti volti a verificare la provenienza delle armi e se le stesse siano state utilizzate per la commissione di altri fatti illeciti.

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Ancora una scossa di terremoto nel reggino

Una leggera scossa di terremoto è stata rilevata alle 5,17 di questa mattina in provincia di Reggio Calabria. Il sisma, rilevato dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, ha avuto un'intensità di magnitudo ML 1.5.

L'epicentro dell'evento tellurico è stato individuato ad una profondità di undici chilometri in un area che ricade nel comune di Cardeto, nella zona del Parco nazionale dell'Aspromonte

Nella giornata di ieri, un altro terremoto di magnitudo ML 3.2 era stato segnalato nel territorio del comune di Santo Stefano in Aspromonte

 

Meteo: temporale in arrivo sulle Serre, ecco quando

Il primo fine settimana dell'autunno astronomico porterà nubifragi su Calabria, Sicilia e Sardegna. Secondo le previsioni formulate dagli esperti de ilmeteo.it, nel pomeriggio di oggi le prime piogge interesseranno la Sicilia orientale. A partire da domani e fino a domenica, invece, "l'alta pressione delle Azzorre tenterà di conquistare il Paese, e nel frattempo una bassa pressione Nordafricana interesserà le due isole maggiori e parte della Calabria". Per la giornata di sabato, le precipitazioni dovrebbero interessare "il Cuneese e Torinese, il Reatino, la Sardegna, la Sicilia centro-orientale e il Reggino, anche con fenomeni temporaleschi". Domenica la situazione peggiorerà soprattutto al sud. " Temporali diffusi", con possibili nubifragi e locali grandinate, sono previsti, infatti, nel Reggino, in Sicilia e Sardegna centrale e meridionale. Sulle Serre le piogge dovrebbero fare la loro comparsa a partire dal primo pomeriggio di domani. Deboli precipitazioni anche nella giornata di domenica, mentre intorno alle 17 di lunedì dovrebbe abbattersi un vero e proprio temporale. Il sole ritornerà a splendere a partire da martedì 27.

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