Piantagione di marijuana rinvenuta e distrutta nel Reggino

Una piantagione composta da 500 arbusti di marijuana è stata rinvenuta in località Quarantano, nella frazione Castellace di Oppido Mamertina (Rc).

La coltivazione è stata scoperta, insieme ad un impianto d'irrigazione ed a vari attrezzi agricoli, dai carabinieri della Compagnia di Palmi, dell’8° Nucleo elicotteri di Vibo Valentia e dello Squadrone eliportato Cacciatori “Calabria”.

Le piante, dopo essere state campionate, sono state distrutte sul posto.

 

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Bunker, pistola e munizioni rinvenuti nel Reggino

I carabinieri della Compagnia di Locri  e dello Squadrone “Cacciatori” di Calabria hanno passato al setaccio centri abitati e campagne, con perquisizioni e rastrellamenti, nelle zone impervie pre-aspromontane.

In particolare, a Ciminà, i militari, nel corso di una perquisizione a casa di un 40enne, hanno scoperto e sequestrato un bunker ricavato nel sottotetto, accessibile attraverso due botole murate di cui una ricavata in una credenza.

Nel corso dello stesso servizio, gli uomini dell'Arma hanno rinvenuto, in un terreno demaniale in località “Quarantena”, occultata in un tubo in plastica, una pistola Glock, circa 600 cartucce di diverso calibro e 2 chili di polvere da sparo con 35 metri di miccia a lenta combustione.

Tenuto conto dell’alta pericolosità di quanto rinvenuto, sul posto sono intervenuti gli artificieri del Comando provinciale carabinieri di Reggio Calabria, che hanno messo in sicurezza l'area e distrutto l'esplosivo, dopo averlo campionato e analizzato.

La pistola rinvenuta, invece, è stata sequestrata per essere sottoposta agli accertamenti balistici che saranno eseguiti dagli esperti del Ris di Messina.

Oltre 300 piante di canapa rinvenute nel reggino

Nel corso di un servizio di rastrellamento e controllo del territorio eseguito dai carabinieri della Compagnia di Locri, con il supporto degli uomini dello Squadrone eliportato Cacciatori, sono state rinvenute tre piazzole adibite alla coltivazione di canapa indica.

La piantagione, composta da oltre 300 piante, era stata allestita su un'area demaniale, in contrada Licino, a Locri.

Dopo il campionamento, lo stupefacente è stato distrutto.

 

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Lieve scossa di terremoto nel reggino

Lieve scossa di terremoto in provincia di Reggio Calabria.

Il sisma, di magnitudo ML 2.3, è stato localizzato a San Procopio alle 6,42 di oggi.

I sismografi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, hanno individuato l'epicentro ad una profondità di soli 5 chilometri.

Tra i Comuni più prossimi al luogo in cui ha avuto origine la scossa, figurano: Melicuccà, Sinopoli, Cosoleto, Sant'Eufemia d'Aspromonte e Delianuova.

 

 

Droga, un arresto nel reggino

In ottemperanza di un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere emessa dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria, i carabinieri della Tenenza di Rosarno, hanno arrestato Salvatore Bambino, 30 anni, di Taurianova.

A casa dell’uomo, già noto alle forze dell’ordine perché gravato da precedenti di polizia per reati in materia di sostanze stupefacenti, nel corso di una perquisirne eseguita lo scorso 22 febbraio, i militari avevano trovato 90 grammi di canapa indiana già suddivisa in dosi e pronta per essere venduta. Nell’occasione era stata arrestata, in flagranza di reato, la compagna di Bambino, P. M. di 27 anni. 

Il 30enne, invece,  sebbene convocato dalla polizia giudiziaria, si era reso irreperibile sottraendosi al controllo. Per tale ragione è stato, quindi, denunciato in stato di irreperibilità per detenzione in concorso di sostanze stupefacenti. Pertanto, la Corte d’Appello di Reggio Calabria, in accoglimento delle risultanze emerse al termine dei successivi accertamenti svolti sul suo conto dai militari della Tenenza di Rosarno, il 23 marzo ha disposto la sostituzione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla p.g., cui Bambino era sottoposto per fatti inerenti il traffico di sostanze stupefacenti, con la custodia cautelare in carcere. In virtù del provvedimento, nel corso della serata di ieri i militari hanno rintracciato l’uomo e lo hanno tratto in arresto.

Al termine delle formalità di rito l’arrestato è stato tradotto presso la casa circondariale di Palmi a disposizione dell’Autorità giudiziaria

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Truffa, i carabinieri arrestano una donna nel reggino

I carabinieri della Stazione di Laureana di Borrello, in provincia di Reggio Calabria, hanno tratto in arresto a Candidoni (Rc), la 40enne Manuela La Paglia.

La donna, già nota alle forze dell'ordine, è stata ristretta in ottemperanza di un ordine di esecuzione per espiazione pena in regime di detenzione domiciliare, emessa dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Verbania.

Riconosciuta colpevole di una truffa commessa, nel 2013, a Gravellona Toce (VB), la 40enne dovrà scontare sei mesi di reclusione.

Al termine delle formalità di rito, La Paglia è stata tradotta presso la  propria abitazione in regime di detenzione domiciliare su disposizione dell’Autorità giudiziaria.

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Furto aggravato, giovane arrestato nel reggino

I carabinieri della Stazione di San Procopio, in provincia di Reggio Calabria, hanno tratto in arresto per il reato di furto aggravato, in esecuzione di un'ordinanza su richiesta di applicazione di misura cautelare personale emessa dal Tribunale di Palmi, il 28enne Vincenzo Scutellà, del luogo,  già noto alle forze dell’ordine.

Il provvedimento restrittivo scaturisce dalle risultanze delle attività investigative avviate dai militari dell’Arma in seguito ad un furto di attrezzi agricoli, perpetrato nel 2015, ai danni di un imprenditore agricolo di San Procopio.

L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la propria abitazione dove rimarrà, in regime di arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Furto aggravato, giovane arrestato nel reggino

I carabinieri della Stazione di San Procopio, in provincia di Reggio Calabria, hanno tratto in arresto per il reato di furto aggravato, in esecuzione di un'ordinanza su richiesta di applicazione di misura cautelare personale emessa dal Tribunale di Palmi, il 28enne Vincenzo Scutellà, del luogo,  già noto alle forze dell’ordine.

Il provvedimento restrittivo scaturisce dalle risultanze delle attività investigative avviate dai militari dell’Arma in seguito ad un furto di attrezzi agricoli, perpetrato nel 2015, ai danni di un imprenditore agricolo di San Procopio.

L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la propria abitazione dove permarrà, in regime di arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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