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Disservizi idrici nel Vibonese: Mirabello fa il punto della situazione con i vertici Sorical

Ieri 25 maggio , su sollecitazione del consigliere regionale Michelangelo Mirabello, si è svolto presso la sede regionale della So.Ri.Cal. a Germaneto, un incontro per fare il punto sullo stato di avanzamento delle iniziative concordate nella precedente riunione del 12 aprile scorso in merito al disservizio nell’erogazione dell’acqua potabile in alcuni centri della costa vibonese. La So.Ri.Cal. era rappresentata dal Commissario Luigi Incarnato accompagnato dallo staff tecnico guidato dall’ingegner Sergio De Marco, mentre per i Comuni costieri erano presenti, oltre a Mirabello, una delegazione di amministratori dei Comuni di Nicotera, Joppolo e Tropea, ed il dirigente UTC di Ricadi. Presente all’incontro anche la candidata a sindaco del Comune di Ricadi, avvocato Giulia Russo. I rappresentanti di So.Ri.Cal. hanno fornito ai presenti tutte le spiegazioni tecniche circa il fenomeno dell’acqua sporca che si sta verificando nella fornitura ai Comuni di Nicotera, Joppolo, Ricadi e Tropea, la cui causa è stata individuata nella presenza di una eccessiva concentrazione di manganese registrata  nell’acqua proveniente dai pozzi situati in località Medma di Nicotera. Hanno altresì informato che il manganese è solo un cosiddetto "parametro indicatore" e il superamento della concentrazione limite fissato solo in via indicativa dalla legge , non è direttamente un generatore di un potenziale rischio sanitario, ma solo indicatore della necessità di  apporre i necessari correttivi affinchè la concentrazione nelle acque possa rientrare nei limiti fissati dalla legge. Attualmente, presso le vasche dell’impianto di sollevamento che raccolgono i singoli contributi di acqua provenienti dai pozzi per poi spingerla lungo gli assi di adduzione, è installato un impianto di dosaggio di biosssido di cloro che ha una doppia funzione: 1) disinfettare le acque prima dell’immissione nell’acquedotto ; 2) ossidare i metalli (ferro e manganese) che sono presenti nelle acque della falda utilizzata. Tali minerali , ossidati dal biossido di cloro , tendono a depositarsi su fondo delle vasche e , in occasione dello svuotamento dei serbatoi per lavori o riparazioni della condotta o altri lavori , si verificano mobilizzazioni di tali sedimenti che hanno raggiunto così le utenze finali. L’ultimo referto dell’Arpacal dell’11 maggio scorso attesta che i parametri sono rientrati nella norma. I tecnici di So.Ri.Cal. hanno quindi illustrato ai presenti i provvedimenti programmati per l’eliminazione all’origine del fenomeno che crea , come spiegato, il disservizio . Si tratta di due investimenti paralleli: il primo prevede la realizzazione di un impianto di filtrazione delle acque , il cui costo ammonta a 250.000 euro per la fornitura dei filtri ed ulteriori 250.000 euro per i lavori necessari alla messa in opera(già  ieri stesso partivano le offerte ); il secondo prevede la realizzazione di un allaccio ad un serbatoio presente a Rosarno Laghi che , attraverso una condotta di circa 5 chilometri, porterà l’acqua ai pozzi del Mesima e da qui , attraverso una ulteriore condotta di circa 1  Km. , alle vasche di Medma , assicurando in tal modo l’approvvigionamento sufficiente per  i Comuni della fascia  costiera vibonese interessata. Sia l’onorevole Mirabello che i rappresentanti delle amministrazioni comunali presenti hanno preso atto delle iniziative messe in atto da So.Ri.Cal. per la soluzione della problematica relativa all’approvvigionamento idrico , raccomandando il rispetto della tempistica necessaria all’esecuzione delle opere illustrate.  Per quanto riguarda la questione dell’approvvigionamento idrico del comune di Ricadi , dove esiste un’ordinanza di divieto dell’uso dell’acqua per uso alimentare già dal 18 marzo scorso,  Mirabello precisa che tale questione sarà affrontata in uno specifico incontro convocato dal Prefetto per venerdì 27 prossimo presso la Prefettura di Vibo Valentia ed al quale saranno presenti i commissari del Comune di Ricadi , il DG dell’ASP di Vibo Valentia e il Direttore dell’Area Operativa So.Ri.Cal. di Catanzaro. "Mirabello, - è scritto in una nota - che sta seguendo costantemente l’evoluzione della criticità dell’approvvigionamento idrico dei comuni di Ricadi, Tropea, Ioppolo e Nicotera, confida in una definitiva soluzione della problematica per la quale sono state d’altra parte impegnate e garantite grazie al diretto interessamento del Presidente Oliverio, consistenti risorse finanziarie ed assicura che continuerà a vigilare puntigliosamente sull’esecuzione delle opere programmate e sul rispetto della tempistica necessaria al fine di porre fine ad una situazione che sta creando disagi e tensione fra le popolazioni interessate".

 

Gerocarne, importante intervento di Sorical che ristrutturerà il serbatoio di Sant’Angelo

"Rappresenta un nuovo premio alla nostra politica incentrata sulla programmazione l’importante decisione assunta dalla Sorical di intervenire per realizzare la ristrutturazione del serbatoio della frazione Sant’Angelo, una struttura di fondamentale importanza che da anni necessitava di urgenti interventi”. È quanto afferma il sindaco di Gerocarne Vitaliano Papillo che spiega: “si tratta di ben 250 mila euro, già pronti da mandare a gara, che permetteranno di superare numerose criticità, consentendo di offrire un’acqua di qualità decisamente migliore e di sopperire a fastidiosi problemi di pressione, che non consentivano una corretta erogazione in alcuni punti del centro abitato. Lo stanziamento di tali risorse, quindi, è provvidenziale e va a ricompensare il nostro costante impegno nella risoluzione delle problematiche del territorio. La nostra capacità di portare istanze e richieste sui tavoli che contano. Per questo – precisa il primo cittadino - sento di dover ringraziare il presidente Mario Oliverio, sempre vicino alle richieste che provengono dalle aree interne ed attento alla loro realizzazione, Luigi Incarnato, coordinatore per la gestione delle acque calabresi, che ha dimostrato anch’egli una grande sensibilità verso l’istanza proveniente da Gerocarne, l’onorevole Michele Mirabello, che da principio sostiene questo mio mandato di sindaco, pronto com’è a dare voce alle sollecitazioni che arrivano dai territori, il direttore tecnico generale delle Sorical Sergio De Marco, persona dimostratasi competente e disponibile. Un ultimo ringraziamento – conclude Papillo - va al mio consigliere Nazzareno La Rocca, espressione degli elettori di Sant’Angelo, che sin dall’inizio si è prodigato a sollecitare la realizzazione di questi lavori, attraverso i quali si giunge ad una ristrutturazione totale e tale da non dover temere più criticità per molti anni”.

Rottura di una condotta Sorical: disservizi idrici nel centro storico di Reggio

A causa della rottura di una condotta della Sorical, vi saranno disagi all'erogazione idrica in tutto il centro storico di Reggio Calabria, probabilmente per l'intera giornata. I tecnici sono già al lavoro.

Dopo l’esposto di Laura Ferrara (M5S) contro Sorical, la società modifica il sito web

"Sorical modifica la pagina del sito Internet dove spiegava le ragioni della riduzione della portata idrica e, lo fa, in seguito all’esposto - come ricordato in una nota - presentato dall’europarlamentare Laura Ferrara". Sarà anche un caso, ma la segnalazione inviata dalla portavoce a Bruxelles del Movimento 5 Stelle all'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico, denunciava, tra le altre anomalie, proprio la circostanza che 'Sorical si erge ad ente moralizzatore, avocando a sé funzioni di sensibilizzazione', così come veniva scritto sul sito prima della modifica di questa mattina. Rivolgeva dunque questa funzione, mai affidatale, nei confronti dei 'cittadini che pagano regolarmente la bolletta dell'acqua', al fine di provocare, così Sorical si augurava, 'un'indignazione nei confronti dei debitori' additati spregevolmente dalla stessa società, come 'chi si crede più furbo'. In seguito all'ultima modifica del sito, l'11 novembre 2015, così come è riportato in fondo alla pagina web (http://www.soricalspa.it/index.php?option=com_content&task=view&id=285&Itemid=143), l’attività di sensibilizzazione è stata declassata da 'obiettivo' della riduzione ad 'azione divulgativa' e scompaiono le parti aspramente criticate dal Movimento 5 Stelle e denunciate all'Autorità, come quella in cui si esortano i Comuni a sollecitare 'con forza', azioni quali la chiusura dei rubinetti, i cittadini che non pagano. Altra rimodulazione avvenuta è quella relativa ai costi di gestione, ora priorità per l'azienda, contemporaneamente scompare la reale motivazione che giustificava la riduzione, ovvero quella di diminuire i costi di gestione, relegando un bene come l’acqua ad una qualsiasi altra merce". "La goffa corsa di Sorical, nel modificare le ragioni per cui attua la riduzione della portata idrica, valgono al pari di un’ammissione di colpa – , dichiara Laura Ferrara - Sorical così facendo ammette che le ragioni del Movimento sono fondate, rischiando peraltro di scadere nel ridicolo. La modifica formale della pagina web non modifica di fatto la sostanza delle intenzioni della Società. L'acqua va riconosciuta come bene pubblico e valore fondamentale e non come merce. – conclude -  Sorical non può continuare a gestire questo servizio senza tener conto delle peculiarità di questo bene e degli orientamenti, oramai cristallizzati, nelle massime istituzioni europee e nazionali".

Ridotta portata idrica a Vibo: Lo Schiavo favorevole al ritorno alla gestione diretta

"La riduzione della portata idrica che da domani Sorical opererà in città, rappresenta - secondo Antonio Lo Schiavo, consigliere comunale dell'opposizione di centrosinistra - il segnale più allarmante e al contempo più evidente della sottovalutazione dell’emergenza che il settore idrico vive a Vibo Valentia (unico capoluogo in regione destinatario della misura) ormai da tempo immemore. I proclami e gli impegni elettorali che il sindaco Costa enunciava sull’acqua ad ogni occasione utile, sono ormai solo un lontano ricordo e la città si trova a scontare i problemi di sempre. E non è accettabile che a pagare i ritardi e le inefficienze del Comune devono essere quanti con, senso civico e responsabilità, sono ligi ai propri obblighi e pagano regolarmente il tributo. In ogni caso, l'attuale vicenda offre l'occasione per riaprire un dibattito sul problema dell'acqua nella città di Vibo, ed è mia opinione che il Consiglio comunale debba ragionare unitamente ad associazioni, movimenti civici ed esperti per verificare l'esistenza di una possibile alternativa all’attuale gestione del servizio idrico, verificando nel contempo se vi siano le condizioni tecniche per una gestione diretta e pubblica del servizio nella città di Vibo. La scelta della riduzione della portata dell'acqua conferma, in maniera evidente, come sull'erogazione di alcuni servizi pubblici essenziali  non possono valere criteri privatistici o di economia di mercato". In realtà, già in campagna elettorale - ricorda l'esponente della minoranza - avevamo sottolineato la priorità della questione e avevamo ribadito la necessità di trovare valide alternative per la gestione del servizio, intervenendo in ogni caso e nei primi cento giorni di amministrazione, sulla rete idrica comunale per evitare, come poi avvenuto, il ripetersi delle continue emergenze idriche. Ma purtroppo ancora una volta l'amministrazione Costa  si è fatta trovare impreparata e in ritardo rispetto alla soluzione concreta dei tanti problemi della città". "I problemi del servizio idrico, mi offrono nuovamente l'occasione di sottolineare come il Consiglio comunale e tutti i partiti politici hanno quindi - sottolinea l'ex candidato a sindaco - la responsabilità di ridare centralità alla discussione dei problemi veri dei vibonesi accantonando le solite diatribe autoreferenziali che non interessano più a nessuno".

Riduzione portata idrica, esposto di Ferrara (M5S) contro le "violazioni di Sorical"

Continua la battaglia del Movimento 5 Stelle contro la riduzione della portata idrica da parte di Sorical nei confronti dei Comuni morosi.  Con un esposto all'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico Laura Ferrara, eurodeputata del Movimento 5 Stelle, denuncia le molteplici anomalie nella gestione della fornitura idrica. La segnalazione della Portavoce calabrese è articolata seguendo il filone di tre motivazioni. In primo luogo, si legge, "la Sorical gestisce l'acqua come un prodotto commerciale al pari degli altri. La società, infatti, dichiara che la riduzione idrica ha anche «lo scopo di ridurre i costi di gestione», la Ferrara sottolinea che Sorical "disconosce il delicato compito affidatole ovvero che l'acqua, come chiarisce la direttiva quadro Ue, «va riconosciuta come bene pubblico e valore fondamentale per tutti i cittadini Ue e non come merce». "Sorical – aggiunge la Ferrara - è beneficiario di finanziamenti europei, così come riportato sul sito dell'azienda, contributi comunitari erogati per opere di ampliamento e risanamento, così da migliorare sia la qualità che l'accesso fisico ai servizi idrici. In particolare, i fondi erano finalizzati ad aiutare le società in difficoltà così da estendere la copertura idrica anche ai segmenti di popolazione più povera". "Al contempo - rincara la dose l'europarlamentare pentastellata - Sorical si erge ad ente moralizzatore, avocando a sé funzioni di sensibilizzazione mai delegategli da alcuno, rivolgendole in maniera coercitiva ed umiliante anche nei confronti dei cittadini che pagano regolarmente la bolletta dell'acqua, nel maldestro tentativo dichiarato di provocare un'indignazione nei confronti dei debitori additati spregevolmente dalla Sorical come chi si crede più furbo. Il comportamento della Sorical è in netta violazione, se non in spregio, ai principi ed agli orientamenti oramai consolidati nelle massime istituzioni europee e in violazione dei diritti sanciti dalla nostra Costituzione". La Ferrara inoltre denuncia "la scarsa trasparenza delle informazioni in ordine alla riduzione della portata idrica, non compaiono né nelle diffide inviate tanto meno sul sito – conclude la Ferrara – le modalità con cui verrà (se verrà) assicurato il servizio alle strutture sanitarie pubbliche, alle scuole, alle forze dell'ordine ed ai vigili del fuoco, ai fini di non compromettere servizi costituzionalmente garantiti. L’accesso all’acqua dovrebbe essere pubblico e per tutti così come confermato dal referendum del 2011. 27 milioni di italiani, votarono per l'abrogazione di qualsiasi norma che affidava la gestione dell’acqua ai privati. In Calabria non solo il volere dei cittadini è rimasto inascoltato, ma si permette ad una società in liquidazione di fare il buono e cattivo tempo con un diritto fondamentale come quello dell'accesso all'acqua".

I calabresi e il problema della potabilità dell’acqua: i dubbi sulle soluzioni ipotizzate

“Lo schema acquedottistico Alaco è una tra le principali infrastrutture idrauliche della Calabria e le acque erogate da tale acquedotto, indispensabili e senza nessuna valida alternativa tecnicamente possibile, rappresentano l’unica significativa risorsa idrica per un moderno e razionale approvvigionamento idropotabile della Calabria centro-meridionale”. Quanto si legge sul sito di Sorical non convince troppo gli abitanti della parte interessata della Calabria abituati, ormai da diversi anni, a fare i conti, soprattutto nel periodo estivo, con ordinanze che vietano l’uso dell’acqua in quanto i valori dei campioni analizzati non sono conformi rispetto ai limiti dei parametri stabiliti dalla legge. Non piace, specie alle famiglie in cui sono presenti anziani o bambini, dover ricorrere ad acquisti di notevoli quantitativi di acqua minerale dai supermercati (con annesso problema di trasporto) per far fronte alle più elementari esigenze. Ed il ripetersi degli episodi di non potabilità ha generato dubbi nella cittadinanza che così è divenuta sospettosa anche nei periodi in cui non ci sono atti formali che mettono in guardia dall’utilizzo dell’acqua. Si pensa ad eventuali effetti “collaterali” ed i più timorosi non si astengono dal parlare di possibili malattie. I confini fra verità ed allarmismo si intersecano e si confondono. In sostanza, c’è un’incertezza che stenta a svanire perché la sfiducia ha raggiunto livelli elevati, alimentata da fatti che si prestano a molteplici interpretazioni. La soluzione che viene prospettata negli ambiti politici ed amministrativi è quella del distacco da Sorical con la riattivazione delle sorgenti comunali. Si tratta di un’operazione costosa che potrebbe offrire (non assicurare) una buona qualità dell’acqua se abbinata ad una manutenzione straordinaria (o rifacimento) della rete idrica, ma che non è esente da rischi: va messo in preventivo che, nelle settimane più calde dell’anno quando peraltro la popolazione aumenta a dismisura per effetto del ritorno degli emigrati e dell’arrivo dei turisti, i disagi potrebbero derivare dalla carenza del prezioso liquido. Ma non va dimenticato nemmeno che non ci sono  garanzie assolute sul rispetto costante dei parametri microbiologici. La matassa è, insomma, difficile da sbrogliare: si potrebbe comunque cominciare facendo luce fino in fondo sulle origini dei valori talvolta alterati dell’acqua dell’invaso dell’Alaco.

 

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L’assessore regionale Musmanno incontra i commissari Sorical: “Garantire la qualità dell’acqua”

L’assessore regionale alle Infrastrutture Roberto Musmanno  ha incontrato i commissari liquidatori di Sorical Sergio Giordano e Baldassare Quartararo. L’incontro è servito per mettere a fuoco lo stato attuale e le problematiche più urgenti relative al sistema di gestione del servizio idrico nella nostra regione, nell’esercizio delle funzioni di controllo che ad essa competono, dal punto di vista istituzionale, ai fini della tutela dell’acqua come bene e servizio pubblico essenziale. In questa prospettiva, l’assessore Musmanno ha evidenziato il valore essenziale, sia sul piano politico che su quello organizzativo e gestionale, della risorsa idrica come bene comune. “In tal senso – ha detto Musmanno - va considerato come diritto fondamentale delle persone, da tutelare e da garantire, in termini di qualità del prodotto erogato e di accessibilità da parte di tutti i cittadini”. Nel corso dell’incontro, l’attenzione è stata rivolta, in modo particolare, alla verifica dello stato di attuazione, da parte di Sorical, delle prescrizioni operative più volte stabilite, negli ultimi anni, dalla Regione in ordine alla corretta manutenzione degli impianti acquedottistici, al fine di assicurare un adeguato ed ottimale utilizzo delle risorse idriche. Si è poi affrontata la questione delle condizioni finanziarie della società, rispetto alle quali l’assessore ha richiesto un completo ed analitico rapporto tecnico, al fine di completare la raccolta di informazioni sul bilancio di Sorical e sui costi aggregati per voci di spesa. Tali informazioni si sono rese necessarie per procedere con una condivisa discussione che in tempi serrati possa portare al superamento della fase liquidatoria ed alla definizione del nuovo assetto gestionale. In questa prospettiva, a giudizio dell’assessore Musmanno, il nuovo assetto giuridico-istituzionale non può che essere coerente, sia con il valore dell’acqua come bene comune, sia con la sostenibilità di tipo economico-patrimoniale che il soggetto gestore dovrà comunque garantire nel tempo. Anche a tal fine, si è sottolineato nella riunione, è opportuno che il disegno di legge in corso di elaborazione, da parte dell’assessorato, sia fatto oggetto di una seria riflessione pubblica, valorizzando al massimo anche il ruolo di indirizzo che in tale materia dovrà assumere il consiglio regionale.

 

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