Tragedia sul tratto Vibonese dell'A2, giovane si suicida lanciandosi da un cavalcavia

Tragedia sul tratto vibonese dell'autostrada A2 del Mediterraneo, dove un trentenne di Filogaso si è suicidato lanciandosi dal cavalcavia posto tra gli svincoli di Pizzo Calabro e Sant’Onofrio.

Oltre alla polizia stradale di Vibo Valentia, sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno avviato le operazioni per recuperare la salma.

Lavoratore in nero in un'azienda agricola del Vibonese, sanzionato il titolare

Intervenuti in seguito alla segnalazione per la protesta inscenata da una di una decina di lavoratori impegnati nella coltivazione della cipolla di Tropea in un'azienda agricola di Ricadi, i carabinieri della Stazione di Spilinga hanno individuato un lavoratore in nero.

In particolare, dopo aver constatato che la mobilitazione dei lavoratori era stata determinata dall’inadeguatezza delle retribuzioni, gli uomini dell'Arma hanno chiesto l'intervento dei colleghi del Nucleo ispettorato del lavoro di Vibo Valentia.

Dopo aver scoperto la presenza di un operaio senza regolare contratto di lavoro, i carabinieri hanno elevato una sanzione amministrativa a carico del titolare dell'azienda.

 

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Sanità vibonese, Cgil Cisl e Uil: "Occorre lavorare per dare risposte concrete e tangibili ai cittadini"

Riceviamo e pubblichiamo

"Fronteggiare l’emergenza socio-sanitaria esistente e favorire anche nel territorio vibonese la garanzia di accesso in tempi certi ai servizi e prestazioni di qualità stabiliti nei Lea e favorire l’integrazione dell’attività ospedaliera con l’attività territoriale: è questo quanto abbiamo ribadito questa mattina nell’incontro che si è svolto prima con il Comitato di rappresentanza della Conferenza dei sindaci, presieduto dal sindaco di Serra San Bruno, Luigi Tassone, e subito dopo con il direttore generale dell’Asp, Angela Caligiuri. In entrambe le sedute, come Cgil, Cisl e Uil, unitamente alle categorie della sanità e dei pensionati, abbiamo avuto modo di verificare la disponibilità al dialogo ed al confronto sia da parte dei sindaci, sia da parte del dg dell’Asp Angela Caligiuri, ed abbiamo ribadito con forza e determinazione il nostro dichiarato impegno nel rimuovere tutte le criticità esistenti nella sanità vibonese, chiedendo altrettanto impegno nel rivendicare e lavorare uniti per il diritto alla sanità pubblica ed universale anche nel nostro territorio. La sfida che abbiamo lanciato, dunque, sta proprio in questo: ognuno secondo il proprio ruolo e le proprie responsabilità, deve agire per difendere i diritti non negoziabili dei cittadini. La situazione socio-sanitaria del Vibonese, del resto, come abbiamo già avuto modo di denunciare, non lascia spazi a immobilismo e inerzia, particolarmente ora che si paventa finanche un provvedimento di chiusura degli ospedali e la sospensione delle attività, con tutto ciò che di negativo ne deriverebbe per i cittadini, che verrebbero gettati in un nuovo baratro senza possibilità di risalita. Un aspetto, questo, che ci preoccupa moltissimo, insieme alle tante altre problematicità esistenti che ci sono state elencate nel corso dell’interlocuzione con il Dg Caligiuri, dalla quale, di contro, ci saremmo aspettati risposte più consistenti sul piano delle azioni messe in campo per superare tutte le difficoltà che oggi si segnalano come i servizi territoriali e l’integrazione socio-sanitaria, la prevenzione, la rete ospedaliera e la questione della mobilità passiva e degli organici insufficienti. Come Cgil, Cisl Uil, non siamo minimamente disposti a rimanere a guardare, difronte all’ennesima sventura pronta a colpire questa provincia. Consideriamo, dunque, partito da oggi un nuovo percorso, da cui prende corpo l’idea e la volontà - e dal quale non si potrà assolutamente tornare in dietro – di lavorare sulle proposte rilanciate unitariamente dai nostri sindacati, per superare in tempi brevi e certi la situazione drammatica che sta vivendo il sistema socio-sanitario. Per tanto, ci aspettiamo anche che il sindaco Luigi Tassone tenga fede alla sua promessa, e convochi ad horas la Conferenza dei sindaci, aperta alla partecipazione dei sindacati, per meglio definire la strategia comune di azione.  Dal canto nostro, provvederemo anche noi a convocare a stretto giro di posta un attivo unitario dei quadri e delegati, proprio a Vibo Valentia, per valutare anche le decisioni che assumerà il Consiglio dei Ministri in merito al famoso “decreto Calabria” e per renderci ancora più operativi sia nelle nostre azioni che nei nostri obiettivi: salvaguardare il territorio e dare risposte concrete e tangibili ai cittadini ed ai lavoratori".

R. Mammoliti Cgil - F. Mingrone Cisl- P. Barbalaco Uil

Il Gal "Terre Vibonesi" lancia il progetto "Mangia Sano, mangia Mediterraneo"

Rafforzare la presenza e l’identificazione del modello “Dieta Mediterranea” nei contesti locali, mediante la valorizzazione degli aspetti nutrizionali, salutistici e culturali e la loro trasmissione alle future generazioni direttamente nelle scuole del territorio.

Questa l’idea del Gal “Terre Vibonesi”, che sta programmando per l’apertura del prossimo anno scolastico, un progetto finalizzato e finanziato ai Comuni, che intendano inserire nelle mense scolastiche requisiti “bio” e prodotti della piramide alimentare “mediterranea”, per favorire, oltre all’aspetto salutistico, la produzione locale dei prodotti consumati e la creazione di filiere corte di nuova economia per la fornitura delle mense.

Con “Mangia Sano, mangia Mediterraneo. A scuola di Dieta Mediterranea”, il Gal “Terre Vibonesi” intende coinvolgere, anche le istituzioni scolastiche, l’Asp e gli enti di promozione e studio come l’Accademia internazionale della dieta mediterranea italiana di di Nicotera.

“L’azione del Gal “Terre Vibonesi” – si legge in una nota - in attuazione del Piano di azione locale (Pal), mira con decisione a sostenere il nesso fondamentale tra agricoltura sostenibile e sicurezza alimentare, intende sperimentare nuove attività di valorizzazione,  promozione di prodotti e servizi inerenti al mondo rurale, legandoli sinergicamente alla ‘Dieta Mediterranea’ e alle sue interconnessioni con lo sviluppo dei territori rurali.

Un’idea progettuale che nasce in riferimento all’individuazione del territorio vibonese, con punto nevralgico Nicotera, come una delle principali mete di “sana” alimentazione, sin dalla prima pubblicazione, del 1975, del trattato scientifico divulgativo ‘Eat well and stay well, the Mediterranean way’ del fisiologo nutrizionista americano Ancel Keys”.  

A sottolineare le finalità del progetto è l’amministratore delegato dell’ente territoriale, Franco Barbalace, che seguirà l’iniziativa progettata per conto del Cda guidato dal presidente Vitaliano Papillo: “Il progetto fa parte di una programmazione più ampia sulla dieta mediterranea, che a breve presenteremo – sottolinea Barbalace – Intanto, secondo queste linea che si siamo prefissate, l’intento è quello di cambiare l’approccio con le mense scolastiche, che devono essere un’opportunità per il benessere dei bambini e dei ragazzi, ma anche per creare nuova economia sul territorio con vantaggi per tutta la comunità. Oggi le mense scolastiche costituiscono una “criticità” per il Comune e le famiglie. Per i primi il costo del servizio è sempre più difficile da sostenere senza ricorrere all’aumento della spesa, mentre le famiglie a fronte di una spesa centellinata, potrebbero avere dubbi sulla qualità e provenienza del cibo che viene dato ai loro figli. Le mense scolastiche, quindi, devono diventare il terminale di una produzione locale di cibi sani, di provenienza e qualità certa, facendo in modo che i soldi spesi dal Comune e dalle famiglie rimangano nel territorio, contribuendo così a sostenere l’agricoltura e la filiera alimentare locale”.

L’intento del Gal “Terre Vibonesi” è anche quello di certificare i fornitori di prodotti agricoli e alimentari a km/0 e biologici ad un prezzo sostenibile, mediante incentivi che renderanno questo tipo di contratto conveniente anche per i fornitori stessi.

“A partire da questa iniziativa – conclude Barbalace - con il progetto, si intende altresì, avviare nelle scuole percorsi didattici sui temi collegati all’”educazione alimentare”, con la presenza di esperti del settore, onde educare i ragazzi su come il cibo viene preparato e sulla sua provenienza. Altra idea potrebbe essere quella di prevedere l’inserimento periodico (una volta al mese), di un piatto della tradizione locale per favorire la conoscenza e la cultura della propria terra”.

In sintesi quindi, l’idea è quella di trasformare le mense scolastiche in un’aula didattica alimentare. La proposta sarà quella di prevedere nei bandi per la ristorazione scolastica un punteggio premiante per i Comuni che preparano menu secondo i dettati della “dieta mediterranea”, finanziando la differenza tra i menu attuali e quelli che potrebbero avere dei costi maggiori, però per un’alimentazione sana che certamente potrebbe essere un investimento anche contro l’obesità, il diabete e le molte malattie indotte dalla cattiva alimentazione.

Un percorso che porterebbe benefici, quindi, all’intero territorio sia dal punto di vista salutistico, che alla tutela e la valorizzazione dei prodotti del territorio, che prima di essere veicolati nei contesti internazionale, vanno rafforzati ulteriormente a livello di conoscenza e utilizzo in ambito locale, per dar loro un’”identità” e un legame ancora più forte col territorio.

 

In trasfera nel Vibonese per rubare un'auto, arrestati quattro rosarnesi

Quattro persone originarie di Rosarno (Rc) sono state arrestate dai carabinieri della Stazione di San Calogero (Vv), perché sorprese a bordo di un'auto rubata a Jonadi, nel Vibonese.

In particolare, durante un servizio di controllo del territorio, i militari hanno notato una Smart Fourfour sfrecciare lungo una strada di campagna, prossima alla Statale 18.

Gli uomini dell'Arma si sono, quindi, lanciati all'inseguimento del veicolo, che è stato bloccato dopo pochi chilometri.

I carabinieri hanno identificato i quattro occupanti dell'auto, ovvero B.P.G. di 36 anni, G.G. (41), S.G. (29) e D.F. (28), i quali una volta compiuto il furto stavano ritornando a Rosarno, cercando di passare inosservati attraversando le campagne sancalogeresi.

I quattro sono stati, quindi, arrestati per il reato di furto aggravato in concorso e su disposizione della Procura della Repubblica di Vibo Valentia sono stati posti ai domiciliari, in attesa della celebrazione del rito direttissimo.

L’autovettura è stata riconsegnata al legittimo proprietario.

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'Ndrangheta: omicidio e tentato omicidio nel Vibonese, 4 arresti

Al termine di complesse indagini, svolte dalle Squadre mobili di Vibo Valentia e Catanzaro e dal Servizio centrale operativo di Roma, coordinate dalla Procura Distrettuale antimafia di Catanzaro, gli uomini della polizia di Stato hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 4 persone ritenute responsabili del tentato omicidio di Francesco Mancuso e dell’omicidio di Raffaele Fiamingo, avvenuto a Spilinga nel luglio 2003, e considerati al vertice della ‘ndrangheta vibonese.

All'operazione, denominata "Errore fatale", hanno preso parte una cinquantina di poliziotti.

Gli arresti e le perquisizioni sono stati eseguiti a Vibo Valentia, Milano e Prato.

Le attività d’indagine, supportate anche da dichiarazioni rese da collaboratori di giustizia, hanno permesso di accertare che l’omicidio era maturato per contrasti insorti nella gestione delle attività criminali tra i componenti della famiglia Mancuso - in particolare la fazione capeggiata da Ciccio Mancuso, alias Tabacco e quella guidata da Cosmo Mancuso, alias Michele.

I dettagli dell’inchiesta verranno forniti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 11 presso la questura di Vibo Valentia alla presenza del Procuratore capo di Catanzaro. Nicola Gratteri e dei vertici investigativi.

Sanità vibonese: le proposte unitarie di Cgil, Cisl e Uil

Riceviamo e pubblichiamo

" Con l’obiettivo dichiarato di rimuovere le criticità esistenti nella Sanità, in modo da garantire l’accesso in tempi certi ai servizi e prestazioni di qualità, stabiliti nei LEA favorendo lo sviluppo delle reti socio-sanitarie territoriali che dovrà prevedere un’effettiva integrazione dell’attività ospedaliera con l’attività territoriale, questo pomeriggio, le tre sigle sindacali confederali di Cgil, Cisl e Uil, unitamente alle tre categorie di competenza, si sono riunite per affrontare tale situazione e decidere il da farsi, e soprattutto elaborare una serie di proposte praticabili. La nostra espressa volontà è quella di riportare al centro dell’attenzione la situazione della sanità sostenendo che il diritto alla salute e alle cure deve essere garantito, su livelli adeguati, in ogni territorio. Siamo ben consci, come sindacati che i problemi sono tanti e soprattutto urgenti, e che riguardano particolarmente i tempi di attesa, i Pronto soccorso e la rete dell’emergenza-urgenza. Ma non solo: ci sono anche i servizi territoriali e l’integrazione socio-sanitaria e la prevenzione. E poi, ancora la rete ospedaliera e la questione della mobilità passiva e degli organici insufficienti. Servono dunque risposte adeguate. La situazione socio-sanitaria del Vibonese non lascia spazi a immobilismo e inerzia da parte di chi possiede le responsabilità di governo, ruoli istituzionali e competenze. Come Cgil, Cisl Uil, dunque, unitamente alle categorie della sanità e dei pensionati, metteremo in campo delle azioni mirate per evitare che la situazione precipiti ad un livello di non ritorno, con gravissime conseguenze sugli operatori e sui cittadini Vibonesi. Partendo dalla richiesta di un incontro al Commissario dell’Asp di Vibo e sollecitando l’immediata convocazione della Conferenza dei Sindaci. Il tutto sarà puntualmente monitorato in piena sintonia con i livelli regionali di categoria e Confederali, al fine di concentrare una forte azione rivendicativa unitaria, al fine di poter ottenere risultati concreti in termini di miglioramento della qualità dei servizi, di un piano straordinario di assunzioni e di una effettiva integrazione tra ospedali e medicina del territorio. Nel corso della riunione, poi, si è convenuto inoltre di attivare una verifica, con gli organi competenti, sullo stato di avanzamento dei lavori per favorire la costruzione del nuovo ospedale in tempi accettabili. E nel frattempo che ciò avvenga, trovare e utilizzare tutte le risorse disponibili, nonché avviare tutti gli interventi straordinari per rendere agibili strutture e presidi esistenti. Come sindacati, non esiteremo a mettere in campo tutte le azioni ed eventuali mobilitazioni necessarie per rilanciare quello che, a nostro avviso, deve costituire ed essere definito come un nuovo Patto per la Salute".

CGIL-CISL-UIL R. Mammoliti-F. Mingrone-P. Barbalaco

Blitz contro la 'ndrangheta, diversi arresti nel Vibonese

La polizia di Stato di Vibo Valentia, a conclusione di complesse indagini, in collaborazione con la questura di Catanzaro e con il Servizio centrale operativo, coordinate dalla Procura distrettuale antimafia di Catanzaro, alle prime ore di stamane, ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di numerose persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, danneggiamento e rapina, aggravati dal metodo mafioso, detenzione e porto illegale di armi ed esplosivi, lesioni pluriaggravate, intestazione fittizia di beni, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.

L'operazione, cui hanno preso parte oltre 200 poliziotti, ha interessato le province di Vibo Valentia, Reggio Calabria, Palermo, Roma, Bologna, L'Aquila, Prato, Livorno, Alessandria, Brescia, Nuoro, Milano, Udine.

L´indagine ha permesso di ricostruire l´organigramma e le attività delittuose commesse dai componenti del “locale di 'ndrangheta” di Piscopio.

Il clan dei "Piscopisani" avrebbe posto in essere, a iniziare dal 2010, azioni tese a contrastare il predominio criminale della nota famiglia egemone da anni su Limbadi e su tutta la provincia di Vibo Valentia, con proiezioni sul territorio nazionale.

Le attività investigative hanno permesso di scoprire una base operativa a Bologna (dove sono state sequestrate armi) e collegamenti con Palermo, dove i Piscopisani "piazzavano" cocaina.

I dettagli dell´operazione saranno forniti nel corso di una conferenza stampa che si terrà, alle ore 11:30 presso la questura di Vibo Valentia, alla presenza del procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, del neo direttore Centrale anticrimine della polizia di Stato, Francesco Messina e del Direttore del Servizio centrale operativo, Alessandro Giuliano.

 

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