I carabinieri della Stazione di Cirò Marina (Kr) hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Crotone nei confronti di un pescatore 59enne, residente a Cirò Marina, indagato per tentato omicidio e porto d’armi od oggetti atti a offendere.

L’uomo, infatti è ritenuto responsabile dell’accoltellamento di un 46enne, avvenuto per futili motivi nella mattinata del 20 novembre scorso nei pressi di un bar.

In particolare, il gip ha concordato con l’esito delle indagini svolte dai militari dell’Arma, per i quali l’indagato avrebbe raggiunto la vittima nei pressi del locale, colpendola, al culmine di un litigio, prima per due volte al capo con una sedia e successivamente allo sterno con un coltello a serramanico, procurandole una profonda ferita, che ha reso necessario il ricovero in prognosi riservata all’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone.

Al termine degli accertamenti di rito, l’arrestato è stato condotto presso la casa circondariale del capoluogo pitagorico, in attesa dell’udienza di convalida, in programma per i prossimi giorni.

Un'auto, con a bordo una persona anziana, è finita in un burrone ribaltandosi, mentre percorreva la Sp 7, tra Cirò Marina e Cirò Superiore. 

L'incidente si è verificato intorno alle 19.30 di oggi. 

Per raggiungere ed estrarre dall'abitacolo il pensionato si è reso necessario l'intervento dei vigili del fuoco specializzati in tecniche speleo alpino fluviali. 

Una volta recuperato, il malcapitato è stato affidato ai sanitari del 118 che hanno effettuato il trasferimento in ospedale. 

I carabinieri della Compagnia di Cirò Marina (Kr) hanno arrestato un 21enne del luogo, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

In particolare, i miliari hanno fermato per un controllo il giovane che, in piena notte, stava percorrendo una strada a piedi. Sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di 80 grammi di marijuana e 15 di cocaina.

Alla luce di quanto rinvenuto, i carabinieri hanno deciso di estendere l’ispezione a casa del ragazzo, dove, in un motorino di sua proprietà parcheggiato davanti all’abitazione, hanno rinvenuto altri 70 grammi di marijuana, 10 di cocaina e un bilancino di precisione.

Condotto in caserma per il prosieguo degli accertamenti di rito, il 21enne è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e posto ai domiciliari in attesa dello svolgimento dell’udienza di convalida e del processo con il rito direttissimo, al termine del quale ha patteggiato una condanna a due anni di reclusione.

Nei giorni scorsi, i carabinieri di Isola di Capo Rizzuto (Kr) e Cirò Marina hanno svolto, nelle aree di rispettiva competenza, una serie di controlli nei confronti di diversi esercizi commerciali, nell’ambito di un’attività finalizzata, tra l’altro, a frenare il diffondersi di fenomeni di abusivismo commerciale e professionale.

I controlli hanno permesso di sorprendere, al piano superiore di un salone per barbiere, un 34enne del luogo, intento ad eseguire un tatuaggio senza alcuna autorizzazione.

A Isola di Capo Rizzuto, invece, è stata individuata un’autofficina sprovvista della Scia comunale necessaria per poter avviare l’attività.

Al termine dei controlli, la stanza adibita a studio di “tatoo” e l’autofficina sono state sequestrate, mentre i titolari sono stati segnalati agli uffici comunali per l’irrogazione delle previste sanzioni amministrative.

All’alba di oggi, i carabinieri delle Compagnie di Petilia Policastro e Cirò Marina (Kr), hanno tratto in arresto per i reati di furto aggravato e riciclaggio, commessi in concorso tra loro, B. S., F. S. I. e M.M.E., rispettivamente di 53, 33, e 44 anni.

In particolare, l’arresto è avvenuto in seguito alla segnalazione con la quale, poco dopo le 22 di ieri, era stato denunciato il furto di una Fiat Panda a Cirò Marina.

Gli uomini dell’Arma si sono messi, quindi, sulle tracce dell’auto che è stata rinvenuta sulla Ss 106, dove era stata abbandonata dai ladri, i quali, si sarebbero allontanati a bordo di una Fiat Punto, in uso a B. S., ma, nella circostanza, condotta da M. M. E.. Nell’auto dei fuggitivi, che è stata bloccata in località Campodenaro di Caccuri, i militari hanno rinvenuto strumenti d’effrazione e due centraline elettroniche per la codificazione delle autovetture.

Inoltre, nel garage dell’abitazione di M. M. E., sono stati trovati: una Fiat Punto di provenienza illecita, alcune targhe automobilistiche e un’ultra centralina per la codificazione di autoveicoli. Nell’officina di B. S., invece, sono state individuate sette autovetture rubate, sulle quali sono in corso gli accertamenti necessari a stabilirne la provenienza.

Al termine degli accertamenti di rito, i tre presunti malviventi sono stati tratti in arresto e posti ai domiciliari, con le accuse di furto aggravato e riciclaggio in concorso.

I carabinieri della Compagnia di Cirò Marina (Kr) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di R.R., 65 anni, accusato di “atti persecutori”, “rapina” ed “evasione” e già sottoposto agli arresti domiciliari, per il reato di “maltrattamenti in famiglia”, commesso nei confronti dell'ex moglie.

In particolare, il gip presso il Tribunale di Crotone, accogliendo le risultanze delle investigazioni condotte dagli uomini dell’Arma, ha ritenuto rilevanti gli indizi a carico dell’indagato, il quale, a partire dallo scorso mese d’agosto, ogni qualvolta notava passare per strada l’ex coniuge, avrebbe inveito nei suoi confronti, minacciandola di morte e rivendicando la proprietà dell’auto intestata alla donna.

Come se non bastasse, l’1 aprile scorso, il 65enne, benché ristretto ai domiciliari, alla vista della donna, sarebbe uscito da casa e l’avrebbe colpita con un pugno al petto, impadronendosi delle chiavi dell’auto di cui rivendicava la proprietà.

Pertanto, al termine degli accertamenti di rito, R. R. è stato condotto nella casa circondariale di Catanzaro.

Nel pomeriggio di ieri, i carabinieri della Compagnia di Cirò Marina (Kr) hanno notificato al titolare di un locale del posto, un decreto di sospensione dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande alcoliche, per la durata di 7 giorni.

Il provvedimento è stato emesso, su segnalazione degli uomini dell’Arma, dal questore di Crotone, ai sensi dell’articolo 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.

La misura ha sostanzialmente recepito le evidenze documentate dai militari, i quali hanno riportato alcuni episodi violenti - quali risse e tafferugli - verificatisi negli scorsi mesi, nelle immediate adiacenze del locale che, secondo i carabinieri, sarebbe stato frequentato da pregiudicati.