Caso “incappucciati” a Fabrizia, Minniti scrive al prefetto: “Potenziare misure di prevenzione e sicurezza”

È ancora allarme nel paese attraversato dall’Allaro dopo l’avvistamento di vetture sospette con a bordo uomini col volto coperto. Quale sia il livello di attenzione lo si deduce da una missiva inviata dal sindaco Antonio Minniti al prefetto Giovanni Bruno nella quale viene spiegata la situazione. “In questi ultimi giorni – scrive il capo dell’esecutivo – sono stati segnalati da parte di privati cittadini sia a questo Ente sia ai carabinieri del locale Comando Stazione alcuni episodi di profilo criminale riconducibili a persone non identificate che avrebbero tentato, con artifici e raggiri, di introdursi in residenze private nel tentativo, molto probabile, di compiere furti, danneggiamenti o altre forme delinquenziali ben più gravi e dall’esito imprevedibile per le loro conseguenze. Di tali accadimenti – specifica Minniti – sono stati informati i carabinieri di Fabrizia, ed il sottoscritto, assieme al presidente del consiglio comunale, ha convocato per la mattina del 2 dicembre, presso il municipio, congiuntamente al comandante della Stazione dei carabinieri, al coordinatore della polizia municipale ed ai dirigenti dell’Istituto Comprensivo, una riunione operativa per innalzare i livelli di controllo, prevenzione e sicurezza, ovviamente, riconducibili alle competenze e responsabilità di ciascun soggetto partecipante. Le suddette notizie hanno destato nell’opinione pubblica locale allarme ed apprensione e, pertanto – è la conclusione - si chiede alla S.V. Ill.ma il potenziamento delle misure di prevenzione e sicurezza del territorio, in aggiunta a quelle già disposte ed operative, idonee a costituire efficace deterrente contro ogni forma di criminalità”.

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Fabrizia, Cisal propone un nuovo "Patto Sociale" per lo sviluppo del lavoro agricolo

I sempre più complessi problemi inerenti soprattutto l’occupazione,  la sicurezza  sul posto di lavoro e del rispetto dei  diritti degli stessi lavoratori sono stati al centro di un incontro che la segreteria provinciale della  Cisal di Vibo Valentia ha promosso ed organizzato con un’adeguata rappresentanza dei lavoratori agricoli di Fabrizia e dintorni, assunti con la misura 122 del Psr dei Fondi comunitari.  Presentato da Franco Fazio, consigliere comunale di Fabrizia e consigliere nazionale Fnsla Cisal,  l’incontro, svoltosi in contrada "Faggio del Re", si è sviluppato, in particolare, su una serie di considerazioni che hanno riguardato l’attivazione dello stesso  progetto 122 del Psr della Regione Calabria sui fondi comunitari che, collegato al progetto idrogeologico dell’Azienda "Calabria Verde" ha permesso un finanziamento  di 160 milioni di euro. Fazio nel suo intervento ha, tra l’altro, spiegato quali sono modalità e requisiti sui diritti dei lavoratori agricoli sulla disoccupazione,  sugli assegni, l’ integrazione,  le malattie e gli infortuni, ottenendo il pieno consenso dei presenti.   E’ seguita  l’attenta relazione del segretario provinciale, Filippo Curtosi, che si è soffermato sulla necessità di attivare un nuovo sistema nella ricerca di nuovi finanziamenti per assicurare un continuo lavoro ad una realtà, come quella del territorio di Fabrizia, che merita una più concreta ed incisiva attenzione da parte del governo regionale che deve dimostrare di credere di più nelle spinte che partono  dal comune montano. Per Curtosi diventa irrinunciabile l’opportunità di attivare una sorta di patto sociale invitando l’Amministrazione comunale e tutte le sigle sindacali a fare fronte unito per superare le gravi difficoltà economiche in cui si dibatte da sempre la popolazione del luogo. "Bisogna smetterla con le divisioni interne e promuovere una nuova cultura di base per dare legittimo sfogo alle attese dei tantissimi giovani che dimostrano già da tempo di saper svolgere con professionalità, impegno e sacrificio le difficoltà del settore e che riguardano appunto un territorio che va curato e difeso dalle calamità atmosferiche e nello stesso tempo rifinito in quelli che sono i suoi più adeguati riferimenti naturalistici".   L’invito  di Filippo Curtosi  è stato, infine,  quello di coinvolgere tutte le parti interessate a conseguire un progetto di condivisione sociale che diventi un nuovo piano per il lavoro e per la sicurezza dai fenomeni di dissesto idrogeologico  di tutte le aree interne. "La realtà di Fabrizia e dintorni ha tutte le carte in regola per conoscere nuovi riscontri positivi per le attese dei lavoratori agricoli ed in questa direzione – ha concluso il segretario provinciale del sindacato – vanno spese tutte le sinergie possibili per far sì che i fondi europei trovino sempre più nuovi spazi nell’impegno occupazionale e produttivo di una parte della Calabria che mira ad offrire  un più intenso respiro  di natura economica a chi opera in un sistema che rappresenta anche una  possibile carta vincente per  una nuova svolta nella regione".      

 

Sinistra Ecologia Libertà Calabria entusiasta del sindaco Minniti e del Comune di Fabrizia

"Comuni Virtuosi, vengono definiti così quei Comuni che riescono ad andare oltre la mera ottemperanza alle funzioni di gestione della cosa pubblica, venendo incontro alle difficoltà della cittadinanza, implementando pratiche di amministrazione innovativa e creando così un circolo di positività e di sostenibilità (sociale ed economica) che possa definire tale un qualsiasi ente locale". E' con queste parole che Mario Melfi e Nancy Valente, rispettivamente segretario e presidente regionali di Sinistra Ecologia e Libertà introducono una nota a sostegno dell'operato di Antonio Minniti, sindaco di Fabrizia. "In Calabria - premettono i vertici calabresi di SEL - si fa fatica ad indicarne qualcuno, non vogliamo nasconderci dietro un dito. Ma quando ci si trova di fronte ad un esempio di questo tipo, non possiamo che esserne felici. La nostra felicità si trasforma poi in orgoglio quando, come in questo caso, il Comune in questione è amministrato da un componente del nostro partito, Sinistra Ecologia Libertà, che ha dimostrato grande competenza politica e amministrativa riuscendo ad uscire dai canoni dell’ ordinaria amministrazione. Il sindaco di cui parliamo è Antonio Minniti, il Comune è il piccolo centro del vibonese, Fabrizia". "È di questi giorni - ricordano Melfi e Valente - la notizia che Minniti e la sua compagnie amministrativa, intercettando alcuni fondi previsti dalla misura 122 del PSR Calabria, siano riusciti ad attuare un progetto per complessivi 400.000,00 euro circa, finanziato con la Regione Calabria per 60% e 40% a carico del bilancio comunale, che associato al  Piano di gestione agro-silvo-pastorale, recentemente approvato dalla Giunta Regionale, che prevede l’aumento del valore economico delle foreste presenti nel territorio, il che comporta un parallelo aumento dell’occupazione di risorse che orbitano attorno ad esse. Così, attraverso questa misura, l’Amministrazione Comunale è riuscita a dare lavoro a 103 disoccupati fabriziesi per 51 giornate agricole, rispondendo alla sempre più drammatica richiesta di occupazione della cittadinanza e, contemporaneamente, inaugurando un nuovo modo di sfruttare le risorse boschive del Comune". "Gli amministratori degli Enti Locali non possono essere solo delle macchine esecutive, si chiede loro sottolineano segretario e presidente di SEL Calabria - di dimostrare sensibilità alle tematiche di rilevanza sociale ed economica e vicinanza alla cittadinanza intera. Si chiede loro di essere non solo sindaci ma soprattutto Primi Cittadini. Antonio Minniti, Primo Cittadino di Sinistra Ecologia Libertà del comune di Fabrizia, ha dimostrato che tutto ciò è possibile".

 

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Protesta a Fabrizia, Nucera (La Sinistra) a sostegno dei manifestanti

Il consigliere regionale de "La Sinistra" Gianni Nucera ha partecipato oggi alla manifestazione di protesta contro le drammatiche condizioni della viabilità nei pressi di Fabrizia. Sull’argomento, Nucera ha già presentato "un emendamento all'assestamento del bilancio regionale per lo stanziamento di un contributo straordinario da destinare al Comune di Fabrizia per la riparazione, quantomeno, delle buche e delle voragini presenti sulle carreggiate stradali". Spiega Nucera: "Il sindaco di Fabrizia, Antonio Minniti, durante il consiglio comunale aperto dello scorso 11 luglio, aveva annunciato che l'amministrazione comunale si sarebbe resa promotrice di un'azione di protesta eclatante per denunciare lo stato di totale degrado in cui versa la viabilità dell'entroterra vibonese e, in particolare, quella immediatamente contigua alla cittadina montana di Fabrizia. Una mobilitazione, che ha lo scopo di causare un disagio concreto, è stata posta in essere nel giorno settimanale in cui viene in genere allestito il mercato cittadino. Il blocco stradale ha impedito ai commercianti e venditori ambulanti di avere accesso al paese, così come di contro, neanche i cittadini potranno varcare in uscita i confini della cittadina. Oggi 13 ottobre, il sindaco e il presidente del consiglio comunale di Fabrizia Antonio Carè, hanno promosso l'azione dimostrativa di blocco della viabilità provinciale in entrata e in uscita dal territorio di Fabrizia, per protestare e denunciare, ancora una volta, la perdurante condizione in cui essa si trova, nell'indifferenza generalizzata delle istituzioni preposte. Le suddette strade sono chiuse al transito da molto tempo con ordinanze del presidente della Provincia e del sindaco di Fabrizia, perché la loro pericolosità è tale da mettere in serio rischio la sicurezza dell'incolumità pubblica e privata. Usa il pugno duro, quindi, il primo cittadino Minniti, pronto a battersi con ogni mezzo contro l’isolamento che sta per interessare quasi completamente il territorio comunale di Fabrizia, dove nelle scorse settimane il passaggio del traffico veicolare è stato interdetto sul tratto Ninfo-Gioiosa Ionica, ossia l’ex strada statale 501, chiusa proprio a seguito di un provvedimento varato dallo stesso Minniti, costretto a tutelare l’incolumità degli automobilisti che quotidianamente la attraversano. Già precedentemente - aggiunge Nucera - analogo provvedimento aveva interessato la provinciale 9, ma in tal caso su disposizione della Provincia di Vibo Valentia, ancora a tutela dell’incolumità pubblica per le gravi condizioni che interessano il manto stradale. Non sono migliori le condizioni delle altre arterie, ovvero la provinciale 51 (Valleonga-San Nicola da Crissa), la provinciale 52 (in direzione Capistrano), così come la provinciale 58 (Dasà-Arena-Serra San Bruno) e la provinciale 5 (Passo della Limina-Mammola). Sono tutti episodi di per sé gravi – conclude Nucera – che, oltre tutto, indicano quanta sia drammatica l’indifferenza delle istituzioni nazionali verso questa parte del Mezzogiorno costretta all’isolamento ed a sopportare disagi su cui occorre con immediatezza che le istituzioni di ogni livello intervengano. Non si può stare con le mani in mano!"

 

Fabrizia. Lavoro e legalità: Crescere Insieme chiede conto al Comune

"Finito il tempo del solleone, insoddisfatti al pari dei compaesani in vacanza per il deludente programma di intrattenimento estivo, l’Associazione Crescere Insieme - come riportato in una nota trasmessa dalla stessa organizzazione - riprende la doverosa attività informativa sui problemi del paese. Per mero dovere civico verso chi segue le vicende della spesa pubblica è opportuno preliminarmente rimarcare l’assoluta inefficienza di spesa della cosiddetta Fabrizia d’estate. Ben 20.000 euro impegnati per un programma di scarso valore economico. Ci sono, però, purtroppo problemi ancora più seri e vitali da sciorinare, per cui, correttezza vuole che abbiano la giusta attenzione". "Tra questi - evidenziano i componenti diCrescere Insieme - non può essere evitata una grave accusa contro l’Amministrazione comunale che, in più di due mesi, non è stata in grado di mettere a punto una semplicissima graduatoria a punteggio, per consentire a cento disoccupati di beneficiare dei fondi stanziati dalla Regione Calabria". "Le cosiddette giornate agricole - si legge nel comunicato - sarebbero dovute partire mesi addietro e, invece, ancora si assiste al giro di pollici sulla graduatoria. Se non si fosse interessata l’Associazione, insieme al sindacato Fenalca, con azioni di forte denuncia regolarmente protocollata al Comune, molti degli aspiranti non avrebbero avuto la possibilità di presentare l’istanza, a causa dei risicati e illegittimi termini previsti dal bando". "Ora si può concludere, a buona ragione, che la fretta - si spinge a dichiarare l'associazione - era probabile indizio di un chiaro intento di giungere a un programma di assunzione fortemente controllato". Si rileva, comunque, che, sebbene nell’ipotesi della paventata fretta di non perdere il finanziamento, le illegittimità denunciate potevano apparire politicamente scusabili e in buona fede, alla conclusione cui si è giunti, invece, risulta evidente - termina polemicamente il documento - l’assoluta ingiustificabilità della grave omissione".   

 

Morte&Misteri: lo strano suicidio della bella Maria

A Fabrizia, un lembo di terra sulle Serre vibonesi alle cui genti il crudele Allaro toglie sempre il sonno, il 10 luglio del 1983 è domenica. In casa della diciassettenne Maria Maiolo c’è una strana confusione. In quell’abitazione di via Monte Pindo si organizzano i preparativi per l’arrivo del fidanzato, un uomo molto più grande di lei, forse di 30 anni, a cui la ragazza è legata da una “promessa” fatta dalla madre. Il padre Antonio, prima di morire stroncato da un tumore, faceva il carbonaio e la moglie Rosina, rimasta vedova e con due figli a carico, aveva deciso di “sistemare” la figlia con un buon partito. Si tratta del fratello di un parente, è emigrato a Brescia, fa il muratore e può garantire a Maria un futuro lontano da quel paese ancora stravolto dall’alluvione. Maria è una ragazza di rara bellezza, bruna e riccia, piena di vita e di voglia di godersi la sua adolescenza e non certo di sposarsi. Per due volte, il fidanzato, da quando le era stata promessa all’età di quindici anni, le fa visita nella casa materna e per due volte Maria recita la parte della fidanzata. L’ambiente della scuola, le amiche e le compagne dei paesi vicini, il contatto con una dimensione diversa, l’avevano aiutata ad andare avanti ma, il 10 luglio, si sente perduta perché tra due giorni ci saranno le pubblicazioni e ad agosto il matrimonio con l’autorizzazione del giudice che l’hanno convinta a chiedere perché minorenne. Ma, soprattutto, c’é l’insistenza di quella povera madre che non si sente di deludere. Maria non conosce esattamente la data delle nozze, sa solo che la scuola è finita e con essa sta per andare via anche l’adolescenza. Passa le giornate chiusa in casa, libera di uscire solo per andare a fare la spesa e sempre in compagnia di qualche familiare. Ora l’arrivo del fidanzato, pronto a recarsi con lei in municipio e in chiesa per annunciare ufficialmente la loro unione. Stavolta si sente perduta, non ha vie di uscita, verrà inchiodata ad una vita cui non si sente di appartenere seppellendo la sua giovinezza per sempre. E’ domenica e travolta da un’angoscia insostenibile sceglie l’unica via di fuga. Per la partenza sceglie tutto meticolosamente. Indossa i suoi jeans preferiti, quelli attillati che vanno tanto di moda e una maglietta blu che esalta la bellezza delle sue forme, colora le unghie e pettina i suoi splendidi ricci. Ora è davvero pronta. Prima tenta con un coltello, ma sulle vene la lama fa molto male, poi si ricorda di quel vecchio fucile con il quale suo padre andava a caccia. La via che conduce alla salvezza è quella. Occhi chiusi, canne al ventre, un colpo secco e conquista la sua libertà. Il responso medico legale tranquillizza tutti i paesani: Maria è morta vergine.

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Fabrizia: "A rischio le società sportive"

“Anche le piccole società di calcio subiscono la crisi economica che attanaglia il nostro Paese”. E’ quanto affermano i dirigenti della Real Fabriziese, Monteleone e dell’Allarese, Rullo in una nota nella quale viene lamentato il mancato sostegno, da parte dell’amministrazione comunale, alle iniziative delle società calcistiche. Consapevoli delle innumerevoli difficoltà esistenti in un centro come “Fabrizia dove la crisi e la mancanza di lavoro sono aggravate dalla posizione geografica” i rappresentanti dei due sodalizi, “ nel dicembre scorso” hanno “iniziato a gettare le basi per fondersi in un’unica realtà societaria”. Una scelta dettata, anche, dall’assenza di “cultura calcistica” da parte dei “pochi imprenditori esistenti sul territorio” che non contribuiscono al sostentamento delle società sportive.  Tanto più che “i piccoli aiuti esterni e la collaborazione degli stessi calciatori e qualche genitore non bastano più. Ne è la conferma la stagione passata, negativa in tutti i sensi”. Ad aggravare la situazione, secondo gli estensori della nota, l’atteggiamento del “Comune” che, diversamente da quanto “succede in tante altre realtà”, non offre aiuti per pagare “l’iscrizione al campionato”. Come se non bastasse, stante l’impossibilità delle società a sostenere le spese vive relative all’uso del campo sportivo, il “primo cittadino” avrebbe “chiuso la struttura fino a quando non verranno saldati i debiti”. Pertanto “le società in fusione sono in seria difficoltà e rischiano di non potersi iscrivere all’anno calcistico prossimo con danni di immagine per il paese e ancor più per i ragazzi che non hanno altro sbocco per evadere la realtà d’isolamento culturale e geografico”. Un danno che coinvolgerebbe soprattutto “quaranta ragazzini delle categorie minori impossibilitati allo spostamento di gruppo perché non muniti di mezzi per potere avere almeno un’alternativa  in altro posto, rischiando di non poter più coltivare la loro grande passione”. Il rischio ventilato dai rappresentanti delle due società calcistiche è che “il calcio a Fabrizia possa sparire. Forse – è l’amara conclusione - se queste parole  rimarranno inascoltate, il calcio a Fabrizia è già finito”.

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Fabrizia, Fazio "Sulla viabilità trattati da cittadini di serie C"

Ritorna sull’argomento viabilità, il consigliere comunale di Fabrizia, Francesco Fazio per denunciare il silenzio delle istituzioni che “due mesi e mezzo fa” sono state destinatarie di una petizione che ha coinvolto “circa 600 persone”. Nel loro cahiers de doléances, i cittadini si erano rivolti “al consiglio dei ministri; al presidente della Regione Calabria; ai presidenti delle province di Vibo Valentia e Reggio Calabria ed al ministero delle infrastrutture e trasporti” per denunciare le condizioni in cui versano le arterie stradali che conducono nel centro delle Serre. La denuncia dei cittadini sembra essere caduta nel vuoto come testimoniato dalle dichiarazioni di Fazio, secondo il quale “nessuno degli Enti citati ha provveduto a prendere seri provvedimenti in merito alla sistemazione delle arterie stradali: Strada denominata  “Mongianella”,  strada Ex 501 Mongiana - Passo di Crocefferata, strada denominata Limina che dal Casello di Cassari porta allo sbocco sulla strada di Grande comunicazione Ionio tirreno, SP 58 Dasa,  Arena, Serra San Bruno, SP 51, SP 52 e SS 110  ed inoltre strada SP 9 Mongiana - Laureana chiusa al traffico  da dicembre 2014”. Un silenzio che ha il sapore dell’indifferenza e che, a giudizio del consigliere comunale, stride pesantemente con l’annuncio che “la Regione Calabria, in data 30 giugno, in una riunione straordinaria tenutasi a Catanzaro, presso la Giunta Regionale,  ha sottoscritto un accordo per impiegare 160 operai di Azienda Calabria Verde  per effettuare la pulizia dei Comuni da: ( Pizzo a Nicotera  ed inoltre le SP 22 ed SP 17)”. Un provvedimento considerato per certi versi beffardo, poiché evidenzia Fazio  “ gli operai di Calabria Verde che saranno impiegati nei lavori di pulizia dei centri costieri risiedono nei Comuni di Fabrizia e Nardodipace” . La denuncia è accompagnata da una proposta che vede Fazio “in veste di consigliere del Comune di Fabrizia chiedere una riunione operativa con i sindaci dei Comuni di Fabrizia, Mongiana, Nardodipace, Arena, Dasa, Acquaro, San Nicola, Brognaturo, Simbario, Spadola, Serra San Bruno, Mammola, Giffone, e Laureana di Borrello da tenersi nel più breve tempo possibile presso la sala consiliare del Comune di Fabrizia, per discutere e fare il punto della situazione della viabilità interna, per stipulare assieme un protocollo di intesa da presentare alla Regione Calabria ed alla Prefettura” al fine di “tutelare la salute e  gli interessi dei cittadini che vivono nei Comuni interessati che non possono essere classificati come comuni di Serie B”. Tanto più che “durante le  elezioni qualsiasi politico a livello regionale, nazionale ecc., viene a trovare e visitare i cittadini ed i sindaci per racimolare un pò di voti, salvo poi quando c'è da intervenire sul tema, la priorità viene assegnata ai comuni costieri. A questo punto - aggiunge - è il cittadino che sbaglia  esprimendo il proprio voto a queste persone”. Infine, nella sua veste istituzionale, Fazio chiede “un intervento celere fin da subito sulla viabilità interna, da parte della Regione Calabria per tamponare ed asfaltare le arterie in degrado, e per utilizzare gli operai dell’ Azienda Calabria Verde che tra Fabrizia e Nardodipace  non sono 160, ma 270, perché un operaio non può partire alle 5 di mattina e lavorare per 6 ore e ritornare alle 13 a casa. I cittadini dei comuni descritti pagano le tasse e non possono essere considerati cittadini di serie B oppure C”.

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