Il mare italiano regalato alla Francia

Il Governo ha regalato un pezzo di mare alla Francia. L’omaggio è stato offerto nel corso di un bilaterale svoltosi il 21 marzo 2015 a Caen. Durante l’incontro, è stato raggiunto un accordo passato sotto silenzio. Un accordo di cui nessuno, in Italia, sapeva nulla prima del 2016, quando le autorità marittime francesi hanno iniziato a respingere o addirittura sequestrare pescherecci italiani nel Tirreno. Il caso più clamoroso ha interessato il “Mina”, un’imbarcazione finita oggetto anche di una interrogazione parlamentare da parte dei Cinque stelle. La barca è  stata sequestrata è rilasciata su cauzione nonostante, al momento del fermo da parte francese, navigasse in acque italiane. Secondo le autorità d’Oltralpe, però, il tratto di mare in questione sarebbe stato ceduto alla Francia durante il bilaterale tra Gentiloni e Fabius. A cercare di chiarire la situazione è intervenuto anche il sottosegretario Benedetto della Vedova, il quale ha confermato l’accordo sostenendo peraltro, che secondo la legge italiana, non è ancora in vigore, in quanto non è mai stato ratificato in Parlamento. Le autorità d’Oltralpe, però, non la pensano così e continuano ad allontanare le imbarcazioni italiane. A rendere ancor più assurda la vicenda, il fatto che le aree in questione rappresentano delle fonti di ricchezza di primaria importanza non solo per la loro pescosità ma, anche e soprattutto, per la qualità delle specie che ci vivono. In particolare, il Governo Renzi ha regalato alla Francia, la “Fossa del cimitero” una fascia di mare nella quale hanno il loro habitat i pregiatissimi gamberi rossi. Nell’accordo, oltre al danno la beffa, dal momento che l’Italia ha accettato una clausola che garantisce alla Francia l’esclusiva del pescato. Mai come in questo caso, sembra essere attuale quel vecchio adagio secondo il quale: “è sfortuna dei tempi che gli stolti facciano da guida ai ciechi”.

Sfugge allo stupro mordendo l'aggressore nelle parti intime

E' riuscita a liberarsi dall'uomo che cercava di violentarla mordendolo nelle parti intime. Una donna francesce di 30 anni è riuscita a sottrarsi al bruto che voleva stuprarla con un gesto tanto istintivo, quanto disperato. L'aggressore si è dato alla fuga permettendo alla vittima di chiamare la polizia. Nell'appartamento di Amiens, una città situata nel nord della Francia, oltre al mancato stupratore c'erano altri due uomini che la polizia ha arrestato perché accusati di aver partecipato attivamente alla tentata violenza. La donna, che versa in "condizioni serie", è stata ricoverata in ospedale.

Regionali in Francia, trionfa il Front Nazional di Marine Le Pen

Con il 29,5 % dei consensi conquistati al primo turno nelle elezioni regionali, il Front National è il primo partito di Francia. Il movimento di Marine Le Pen precede i Républicains di Nicolas Sarkozy ed i socialisti di François Hollande che non vanno, rispettivamente, oltre il 27 ed il 23%. Questi i risultati dei primi exit poll diffusi dalla televisione francese. ll Front National è in testa in sei regioni. Successo, anche, personale per Marine Le Pen e la nipote, Marion Le Pen-Marechal che otterrebbero intorno al 40% dei voti nel Nord Pas-de-Calais Picardie ed in Provence-Alpes-Cote d'Azur, le regioni dove erano candidate.

L'Italia non mandera` i soldati in Siria

L'Italia non partecipera` a missioni militari in Siria. Ad annunciarlo e` stato il ministro della Difesa, Roberta Pinotti che, tuttavia ha dichiarato di non escludere "il rafforzamento dell'intervento in Iraq, nel senso che lo stiamo rafforzando. Mentre i numeri previsti per la nostra missione dal decreto precedente erano attorno alle 500 persone, il decreto che in questo momento è in discussione al Parlamento ne prevede 750. L'Italia ha assicurato alla Francia la massima disponibilità rispetto alla collaborazione del nostro Paese".

Treno Unitalsi della Calabria bloccato in Francia per l'alluvione

Un treno che trasporta un folto drappello di calabresi è uno dei convogli Unitalis costretti ad interrompere il viaggio a Tolone in seguito agli eventi alluvionali che hanno investito la Costa Azzurra provocando la morte di tredici persone. Concluso il pellegrinaggio di cinque giorni a Lourdes, erano sulla via del ritorno. Al momento A bordo tanti sono gli ammalati ed i passeggeri con disabilità. L'Unitalsi, nel frattempo, ha allestito un gruppo d'intervento attivo sia a Roma che a Lourdes al fine di consentire l'arrivo a Tolone di autovetture e pullman che stanno trasportando generi di conforto ai passeggeri.  Interpellata dall'Ansa, Amelia Mazzitelli, responsaile regionale Unitalsi, ha assicurato: "Stiamo tutti bene e ci hanno detto che nel pomeriggio ripartiamo. A bordo del treno della Calabria ci sono 450 persone, tra cui bambini e malati. La situazione è tranquilla e aspettiamo con pazienza di ripartire. L'assistenza che abbiamo ricevuto dai francesi è stata ottima".

Francia e Germania decidono, gli italiani pagano

“L’Italia ha riacquistato prestigio internazionale”. Una frase ripetuta ad ogni piè sospinto da esponenti del Governo, osservatori interessati ed opinionisti ancillari. Una frase con la quale si cerca di nascondere la verità cristallizzata nei dolorosi “schiaffi” ricevuti, negli ultimi anni, dal Belpaese. La storia dei Marò è solo una delle tante, una vicenda in cui i Governi che si sono succeduti non sono riusciti a far valere le ragioni dell’Italia né in termini di diritto, né in termini politici. Quanto il ruolo italiano sia marginale e subalterno, non solo sullo scacchiere internazionale, ma anche europeo, lo dimostra il mancato invito al vertice che si svolgerà stasera a Parigi ed al quale, oltre al rappresentante Ue, prenderanno parte i Ministri degli esteri di Francia, Gran Bretagna e Germania. Al responsabile della Farnesina, Paolo Gentiloni, quindi, non è stato recapitato nessun invito. Eppure, il tema dell’incontro riguarda da vicino l’Italia. Il “direttorio” composto dalle tre potenze continentali affronterà, infatti, i nodi relativi all’Iran ed alle crisi libica e siriana, tutti Paesi nei quali, gli interessi economici italiani sono storicamente rilevanti. Come se non bastasse, dalla Siria e dalla Libia, parte la gran parte dei flussi migratori che arrivano nel nostro Paese. In altre parole, le scelte fatte a Parigi ci investiranno in pieno senza che nessun rappresentante del Governo italiano abbia contribuito a determinale. A rendere ancor più grave la situazione, l’atteggiamento silente di Renzi&Co, considerati, dalle potenze europee, alla stregua di parenti poveri da teneri relegati in un angolo. Del resto, l’esclusione dal vertice di Parigi non è, affatto, un caso isolato, basti pensare al negoziato sul nucleare iraniano al quale, in rappresentanza del Vecchio Continente, hanno partecipato, al solito, Francia, Germania e Gran Bretagna. Situazione analoga a quanto accaduto nel caso della crisi Ucraina. Nel corso degli accordi di Minsk, del febbraio scorso, seduti al tavolo dei negoziati, nel ruolo di sensali, c’erano infatti le diplomazie francese e tedesca. In tutti i casi, dall’Iran all’Ucraina, l’Italia è stata chiamata a condividere il peso di scelte economiche, come le sanzioni, assunte, il più dalle volte da Francia e Germania, ovvero Paesi che, sotto il profilo commerciale, sono nostri concorrenti diretti. Il tutto nel silenzio più assoluto del Governo italiano, i cui rappresentanti esclusi da tutti i tavoli che contano, si consolano in Tv parlando del riacquistato prestigio internazionale dell’Italia. Un prestigio di cui oltre confine non si è accorto nessuno.

  • Published in Diorama
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