Furto di energia per il circolo ricreativo: arrestato il presidente

I Carabinieri hanno tratto in arresto un uomo di 40 anni. Secondo quanto riferito dai militari dell'Arma, presso il circolo ricreativo di cui è presidente, P.A. avrebbe realizzato un allaccio diretto alla rete elettrica, cagionando un danno alla società erogatrice stimato in circa 14.000 euro. Nel medesimo contesto, è stato denunciato in stato di libertà il 64enne T.S., anche lui, come P.A., di Melito di Porto Salvo, quale intestatario del contratto di fornitura di energia elettrica attivo presso quel locale ubicato nella medesima cittadina in provincia di Reggio Calabria. L’arrestato è stato posto agli arresti domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

 

Rubava energia elettrica per il suo stabilimento turistico: imprenditore arrestato dai Carabinieri

Un uomo di 47 anni è stato arrestato dai Carabinieri per il reato di furto aggravato. In seguito ad un controllo, è stato accertato che S.M., titolare di un noto stabilimento balneare a Marina di San Lorenzo, in provincia di Reggio Calabria, ha manomesso il misuratore di energia elettrica installato presso lo stesso stabilimento, eludendo i consumi, per un danno complessivo alla società erogatrice di circa 30.000 euro.

Brevi di cronaca: due arresti e una denuncia

I Carabinieri hanno tratto in arresto una donna di 54 anni per il reato di furto aggravato in concorso. In seguito ad un controllo eseguito dai militari della Stazione di Polistena, unitamente a personale dell'Enel presso l’abitazione di residenza di G.F., è stata accertata la presenza di un collegamento abusivo alla rete elettrica, che ne consentiva l’illecito consumo. A Taurianova, invece, i Carabinieri della locale Stazione hanno denunciato in stato di libertà N.S., 50 anni, per detenzione abusiva di armi poiché, all’esito di un controllo, è risultato n possesso di oltre 60 cartucce di vario calibro, illecitamente detenute. A Montebello Jonico, infine, i Carabinieri hanno tratto in arresto L.C., 57 anni, per violazione delle disposizioni in materia di armi, in esecuzione all’ordine di carcerazione, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria. Dovrà scontare la pena di 4 mesi di reclusione, per fatti commessi a  Roccella Jonica nell’ottobre del 2011.

 

Sorpreso ad innaffiare 55 piante di canapa indiana: arrestato un bracciante agricolo

Alle prime ore del mattino del 5 luglio, i Carabinieri e lo Squadrone Cacciatori "Calabria" hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, F.D., 33enne di Gioia Tauro, bracciante agricolo, incensurato, per i reati di coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti in quanto è stato sorpreso all’interno di un uliveto abbandonato a Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria, nella Contrada Bosco Sovereto – II Stradone, ad annaffiare e potare 55 (cinquantacinque) piante di canapa indiana del tipo cannabis indica, dell’altezza media  di un metro, in pieno stato vegetativo. Nell’ambito delle perquisizioni di iniziativa, scaturite dal medesimo servizio, è stato tratto in arresto anche R.P., 45enne di Taurianova (RC), bracciante agricolo, cognato di F.D., poiché, in modo fraudolento, tramite allaccio abusivo diretto alla rete pubblica, con violenza sulle cose, avrebbe alterato completamente il consumo di energia elettrica della propria abitazione, nonché di una pompa sommersa utilizzata per irrigare un terreno coltivato a kiweto. Le piante, previa campionatura, sono state distrutte, a mezzo fuoco.

 

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Sequestrata una struttura turistica: arrestato il proprietario

Nell’ambito del piano prefettizio di azione nazionale e transnazionale denominato “Focus ‘ndrangheta 2016”, sono state predisposte una serie di attività ispettive interforze sul territorio provinciale volte anche ad una verifica sul corretto utilizzo del demanio marittimo nel litorale reggino.  Nel corso della mattinata del 30 giugno, personale della Guardia Costiera congiuntamente a militari della Stazione Carabinieri di Archi e della Sezione operativa navale del Roan Guardia di Finanza di Reggio Calabria, ognuna negli ambiti delle proprie competenze, hanno effettuato delle verifiche presso lo stabilimento balneare denominato “Aquarius” sito in località Pentimele del comune di Reggio Calabria, le cui strutture risultano insistere in parte sulle aree demaniali ed in parte su area privata. Gli accertamenti effettuati all’interno della struttura hanno permesso alla polizia giudiziaria intervenuta di deferire alla locale Autorità Giudiziaria i soggetti che gestivano lo stabilimento balneare denominato “Lido Aquarius” per tutta una serie di violazioni sia di natura demaniale che paesaggistica, oltre al fatto ancor più grave di aver rilevato la presenza di un allaccio abusivo alla rete elettrica. E’ stato chiesto l’intervento dei tecnici della società d’erogazione che hanno confermato l’illecito approvvigionamento.  Si riportano nel dettaglio le contestazioni eseguite: denuncia alla Procura di Reggio Calabria di A.T. (59 anni) tratto in arresto, e della moglie A.M. M. (1960) denunciata a piede libero; violazioni di natura demaniale, paesaggistico-ambientale, edilizia-urbanistica, oltre al furto di energia elettrica. E’ stata altresì configurata l’ipotesi di violazioni di sigilli, in quanto alcune opere erano già state sequestrate alcuni anni fa nell’ambito di precedenti accertamenti. sequestro penale delle opere strutture poste sul demanio marittimo per assenza di titolo autorizzativo per oltre 500 metri quadri. Dettaglio delle cose poste sotto sequestro: 4 cabine balneari in muratura realizzate al piano spiaggia disposte sull’estremità sud dello stabilimento ed occupanti una superficie totale pari a circa mq. 32; struttura adibita ed attrezzata a bar e cucina in legno e muratura, poggiante in parte su platea in cemento ed in parte su struttura portante in materiale ligneo posta all’estremità sud dello stabilimento ed occupante una superficie totale pari a circa mq. 104; una struttura posta a protezione della costa, realizzata sul lato sud dello stabilimento, costituita da sabbia, massi e blocchi in calcestruzzo e delimitata sul lato mare da paletti in legno e rete metallica di superficie irregolare per un totale paria a circa mq. 230; platea cementizia prospiciente il locale bar, rialzata dal piano spiaggia di circa 30/40 centimetri per complessivi 62 metri quadri circa, sulla quale è installata una struttura portante metallica con applicati proiettore e casse; postazione DJ occupante una superficie di circa 2 metri quadri; platea cementizia scoperta per complessivi mq. 27 circa sulla quale insiste una scala di accesso principale posta sul prospetto centrale della struttura, (che dalla quota strada permette di raggiungere la spiaggia) ed un vano ascensore; latea cementizia scoperta che prosegue verso nord, costeggiante la struttura principale, per mq. 44 circa  sulla quale insiste una struttura in muratura con tettoia spiovente a due falde, costituita da quattro locali adibiti a docce di circa 8 metri quadri; 6 cabine balneari in muratura realizzate al 1° piano sotto strada, ubicate sotto la struttura principale dello stabilimento; una scala a chiocciola in ferro che permette il collegamento tra l’area adibita a stabilimento con altre strutture utilizzate da altra ditta; cabine balneari in muratura realizzate al piano spiaggia disposte sull’estremità nord dello stabilimento e provviste di n. 10 porte di accesso, occupanti una superficie complessiva  pari a circa 50 metri quadri; una struttura in muratura con tettoia spiovente adibita a deposito attrezzi occupante una superficie totale pari a circa 7 metri quadri; una struttura posta a protezione della costa realizzata sul lato nord dello stabilimento, costituita da massi e blocchi in calcestruzzo posti parallelamente alla linea di costa; 35 ombrelloni con struttura metallica e copertura sintetica di colore bianco, i quali, previo smontaggio e rimozione dall’arenile; 4 cavi elettrici di lunghezza: circa 60 centimetri (marrone), circa 75 centimetri(azzurro), circa 70 centimetri (nero), circa 65 centimetri (nero),  con relativo interruttore magnetotermico (marca SACE S2), utilizzati per l’allaccio abusivo alla rete elettrica. L’uomo è stato altresì tratto in arresto per furto di energia elettrica in flagranza ed è stato trattenuto presso il proprio domicilio a disposizione della Autorità Giudiziaria. Le risultanze delle attività di polizia giudiziaria sono state riferite al magistrato di turno della locale Procura della Repubblica Giovanni Gullo.

 

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Rubava energia elettrica per la propria azienda agricola: arrestato

I Carabinieri hanno arrestato un 49enne per il reato di furto aggravato. In seguito ad un controllo, è stato accertato, secondo la ricostruzione fornita dai militari dell'Arma della Stazione di Candidoni, che in modo fraudolento, tramite allaccio abusivo diretto alla rete pubblica, con violenza sulle cose, R.D., di Melicucco, avrebbe alterato completamente il consumo di energia elettrica della propria azienda agricola in Contrada Barbasano.

Furto di energia elettrica: proprietario di un mattatoio arrestato nel Vibonese

Nella mattinata odierna i Carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia hanno tratto in arresto M.S.G. di 51 anni, per il reato di furto aggravato di energia elettrica. L’uomo, titolare di un mattatoio in località Sant’Elia, a Mileto, ha ricevuto alle prime luci dell’alba la visita dei militari della locale Stazione giunti all’interno dell’attività per eseguire un’ispezione. I militari, all’atto del controllo del contatore, hanno verificato che sullo stesso era stato applicato un magnete che impediva la registrazione dei consumi. In pratica la quasi totalità dell’energia elettrica utilizzata dall’attività commerciale non veniva registrata. Da un’analisi effettuata dai tecnici Enel, anche in considerazione dei numerosi macchinari presenti all’interno della struttura, il danno economico per la società elettrica ammonterebbe a diverse migliaia di euro. L’uomo, accompagnato presso i locali del Comando Arma, non ha potuto fare altro che ammettere le proprie responsabilità. Ora si trova ristretto ai domiciliari in attesa delle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria.

Rubava energia elettrica per il proprio circolo ricreativo: arrestato

I Carabinieri hanno tratto in arresto un uomo per il reato di furto aggravato. I militari operanti hanno accertato che N.A.A., di Melito Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria, aveva abilmente by-passato il misuratore di energia elettrica E.n.e.l installato presso il proprio circolo ricreativo, cagionando un danno pari a 10.000 euro alla stessa società erogatrice.

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