A Fabrizia un’iniziativa per la promozione della misura “Garanzia Giovani”

Si terrà il prossimo venerdì 29 marzo, a partire dalle ore 16.00 nella sala comunale di Fabrizia, un incontro promozione della misura finanziata con fondi europei “Garanzia Giovani”.

L’iniziativa, patrocinata dal Comune guidato dal primo cittadino Francesco Fazio, è stata promossa dall’Esi Sud, ente di formazione professionale e agenzia dei servizi per il lavoro con sede a Serra San Bruno.

Proprio l’Esi Sud ha avviato una serie di attività di ausilio alle istituzioni pubbliche, alle imprese e ai privati, per favorire e promuovere processi di sviluppo e di inserimento occupazionale indirizzati, in tal caso, ai giovani che si trovano al momento fuori dal mondo del lavoro e della formazione.

I giovani disoccupati o inoccupati con età compresa tra i 18 e i 29 anni potranno quindi aderire a “Garanzia Giovani” grazie alla consulenza completamente gratuita fornita dall’Esi Sud, beneficiando così di uno strumento che favorisce l’inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro tramite un tirocinio retribuito della durata di sei mesi.

L’Esi Form di Serra San Bruno – unico ente accreditato per i servizi per il lavoro presente in tutto il comprensorio delle Serre – oltre a fornire in maniera gratuita le attività di consulenza orientativa e l’accompagnamento alla misura, sia alle aziende che ai tirocinanti, metterà a disposizione degli stessi anche dei corsi di “Sicurezza sui luoghi di lavoro” e di “Operatore del settore alimentare”.

Gli interessati potranno quindi prendere parte all’iniziativa di Mongiana, alla quale seguiranno nei prossimi giorni altri incontri programmati in diversi Comuni del comprensorio, oppure rivolgersi alla sede territoriale di Esi Sud, situata a Serra in via Milite Ignoto 57.

La sede è aperta con orario continuato dalle 8.30 alle 18.30, dal lunedì al venerdì. Per ulteriori informazioni basta contattare lo 096372105.

Mongiana, iniziativa per promuovere “Garanzia Giovani”

Si terrà il prossimo venerdì 22 marzo, a partire dalle ore 16.00 nella sala comunale di Mongiana, l’incontro di avvio della campagna di promozione della misura finanziata con fondi europei “Garanzia Giovani”.

L’iniziativa, patrocinata dal Comune guidato dal primo cittadino Bruno Iorfida, è stata promossa dall’Esi Sud, ente di formazione professionale e agenzia dei servizi per il lavoro con sede a Serra San Bruno.

Proprio l’Esi Sud ha avviato una serie di attività di ausilio alle istituzioni pubbliche, alle imprese e ai privati, per favorire e promuovere processi di sviluppo e di inserimento occupazionale indirizzati, in tal caso, ai giovani che si trovano al momento fuori dal mondo del lavoro e della formazione. I giovani disoccupati o inoccupati con età compresa tra i 18 e i 29 anni potranno quindi aderire a “Garanzia Giovani” grazie alla consulenza completamente gratuita fornita dall’Esi Sud, beneficiando così di uno strumento che favorisce l’inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro tramite un tirocinio retribuito della durata di sei mesi.

L’Esi Form di Serra San Bruno – unico ente accreditato per i servizi per il lavoro presente in tutto il comprensorio delle Serre – oltre a fornire in maniera gratuita le attività di consulenza orientativa e l’accompagnamento alla misura, sia alle aziende che ai tirocinanti, metterà a disposizione degli stessi anche dei corsi di “Sicurezza sui luoghi di lavoro” e di “Operatore del settore alimentare”. Gli interessati potranno quindi prendere parte all’iniziativa di Mongiana, alla quale seguiranno nei prossimi giorni altri incontri programmati in diversi Comuni del comprensorio, oppure rivolgersi alla sede territoriale di Esi Sud, situata a Serra in via Milite Ignoto 57.

La sede è aperta con orario continuato dalle 8.30 alle 18.30, dal lunedì al venerdì. Per ulteriori informazioni contattare lo 096372105.

Garanzia Giovani, Ferrara (M5s): “Gestione fallimentare e pagamenti ancora in ritardo”

Continuano le certificazioni di fallimento sul programma governativo “Garanzia giovani” in Calabria.

"Dopo la bocciatura della Corte dei conti europea anche Bankitalia, nel suo annuale report, attesta il completo fallimento di Garanzia giovani in Calabria e lo fa dati alla mano".

Lo afferma Laura Ferrara, eurodeputata del MoVimento 5 stelle.

"In Calabria - commenta Ferrara - il tasso di disoccupazione è il doppio rispetto alla media nazionale ed i cosiddetti Neet, a cui Garanzia giovani era dedicato, aumentano anziché diminuire. È passato quasi un anno dalla missione ispettiva ottenuta in Calabria e Sicilia con altri colleghi Portavoce. Ad oggi nessun passo avanti. Né nei pagamenti che procedono lentissimi nonostante le promesse dell'assessore Roccisano, né sotto il profilo della trasparenza nella gestione del Programma. Abbiamo anche denunciato lo scarso monitoraggio dei risultati ottenuti, ma capisco bene che di fronte a questo fallimento completo la Regione non abbia nessuna voglia di fare autocritica. Garanzia Giovani, a cui il MoVimento 5 Stelle non ha dato nessuna fiducia fin dall'avvio, in Calabria ha solo allargato il bacino clientelare di qualcuno. Lo dimostra l’inchiesta Eumenidi che coinvolge i vertici di Sacal, società partecipata dalla Regione Calabria. Da quanto emerse dalle intercettazioni le selezioni dei tirocinanti avvenivano esclusivamente fra parenti ed amici, senza alcun criterio di meritocrazia e competenza. In pratica quei tirocini non si sarebbero mai potuti trasformare in risorse efficienti o contratti a tempo indeterminato. È necessario rimarcare quanto sia stato inutile Garanzia giovani in Calabria – conclude l'europarlamentare pentastellata – perché in futuro i cittadini non si lascino più accecare dalla pomposa propaganda, già riservata a questo Programma, di altre iniziative inutili e dannose allo sviluppo della nostra terra".

Eumenidi, Laura Ferrara (M5S): “Garanzia Giovani strumento per favorire clientele”

"Come poteva decollare e creare occupazione il Programma Garanzia Giovani in Calabria se a gestirlo come bacino clientelare erano per prime le società partecipate dalla stessa Regione Calabria".

È il commento dell'eurodeputata Laura Ferrara circa alcune intercettazioni emerse dall'inchiesta Eumenidi che coinvolge i vertici di Sacal.


"È paradossale - continua la Ferrara – l'irregolarità con la quale èstato gestito il programma, utilizzato da dirigenti pubblici e manager come strumento per favorire clientele. Da quanto si apprende dalle intercettazioni pubblicate in queste ore dalla stampa locale, le selezioni avvenivano esclusivamente fra parenti ed amici, senza alcun criterio di meritocrazia e competenza.
In pratica quei tirocini non si sarebbero mai potuti trasformare in risorse efficienti ed efficaci per la stessa Sacal, società gestore dell'aeroporto di Lamezia Terme e per il turismo in Calabria. Il modo scellerato con cui si continuano a gestire i fondi pubblici è uno schiaffo in faccia ai calabresi – conclude – non basta mettere a disposizione milioni di euro e farne propaganda elettorale, la governance regionale dovrebbe anche controllare come vengono impiegate queste risorse economiche, soprattutto se a beneficiarne sono società pubbliche o partecipate da Enti pubblici".

Ferrara (M5s): "Il flop di Garanzia giovani è stato certificato anche dalla Corte dei conti"

"Il flop di Garanzia giovani è stato certificato anche dalla Corte dei conti. Una missione fallita in sette Paesi, fra questi l’Italia, quella del programma europeo che si pone come obiettivo l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro".

E' quanto scrive in una nota l'eurodeputata calabrese Laura Ferrara.

"Non sorprende - prosegue il comunicato - la sonora bocciatura della Corte dei Conti europea, Garanzia Giovani è stato, soprattutto in Calabria, un vero e proprio sciacallaggio nei confronti dei giovani disoccupati. In tantissimi ancora, soprattutto nella nostra regione e a percorso terminato, sono in attesa di essere pagati. Proprio il ritardo nei pagamenti dei tirocini e la creazione di un nuovo database per la registrazione costituiscono le criticità più evidenti nel nostro Paese. Il MoVimento 5 Stelle ha espresso le proprie perplessità nei confronti di questo programma fin dall’avvio – continua la Ferrara –. La disoccupazione giovanile in Calabria continua ad essere una piaga, a nulla sono servite le politiche europee ed i fondi messi a disposizione per poter migliorare la situazione. Nella matassa di Garanzia Giovani abbiamo voluto vederci chiaro e capire quali erano le principali cause dell’insuccesso del programma che in Italia ha investito 1,5 miliardi di euro. A luglio con altri Portavoce del MoVimento 5 Stelle abbiamo ottenuto una missione ispettiva in Calabria e Sicilia. Abbiamo potuto registrare ritardi nei pagamenti, mancanza di trasparenza nei processi d'implementazione, scarsità nei controlli e monitoraggio, mancanza di dati per la valutazione dei risultati raggiunti e tirocini che mascherano veri rapporti lavorativi sottopagati. Non c’era alcuna possibilità di avere dei buoni risultati con la disastrosa situazione che abbiamo trovato, eppure molti amministratori regionali continuavano il proprio tour (elettorale) promettendo posti di lavoro grazie a Garanzia Giovani. La Calabria, che ha attivato oltre 4600 tirocini, presentava le problematiche più evidenti. Si è fatta tanta propaganda in tutto il territorio regionale ma la rotta non è cambiata nemmeno con l’amministrazione targata Mario Oliverio che aveva l’obbligo morale di far funzionare Garanzia Giovani in Calabria. I Programmi europei hanno come obiettivo lo sviluppo e la sostenibilità invece, come attesta anche la Corte dei Conti europea, i fondi europei continuano ad essere spesi male – conclude l’europarlamentare - senza alcun ritorno sul territorio e continuando a deludere le aspettative dei giovani".

Lavoro: il Movimento sociale invita alla mobilitazione per la manifestazione di domani

Riceviamo e pubblichiamo

" La segreteria regionale del Msi-Fiamma tricolore, rompendo schemi che attanagliano ormai da anni una politica fatta dal potere nel chiuso delle segrete stanze e dall’opposizione prevalentemente sui social e farcita di 'No' e di 'Vaffa', ha chiamato a raccolta tutti i cittadini calabresi, in primis quelle migliaia di giovani direttamente interessati alla truffa innestata da “Garanzia Giovani”, per una manifestazione di protesta che si terrà nel piazzale antistante la sede del Palazzo della Regione Calabria a Catanzaro il 21 marzo prossimo dalle ore 10,30.

Dicevamo che questa dovrà essere la risposta di un popolo che rifiuta il clientelismo e l’assistenzialismo d’accatto e pretende il rispetto del diritto, costituzionalmente garantito, al lavoro rivendicando la propria identità e sovranità, aldilà delle appartenenze partitiche ma quale cittadini della nostra terra di Calabria. 

Proprio in questa ottica di lotta su un obiettivo comune, fuori da ogni logica di appartenenza partitica, ci sentiamo di invitare, anzi sollecitare, la partecipazione alla manifestazione di tutte le associazioni e gruppi politico-sociali; tutte le istituzioni ed i loro rappresentanti, in particolare i Sindaci; delle organizzazioni sindacali e delle altre associazioni di rappresentanza delle categorie produttive che oggi si scontrano quotidianamente con il problema di questa terra, bella ed amara come la definiva un Poeta. Ed a nessuno degli assenti sarà poi concesso accampare alcun alibi.

O si sta con i nostri giovani per cambiare la Calabria e dargli un futuro o si intende solo 'lucrare' vantaggi sui loro bisogni e se ne favorisce, nella concreta prassi quotidiana, la moderna emigrazione!

A ciascuno di voi la scelta. Ai cittadini calabresi il tirarne le opportune e conseguenziali decisioni".


Francesco De Leo - Segretario Regionale Calabria Movimento sociale italiano - fiamma tricolore

Wanda Ferro: "Il progetto Garanzia giovani è un pastrocchio"

“Sono note ormai a tutti le innumerevoli polemiche, animate dal malcontento dei giovani calabresi disillusi, sul programma Garanzia giovani, che negli ultimi mesi ha tristemente conquistato la ribalta delle cronache locali e non solo. Un programma di portata nazionale, ideato e promosso dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali per dare una chance ai giovani appartenenti alle categorie più svantaggiate, privi di occupazione e non impegnati negli studi (meglio noti come Neet per dirla con l'acronimo di una formula inglese), che in Calabria si è caratterizzato ed è divenuto celebre per essersi diventato negli anni bacino di inefficienza burocratica che va a scapito dei più deboli”.

E’ quanto afferma la consigliera regionale (Gruppo Misto) Wanda Ferro per la quale “il progetto si è risolto in un vero e proprio pastrocchio fatto di molte attese e poche concessioni, dove per concessione s’intende l'erogazione della retribuzione spettante ai giovani per il lavoro prestato, dovuta a tutti, ma spesso appannaggio di pochi eletti. Oggi – aggiunge Wanda Ferro- non posso che essere soddisfatta nel constatare come una questione tanto spinosa sembri finalmente volgere verso una giusta risoluzione. Infatti, negli ultimi giorni, abbiamo tutti appreso dalla stampa che l’amministrazione regionale sembra essere riuscita ad inquadrare il problema, a definirne il perimetro e a prendere in mano le redini della situazione. Sembra infatti che dopo oltre due anni di vane quanto imbarazzanti attese, l’amministrazione sia riuscita a delineare procedure volte alla risoluzione rapida e definitiva della situazione estremamente grave che negli anni si è venuta a creare, come confermato anche dal dipartimento guidato dall’assessore Roccisano”.

“Tuttavia – prosegue- non è chiaro se la responsabilità dei gravi ritardi nei pagamenti, accumulatisi nel tempo e seguiti poi da un totale stallo nelle procedure, debba addebitarsi alla macchina amministrativa o ad una politica che vuole sostituirsi alla burocrazia. Fatto sta che una fase di stallo durata mesi si è sbloccata con pochi cambiamenti, e probabilmente con il cambio di alcune figure apicali, che hanno portato a galla e fatto superare le criticità. Mi chiedo, a questo punto – conclude Wanda Ferro- cosa ha fatto la politica fino ad oggi per ovviare agli inconvenienti, e se come sembra è rimasta a guardare di fronte ad un programma rimasto arenato e alle legittime aspettative di migliaia di giovani calabresi che hanno lavorato nell’ambito del programma senza ricevere i dovuti compensi”. 

Garanzia Giovani, Nicolò: “Comportamento scorretto e irriguardoso del Dipartimento Lavoro”

"Troviamo quantomeno irrituale, se non scorretto sul piano istituzionale ed irriguardoso nell’ambito delle relazioni che devono intercorrere tra gli uffici della Cittadella e l’Assemblea regionale e i suoi componenti eletti dai cittadini, che dal Dipartimento regionale ‘Lavoro’ qualche anonimo burocrate risponda direttamente sulla stampa a un consigliere, circa le problematiche legittimamente sollevate sul ritardato pagamento delle spettanze di circa quattromila giovani calabresi impegnati nel programma ‘Garanzia Giovani’ della Calabria”. È quanto afferma in una nota il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Alessandro Nicolò, che aggiunge: ”È un andazzo che non ha precedenti, inaugurato in questa legislatura con episodi-limite verificatisi in più circostanze. Repetita iuvant!”. “Evidentemente, però – continua Nicolò – alla Cittadella si avalla uno stile che consente ad un burocrate che non si firma di impartire ‘paternali’, ‘richiami’ e rimproveri a un consigliere regionale che il vizio di ‘disturbare’ certamente ce l’ha e considera, anzi, questo ‘difetto’ un dovere imprescindibile connesso al mandato ricevuto dagli elettori”. “Duole, purtroppo, constatare – prosegue il capogruppo di Forza Italia – che i vertici di Palazzo Campanella, che ricordo a chi lo avesse dimenticato, è un’assemblea legislativa, tollerino e siano acquiescenti a metodiche che non trovano riscontro simile neppure nei più modesti municipi dove sono sempre gli assessori o i sindaci a replicare o fornire delucidazioni ai consiglieri comunali”. Conclude la nota dell’esponente politico: “Ci limitiamo a mettere fra parentesi che, tra le tante scorrettezze e i passaggi di pura propaganda che inneggiano agli sforzi e tessono le lodi dei presunti successi della Giunta regionale, la replica del Dipartimento Lavoro conferma peraltro in pieno la questione da noi sollevata, ammettendo, testualmente a mo’ di giustificazione che ‘i ritardi sono da imputare alla chiusura anticipata della precedente legislatura ed al tempo necessario per la costituzione della Giunta attuale’”.

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