Droga, in manette cittadino marocchino

I carabinieri della Stazione del rione Modena di Reggio Calabria hanno tratto in arresto Youssef Rachid di 48 anni.

L’uomo, di nazionalità marocchina, è stato trovato in possesso di 75 grammi di “marjiuana”, un bilancino elettronico di precisione, nonché vario materiale per il confezionamento in dosi della sostanza stupefacente.

I militari hanno rinvenuto la droga, occultata in un mobile, nel corso di un’accurata perquisizione che ha interessato l’abitazione dell’arrestato.  

 Su disposizione del p.m di turno della Procura di Reggio Calabria, il 48enne è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari in attesa della celebrazione del rito direttissimo.

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Corriere della droga arrestato dalla GDF con mezzo chilo di Marijuana in macchina

Continua l’attività di prevenzione e repressione del traffico e dello “spaccio” di sostanze stupefacenti, disposta dal comando provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro ed eseguita dai Finanzieri del Gruppo di Lamezia Terme, sotto il coordnamento della locale Procura della Repubblica.

Questa volta, infatti, è incappato nel dispositivo di controllo delle Fiamme Gialle lametine un 44enne, che transitava sulla SP 173, nel comune di Platania (cz), alla guida di un’autovettura. Una volta intimato l’alt di rito al mezzo che procedeva in modo sospetto, i finanzieri si sono accorti che il conducente del mezzo è stato colto da ingiustificato nervosismo, che non è sfuggito ai militari, i quali, oltre ai documenti obbligatori previsti dal codice della strada, hanno deciso, a quel punto, di approfondire anche i controlli sul mezzo e sulla persona, attraverso una mirata perquisizione eseguita con l’ausilio di un cane antidroga.

L’intuito dei finanzieri ed il fiuto di Argus, il cane adoperato, ha colto nel segno, poichè, abilmente occultato all’interno di una cavità della plancia del veicolo, è stata rinvenuta una busta in cellophane contenente circa mezzo chilogrammo di marijuana. All’esito delle operazioni, contestualmente al sequestro della droga rinvenuta e del veicolo sul quale veniva trasportata, i finanzieri hanno tratto in arresto il “corriere”. La marijuana sequestrata, una volta immessa su mercato, avrebbe consentito un ricavo di 5.000,00 euro circa.

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I carabinieri trovano più di un chilo di droga in due case abbandonate

Oltre un chilo tra cocaina e marijuana, è stato rinvenuto e sequestrato dai carabinieri della Compagnia di Cirò Marina.

Nel corso di una serie di perquisizioni condotte nel centro storico di Cirò, i militari del Nucleo radiomobile, coadiuvati dalle unità cinofile di Vibo Valentia,  hanno scoperto un nascondiglio ricavato nel sottoscala di una casa abbandonata, all'interno del quale erano state nascoste sostanze impiegate per il taglio della cocaina, nonché buste in plastica utilizzate per il confezionamento delle dosi.

 Nello stesso luogo, è stato trovato anche un caricatore di una pistola con all'interno tre proiettili.

In un'altra abitazione semidiroccata, gli uomini dell’Arma hanno rinvenuto un involucro impermeabile contenente  560 grammi di cocaina. Poco distante dal primo ritrovamento, i carabinieri hanno individuato un'ulteriore sacchetto in plastica con all’interno 510 grammi di marijuana.

Il valore al dettaglio della sostanza stupefacente sequestrata si aggira intorno a oltre 40 mila euro.

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In casa con due piantine di marijuana, arrestato 27enne

I carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria, diretta dal tenente Alessandro Bui, hanno tratto in arresto per coltivazione e spaccio di sostanza stupefacente Fabio Minutolo, ventisettenne reggino, già noto alle forze dell’ordine per reati inerenti le sostanze stupefacenti.

Nel corso di un controllo nel quartiere Modena, a seguito di una perquisizione in un’ abitazione, i militari hanno rinvenuto due piante di marijuana del peso complessivo di 171 grammi.

Dopo aver esteso il controllo, anche, alla cantina dell’arrestato, gli uomini dell’Arma hanno trovato all’interno della cassetta delle condutture idriche, due involucri termosaldati contenenti altri 12 grammi dello stesso stupefacente. 

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Scene da film per catturare gommone che ha scaricato una tonnellata e mezza di droga in Calabria

Adrenalinica operazione aeronavale nel Mar Ionio dove le fiamme gialle, in cooperazione con la guardia costiera greca e con reparti aerei Frontex coordinati dall'International coordination centre dell’operazione “Triton”, istituito presso il Comando operativo aeronavale della guardia di finanza di Pratica di Mare e inserito nel dispositivo dell’operazione Frontex, hanno individuato nelle immediate adiacenze della costa ionica un potente gommone che trasportava un grosso quantitativo di marijuana dall'Albania alla bassa Locride.

L'operazione è scattata quando il Nucleo di frontiera marittima della guardia di finanza che opera nel Paese delle aquile, in contatto con la Divisione antidroga e antiterrorismo ellenica, è venuto a conoscenza di un possibile traffico di stupefacenti dall'Albania alle coste calabresi.

Fondamentale si è rivelata l'operta di intelligence ed il continuo collegamento info operativo.

Intecettato il natante, subito dopo aver sbarcato lo stupefacente, le unità navali del Reparto operativo aeronavale delle guardia di finanza di Vibo Valentia hanno iniziato un inseguimento degno di una pellicola cinematografica.

Il gommone dei trafficanti, al sopraggiungere delle imbarcazioni della finanza ha cercato di scappare. Ha, quindi, preso l'abbrivio un interminabile inseguimento, iniziato al largo delle coste calabresi e conclusosi nelle acque che bagnano l'isola di Creta, dove la guardia costiera ellenica, con l'assistenza di un aereo della guardia di finanza che opera nell’ambito dell’operazione Poseidon, ha fermato il gommone ed arrestato gli scafisti.

L'inseguimento, iniziato con i mezzi navali delle fiamme gialle di Vibo Valentia la sera del giorno 6, si è protratto senza soluzione di continuità fino alle 16,43 del giorno 7, con l'avvicendamento di aerei ed elicotteri, guardacoste e vedette veloci della guardia di finanza, della guardia costiera greca ed aerei C295 di Spagna e Portogallo rischierati a Catania per l'operazione Triton.

Il gommone è stato alla fine fermato e gli scafisti tratti in arresto, grazie all'impiego di un elicottero e di un’unità navale della guardia costiera ellenica, che hanno intimato l'alt sparando alcuni colpi di avvertimento. Gli scafisti, ormai allo stremo delle forze, si sono arresi. L'operazione ha visto il coinvolgimento di reparti ed assetti aereonavali di quattro diverse nazioni: Grecia, Spagna, Portogallo ed Italia. 

Sul litorale calabrese sono, invece, intervenuti i finanzieri di Locri, che hanno individuato e raggiunto, con notevoli difficoltà, il luogo in cui era stata sbarcata la droga. Nel corso del dispositivo finalizzato a “rastrellare” la costa compresa tra i comuni di Bianco e Africo, i militari hanno rinvenuto e sequestrando quasi 1500 kg di marijuana.

Le successive ricerche hanno permesso, inoltre, d'indivduare e porre sotto sequestro un grosso furgone telonato che avrebbe dovuto essere impiegato per lo smistamento dell’ingente quantitativo di marijuana.

Lo stupefacente, una volta immesso sul mercato, avrebbe fruttato un guadagno di circa 7 euro al grammo per un valore complessivo di oltre 10 milioni di euro.

L'operazione ha consentito di sequestrare 1 gommone con 2 motori da 350 cavalli, arrestare i 3 scafisti più 4 responsabili dell'organizzazione a terra, nonché di sequestrare 1449 chilogrammi di marijuana. 

 

 

 

 

Trovato con un etto e mezzo di marijuana, arrestato

I carabinieri della Stazione di Reggio Calabria – Rione Modena hanno tratto in arresto nella flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, Francesco Lonano, di 49 anni

L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato al termine di una perquisizione domiciliare nel corso della quale i militari hanno trovato 159 grammi di “marjiuana”, due bilancini di precisione, banconote di vario taglio per un valore totale di 240 euro, una banconota da 50 euro verosimilmente falsa, occultata all'interno interno della cover del telefono cellulare

Il materiale è stato, quindi, posto sotto sequestro.

Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato tradotto presso la casa circondariale di Reggio Calabria – Arghillà, così come disposto dalla competente Autorità giudiziaria.

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Si nascondeva in Calabria l'ex politico messicano vicino ai narcos

Gli agenti della Squadra mobile di Cosenza, con il coordinamento del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato ed il supporto della Squadra mobile di Firenze, ha tratto in arresto Tomas Jesus Yarrington Ruvalcaba, cittadino messicano, ricercato in ambito internazionale perché destinatario di un ordine di cattura emesso dall'Autorità giudiziaria statunitense.

Condannato per associazione per delinquere, traffico di stupefacenti, riciclaggio, frode bancaria e reati connessi, Yarrington Ruvalcaba, fino al 1995, è stato sindaco di Matamoros, cittadina che confina con stato del Texas, mentre  dal 1999 al 2005 è stato governatore dello Stato di Tamaulipas.

Secondo l’accusa, approfittando delle cariche istituzionali ricoperte, avrebbe ricevuto elevatissime tangenti da parte di pericolosi narcos messicani riconducibili al noto “Cartello del Golfo”. In cambio, l’uomo politico avrebbe favorito l’esportazione di ingenti quantitativi di cocaina e marijuana verso gli Stati Uniti. Yarrington Ruvalcaba avrebbe, quindi, investito milioni di dollari, profitto di tangenti, nell'acquisto di diversi beni immobili negli Usa ed in Messico.

Latitante dal 2012, è considerato, dalla rivista americana “forbes” come una tra le dieci persone più corrotte del Messico. Su di lui pende una taglia di 15 milioni di pesos messicani.

In seguito alla segnalazione della polizia Statunitense, la Squadra mobile di Cosenza ed il Servizio centrale operativo hanno avviato un'attività d'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Paola consistente, prevalentemente in servizi d'osservazione, intercettazioni e pedinamento. Sebbene, ci fosse la possibilità che Yarrington Ruvalcaba, potesse essersi sottoposto ad intervento di chirurgia plastica al viso, gli investigatori lo hanno individuato a Paola, dove si era stabilito da qualche mese. Nella cittadina calabrese l’uomo usava il nome Perez Morales. Grazie ai documenti falsi di cui disponeva era riuscito, nei mesi scorsi, a ad eludere due controlli effettuati dalle  forze dell’ordine.

Dopo giorni di appostamenti, i poliziotti sono entrati in azione stringendo le manette ai polsi del cittadino messicano.  L’arresto è stato effettuato a Firenze al termine di un lungo pedinamento iniziato in Calabria.

Al momento del fermo, avvenuto a pochi passi dal centro storico fiorentino, l'uomo ha continuato a negare la sua identità. Solo dopo essere stato sottoposto ai rilievi fotodattiloscopici si è avuta la certezza della sua vera identità attraverso la comparazione delle impronte digitali.

All’operazione hanno preso parte anche funzionari dell’Interpol, nonché funzionari del Department of homeland security americano.

Gli investigatori stanno ora cercando di capire se, durante la latitanza in Italia, Yarrington Ruvalcaba abbia beneficiato di una rete di fiancheggiatori.

Vibo, prosegue l’attività di contrasto dei Carabinieri: rinvenute ancora armi e droga

Dopo il sequestro di un Revolver cal.38, di una pistola marca CZ cal. 9 Parabellum e l’arresto di un giovane vibonese per possesso di una pistola Beretta cal. 9 Parabellum e marijuana, avvenuti nei giorni scorsi, ancora un’operazione portata a termine dai Carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia finalizzata a contrastare il diffuso fenomeno della detenzione illegale di armi e munizioni e dello spaccio di sostanza stupefacente.

Infatti, nella mattinata di giovedì i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Vibo Valentia, hanno rinvenuto, occultata sotto una siepe del giardino del condominio “Flora” sito a Vibo Marina, una valigetta contenente 50 grammi circa di marijuana; mentre i Carabinieri di Maierato, rinvenivano, abbandonato lungo la strada comunale che costeggia la zona industriale, un sacco in plastica contenente un fucile da caccia, calibro 16, con matricola abrasa.

L’attività di contrasto dei carabinieri continua senza sosta.

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