Sequestro di armi in una casa di Serra: denunciati padre e figlio

L’intensificarsi dei controlli condotti dagli agenti del Commissariato di Polizia di Serra San Bruno sta portando significativi risultati. V.F., di 53 anni, e G.F., di 23 anni, rispettivamente padre e figlio, sono stati denunciati a piede libero all’Autorità giudiziaria in quanto nel corso di una perquisizione nella loro abitazione posta nel centro storico e in una struttura di pertinenza sono stati trovati in possesso di armi e munizioni che sono state sottoposte a sequestro. Nelle specifico, la Polizia ha rinvenuto parti di una pistola, un caricatore, munizioni di diverso calibro (anche da guerra) e una baionetta di epoca fascista (sul manico era apposto il Fascio Littorio).

In casa i Carabinieri trovano pistole, caricatori e munizioni: arrestato

I Carabinieri, perquisendo il suo appartamento, hanno trovato più di duecento proiettili per pistole di differenti calibro, cinque caricatori per pistola e due pistole calibro 7,65 con matricola abrasa. E' con le accuse di detenzione illegale di armi e munizioni e ricettazione che è finito in manette, prima di essere accompagnato nel carcere di Locri, un 39enne di Siderno, D.N.F., sulla scorta di un'ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice delle indagini preliminari del locale Tribunale. 

Pistola e proiettili nascosti in auto e in casa: i Carabinieri arrestano due persone

I Carabinieri hanno tratto in arresto in flagranza un 72enne ed 67enne per detenzione e porto abusivo di armi. Nel corso di un controllo eseguito all'interno dell'autovettura in uso a F.V. e A.N., entrambi residenti in Francia,  i militari operanti hanno rinvenuto una pistola semiautomatica marca Walther modello "PPK-L" calibro 7,65, illecitamente detenuta, e  2 caricatori contenenti 7 cartucce ciascuno. Nel corso della successiva perquisizione domiciliare, a San Procopio, in provincia di Reggio calabria, è stato trovato ulteriore munizionamento di vario calibro, occultato in una intercapedine di un muro divisorio interno. 

 

Deteneva illegalmente armi e munizioni del padre defunto: arrestato

Un 59enne è stato tratto in arresto dai Carabinieri per i reati di detenzione abusiva di munizioni e detenzione illegale di armi comuni da sparo. E' destinatario, è peraltro di un decreto di revoca di licenza di porto di fucile per uso caccia. I militari dell'Arma, in seguito ad una perquisizione effettuata presso l’abitazione di S.B., a San Roberto,hanno rinvenuto, all’interno di un  armadio in legno, diverse armi e munizioni appartenute al padre defunto ed illegalmente detenute.

Pistole, fucile e proiettili nella masseria: arrestati bracciante agricolo e figlio

Nell’ambito di un servizio straordinario di controllo del territorio,  attraverso il rastrellamento delle aree rurali ed il controllo di diverse masserie e caseggiati in tutta la piana di Gioia Tauro, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, con il concorso dello Squadrone Eliportato Cacciatori,  hanno tratto in arresto R.C., di 60 anni, di Rosarno, bracciante agricolo, ed il figlio A.C., di 29 anni, di Melicucco, nullafacente, per detenzione di armi e munizionamento comuni da sparo e detenzione di armi clandestine. In particolare i militari, a conclusione di una  prolungata attività di controllo e perquisizione che ha interessato una masseria e le sue pertinenze occupata dai due, hanno rinvenuto, abilmente occultati, tre pistole di vario calibro ed un fucile calibro 12, tutti con matricola abrasa, quattro caricatori per armi corte, 13 chilogrammi di pallini di piombo utilizzati per ricaricare le cartucce e circa quattrocento cartucce di vario calibro per armi corte e lunghe. Tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro e sarà oggetto di approfondimenti investigativi e tecnici al fine di chiarirne la provenienza e l’eventuale utilizzo in eventi delittuosi, mentre gli arrestati, al termine degli adempimenti di rito, sono stati tradotti presso la casa Circondariale di Palmi. 

 

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Fucili e munizioni nell'abitazione: nei guai un 74enne

I Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà un 74enne per i reati di  detenzione abusiva di armi comuni da sparo e detenzione abusiva di munizioni, poiché, a seguito di un controllo di polizia effettuato dai militari operanti, M.D., 74 anni, di Cardeto, in provincia di Reggio Calabria, è stato trovato in possesso di due fucili di diverso calibro e munizionamento vario risultati non in regola con la documentazione amministrativa necessaria alla detenzione. Ii militari hanno provveduto a ritirare cautelativamente le altre armi e munizioni, regolarmente detenute, con contestuale proposta di diniego di detenzione armi e revoca porto d’armi. 

Controlli dei Carabinieri: denunciate due persone, trovate 60 munizioni

Nell'ambito dei servizi predisposti per dare attuazione al "Focus 'ndrangheta", due individui sono stati denunciati dai Carabinieri della Compagnia di Roccella Ionica. Nel primo caso, un uomo di 44 anni, di Gioiosa Ionica, deteneva un coltello lungo quasi diciotto centimetri. L'arma era custodita nel cruscotto dell'automobile di sua proprietà. Nella seconda circostanza, un ragazzo di 19 anni, di Grotteria, è stato beccato mentre, pur non avendo conseguito la patente, stava guidando uno scooter. Nel contesto della medesima attività di controllo del territorio, i militari dell'Arma, supportati da unità cinofile del Gruppo Finanza di Locri, hanno scoperto in un casolare diroccato quasi sessanta proiettili da caccia calibro 60. 

 

 

Trovati ad Arena fucile, proiettili e il bottino di un furto alla Protezione Civile

Sono in corso indagini dei Carabinieri dopo il rinvenimento, in località "Berrina", ad Arena, di un arsenale e del bottino di un furto. Nello specifico, i militari dell'Arma, supportati dai colleghi dello Squadrone Eliportato "Cacciatori Calabria" con base a Vibo Valentia, hanno scoperto 57 proiettili per pistola, 5 cartucce calibro 12 caricate a pallettoni, un fucile del medesimo calibro con matricola abrasa. Oltre ad armi e munizioni, sono stati trovati decespugliatori, fari e gruppi elettrogeni sottratti alla sede di Arena della Protezione Civile. I volontari, sprovvisti del materiale loro rubato, avevano dovuto cancellare le attività di addestramento in programma qualche giorno fa. Il materiale scovato dagli investigatori vale complessivamente una cifra pari a 6 mila euro.   

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