Pistole, fucile e proiettili nella masseria: arrestati bracciante agricolo e figlio

Nell’ambito di un servizio straordinario di controllo del territorio,  attraverso il rastrellamento delle aree rurali ed il controllo di diverse masserie e caseggiati in tutta la piana di Gioia Tauro, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, con il concorso dello Squadrone Eliportato Cacciatori,  hanno tratto in arresto R.C., di 60 anni, di Rosarno, bracciante agricolo, ed il figlio A.C., di 29 anni, di Melicucco, nullafacente, per detenzione di armi e munizionamento comuni da sparo e detenzione di armi clandestine. In particolare i militari, a conclusione di una  prolungata attività di controllo e perquisizione che ha interessato una masseria e le sue pertinenze occupata dai due, hanno rinvenuto, abilmente occultati, tre pistole di vario calibro ed un fucile calibro 12, tutti con matricola abrasa, quattro caricatori per armi corte, 13 chilogrammi di pallini di piombo utilizzati per ricaricare le cartucce e circa quattrocento cartucce di vario calibro per armi corte e lunghe. Tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro e sarà oggetto di approfondimenti investigativi e tecnici al fine di chiarirne la provenienza e l’eventuale utilizzo in eventi delittuosi, mentre gli arrestati, al termine degli adempimenti di rito, sono stati tradotti presso la casa Circondariale di Palmi. 

 

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