Pizzo, domenica la mostra di auto e divise storiche della polizia

Una mostra di auto e divise storiche della polizia. È quanto si appresta a vivere Pizzo, dove domenica 3 dicembre si terrà il III incontro interregionale Calabria-Basilicata dell’Anps (Associazione nazionale della Polizia di Stato), patrocinato dall'Amministrazione comunale.

A darne notizia è il consigliere delegato al Turismo, Sharon Fanello.

In piazza della Repubblica sarà allestito uno stand che accoglierà visitatori e soci dell’associazione. Alle 10,45 verrà posta una corona commemorativa ai piedi del monumento dei caduti e alle 11 verrà inaugurata l’esposizione dei mezzi storici della polizia.

Poco dopo, nelle sale del Castello Murat, verrà aperta la mostra delle divise storiche.

Infine, alle 11.30 ci terrà un’esibizione del gruppo sportivo dell’Anps.

 

Controlli della polizia, denunce e sanzioni

Prosegue l'azione condotta dalla Polizia di Stato in area ad alta densità criminale dei comuni di Corigliano Calabro e Rossano, al fine di contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti e lo sfruttamento della prostituzione.

In particolare, gli agenti del Commissariato di Rossano e del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale, hanno effettuato servizi straordinari nei comuni di Corigliano Calabro e Rossano. 

Nel corso dei controlli, un 27enne è stato denunciato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio; mentre personale dell’Ufficio Pas del Commissariato di Rossano ha individuato e controllato 4 donne straniere che avevano adescato altrettanti clienti per intraprendere prestazioni sessuali a pagamento, con la conseguente interferenza al regolare svolgimento della circolazione stradale. Le donne ed i clienti sono stati puniti con sanzioni amministrative da 500 euro, per la violazione dell’ordinanza sindacale del comune di Corigliano.

Infine, personale dell’ufficio Anticrimine del commissariato di Rossano ha denunciato quattro persone, due uomini di 22 e 57 anni e due donne di 60 e 39 anni, residenti nei comuni di Rossano e Corigliano, per atti persecutori.

 

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Nascondeva marijuana in un box, in manette 40enne

Un quarantenne di Crotone è finito in manette, con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

L'uomo è stato sorpreso dagli uomini della squadra volanti della questura pitagorica, mentre stava entrando in un box attiguo alla sua abitazione.

L'atteggiamento del quarantenne ha insospettito gli agenti, che hanno deciso di effettuare una perquisizione. Nel corso del controllo, in una cassettiera, sono state rinvenute quattro dosi di marijuana (poco meno di 3 grammi) e diversi oggetti utilizzabili per la divisione, il peso ed il confezionamento dello stupefacente.

Dopo le formalità di rito, l'uomo, che era già noto alle forze dell'ordine, è stato sottoposto ai domiciliari.

 

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Vibo Valentia: operazione antidroga della polizia, un arresto

Gli uomini della sezione narcotici della Squadra Mobile, con il supporto dell'Unità cinofila (Floyd è il nome del cane che ha partecipato alle operazioni) e del Reparto prevenzione crimine Calabria Centrale, nella giornata di ieri, hanno portato a termine un'operazione di polizia giudiziaria diretta alla repressione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nella provincia.

L'attività si è conclusa con l'arresto di un pregiudicato vibonese, Tommaso Loschiavo, di 66 anni, colto nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di 17,6 grammi di cocaina, 4,2 grammi di hashish e oltre 1 chilo e 200 grammi di marijuana.

In particolare, nelle prime ore della mattina, gli agenti hanno effettuato una perquisizione presso l'abitazione dell' arrestato, che ha portato al rinvenimento di residui di marijuana, di un rotolo di carta gommata e di un nastro da imballaggio.

Successivamente, sempre con l'ausilio dell'unità cinofila, sono stati effettuati controlli nell'area esterna all'abitazione di Loschiavo. Nei pressi di un muro perimetrale che presentava delle bocchette di aerazione, il cane antidroga ha fiutato la presenza di sostanza stupefacente.

In una bocchetta sono stati trovati: 1 sacchetto con all'interno 21 involucri in cellophane, 20 dei quali contenenti marijuana ed uno hashish; 1 contenitore in plastica all'interno del quale erano stati riposti ulteriori 3 involucri in cellophane, all'interno dei quali era custodita sostanza stupefacente del tipo cocaina.

 Sempre nei pressi della stessa abitazione, Floyd, giunto in prossimità di un immobile, ha puntato la porta d'ingresso, che era chiusa a chiave. Ritenendo che dentro potesse esserci altra sostanza stupefacente, sono stati effettuati immediati accertamenti per risalire alla proprietà dell'immobile, dai quali è emerso che era di proprietà del cognato, deceduto lo scorso giugno, ma da tempo in uso esclusivo di Loschiavo.

È stata dunque effettuata un'ulteriore perquisizione domiciliare, in seguito alla quale, all'interno di un bidone in plastica, sono stati rinvenuti numerosi involucri contenenti: hashish, marijuana e cocaina, nonché materiale vario verosimilmente utilizzato per la preparazione delle dosi da smerciare sul mercato.

Pertanto, su disposizione dell'Autorità giudiziaria, Loschiavo è stato posto a domiciliari in attesa dell'udienza di convalida.

 

 

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Operazione “Car Sharing”: arrestati i fiancheggiatori dell’ex latitante Antonino Zampaglione

Al termine di complesse ed articolate indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, gli investigatori della Squadra mobile della Questura reggina e del Commissariato di Condofuri (RC), hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari, emessa dal Gip presso il Tribunale di Reggio Calabria, nei confronti di sei persone ritenute responsabili di aver favorito la latitanza di Antonino Zampaglione di 69anni.

 Oltre alla moglie (Annunziata Pio, di 58 anni) ed ai figli (Carmelo e Saverio di 34anni e 36 anni) di Zampaglione, il provvedimento ha interessato: Salvatore Martino, di 29 anni; Emanuele Foti, di 33anni e Fabio Salvatore Ferrigno di 40anni.

 In particolare, l’ indagine condotta dagli agenti del Commissariato di Condofuri (RC) e della Squadra mobile di Reggio Calabria ha permesso di accertare come i più stretti congiunti e collaboratori di Zampaglione si recassero ciclicamente a fargli visita nei luoghi in cui, di volta in volta, aveva trovato rifugio.

 Per raggiungere i nascondigli, i favoreggiatori solitamente effettuavano, lungo il percorso, diversi cambi di autovetture. Nel primo tratto utilizzavano autoveicoli in uso alla famiglia e in quelli successivi altri mezzi forniti da persone appartenenti alla cerchia di amici, parenti e conoscenti. Per eludere i pedinamenti, mantenevano una velocità di marcia elevata, con brusche decelerazioni, allo scopo di verificare se fossero seguiti.

 Grazie ai servizi di osservazione sul territorio ed all’uso di strumenti tecnologici, i poliziotti sono riusciti a constatare come gli strettissimi congiunti del latitante, in diverse circostanze, per lo più in orari serali e notturni, si dirigessero a Reggio Calabria dove facevano perdere sistematicamente le tracce.

Nel corso delle indagini era emerso che, specialmente in occasione di festività, Annunziata Pio aiutata dai figli e da Salvatore Martino (dipendente dell’officina meccanica di Saverio Zampaglione), raggiungeva i rifugi del marito, per rifornirlo di prodotti alimentari, vestiario e medicine, in modo da consentirgli di proseguire la latitanza e sottrarsi alle ricerche della polizia. 

 Considerato elemento di spicco della cosca Iamonte di Melito Porto Salvo (RC), Zampaglione era stato catturato nel febbraio del 2015, dopo tre anni di latitanza, iniziata in seguito ad una condanna ad oltre 24 anni di reclusione, per associazione di tipo mafioso e omicidio

Nascondeva la droga nelle mutande, arrestato 32enne

Detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Questa l’accusa mossa al 32enne Vincenzo Sposato, dagli agenti della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di Gioia Tauro.

L’uomo è stato fermato e sottoposto a controllo mentre si trovava a bordo della sua auto, in compagnia di due persone di nazionalità bulgara.

Durante la perquisizione personale cui sono stati sottoposti gli occupanti del veicolo, i poliziotti hanno rinvenuto negli indumenti intimi indossati da Sposato un involucro di cellophan trasparente contenente circa 15 grammi di canapa indiana.

Una volta sottoposta a sequestro la sostanza stupefacente, il 32enne è stato arrestato e posto ai domiciliari.

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Picchia la madre, arrestato 29enne

Gli agenti della Polizia di Stato di Cosenza hanno tratto in arresto M.A. di anni 29.

L’uomo è stato colto in flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia.

In particolare, i poliziotti sono intervenuti in seguito ad una chiamata al 113 con la quale i genitori del 29enne chiedevano l’intervento di una volante.

Giunti sul posto, gli agenti hanno riscontrato la violenza consumata tra le mura domestiche.

Fatti intervenire gli operatori del 118 e raccolte le testimonianze della donna e del marito, il personale della Polizia di Stato ha tratto in arresto M.A.

Alla donna, trasportata presso il locale pronto soccorso, è stato diagnosticato, anche, un trauma cranico.

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Droga e alcol al volante, controlli con il "drogometro"

Nella notte tra ieri ed oggi, tre pattuglie della Polizia Stradale di Cosenza, unitamente ad un medico e ad altro personale dell’Ufficio sanitario della Questura, hanno effettuato controlli finalizzati a prevenire e contrastare le conseguenze derivanti dalla guida in stato di alterazione dovuta ad assunzione di alcol o droga..

Nel corso del servizio sono state rilevate 7 infrazioni connesse all’assunzione di alcol e 2 per uso di sostanze stupefacenti, con conseguente sequestro di due autovetture.

In alcuni casi i giovani si sono avvicinati, spontaneamente, alle macchine della polizia chiedendo di sottoporsi ai test. 

Obiettivo dei controlli è incrementare l’attività di verifica delle condizioni psicofisiche dei conducenti di veicoli.

Fondamentale, a tale proposito, la presenza su strada di un medico della Polizia di Stato che effettua al momento test di controllo volti a stabilire l’assunzione di alcol o di droghe, senza alcuna necessità di accompagnare gli utenti presso strutture sanitarie.

Nell’ultimo periodo il personale della Questura ha rilevato e sanzionato 10 violazioni al Codice della strada per guida in stato di ebbrezza alcolica, 4 violazioni dovute alla assunzione di sostanze stupefacenti. Sono state ritirate, inoltre, 12 patenti. 

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