Guerra di 'ndrangheta: svolta nelle indagini su due omicidi compiuti nel 1992

Svolta nelle indagini su due omicidi di 'ndrangheta compiuti nel 1992, nell'ambito della feroce guerra che ha contrapposto le cosche Grande Aracri - Dragone - Ciampà a quelle dei Vasapollo - Ruggiero.

La polizia di Reggio Emilia ha, infatti, eseguito una misura cautelare emessa dal gip di Bologna, facendo luce sugli omicidi del 33enne Nicola Vasapollo e del 35enne Giuseppe Ruggiero.

In particolare, le risultanze investigative hanno permesso di ricostruire le vicende riguardanti la cosca Grande Aracri-Dragone-Ciampà ed il sodalizio Vasapollo-Ruggiero, in lotta per conquistare il controllo delle attività illecite nelle province di Crotone e Reggio Emilia.

Entrambe le vittime, appartenenti al gruppo Vasapollo-Ruggiero, vennero uccise nelle rispettive abitazioni mentre si trovavano agli arresti domiciliari.

 

Sorpreso mentre cerca di rubare un'auto, 43 finisce in manette

Nell'ambito di una serie di controlli straordinari del territorio, gli agenti della Polizia di Stato di Cosenza hanno tratto in arresto in flagranza di reato, un cosentino 43enne.

R.I. è ritenuto responsabile del reato di tentato furto aggravato poiché, in seguito ad una segnalazione al 113, i poliziotti lo hanno sorpreso mentre era intento a rubare un’autovettura.

Inoltre, nel corso di ulteriori controlli eseguiti in un circolo ricreativo, alcuni avventori sono stati trovati in possesso di sostanze stupefacenti del tipo hashish e cocaina.

Uno dei clienti è stato denunciato per detenzione illegale di munizioni, rinvenute dietro il bancone del locale, celate all’interno di un involucro di plastica.

Infine, in una fessura di un muro esterno di un altro circolo ricreativo, i poliziotti hanno rinvenuto alcune dosi di marijuana.

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Puntano la pistola alla gola di una 20enne per farsi consegnare la borsa, arrestati due cittadini stranieri

Tempestivo intervento degli agenti della Polizia di Stato di Crotone che hanno assicurato alla giustizia due cittadini guinensi S.M e D.I., entrambi di18 anni, ritenuti responsabili di una rapina compiuta nel centro della città pitagorica, ai danni di una coppia di ventenni.

I due malviventi sono entrati in azione nella tarda serata di ieri, quando, uno di loro, avrebbe puntato una pistola alla gola della ragazza facendosi consegnare la borsa.

Sono, quindi, interventuti gli agenti che, in collaborazione con carabinieri e guardia di finanza, sono riusciti a rintracciare ed a trarre in arresto i due presunti rapinatori.

 

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Tentata estorsione ad un imprenditore, in manette presunti esponenti di un clan di 'ndrangheta

Al culmine di un’articolata indagine, la Squadra Mobile della Questura di Cosenza ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, a carico di due persone, ritenute responsabili di diversi reati.

In manette sono finiti: Salvatore Giannone 51enne, commerciante di Fuscaldo ed Attilio Chianello, imprenditore edile 33enne di San Lucido (Cs).

In particolare, le indagini avrebbero permesso di accertare che i due, in concorso tra loro, nel mese di giugno scorso, avrebbero minacciato, avvalendosi di modalità di tipo mafioso, un imprenditore edile della zona, al fine di costringerlo a pagare una somma di denaro a titolo estorsivo.

Nello specifico, Chianello, in qualità di amministratore della società Eurocostruzioni srl, impresa a cui la vittima aveva subappaltato l’esecuzione di alcuni lavori relativi ad un appalto pubblico che si era aggiudicato a Rende, avrebbe cominciato a pretendere il pagamento di un’ulteriore somma di circa 30 mila euro, a titolo di saldo per i lavori effettuati.

Ben presto la richiesta di Chianello, sarebbe stata sostenuta da Giannone, il quale, avrebbe evocato l’appartenenza al gruppo criminale di riferimento (il clan Perna di Cosenza). Nel contempo,  avvalendosi della forza intimidatrice derivante dagli espliciti riferimenti all’interessamento alla vicenda del fratello, Giovanni Giannone, detto "U Gaddrinaru", ritenuto esponente di primo piano del sodalizio criminale, il 51enne avrebbe ventilato all'imprenditore possibili conseguenze violente per lui e per i suoi familiari se non avesse ceduto alla richiesta estorsiva.

Tramite le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Cosenza e coordinate dalla Procura, sarebbero emersi gravi e determinanti elementi di colpevolezza a carico dei destinatari del provvedimento restrittivo.

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Revoca dell'accoglienza per cittadini extracomunitari sorpresi a fare i parcheggiatori abusivi

Gli agenti in servizio presso la Sezione volanti e l’Ufficio immigrazione di Crotone, su disposizione del Questore Claudio San Filippo, hanno effettuato numerose operazioni volte a contrastare la presenza di parcheggiatori abusivi nei luoghi più significativi della città pitagorica.

In particolare, i controlli sono stati effettuati presso l’Ospedale civile, nel centro storico, nei pressi di piazza Pitagora e nel parcheggio antistante l’Ufficio centrale delle Poste Italiane.

Nel corso delle attività, i poliziotti hanno sorpreso diversi cittadini extracomunitari intenti a svolgere abusivamente la professione di parcheggiatore. 

Nei loro confronti, oltre alla sanzione di 1.166,66 euro, è scattata la revoca dell’accoglienza con il conseguente obbligo di lasciare il territorio nazionale.

 

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Nascondevano oltre 2 Kg di marijuana in un sacchetto della spazzatura, arrestati

Due persone P.A.S. e P.B, rispettivamente di 54 e 30 anni, sono state arrestate dai poliziotti in servizio presso il Commissariato di Condofuri (Rc).

L'arresto è scaturito al termine di una perquisizione domiciliare, nel corso della quale gli agenti hanno rivenuto poco meno di 2,2 chilogrammi di marijuana. Lo stupefacente, suddiviso in quattro pacchi di cellophane sottovuoto, era occultato in un comune sacco nero destinato alla raccolta dei rifiuti domestici.

 I due uomini sono stati, dunque, arrestati con l'accusa di violazione della normativa sugli stupefacenti.

Il gip presso il Tribunale di Reggio Calabria, concordando con le risultanze investigative, ha quindi emesso l'ordinanza di convalida di entrambi gli arresti e l'applicazione della misura cautelare dei domiciliari a carico del 54enne.

 

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Pistole e munizioni in un pollaio, un arresto

Un uomo, T.F., di 45 anni è stato arrestato, a Palizzi Marina (Rc), dai poliziotti in servizio presso il Commissariato di Condofuri.

Nel corso di una perquisizione, in un pollaio di proprietà dell'uomo, gli agenti hanno rinvenuto un contenitore in plastica che era stato interrato, con all’interno due pistole semiautomatiche Beretta, 28 cartucce calibro 9 corto, 21 calibro 6,35 e altre 12 calibro 7,65.

Inoltre, i poliziotti hanno scoperto un allaccio abusivo all’impianto dell’energia elettrica.

Una volta arrestato per ricettazione, furto aggravato, violazione della normativa sulle armi e munizioni, il 45enne è stato condotto presso la casa circondariale di Locri.

Il Gip del Tribunale di Locri ha convalidato l’arresto e contestualmente applicato la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

 

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Andavano in giro con un motorino rubato, arrestati

Due persone sono state arrestate a Reggio Calabria dalla Polizia di Stato. Nel corso di un servizio di controllo, gli agenti hanno individuato due ragazzi che viaggiavano a bordo di un ciclomotore privo di targa, rubato nel 2014 a Frattamaggiore.

Al termine del controllo è quindi scattato l’arresto.

Accusati del reato di riciclaggio, i due giovani sono stati sottoposti agli arresti domiciliari in attesa della celebrazione dell’udienza di convalida.

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