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Non si ferma all'alt con un motorino rubato, denunciato

È durato circa venti minuti l’inseguimento di un ragazzo senza casco a bordo di un ciclomotore privo di targa.

L'episodio è accaduto a Crotone, dove al giovane era stato inutilmente intimato l'alt, da parte di una pattuglia della polizia di Stato impegnata nell’ambito del progetto “Hera Lacinia”.

È seguito, quindi, un breve inseguimento, conclusosi in via La Pira, dove S. A., di 25 anni, è stato bloccato ed identificato.

Nel corso del successivo controllo, il 25enne è stato trovato in possesso di quattro cacciavite, un coltello, un bilancino di precisione ed una dose d'eroina.

Il motorino, invece, è risultato privo di numero di telaio, pertanto, il giovane è stato denunciato per i reati di ricettazione, possesso ingiustificato di armi od oggetti atti ad offendere e resistenza a pubblico ufficiale.

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Operazione "Antiques": opere d'arte rubate in Italia e rivendute in Francia, arresti e sequestri

Questa mattina, al termine di una complessa attività d’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, nella città dello Stretto, a Napoli, Brescia, Catania, Torre del Greco (NA), Arzano (NA), Melito di Napoli (NA), Sant’Antonio Abate (NA), Ischia (NA), Castrezzato (BS), Isola del Liri (FR), Grana (AT), i carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Cosenza, coadiuvati da quelli del Reparto operativo Tpc di Roma, dei Nuclei Tpc di Napoli, Roma, Bari, Perugia, Firenze, Monza, Torino, della Sezione Tpv di Siracusa e dell’Arma territoriale hanno dato esecuzione a 4 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emesse dal giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Reggio Calabria ed a 20 decreti di perquisizione, emessi dalla locale Procura della Repubblica nei confronti di altrettanti indagati, ritenuti responsabili del reato di associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione di opere d’arte, quali dipinti, sculture in bronzo e marmo, oggetti chiesastici, provento di furto ed alla loro esportazione illecita, per la successiva commercializzazione in ambito internazionale.

I provvedimenti scaturiscono dall’esito dell'operazione “Antiques”, condotta dai militari del Nucleo tutela patrimonio culturale di Cosenza, con il supporto dei colleghi del Nucleo Tpc di Napoli.

Le investigazioni, avviate nel novembre del 2015, in seguito ad un controllo effettuato in un esercizio commerciale d’antiquariato di Reggio Calabria e corroborate anche da attività tecniche e di riscontro mediante l’utilizzo della banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti gestita dal Comando carabinieri tutela patrimonio culturale, hanno consentito di acquisire numerosi elementi investigativi di colpevolezza nei confronti dei componenti di un pericoloso sodalizio criminale, con base a Napoli e provincia e con ramificazioni nel bresciano, dedito alla ricettazione di beni antiquariali trafugati sul territorio nazionale e commercializzati anche tramite antiquari calabresi compiacenti, ovvero esportati illecitamente per essere venduti presso fiere di settore in Francia, come Avignone e Montpellier.

Le indagini hanno permesso di recuperare diverse opere trafugate, alcune di rilevante importanza, nonché un ingente quantitativo di oggetti d’antiquariato esportati in territorio francese, senza la prescritta autorizzazione dei competenti organi del MiBAC.

In particolare, sono stati recuperati beni di rilevanza storico artistica, rubati in private abitazioni, tra i quali, un dipinto, olio su tela, del ‘700, raffigurante “Madonna con Bambino”, di Scuola Napoletana, trafugato nel 2014 da un palazzo nobiliare di Arcevia (AN).

Inoltre, al valico di Ventimiglia (IM), al confine con la Francia, sono stati sequestrati centinaia di beni elementi d'arredo antico e di pregio, quali sculture in marmo e bronzo, consolle, dipinti su tavola e su tela, suppellettili antichi in argento, ceramica e porcellana, trasportati con furgoni presi a noleggio per l’occasione dagli appartenenti al sodalizio criminale.

Il valore dei beni sequestrati si aggira intorno a 1.5 milioni di euro.

Al termine dell'operazione sono stati disposti gli arresti domiciliari per: Luigi Benducci, di 39 anni, Pasquale Iuliano (51), Giuseppe Pedata (46), Raffaele Petti (68).

Condannato ad un anno di reclusione per ricettazione, 59enne finisce ai domiciliari

I carabinieri della Stazione di Cotronei (Kr) hanno eseguito un ordine di carcerazione in regime di detenzione domiciliare, emesso dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Crotone, a carico di un 59enne del luogo.

L’uomo dovrà scontare un residuo di pena di un anno di reclusione, poiché dichiarato colpevole di ricettazione, invasione di terreni e violazione della normativa sull’edilizia.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di detenzione domiciliare.

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False dichiarazioni e ricettazione, due arresti e due denunce

Due donne arrestate ed altrettante denunciate. Questo l'esito di un controllo effettuato dai carabinieri di Villa San Giovanni, nei pressi dello svincolo dell'autostrada A2 del Mediterraneo.

In particolare, dopo aver fermato una Fiat Panda, sulla quale è stata rinvenuta merce di dubbia provenienza, i militari hanno avviato le procedure per identificare le quattro donne, originarie di Catania, che si trovavano a bordo.A questo questo punto, la persona al volante ed una delle passeggere avrebbero dichiarato di aver dimenticato a casa i documenti ed avrebbero fornito generalità false.

Una volta accertatane l'identità, i militari hanno tratto in arresto in flagranza del reato di false dichiarazioni sull'identità: Rosetta Lazzaro, 33 anni e Desiree Canova (25).

Denunciate, invece, per ricettazione M. V. C., di 28 anni e A. S., (26), quest’ultima deferita anche per il reato di favoreggiamento personale.

Le arrestate, al termine delle formalità di rito, sono state trattenute presso le camere di sicurezza della Compagnia carabinieri di Villa San Giovanni, in attesa della celebrazione del giudizio direttissimo.

Aereoporto di Reggio: Iraniano denunciato per ricettazione di diamanti

Ennesimo colpo messo a segno dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza: la Polaria ed i finanzieri hanno denunciato per ricettazione K.R.R., 52enne iraniano residente a Milano.

L’uomo stava per imbarcarsi con destinazione Milano ed è stato notato dal personale operante per il fare insofferente al momento dei controlli di rito: in seguito ad una più accurata perquisizione, sono stati rinvenuti in suo possesso dei diamanti, per un totale di circa 60 carati, custoditi nel bagaglio a mano e senza alcuna  documentazione che ne comprovi la lecita provenienza.

Il cittadino iraniano è stato denunciato in stato in stato di libertà per il reato di ricettazione ed i diamanti sono stati posti sotto sequestro, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Blitz contro gruppo criminale: arresti per droga in Calabria, Puglia e Lombardia

È scattato alle prime luci dell'alba di oggi, un blitz condotto dagli uomini della guardia di finanza contro un gruppo operante sull'intero territorio nazionale, dedito al traffico internazionale di stupefacenti. 

L'indagine effettuata dai finanzieri di Pavia, è culminata in 24 ordinanze di custodia cautelare in carcere, eseguite in Lombardia, Calabria e Puglia. 

L’operazione, denominata "Fumo e piombo", ha portato al sequestro di beni mobili ed immobili per un valore superiore ai due milioni di euro.

I reati contestati sono: traffico internazionale di sostanze stupefacenti, ricettazione, riciclaggio, detenzione di armi da guerra, tentata rapina, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. 

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano, hanno consentito il sequestro oltre due tonnellate di stupefacenti.

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Droga e ricettazione, 28enne finisce nei guai

I carabinieri dell’Aliquota radiomobile del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Rende hanno arrestato un 28enne di Castrolibero, ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’arresto è stato effettuato nel corso di una perquisizione domiciliare, durante la quale i militari, insieme all’unità cinofila antidroga, hanno rinvenuto 5 bilancini di precisione ed un involucro in cellophane contenente 30 grammi di cocaina, che l’uomo aveva tentato di lanciare dalla finestra dell’abitazione.

Contestualmente, il 28enne è stato denunciato per il reato di ricettazione, perché all’interno del garage di sua proprietà è stato rinvenuto un ciclomotore con telaio tagliato.

L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.

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Furto e ricettazione, tre persone in manette

I carabinieri della Compagnia di Taurianova hanno dato esecuzione ad una misura cautelare emessa dal Gip presso il Tribunale di Palmi su richiesta della locale Procura, nei confronti di tre persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di ricettazione, riciclaggio e furto aggravato.

I destinatari del provvedimento, originari di Rosarno e Polistena, sono:  M.R, di 32 anni, F.C. di 29 anni e A. B., DI 43 anni. 

I primi due sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, mentre il terzo è stato assoggettato all’obbligo di dimora.

Il provvedimento cautelare giunge al termine di un’attività investigativa svolta dai militari della Stazione di Polistena e avviata in seguito al rinvenimento, all’interno di una officina di Polistena gestita da M. R. ed F.C. di una Fiat Panda rubata a Pizzo Calabro (VV).

Al momento del controllo alcune parti dell’autovettura era già state già manomesse, con il chiaro intento di impedirne la riconducibilità al furto. Nel corso della perquisizione, gli uomini dell'Arma hanno, inoltre rinvenuto numerose parti meccaniche e componenti di autovetture di provenienza incerta, nonché un altro veicolo, che i due hanno giustificato come precedenti acquisti, non documentati.

I militari di Taurianova hanno, quindi, svolto una meticolosa attività investigativa che, attraverso analisi tecniche, accertamenti e riscontri investigativi, ha consentito di dimostrare come parte del materiale rinvenuto costituisse provento di precedenti furti.

A. B, sarebbe stato, invece, incaricato di commettere materialmente il furto della Fiat Panda, rinvenuta all’interno dell’officina.

M. R. ed F. C., dovranno rispondere dei reati di ricettazione e riciclaggio, mentre A.B. è accusato del solo reato di furto aggravato.

 

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