Taglio illegale di alberi, denunciato titolare di una ditta boschiva

In un’area boschiva di proprietà del comune di Mesoraca, in località Bruciamante-Macchia del Forno, i carabinieri forestali hanno scoperto le ceppaie di 14 alberi, 13 faggi ed un ontano, tagliati furtivamente.

Il taglio illegale è stato effettuato in un bosco in consegna ad una ditta che si era aggiudicata la lavorazione per conto del Comune.

Il titolare della ditta presente sul luogo è stato segnalato alla Procura della Repubblica per furto aggravato e deturpamento di bellezze naturali. Inoltre, a suo carico è stato elevato un verbale amministrativo di poco meno di 500 euro per violazione di alcune prescrizioni.

Spetterà ora all’Amministrazione comunale rivalersi sulla ditta boschiva per il danno economico subito in seguito all’abbattimento e trafugamento degli alberi che dovevano rimanere in dote al bosco, così come previsto dal piano e dal progetto di taglio.

 

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Taglio abusivo e furto di legname, 8 persone denunciate nelle Serre

 Nel corso di un sopralluogo eseguito all’interno di un cantiere, i Carabinieri Forestali della Stazione di Serra San Bruno, coadiuvati da personale del Gruppo Carabinieri Forestale di Vibo Valentia, hanno accertato che ad operare il taglio del lotto boschivo di faggio denominato “Monte Famà” di Dasà, di proprietà del Comune e ricadente in zona Sic (Sito d’Interesse Comunitario), regolarmente autorizzato, non era la ditta aggiudicataria bensì un' altra ditta non avente alcun titolo.

Tutti i presenti individuati sul posto hanno dichiarato, infatti, di lavorare alle dipendenze di una ditta boschiva diversa da quella aggiudicataria dei lavori.

Nel prosieguo del sopralluogo, inoltre, insospettiti dal fatto che in alcune aree il bosco si presentava molto rado, mediante l’utilizzo di sonde metalliche, i militari hanno potuto accertare che diverse piante erano state abbattute abusivamente. Il taglio delle ceppaie era stato effettuato al di sotto del livello del terreno e le stesse erano state occultate accuratamente con terriccio e fogliame. Il materiale legnoso ricavato era stato già trafugato.

Appurato tutto ciò, considerato altresì che il subappalto non era contemplato negli atti di aggiudicazione del lotto boschivo in questione, i lavori di sono stati immediatamente sospesi e si è proceduto ad effettuare il sequestro di tutto il lotto, circa 22 ettari di superficie boscata.

Il proprietario della impresa boschiva appaltante e gli operai dipendenti da altra ditta che stavano eseguendo i lavori sono stati, pertanto, segnalati alla competente Autorità giudiziaria. Tutti dovranno rispondere per il taglio abusivo ed il furto delle piante, nonché per violazione al vincolo paesaggistico-ambientale.

Al vaglio degli inquirenti anche la posizione del tecnico progettista e direttore dei lavori.

 

 

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Taglio abusivo di alberi secolari in area protetta, deferite 6 persone

I carabinieri forestali della Stazione di Oppido Mamertina (RC) hanno deferito all’Autorità giudiziaria sei persone accusate di deturpamento di bellezze naturali e violazione della normativa relativa alle aree protette.

Nel corso di un controllo, i militari hanno trovato, in località “Piani di Zomaro” del comune di Cittanova, cinque persone intente a tagliare alberi di faggio.

Da una prima verifica effettuata sulle piante abbattute, i carabinieri forestali hanno notato  che alcune ceppaie non erano state contrassegnate con martello forestale né numerate, mentre altre risultavano contrassegnate con un martello forestale di un tecnico privato e numerate con vernice di colore rosso. Constatate le evidenti anomalie sul modo di condurre la lavorazione, i militari hanno intimato al titolare che stava eseguendo i lavori di sospendere le attività e di esibire  la documentazione progettuale relativa al taglio. I controlli, hanno fatto emergere l’assenza di qualunque autorizzazione.

Al termine di un'accurata attività ispettiva, i militari hanno constatato l’abbattimento abusivo di 689 piante di alto fusto, di cui 646 di faggio, 16 di pino e  27 di abete rosso, piante secolari di particolare pregio.

Oltre al titolare della ditta committente del taglio abusivo, sono stati deferiti, l’agronomo forestale (titolare del martello forestale rilevato sulla specchiatura di alcune piante di alto fusto di faggio già abbattute) e quattro operai alle dipendenze della ditta. Per tutti l’accusa è deturpamento di bellezze naturali e violazione della normativa relativa alle aree protette.

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Taglio abusivo in area protetta, deferite due persone

Continua il controllo dei militari della Stazione carabinieri Parco di Morano Calabro finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati inerenti i tagli boschivi. 

Nei giorni scorsi è stata posta sotto sequestro, in località “Laccata” di Campotenese nel Comune di Morano Calabro, un’area oggetto di un taglio non autorizzato di piante di Pioppo.

L’area, sottoposta a vincolo idrogeologico e paesaggistico, ricade in zona “2” del Parco Nazionale del Pollino, è stata oggetto di un taglio di 103 piante realizzato nella fascia di protezione rappresentata dai 150m dalla sponda del torrente Battendiero a Campotenese. La denudazione del terreno avvenuta con il taglio ha esposto il terreno a fenomeni erosivi.

Al momento del controllo, sul posto è stata rinvenuta parte del legname oggetto del taglio. Gli accertamenti eseguiti hanno portato al deferimento all’Autorità giudiziaria di due persone. Il committente e l’esecutore materiale del taglio.   

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Taglio abusivo in area sottoposta a vincolo, denunciate due persone

I carabinieri della Stazione Parco di Morano Calabro, in provincia di Cosenza hanno posto sotto sequestro un’area nella quale è stato effettuato un taglio di piante di pioppo senza le dovute autorizzazioni. 

Il taglio, che ha interessato 113 piante per diverse centinaia di quintali di legna, è stato effettuato in località “Laccata” di Campotenese nel Comune di Morano Calabro, all’interno di un’area che fa parte del Parco nazionale del Pollino. L’area ricade in un contesto paesaggistico ed ambientale sottoposto a vincolo.

I presunti responsabili del taglio, sono stati individuati a seguito di indagini condotte con la supervisione della Procura della Repubblica di Castrovillari che ha convalidato il sequestro dell'area. Le due persone identificate dovranno rispondere di furto, danneggiamento e deturpamento di bellezze naturali. Oltre alla modifica del paesaggio caratteristico dell'altopiano, il taglio abusivo ha causato un danno economico al patrimonio del Comune di Morano Calabro, proprietario delle piante. 

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Taglia alberi di castagno in area demaniale, arrestato

I carabinieri della Stazione di Mammola, unitamente ai colleghi delle Stazioni Forestali di Gioiosa Jonica e Caulonia, hanno tratto in arresto J.V., 59enne di Grotteria, colto nella flagranza di furto aggravato.

L’uomo è stato sorpreso dai militari dell’Arma mentre tagliava alcuni tronchi di castagno secchi siti in area demaniale sottoposta a vincolo idrogeologico e paesaggistico nel Comune di Martone.

Il materiale utilizzato per il taglio boschivo è stato sottoposto a sequestro, la legna rinvenuta è stata affidata al Comune di Martone quale proprietario, mentre l’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Taglia abusivamente alberi di cerro per rubarne la legna, denunciato

Un uomo originario di Cotronei è stato denunciato dai carabinieri alla Procura della Repubblica di Crotone per i reati di furto aggravato, deturpamento di bellezze naturali e ricettazione.

Durante un apposito servizio, attivato in seguito a ripetuti abbattimenti illegali di cerro, i militari dell'Arma hanno sorpreso il responsabile.

Nonostante il tentativo di fuga, l'uomo è stato tempestivamente bloccato

Dopo aver ascoltato la versione del boscaiolo, al termine di una perquisizione, i carabinieri hanno proceduto al sequestro di un autoveicolo cassonato abbandonato sul luogo dei tagli insieme alla legna tagliata, nonche di quella accatastata nelle pertinenze della sua abitazione e priva di alcun documento giustificativo.

Il responsabile è stato, quindi, denunciato alla Procura della Repubblica di Crotone. 

 

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Taglio abusivo di bosco: 3 denunce del Corpo forestale dello Stato

Nel corso dei servizi finalizzati anche all’attuazione del programma straordinario denominato “Focus ‘ndrangheta”, il personale del Comando Stazione Forestale di Nocera Terinese, a seguito di accertamenti mirati al taglio abusivo di boschi anche di proprietà privata ha accertato in località “Salicara” del Comune di Motta Santa Lucia, in una utilizzazione su proprietà privata già autorizzata, il taglio abusivo di centinaia di piante di douglasia, per una superficie di circa 5700 mq. con una modifica permanente dello stato dei luoghi e il danneggiamento del patrimonio boschivo tutelato e sottoposto a vincolo paesaggistico e idrogeologico. In particolare è stato rilevato il diffondersi di una procedura illegale che partendo da una autorizzazione, legittimamente acquisita dalla Regione, che consente il taglio di un determinato numero di piante anche specificatamente contrassegnate, questa viene utilizzata, in assenza di particolari controlli ed accertamenti tecnici, per procedere anche al taglio di altre piante, che può portare, come in questo caso, alla completa e totale distruzione del bosco. Dagli accertamenti è stato quindi accertato che, successivamente al taglio delle piante regolarmente autorizzate dalla Regione Calabria alla proprietaria del terreno, sono state tagliate abusivamente  quasi ulteriori 500, le piante di douglasia con un diametro variabile anche fino a 60 centimentri. Agli esiti delle indagini sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria, in concorso tra loro  per reati in danno all’ambiente, oltre alla proprietaria del fondo, la ditta boschiva e l’amministratore unico ed è stato operato il sequestro delle aree disboscate estese quasi 6000 mq. e sono inoltre in corso le procedure correlate all’accertamento delle connesse violazioni di natura amministrativa che si presume di diverse migliaia di euro.

 

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