Tenta il suicidio: salvato da carabiniere libero dal servizio

Un carabiniere libero dl servizio ha tratto in salvo un anziano che aveva appena provato a togliersi la vita. Il militare dell'Arma, un Appuntato, era intento ad accompagnare i propri figli a scuola. La vicenda è accaduta a Crotone. Lungo il tragitto ha sentito gridare una donna. Immediatamente intervenuto, ha prestato i primi soccorsi all'82enne che, in preda alla depressione, si era legato attorno al collo una corda, fissandola ad una ringhiera nell'androne dell'edificio in cui risiede. Sciolto il nodo, lo ha fatto stendere a terra. Il personale sanitario, giunto sul luogo, ha provveduto ad accompagnare l'aspirante suicida in ospedale dove si trova tuttora ricoverato. Le sue condizioni non destano particolare preoccupazione. Il Comandante Generale dei Carabinieri, venuto a conoscenza dell'episodio, si è voluto complimentare telefonicamente con il militare che, sventato il gesto estremo dell'anziano, ha poi condotto i figli a scuola ed è andato a lavorare. Per l'appuntato, non nuovo a gesti simili, è stata proposta l'assegnazione di un encomio solenne. 

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Una giovane donna tenta il suicidio: salvata dai poliziotti

Nei giorni scorsi, gli uomini del Nucleo Volanti sono prontamente intervenuti per scongiurare il tentativo di suicidio da parte di una giovane donna. Questi i fatti. Gli uomini della Polizia di Stato della Questura di Reggio Calabria, allertati telefonicamente al 113 dalla madre della ragazza, sono prontamente intervenuti trovando la giovane barricata in casa, con in mano un grosso coltello da cucina, con cui minacciava di suicidarsi. La scena si è subito prospettata ai poliziotti in tutta la sua drammaticità: la ragazza stringeva un grosso coltello da cucina comprimendo la lama sul petto e, tremante, urlava agli agenti di fare allontanare la madre, a suo dire, motivo del disperato tentativo di farla finita. L’opera di persuasione degli agenti intervenuti ha consentito di tranquillizzare la ragazza nonché, approfittando di un momento di sua distrazione, di toglierle di mano il coltello impedendole, così, di compiere l’insano gesto.

 

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Un detenuto ha tentato di uccidersi nella cella di un carcere calabrese

Sono stati gli agenti di Polizia penitenziaria prontamente intervenuti ad evitare che giovedì sera un detenuto si togliesse la vita. A tentare il suicidio è stato un uomo dietro le sbarre nel carcere "Panzeri" a Reggio Calabria. L'episodio è stato reso di pubblico dominio da Damiano Bellucci e Giovanni Battista Durante, rispettivamente Segretario nazionale e Segretario generale aggiunto del Sindacato autonomo di Polizia penitenziaria (Sappe). "In questi giorni – affermano i due rappresentanti sindacali - la situazione dell'organico del Panzeri è  peggiorata a causa dell'invio di agenti, sovrintendenti ed ispettori ad Arghillà. Scelta questa - a parere dei sindacalisti - inopportuna e inadeguata da parte dei vertici locali e regionali. Già questa mattina abbiamo segnalato la questione ai vertici del Dipartimento, a Roma, e aspettiamo risposte adeguate, altrimenti metteremo in atto ogni utile forma di protesta. E' stato anche spostato - rivelano Bellucci e Durante - un dirigente sindacale del SAPPE, senza il preventivo nulla osta, contravvenendo a norme contrattuali specifiche".

 

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Carabinieri sventano un tentativo di suicidio

Un uomo di 41 anni che aveva deciso di togliersi la vita è stato tratto in salvo dai Carabinieri giunti sul posto in seguito ad una richiesta d'intervento giunta al 112 da parte di un passante. L'aspirante suicida, sdraiatosi sulle rotaie della linea ferroviaria che scorre lungo la fascia ionica, stava per essere travolto dal convoglio proveniente da Crotone e diretto a Catanzaro. L'episodio si è verificato a ridosso di un passaggio a livello a Sellia Marina, nel Catanzarese. Di origini bulgare, il 41enne era svenuto, ma i militari dell'Arma sono riusciti a spostarlo per tempo e ad avvertire il personale sanitario del 118 che, prestatigli i soccorsi necessari, lo hanno poi condotto presso l'appartamento in cui vive.  

    

   

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Passanti salvano un ragazzo che voleva suicidarsi

Un ragazzo di poco più di 20 anni stamattina ha tentato di togliersi la vita gettandosi giù da un ponte. Ad impedire che si concretizzasse il proposito suicida sono stati tre passanti che, resisi conto di quanto stava accadendo, lo hanno afferrato per un braccio. E' successo a ridosso del sottopasso "Francesco Corrado" a Rossano Scalo, nel Cosentino. Il giovane era già al di là della balaustra e si stava sporgendo per lanciarsi. Visibilmente confuso, dopo essere stato bloccato dalle tre persone,  si è liberato dalla loro presa scappando via. I Carabinieri, che avevano già ricevuto la segnalazione della sua scomparsa dalla mamma del ventenne, lo stanno ricercando attivamente.

Si dà fuoco: salvato da un agente

Dopo aver sistemato dei giornali sulle gambe ha acceso il fuoco: voleva morire così un uomo che si trova recluso dietro le sbarre del carcere catanzarese. A salvargli la vita è stato l'immediato arrivo di un assistente capo della Polizia penitenziaria. La vicenda è stata resa nota da Giovanni Battista Durante e Donato Capece, rispettivamente Segretario generale e Segretario generale aggiunto del sindacato autonomo di Polizia penitenziaria. L'agente, per impedire che il tunisino portasse a compimento l'insano gesto, ha utilizzato un idrante spegnendo così le fiamme. "Nel corso del 2015 - fa sapere il Sappe - i suicidi in carcere in Italia sono stati 39 ed i tentati suicidi 956".

Un uomo ha tentato il suicidio gettandosi sotto un treno

Aveva deciso di farla finita buttandosi sotto un treno il 34enne che agenti della Polizia ferroviaria hanno tratto in salvo un attimo prima che mettesse in atto il tragico gesto. La concitata vicenda si è verificata a Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro. Residente a Napoli, aveva avuto bisogno di ricevere soccorsi da parte degli stessi poliziotti già mentre era a bordo di un convoglio che, mossosi da Roma, stava raggiungendo la stazione di Reggio Calabria. Il personale della Polfer, dopo averlo fatto scendere, lo ha invitato a riposarsi su una panchina ed è da lì che con un gesto improvviso ha provato a gettarsi sui binari in contemporanea all'inizio della corsa del medesimo treno  su cui si trovava. I medici del 118 giunti sul luogo in cui poteva consumarsi la tragedia hanno deciso di sottoporlo al trattamento sanitario obbligatorio ed al suo ricovero coatto.  

Detenuto tenta di impiccarsi in carcere: lo salvano gli agenti

Sono stati gli immediati soccorsi prestati dagli agenti della Polizia Penitenziaria a sventare un tentativo di suicidio da parte di un detenuto di origini nigeriane recluso nel carcere di Reggio Calabria e che ha provato a togliersi la vita impiccandosi. Lo rendono noto Damiano Bellucci e Giovanni Battista Durante, rispettivamente Segretario nazionale e Segretario generale aggiunto del Sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria. "Lo stesso detenuto - rivelano i rappresentanti sindacali - aveva tentato d'uccidersi poco tempo fa, non riuscendoci grazie, anche in quel caso, all'intervento delle guardie penitenziarie". "Il detenuto nigeriano - spiega i dirigenti - è ospitato nella sezione psichiatrica del carcere reggino. Una sezione aperta circa dieci anni fa che all'inizio funzionava benissimo, ma nella quale adesso, a causa delle carenze dovute alla mancanza di personale di Polizia Penitenziaria e di altre figure professionali come infermieri, psichiatri e psicologi, è diventato davvero difficile gestire i reclusi".

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