Processo "Black Money" contro la cosca Mancuso: 8 condanne, 10 assoluzioni

Sono stati complessivamente 41 anni e 7 mesi dai magistrati della Corte d'Appello di Catanzaro che hanno emesso il verdetto di condanna a carico di otto imputati al termine del processo che costituisce l'appendice giudiziaria dell'inchiesta ribattezzata "Black Money". Dieci le assoluzioni. Al centro del dibattimento le attività criminali del clan Mancuso, di Limbadi, in provincia di Vibo Valentia. Sono stati riconosciuti colpevoli Orazio Cicerone, Antonio Cuturello e Francesco Tavella; 8 anni e sei mesi è la pena comminata a Giovanni D'Aloi, mentre nei confronti dei fratelli Giuseppe e Fabio Costantino i giudici hanno deciso di infliggere rispettivamente 6 e 5 anni. Il Collegio Giudicante ha disposto l'assoluzione per Nunzio Manuel Callà, ritenuto dagli investigatori persona vicina al boss Pantaleone Mancuso, meglio noto come "Scarpuni", per l'imprenditore Domenico De Lorenzo, per Mario De Rito, per il commercialista di Catanzaro Giuseppe Ierace, per Antonio Maccarone, genero del "mammasantissima" deceduto Pantaleone Mancuso, soprannominato "Vetrinetta", per Giuseppe Raguseo, genero del boss Cosmo Mancuso. 

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